Visualizzazione post con etichetta Media. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Media. Mostra tutti i post

venerdì 29 dicembre 2023

Governare con le fake news

 La nostra percezione degli eventi è molto parziale, noi crediamo di avere un'informazione obiettiva e completa, ma non è il caso. Delle leggere omissioni, semplificazioni o distorsioni modificano in maniera sottile il nostro modo di vedere il mondo. Il fenomeno è ancora più marcato se alimentato dall'emozione, - vedi il caso del terrorismo, o la minaccia russa, o la guerra a Gaza.  Così le supposizioni diventano certezze  e pregiudizi realtà, la prudenza dei messaggi sostituito da messaggi categorici. 

Anche la guerra, sembra sottrarsi  alla razionalità. Si entra in guerra senza strategie nè obiettivi, distruggendo società durevolmente per dei motivi a corto termine.

Il maltrattamento di un piccolo gatto suscita più emozione sui social che il massacro di bambini in Iraq da parte delle aviazioni occidentali o i massacri recenti a Gaza. La morte di migliaia di persone e bambini dovuta ai bombardamenti in Iraq e di 40.000 venezuelani a causa delle sanzioni occidentali nel periodo 2017-2018   non hanno provocato nessuna reazione in Europa. In queste ultime tre settimane sono stati uccisi 3200 bambini tra Israele e Gaza. Le responsabilità non sono mai state sanzionate.  Si manifesta per i migranti, ma non contro gli interventi occidentali che obbligano questi popoli sul cammino dell'esilio...  si manifesta per lo sviluppo sostenibile, ma si prende la principale risorsa dei paesi in via di sviluppo, uomini e materie prime,  instaurando una nuova forma di colonialismo. Milioni di persone hanno manifestato contro il terrorismo, ma quanti hanno manifestato prima contro i bombardamenti che hanno poi provocato queste  violenze.  

La lettura parziale delle notizie genera false verità o post verità che poi condizionano la  nostra maniera  di vedere il problema e risolverlo.  E' assurdo pretendere di combattere il terrorismo in nome dei valori occidentali quali il rispetto del diritto internazionale e lo stato di diritto se poi si va a  bombardare Stati sovrani senza accordo delle Nazioni Unite. Vedi Iraq 2003  e Libia 2011.  Nel 2019 Trump fa bombardare la Siria. Durante la guerra in Afganistan (2001- 2021), durata venti anni, sono stati  uccisi migliaia di persone ed è stato lasciato il Paese in mano a i Talebani. Anche adesso la reazione di Israele agli esecrabili atti terroristi di Hamas non tiene conto minimamente dei Trattati Interazionali.

 Si fa uso della minaccia e della forza per ottenere cambiamenti politici: gli occidentali si sono lanciati a testa bassa in Afganistan  Libia, Siria e Iraq in conflitti presentati come indispensabili alla nostra sicurezza senza strategia, senza conoscenza dell'avversario e senza prevedere le conseguenze da noi.  E' evidente la nostra irresponsabilità, ma nessuno chiede che i responsabili siano giudicati, e anche le vittime sembrano consenzienti.       Libro consigliato:   Jacques Baud, governer par les fake news.

sabato 5 agosto 2023

"Rompiamo il silenzio sull’Africa", l'appello di padre Alex Zanotelli ai giornalisti italiani

*Alex Zanotelli (1938- ) è un missionario italiano della comunità dei Comboniani, profondo conoscitore dell'Africa e direttore della rivista Mosaico di Pace.  È l'ispiratore e il fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale.  
 
Ecco l'appello rivolto ai giornalisti italiani:
Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo.

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto il resto del mondo.

Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale ( mio inserimento: abbiamo già sperimentato l'informazione a senso unico sia durante la pandemia, sia durante la guerra in Ucraina).

So che i mass-media, purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo in Africa.

Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa.

