Amadio Bianchi
(Swami Suryananda Saraswati) è l'ideatore e fondatore
della World Yoga and Ayurveda Community, Presidente del Movimento
Mondiale per lo Yoga e l'Ayurveda, della European Yoga Federation;
Vicepresidente della International Yog Federation di New Delhi;
Membro Fondatore della European Ayurveda Association e della Scuola
Internazionale di Yoga e Ayurveda C.Y. Surya.
Amadio è un grande Maestro di yoga e ayurveda che negli anni è riuscito a creare un ponte culturale fra Oriente ed Occidente.
Nel mese di Gennaio
2014 a Dubai in occasione di una importante Conferenza
Internazionale, alla presenza di numerose eminenti personalità
internazionali gli è stato conferito il titolo di Ambasciatore dello
Yoga e dell’Ayurveda. Pratica ed insegna Yoga da 52 anni ed
Ayurveda da 46 anni. Ha insegnato in Italia, India, Grecia, Francia,
Lettonia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Croazia, Portogallo, Argentina,
Romania, Polonia, Brasile, Bulgaria, Germania, Lituania, ecc., dove
ha presentato sistemi integrati, frutto della pluriennale esperienza
maturata a stretto contatto con la realtà psicofisica indiana con
luminari della scienza medica ayurvedica e monaci orientali (ha
compiuto in India innumerevoli viaggi-studio).
E' spesso presente
nei maggiori congressi in qualità di relatore. In passato ha più
volte collaborato con gli Enti Ufficiali Indiani e Italiani
nell'organizzare incontri sulla cultura indiana o del benessere
psicofisico; spettacoli di musica, danza o canto dell'India;
iniziative di solidarietà e fratellanza fra i popoli. Ha collaborato con
riviste, giornali, editori, televisioni pubbliche e private, siti
internet in qualità di consulente, di ospite o di autore di testi e
con alcune testate in modo continuativo. In Italia, è già stato
ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche quali: TG 2 "Costume
e Società", Rai Uno Mattina, Vivere Meglio - Rete 4, "La
vita in diretta" - Rai 2, "Monitor Popoli" - Sat 2000,
Tg regionale - Rai 3, "Salute e Benessere" - Radio Sole 24,
Totem - RTL 102.5, Mediolanum "Le buone notizie" -
Mediolanum Channel, ecc.
Amadio Bianchi, è
stato anche l'ideatore dell'evento "Artisti per la pace - Gandhi
50 anni dopo " che si è tenuto a
Milano per ricordare il Mahatma a 50 anni dalla sua scomparsa. I suoi libri: “La
scienza della vita, lo yoga e l'Ayurveda”, “Nel respiro il
segreto della vita”, "Ayurveda: una scienza per la salute”,
“La gioia di vivere con lo Yoga e la YogaTerapia”, "Marmani:
i 107 gioielli della medicina ayurvedica", "Apprendere dal
passato, vivere il presente e prepararsi al futuro" pubblicati
da SpazioAttivo edizioni, sono diffusi ed utilizzati in moltissime
scuole ed istituti di yoga e ayurveda in Italia.
Intervista di Elisa Cappelli "Tra yoga, ayurveda e spiritualità". dal sito: https://www.cure-naturali.it/articoli/vita-naturale/yoga/yoga-ayurveda-amadio-bianchi.html
Avete presente i maestri tutto d'un pezzo?
Quelli che si sentono portatori di un sapere affatto trasmissibile? Che
dispensano parole come se fossero "perle"? Ecco, Amadio Bianchi
non funziona così. Il suo sistema è quanto di più lontano
dall'erudita e distaccata sapienza da sfoderare a ogni costo. E' vero
che ha quell'eleganza che il conoscere se stessi rilascia, ma a
guardare bene si vede umiltà. Se lo si conosce nella veste di
insegnante, poi, si arriva a percepire la sua estrema voglia di
comunicare: "Voglio darvi tutto" dice ai suoi allievi. Poi
si mette a baciare le piantine quando meno te lo aspetti.
"Chi è felice
al giorno d'oggi viene preso per strano. Per diverso." mi dice
mentre stiamo per affrontare la prima giornata del corso di massaggio
ayurvedico che sta tenendo presso l'Associazione Ayuryoga Samyoga;
apro una breve parentesi: l'Associazione è iscritta registro CONI,
affiliata CSEN ed aderente a Benessere Csen, il corso è appena
iniziato a Roma, in Via Lisippo 12, sabato 8 e domenica 9 marzo ci
sarà il secondo appuntamento con i corsi di Operatore Ayurveda
Tradizionale e Massaggio Ayurvedico e si può partecipare liberamente
per poi decidere se, eventualmente iscriversi o meno.
