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giovedì 28 ottobre 2021

Esperienze ai confini della morte

L’aldilà esiste, la morte non esiste, la vita cambia e non sparisce nel nulla. - Padre Mariano Ballester

Il libro Milioni di farfalle è un saggio del neurochirurgo statunitense Eben Alexander, riguardante la sua esperienza ai confini della morte. Nel 2008 ha contratto una rara forma di meningite e per sette giorni è entrato in coma profondo che ha azzerato completamente l'attività della sua corteccia cerebrale. In pratica il suo cervello si è completamente spento, eppure una parte di lui era ancora vigile e ha intrapreso uno straordinario viaggio verso il Paradiso:  "Mi ritrovai in un mondo completamente nuovo. Il mondo più bello e più strano che avessi mai visto... Luminoso, vibrante, estatico, stupefacente. Ero circondato da milioni di farfalle..."  Il dottor Alexander non ha mai creduto alla vita dopo la morte, eppure è toccato a lui esserne testimone. . Al suo risveglio il dottor Alexander era un uomo diverso, costretto a rivedere le sue posizioni profondamente razionali sulla vita e sulla morte. 

Per il Teologo Vito Mancuso, nel testo L'anima e il suo destino, la morte NON è qualcosa di negativo. Questo testo è un saggio sull’anima, ed ha come obbiettivo di “sostenere l’esistenza di un futuro di vita personale oltre la morte”, problema che tocca cruciali questioni dottrinarie.  Il teologo indaga con coraggio il delicato argomento alla luce della coscienza laica presente in ogni uomo e che “cerca la verità per se stessa”.

La morte è una parte strutturata della vita. Nel Tibet il termine Delok significa  significa letteralmente "tornato dalla morte", e tradizionalmente i délok sono persone che apparentemente "muoiono" a causa di una malattia, e si trovano a viaggiare nel bardo, ossia a vivere il rito di passaggio tra la vita e la morte - conosciuto in occidente anche come “Il libro Tibetano dei morti”. Visitano gli inferni o i paradisi, oppure i regni di buddha. Dopo un periodo di circa una settimana il délok viene rimandato al corpo con un messaggio del Signore della Morte per i vivi, esortandoli alla pratica spirituale e a un modo di vivere benefico. Le biografie di alcuni dei délok più famosi sono state scritte e sono cantate in tutto il Tibet da menestrelli itineranti.

Brian Weiss (1944 - ) è uno psichiatra e scrittore statunitense. I suoi interessi includono aree pseudoscientifiche quali la reincarnazione, l'ipnosi regressiva, la progressione a vite future e la sopravvivenza dell'anima dopo la morte. Brian Weiss utilizza la terapia regressiva per approfondire la sopravvivenza dell'anima dopo la morte, sia per quanto concerne la recessione a vite passate, sia per la progressione a vite future. Secondo l'autore, molti dei disturbi fisici ed emozionali della vita attuale dipendono da esperienze passate. Ricordare il passato per curare il presente, quindi, per consentire all'inconscio di fare emergere quelle esperienze che, una volta comprese, permetteranno al paziente di guarire. Questo processo viene descritto nel testo Oltre le porte del tempo.

Nel testo Il Viaggio delle Anime del 2016 - un libro di Michael Newton, l'autore presenta il resoconto delle esperienze di diverse persone (medium, sensitivi, ecc)  da lui poste in uno stato di "sovra coscienza", per scavare nelle loro memorie più profonde, le vite dopo la morte fisica. Ogni individuo narra in maniera emozionante e con dettagli straordinari le proprie esperienze nel mondo spirituale, soffermandosi sulle sensazioni al momento della morte, le percezioni subito dopo il trapasso, lo svolgimento della nuova vita e il ritorno alla manifestazione terrena il cui scopo diventa man mano più chiaro.

Anche i Vangeli recitano: "nella casa del Padre mio ci sono molti posti, io vado a preparare un posto, io ritornerò e vi porterò con me". 

Le esperienze vicine alla morte e le esperienze dopo la morte sono molto diverse. L'esperienza dopo la morte fisica si concretizza come l'entrata in un tunnel, dopo il tunnel si avverte un'attrazione soave e continua, coadiuvata dalla luce,  si avverte la presenza una guida con cui si ha una sintonia particolare, una consapevolezza di dove si sta andando, che rappresenta una tappa di guarigione. 

A Londra nel 2018, alcuni volontari hanno accettato di assumere dimetiltriptammina (DMT), un potente allucinogeno, e hanno sperimentato il brivido un po' macabro di simulare gli ultimi istanti di vita, per raccontare poi le loro sensazioni. La simulazione è avvenuta nell'ambito di uno studio condotto da un gruppo di ricerca del prestigioso Imperial College di Londra, i cui risultati sono pubblicati su Frontiers in Psychology.  Sotto effetto della DMT si scatenano allucinazioni intense, al limite del trascendente: tutti i 13 volontari dello studio hanno parlato di esperienze extracorporee, di una sensazione di pace interiore e hanno descritto la percezione di passare in un'altra dimensione, quasi paradisiaca.

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Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi personali.  Nel blog c...