È inaccettabile per me il silenzio sulla drammatica situazione nel Sud Sudan (il più giovane stato dell’Africa) ingarbugliato in una paurosa guerra civile che ha già causato almeno trecentomila morti e milioni di persone in fuga.

È inaccettabile il silenzio sul Sudan, retto da un regime dittatoriale in guerra contro il popolo sui monti del Kordofan, i Nuba, il popolo martire dell’Africa e contro le etnie del Darfur.

È inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni.

È inaccettabile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in fuga verso l’Europa.

È inaccettabile il silenzio sul Centrafrica che continua ad essere dilaniato da una guerra civile che non sembra finire mai.

È inaccettabile il silenzio sulla grave situazione della zona saheliana dal Ciad al Mali dove i potenti gruppi jihadisti potrebbero costituirsi in un nuovo Califfato dell’Africa nera.

È inaccettabile il silenzio sulla situazione caotica in Libia dov’è in atto uno scontro di tutti contro tutti, causato da quella nostra maledetta guerra contro Gheddafi.
 
È inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell’Africa, soprattutto in Congo, da dove arrivano i nostri minerali più preziosi.  ( mio inserimento: Per costruire un quartiere ecologico green in California distruggiamo ed inquiniamo ettari ed ettari di terreni e fiumi per estrarre le terre rare dalle miniere in Africa necessarie per le batterie delle auto elettriche e pannelli solari, e dove i bambini africani ci lavorano come schiavi   Vedi: https://maramici.blogspot.com/2021/04/la-faccia-nascosta-della-transizione.html).
.
È inaccettabile il silenzio su trenta milioni di persone a rischio fame in Etiopia, Somalia, Sud Sudan, nord del Kenya e attorno al Lago Ciad, la peggior crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l’ONU.

È inaccettabile il silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non abitabile.

È inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi Paesi che non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi. (Lo scorso anno l’Italia ha esportato armi per un valore di 14 miliardi di euro!).

Non conoscendo tutto questo è chiaro che il popolo italiano non può capire perché così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi. 

Questo crea la paranoia dell’“invasione”, furbescamente alimentata anche dai vari partiti xenofobi. 

Questo forza i governi europei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente nero con l’Africa Compact, contratti fatti con i governi africani per bloccare i migranti.

Ma i disperati della storia nessuno li fermerà. 

Questa non è una questione emergenziale, ma strutturale al sistema economico-finanziario. L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di profughi climatici solo dall’Africa.

Ed ora i nostri politici gridano: «Aiutiamoli a casa loro», dopo che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese, dall’ENI a Finmeccanica.

E così ci troviamo con un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati decine di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche l’Europa come patria dei diritti. Davanti a tutto questo non possiamo rimane in silenzio. (I nostri nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?).

Per questo vi prego di rompere questo silenzio-stampa sull’Africa, forzando i vostri media a parlarne. Per realizzare questo, non sarebbe possibile una lettera firmata da migliaia di voi da inviare alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alla grandi testate nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo un’Africa Compact giornalistico, molto più utile al Continente che non i vari Trattati firmati dai governi per bloccare i migranti?

Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un’altra Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Diamoci tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa. 

Gli Stati africani cominciano ad accusare l'Occidente

Forse i Paesi Africani stanno cominciando a svegliarsi e l'Occidente sta cominciando a perdere influenza in Africa. Il 26 luglio 2023, in Niger  il capo di Stato Mohamed Bazoum è stato trattenuto dalla guardia presidenziale e ha preso il comando il colonnello Amadou Abdramane. Il Niger era considerato un alleato chiave per i paesi occidentali (in particolare per la Francia). Un golpe che si aggiunge alla sequenza di cinque colpi di Stato militari consumati in anni recenti fra Mali (2020, 2021), Guinea (2021) e Burkina Faso (2022), facendo scivolare  nel caos anche il Sahel occidentale.
Vedi video:  https://youtu.be/jXwU9nvRgnI
 