Quanto c'entra la
pratica yogica con gli occhi intensi e vispi di quest'uomo? "Lo
yoga ti aiuta, è una disciplina adatta per porti in relazione con la
tua vita interiore" e quando dice questa frase non ha proprio
l'intento di chi vuole venderti qualcosa, semmai, la sapienza di chi
sa che non si può parlare di cose più grandi dell'umano. Aggiunge:
"Affinché sia stabile, il sorriso non deve partire da fuori,
non deve esser stimolato solo dall'esterno. Quando scaturisce dalla
tua vita interiore, quel sorriso è autentico."
Gli chiedo a quando
risale il primo contatto con lo yoga."Avevo 23 anni e mezzo
quando sono stato colpito da una sospetta leucemia. Peggioravo a
vista d'occhio. Poi tra le mie mani è finito un libro sullo yoga -
lo conservo tutt'ora nella vetrina delle cose preziose di casa mia -
e mi sono incuriosito. Nessuno mi aveva mai parlato di questa
pratica, nessuno mi aveva mai rivelato quano la vita interiore e la
dimensione fisica fossero connesse." Da quella scintilla
iniziale si è avviato un amore puro e incondizionato che lo ha
portato almeno 32 volte in India. Durante l'ultimo recente soggiorno
è stato celebrato il suo compleanno indiano con apposita cerimonia
tradizionale (puja). Gli chiedo se la fonte della trasmissione
dovrebbe essere unica, se un l'allievo dovrebbe avere un insegnante
unico cui restare fedele a vita. "Può accadere che si trovi il
Satguru che disseta e sazia tutta la necessità di ricerca. Per me
non è stato così, la mia formazione è passata per diversi
maestri." Swami Satyananda lo ha introdotto allo Yoga Nidra;
poi ha conosciuto lo yogi Swami Chidananda, incontrati entrambi in
Svizzera durante un congresso mondiale di yoga a Zinal.
E' ormai divulgata
la nozione per cui yoga significa "unione". Trovo
infinitamente utile che Amadio ribadisca quanto lo yoga nel suo
significato in sanscrito abbia a che fare con l'abilità nell'azione,
senso che si rintraccia nella Bhagavadgītā. "Dunque lo yoga
dovrebbe essere maestro dell'energia, compresa quella sessuale. La
pratica serve a comprendere cosa fare delle cose che ci son state
date; in fondo siamo in vita con questa finalità. Lungo il tragitto
ci possono anche essere "scivoloni", ma la comprensione è
qualcosa che si matura nel tempo, il tentativo di arrivare a noi
stessi è un percorso."
La definizione che
Amadio dà della maestria è quanto di più utile abbia sentito
ultimamente: "Un maestro è colui che ti fa riflettere su quanto
importante sia diventare noi stessi maestri delle energie che la
natura ci mette a disposizione." Precisa con serenità e
decisione insieme: "Lo yoga ispira la vita. Porta verso la
gestione di ogni cosa in senso produttivo e non controproducente."
Arriva spesso la
sensazione di avere davanti una persona trasparente, sia che racconti
delle sue esperienze da allievo in India, sia che racconti degli
episodi durante il praticantato nel massaggio ayurvedico e
nell'insegnamento, o che spieghi le variazioni di dieta adottate
nelle fasi di scrittura e creazione. In questo momento globale si
dovrebbe riconsiderare l'energia ricettiva rispetto all'azione
reattiva immediata, è qualcosa che emerge spesso nei dialoghi che ho
avuto con maestri, terapeuti, medici di vario genere.
Scatta la domanda di
genere, chiedo ad Amadio se, lungo tutta l'esperienza di insegnante,
ha colto differenze nell'apprendimento degli uomini e delle donne.
"Ho avuto tanti allievi finora. Certo, ci sono delle diversità.
Apparentemente l'impulso dell'uomo a praticare può partire da una
spinta di natura fisica; la spinta del femminile verso lo yoga è di
altra natura: essendo la donna colei che crea, la sua ricerca
dell'unione va alle radici. Ma è una distinzione generica, quindi
non del tutto veritiera. Sommariamente, lungo tutta la mia vita, sono
stato molto a contatto col femminile. Le donne le apprezzo
moltissimo, l'evidenza di questa presenza femminile mi lascia sempre
così ricco. La sensibilità è particolare, c'è una facilità ad
approcciare la vita interiore rilevante nella maggior parte dei casi.