Comunque, bisogna precisare che questi Stati sono stati sospesi dall'ECOWAS (La Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale), che adesso minaccia un intervento in Niger per riportare la situazione prima del golpe, con conseguenze catastrofiche nella regione e forse nel mondo. La Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale è un accordo economico stipulato da sedici Stati dell'Africa occidentale nel 1975, e tuttora in vigore. Attraverso l'ECOWAS questi Paesi svolgono anche una funzione di cooperazione per la sicurezza dell'Africa occidentale.
Per avere un quadro completo bisogna anche citare l'importante presenza della Wagner (i mercenari pagati dalla Russia) nella regione che complica notevolmente la situazione.
 
Al recente vertice Russia-Africa che si è tenuto a San Pietroburgo il 27 e 28 luglio 2023 hanno partecipato 17 capi di Stato, altri 32 Paesi africani sono stati rappresentati da alti funzionari o ambasciatori. 
Durante questo vertice molti capi di Stato africani hanno accusato apertamente l'Occidente di aver saccheggiato per decenni l'Africa ponendosi la domanda: "Come è possibile che in un continente ricco di risorse e materie prime come l'Africa, le persone muoiono di fame e sono costrette a emigrare?"  (vedi l'emblematico intervento di Ibrahim  Traoré presidente del Burkina Faso https://www.youtube.com/watch?v=_ztLT-_gzww ,  vedi l'intervento del Presidente del Congo, Felix Tshisekedi al vertice Francia-Congo: "La Francia dovrebbe rispettare il Congo con dignità da pari, smettetela di vederci come un'ex colonia."  https://www.youtube.com/watch?v=FWC1p8LytAk     Burkina Faso, Mali, e Guinea riconoscono la giunta militare in Niger (che ha preso il potere a fine luglio 2023) e dichiarano che un intervento militare da parte dell'Occidente sarebbe un'interferenza in affari interni di un Paese e costituirebbe una dichiarazione di guerra. Vedi BBC news https://www.youtube.com/watch?v=mXzM5pFxCSA  
I Paesi africani stanno prendono consapevolezza di essere stati per anni sfruttati dall'Occidente con la complicità di molti capi di Stato africani corrotti.    (leggere anche l'articolo https://maramici.blogspot.com/search?q=La+carit%C3%A0+che+uccide ).
 
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha approfittato del vertice Russia-Africa per cercare di influenzare i Paesi africani a prendere le distanze dall'Occidente.  
Putin ha esortato gli invitati a stringere le relazioni con Mosca al fine di “stimolare il commercio e gli investimenti, nonché lavorare insieme su questioni urgenti come la lotta alla povertà, la formazione di professionisti qualificati, la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico”. In più: il Cremlino ha auspicato il rapido ingresso nel G20 dell’Unione Africana (forum di venti nazioni), esattamente come già accade per l’Unione Europea.
Putin, inoltre, si è offerto di fornire grano ai Paesi africani più vulnerabili ed intende inviare fino a 50mila tonnellate di grano a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Eritrea e Repubblica Centrafricana nei prossimi tre o quattro mesi. 
Per Putini l'appoggio dei 54 paesi africani è strategico nelle votazioni alle Nazioni unite e il vertice di San Pietroburgo ha costituito una tappa importante per rafforzare i legami con un continente di 1,3 miliardi di persone che si sta affermando sempre più sulla scena globale (il precedente vertice ha avuto luogo nel 2021  e  avevano partecipato alle riunioni 42 Capi di Stato africani). 
  • Alcuni commenti ai video sopra riportati:  
  • African people are gradually waking up, and rising with a new confidence. If African union rises and stands as one power like the Europeans are doing, then Niger and Africa will succeed. It is high time Africa stood up against abuse, misuse of Africa by colonial mentality of Europeans and against corrupt African regimes!
  • Every country has the right to do what it wants with its government and politics without any outside interference!
  • Freedom and sovereignty for Africa! Solidarity with Niger, Burkina Faso, and Mali!
  • At last,Africa is gaining it's consciousness...A coup to revolution
  • Thanks for Zelenskyy. West losing alliance with everyone because of him . Congratulations.
  • As a young African man, I should also add that I wouldn't hesitate to go to Niger and fight against the colonizers and imperialists if any outside forces tried to meddle in that country's internal affairs     

mercoledì 17 maggio 2023

Te lo leggo negli occhi - Uno speed dating diverso

Per chi vuole conoscere qualcuno. “Te lo leggo negli occhi” è un evento di speed dating ideato da Libraccio e Ostello Bello. Le regole sono semplici: all’ingresso i partecipanti scrivono il loro nome e il titolo del loro libro preferito su un adesivo. Una volta attaccate addosso, queste saranno le uniche informazioni condivise con gli altri ospiti dell’aperitivo. Così, sarà la lettura a favorire nuovi incontri tra le persone. Una “spalla” cartacea che, senza parlare, racconterà qualcosa di voi.


Nell’epoca della grande diffusione delle app di dating, “Te lo leggo negli occhi” è un’occasione di tornare a incontrarsi nei luoghi fisici.  I libri diventano così dei facilitatori per nuove relazioni. "Presentarsi tramite il proprio libro preferito permette di fare entrare gli altri nel proprio mondo, coinvolgerli”.  Tra gli spunti per iniziare una conversazione con gli altri ospiti ci sarà anche il libro a sorpresa che Libraccio regalerà a ogni partecipante.  Da buoni amici, i libri ci accompagneranno fuori a bere qualcosa e ci aiuteranno a fare nuove conoscenze.

Per il momento il programma prevede due eventi: il 2 maggio a Milano e il 10 maggio a Genova. 

Dal sito  https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/29/

venerdì 5 maggio 2023

Ci crediamo re tecnologici ma siamo schiavi delle rete

«Ci crediamo re tecnologici ma siamo schiavi delle rete. Dall’arte cristiana ai selfie, il nostro mondo è arrivato alla saturazione... " -  Olivier Rey.

Filosofo e matematico francese, Olivier Rey (1964- ) è uno dei pensatori più interessanti del panorama europeo.  E' nato in una famiglia nella quale Dio era «l’oppio dei popoli» e dopo un lungo percorso è arrivato alla conversione e racconta: «È stato un lungo cammino. Ma resto sempre meravigliato quando penso all’infinita dolcezza con cui Dio ha saputo prendermi».
Dopo aver insegnato matematica per quindici anni, si dedica oggi alla filosofia al CNRS (Centro Nazionale della ricerca Scientifica) di Parigi. Riflette sul posto che la scienza ha nel pensiero moderno.

Ha scritto un libro su Ivan Illich ed è in procinto di scrivere altri libri sul posto ingombrante che il numero ha preso rispetto alla parola.
Olivier Rey è noto per l’originalità del suo pensiero». Nel saggio Itinéraire de l’égarement (Itinerario dello smarrimento) del 2003 affronta lo smarrimento odierno sul senso della vita. «Non è la scienza che può dare un senso. Il senso non può che riceverlo, dal momento che essa è esplorazione del mondo che Dio ci ha dato, mediante la ragione che ci ha ugualmente dato».

Il mondo in cui viviamo è saturo di immagini e talvolta vive soltanto attraverso di loro. “Il cancro delle immagini è la manifestazione di una potenza religiosa separata dalla religione, una potenza che, quando si rompono gli ormeggi, devasta il mondo”, spiega Olivier Rey in “Gloire et misère de l’image après Jésus-Christ”. Sottolinea come siamo passati da “opere sacre realizzate con arte” destinate alla contemplazione e alla devozione a “opere d’arte a carattere religioso” destinate alla collezione e all’ammirazione, che hanno generato in seguito la proliferazione.