Ma sono discorsi generici, ripeto. Anche gli uomini, quando ci si
mettono, possono aprire i cuori a una trasformazione meravigliosa che
li porta ad apprezzare anche la loro parte femminile."
Quando nomina la
possibilità di trasformazione, penso all'arte nobile, suprema della
meditazione. "La meditazione opera sul piano dell'intuizione,
della percezione, della presenza. Ci si perviene per entrare in
contatto con la nostra parte non fisica e per tornare a vedere che i
nostri strumenti non sono solo i sensi, ma la coscienza. Percepire il
movimento della coscienza."
Vorrei inondarlo di
domande sui suoi viaggi in India ma mi viene una richiesta banalotta.
"Nessuna domanda è banalotta, chiariamolo subito. Dimmi."
Gli domando: "Come vedi gli italiani ora? Non solo rispetto agli
indiani, in generale."
"Siamo una
cultura antica ma c'è confusione. Il futile viene ricoperto di
importanza e diventa predominante. Il nostro contatto con la natura
era molto forte, l'occidentalizzazione ci ha fatto perdere il
contatto con la fonte. Ciononostante siamo un popolo estremamente
sensibile; il nostro inconscio è alquanto storico, abbiamo gli
strumenti, siamo in contatto con stimoli forti."
Gli domando cosa ha
imparato sugli umani studiando l'ayurveda. "Che il più delle
volte l'uomo frapponendosi alla natura, è causa della sua stessa
infermità. L'uomo si sostituisce alle forze naturali che lo
avvertono. Ti accendi una sigaretta. Sai che non è una cosa buona.
Ti frapponi. Impari a fumare. Diventa abituale. Menti, diventi
bugiardo, prima di tutto con te stesso. Talvolta anche mentre ci si
nutre ci si mente; nel perpetrare la scelta di alimenti che ci
danneggiano, sviluppiamo un'attitudine alla menzogna."
Amadio è stato
l'ideatore dell'evento "Artisti per la pace - Gandhi 50 anni
dopo" che si è tenuto dal 24 al 30 di gennaio 1998 a Milano per
ricordare il Mahatma a 50 anni dalla sua scomparsa e che ha visto il
convergere di quasi tutti i movimenti spirituali e religiosi. Per
l'occasione, in una struttura di quasi 9.000 posti a sedere si erano
esibiti, per una settimana, gratuitamente oltre 300 artisti,
provenienti da molte parti del mondo, dando vita ad un grandioso
spettacolo di pace.
Amadio era molto
legato al discepolo di Ghandi, Padre Antony Elenjimittan. Tra uomini
spirituali, quale che sia la religione, ci si intende. E si opera
nella stessa direzione. "Percepisco e amo la diversità nella
vita in generale, anche nel culto. Nonostante mi vesta di arancio, la
mia tendenza è assai laica. Condividevo con Padre Antony, ultimo
allievo di Ghandi, un grande amore verso qualcosa che potremmo
definire come una multiforme spiritualità." Quando
l'intervista si conclude, dopo qualche scambio di opinioni e dettagli
pratici, resta nell'aria quella freschezza di un insegnamento
semplice. Ciò che è denso e profondo può essere anche leggero e
luminoso. Rifulge di un arancione divertentissimo e ha la risata
squillante di chi ama la vita.
La mente umana, nel
suo processo evolutivo, è stata rischiarata dalla luce della
consapevolezza, generando sistemi il cui fine è il miglioramento
della condizione umana. Lo
yoga come abilità nell'azione, diventa uno strumento per comprendersi e usare i
propri talenti.
Altre interviste ad Amadio Bianchi:
- http://www.culture-nature-magazine.info/wordpress/20/amadio-bianchi/verso-oriente/silvia/
- http://www.golfonetwork.it/news/news_commenti.asp?NewsID=11812&Intervista%20al%20Maestro%20di%20Yoga%20ed%20Ayurveda%20Amadio%20Bianchi
- https://www.fitogirl.it/2016/06/28/naturfiera-2016-intervista-al-maestro-amadio-bianchi/
- https://kultunderground.org/art/14710/
- https://www.youtube.com/watch?v=bAGizj4IZf0