Ci piace o non ci piace, lo troviamo bello o non lo troviamo bello. Possiamo accontentarci di queste semplici emozioni? Bisogna cercare di ridare importanza alla cultura, ai codici, al tipo di sguardo che abbiamo sulle opere del passato europeo, affinché tornino a dirci veramente qualcosa. Per non sentirci sradicati nella nostra terra.    Olivier Rey paragona la proliferazione delle immagini nel Ventesimo secolo all’undicesima piaga d’Egitto e cita il filosofo Günther Anders: “Un tempo, c’erano le immagini nel mondo, oggi c’è il ‘mondo delle immagini’, e più precisamente il mondo come immagine, come muro di immagini che intercetta senza sosta lo sguardo, lo occupa senza interruzioni e ricopre senza interruzioni il mondo”. Le immagini, quando proliferano senza misura come accade oggi, si interpongono tra noi e il mondo, impedendoci, di conseguenza, di vederlo. Per molte persone l’immagine è diventata più reale della realtà stessa.

  • Leurre et malheur du transhumanisme, 2018
  • L’Idolâtrie de la vie, 2020
  • Gloire et misère de l'image après Jésus-Christ, 2020

Il decalogo della manipolazione mediatica - Noam Chomsky

Articolo di  Massimiliano A. Polichetti.

Noam Chomsky (1928 -), linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense, ha messo appunto un vero e proprio decalogo della manipolazione sociale attraverso i mass media. A seguito di un minuzioso lavoro di studio e di interpretazione di un’immensa mole di documenti, Chomsky è riuscito a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei media.
Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla “fissazione delle priorità”: esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. 

Le priorità vengono stabilite da società commerciali a redditività molto alta. L’obiettivo è quello che Chomsky definisce come “la fabbrica del consenso”, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica.
1. La strategia della distrazione: distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dal “potere” con un flusso continuo di informazioni, spesso insignificanti.
2. Creare il problema e poi offrire la soluzione: si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico, in modo che sia questa la ragione delle misure che si desidera far accettare.
3. La strategia della gradualità: per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi.
4. La strategia del differire: un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, guadagnando in quel momento il consenso della gente per una sua applicazione futura.
5. Rivolgersi alla gente adulta come a dei bambini: la maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse un bambino di pochi anni o un deficiente.
6. Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione: sfruttare l’emotività per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e del senso critico.
7. Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità: far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e il suo asservimento.
8. Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità: spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.
9. Rafforzare il senso di colpa: far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile delle proprie disgrazie per insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In poche parole, indurre alla non-azione.
10. Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca: il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca se stesso. Con la conseguenza di avere un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, superiore a quello che la gente esercita su se stessa.

Sembra quasi di vedere all’opera Winston Smith, il personaggio principale di 1984 di George Orwell, l’impiegato del Ministero della Verità, che aveva il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. La speranza è che si riesca ad evitare la fine di Smith, costretto a sottomettersi al Grande Fratello, il vertice del potere politico, i cui slogan più ricorrenti hanno un suono familiare: “la pace è guerra”, “la libertà è schiavitù”, “l’ignoranza è forza”.

venerdì 3 febbraio 2023

Il fenomeno BookTok - letture e recensioni di libri in diretta

BookTok è un hashtag, nato spontaneamente su TikTok (un social network nato nel 2016 con un miliardo di utilizzatori) nel corso del primo lockdown, a marzo 2020. È quello che si definisce un trend, che prevede il suggerimento di nuovi libri da leggere all'interno della piattaforma, sfruttando i linguaggi, come suoni virali o effetti video, messi a disposizione in quello spazio.  Su TikTok molte ragazze si lanciano nelle critiche di romanzi in meno di tre minuti e fanno esplodere le vendite. Una boccata d'aria per le case editrici. 

Durante il primo confinamento (nel 2020) in Francia e negli Stati Uniti i video raggruppati sotto l'hastag #BookTok - contrazione di Book e di TikTok esplodono, sotto questo hashtag sono pubblicati 13 milioni di video con 88 miliardi di viste nel mondo (In Francia 1,6 miliardi di viste). E' impossibile, ad oggi, determinare il numero di produttori di video. Quasi tutti i produttori di video sono delle giovani donne, di cui molte con più di 10.000 abbonati al canale. Reinventano la critica letteraria (non molto amata dalla generazione Z) attraverso dei video corti e tematici.  Molte case editrici come Gallimard e Pocket, così come molte librerie non esitano più ad utilizzare TikTok come vetrina promozionale di qualche nuovo romanzo.   Ci sono esempi molto significativi del potere di questi video, ad esempio un video sul libro il Canto di Achille di Madeline Miller uscito nel 2015, fa passare le ventite del libro da 15000 copie a 180000 copie in poco tempo.  E' stato un passaparola via TiTok che ha fatto decollare le vendite. 

I librai che non erano ancora preparati e presenti su questo social, si sono stupiti nel vedere i risultati. Adesso le case editrici seguono la tendenza andando là dove si trovano i lettori, soprattutto quelli che di solito non entrano in una libreria. Per presentare, quindi le loro novità letterarie utilizzano le influencer più conosciute. Alcune di queste influencer guadagnano tra i 400 e i 5000 euro al mese in funzione del  numero di abbonati al canale e della casa editrice.

TikTok essendo un social network permette di creare dei legami tra gli influencer e i loro coetanei "I consigli tra pari sono i più apprezzati e quindi i più efficaci" dice Victoire Ducluzeaud, la second influencer su BookTok in Francia per numero di abbonati al canale (160000 abbonati dopo Galliane Goural con 186000 abbonati).   Molti di queste influencer propongono ai loro abbonati autori classici come Roland Barthes, Raimond Radiguet ed altri, ridando un po' di spinta a questo tipo di letteratura classica che era stata accantonata dai giovani.

Secondo un rapporto del 2022 del Centro national du livre (CNL) in Francia, l'11% di giovani tra 7-25 anni sceglie le letture dopo averne sentito parlare sui Social o su YouTube. Su TikTok  l'8% dei giovani dichiara di aver scelto il libro sulla base della presentazione e la raccomandazione di un'influencer.  TikTok diventa in questo modo una nuova forma di pubblicità per la letteratura dell'infanzia e dei ragazzi che finora era poco presente nei vari media. Il paradosso che si effettuerà una selezione di questi libri in funzione del numero di Like.  L'altro paradosso, di un fenomeno che  spinge alla lettura del libro, è che il tempo libero dei giovani è catturato dallo schermo: gli adolescenti scrollano sul web per 3,5 ore al giorno e consacrano solo 3,15 alla lettura a settimana.

lunedì 2 gennaio 2023

Tornare umani (dopo tanta disumanità) . La grande lezione di sincerità, intelligenza e amore di Susanna Tamaro

Articolo scritto da  Roberto Fantini -  January 01, 2023   link:
https://www.flipnews.org/index.php/life-styles-2/technology-5/item/3314-tornare-umani-dopo-tanta-disumanita-la-grande-lezione-di-sincerita-intelligenza-e-amore-di-susanna-tamaro.html

   “… i soldi girano il mondo dove vogliono loro, le fabbriche di armi e quelle farmaceutiche sono le grandi potenze che decidono da che parte deve tirare il vento. E noi, in questo orizzonte, cos'altro siamo se non dei poveri maialini d'allevamento, la cui salute, farmacologicamente controllata, ha un unico fine, quello del rendimento? " -  Susanna Tamaro

Non so quanti, nel mondo della cultura e dell'editoria e, in particolare, nel mondo cattolico, si siano accorti dell'ultimo libro di Susanna Tamaro, Tornare umani..

Certamente se n'è accorta Selvaggia Lucarelli che, in maniera goffamente sarcastica, ha tentato di ridicolizzare la Tamaro, riuscendo soltanto a dare, una volta di più, convincentissima dimostrazione della sua incapacità di confrontarsi con chi ama e pratica il ragionamento e non le mere baruffe dell'insulto volgare e dell'anatema. E se ne sono anche accorti, fortunatamente, Gilberto Corbellini e Alberto Mingardi che, sul Foglio del 31 ottobre, hanno dedicato al libro della Tamaro una recensione ampia e riccamente argomentata, non priva di qualche riserva, ma fondamentalmente orientata a sottolinearne e a valorizzarne i contenuti .

Tornare umani è un libro che ha molti meriti e che, pertanto, potrebbe rappresentare uno splendido  cadeau natalizio o capodannizio da raccomandare senza esitazione a provax convinti (soprattutto) oppure apostati, a novax, freevax ed anche bohvax. 

Si tratta, infatti, prima di ogni altra cosa, di un libro onestissimo e coraggioso, nato dall'amarezza di chi, in questi terribili anni di dichiarata pandemia (funestati da coercizioni vacciniste, demonizzazioni antinovax e “ comportamenti sociali aberranti ”, in cui il virus più pericoloso in circolazione è stato quello “ della paura, dell'ignoranza, del fanatismo e della violenza ”), si è dolorosamente riconosciuto vittima delle menzogne ​​dei governanti del proprio Paese.

La Tamaro, infatti, come tante altre persone nel mondo, si è inizialmente trovata ad accogliere l'invito pressante ed assillante a sottoporsi all'iniezione di Stato, dogmaticamente celebrata come unica possibile risposta all'Apocalisse incombente, per poi accorgersi, giorno dopo giorno , dei tanti aspetti ingannevoli di tutto l'ingranaggio pseudoscientifico e delle strategie mediatico-governative volte a trascinare l'intero Paese in quella che lei definisce “ una vera e propria guerra civile ”.

Forse il pregio maggiore del libro è rappresentato dall'estrema sincerità che caratterizza l'Autrice nel ricostruire un quadro fedele di quanto accaduto e dei cambiamenti inquietanti da lei riscontrati all'interno della nostra società, conducendo un'analisi critica di apriorismi ideologici e di faziosità di ogni genere, e limitandosi ad osservare la realtà fattuale nella sua dolorosa crudezza, con lucidità di intelletto unita a poetica attitudine all'empatia.

E sono davvero molte le pagine che andrebbero menzionate, esaminate e dibattute, sia quando ci parla di come i media hanno diffuso e fomentato la paura, sia quando si chiede come sia stato possibile che tanto rapidamente si siano “ diffusi comportamenti che di scientifico non hanno nulla ” (come l'impiego paranoico e delirante delle mascherine all'aperto), sia quando si interroga sull'ingannevole efficacia dei salvifici sieri vaccinali, nonché sull'imbarazzante livello etico dei nostri presunti salvatori (ovvero le pluricondannate case farmaceutiche, con Pfizer in primissima linea) …

Ma c'è un capitolo fra i tanti che merita in modo particolarissimo di essere letto e riletto, un capitolo che, in una scuola del futuro, auspicabilmente restituito al rispetto dei diritti umani e delle verità storiche e scientifiche, meriterebbe di essere inserito in qualche splendida antologia o in qualche sapiente libro di storia o di educazione civica: quello intitolato Errare humanum est .

In esso, dopo aver preso atto dei vizi procedurali che hanno consentito la somministrazione dei cosiddetti vaccini senza il rispetto dei necessari processi   di controllo e di verifica sperimentali (e, quindi, dell’impossibilità di prevedere i loro effetti a breve, a medio e, soprattutto, a lungo termine), e dopo aver constatato che, oramai, “si hanno le prove sul campo che il susseguirsi di dosi in tempi ravvicinati non fa altro che creare danni sempre più gravi al sistema immunitario”, tanto che “i danni ormai superano i benefici”, conclude che i nostri governanti dovrebbero ringraziarci per aver creduto alle loro promesse (tanto da “essere stati obbedienti come topolini bianchi davanti alla pressoché infinita varietà di limitazioni imposte alla nostra vita”),   e successivamente abbandonare “i toni autocelebrativi” e sentirsi chiamati a “chiederci perdono”.

  • Perdono per il servizio sanitario nazionale distrutto,   
  •                  le autopsie vietate,
  • la sudditanza alle case farmaceutiche,
  •                  la Tachipirina e “vigile attesa”,
  • l’”infinità folle di regole che di scientifico non avevano nulla, ma di vessatorio molto”.
  •                 “Perdono alle forze dell’ordine, costrette a inseguire i cittadini onesti”,
  • ai negozianti e ai ristoratori ridotti alla bancarotta,
  •                   perdono ai bambini costretti a indossare la mascherina.
  • Perdono “per tutti i morti chiusi in sacchi neri”,
  •                  “per i silenzi della magistratura, dei sindacati, di tutte quelle persone che per anni hanno esaltato la Costituzione più bella del mondo e, all’arrivo del virus, si sono dimenticati di questa bellezza.”
  • Perdono “alle persone costrette a vaccinarsi per non perdere il lavoro”,
  •                   agli anziani isolati nelle Rsa,
  • a tutti coloro a cui, per mesi, “è stato cancellato il diritto di esistere nella società”.

Il perdono, dice Susanna, è “linfa vitale di ogni rapporto umano”, ma, purtroppo, non ci è ancora dato cogliere segnali in tale direzione. I politici che dovrebbero invocarlo, infatti, proseguono vergognosamente a praticare imperturbabili il “rito dell’autoincensamento”.

“Lungi dal dare spazio a un sentimento umano come il perdono, - scrive, a conclusione del capitolo - abbiamo imboccato la via di una deriva transumana che affonda le radici in una pagina nerissima della storia collettiva.”
Tornare umani è un libro dalle molte anime: un po’ lucida analisi sociologica, un po’ tagliente “j’accuse”; un po’ zibaldone dalle amare riflessioni filosofiche e un po’  toccantissimo lirico diario interiore.
Un libro, insomma, dai forti contrasti, che oscilla fra cupi scenari di sapore apocalittico e orizzonti luminosi di speranza. Fra la dura condanna di una politica che ci sta rubando l’anima e che sembra aver adottato gli allevamenti intensivi come “paradigma della futura umanità” e la convinzione che il nostro cuore sappia portarci ancora alla compassione, alla misericordia, all’umiltà, insegnandoci a chiedere perdono alla “nostra cara amatissima Terra” e a tutte le meravigliose creature che vivono in lei, vittime innocenti della nostra sciocca ignoranza.

Giunti alla fine del libro, sarà veramente arduo, ne sono certo, riuscire a non trovarsi in felice sintonia con la Tamaro nel suo approdare ad una sorta di francescano misticismo, e con il suo rivolgersi, con immensa gratitudine, alle amate (sorelle) rondini: “ Siano benedette dunque le rondini.  Sia benedetto il segreto nascosto nel mondo. Sia benedetto lo stupore dello sguardo di ogni creatura chiamata alla vita" .  

Libro di Susanna Tamaro - Tornare Umani - edizioni Solferino (settembre 2022)  

venerdì 18 novembre 2022

Il divertente dialogo tra Fedez e Umberto Galimberti sulla società contemporanea

Il divertente dialogo tra Fedez e Umberto Galimberti. Vedi Muschio selvaggio Podcast    https://www.youtube.com/watch?v=arVmczOyLpU   

E' un Podcast dedicato a temi di cultura e società con ospiti diversi ad ogni puntata. È caratterizzato da momenti di approfondimento, serietà, gioco e imprevedibilità. E' gestito da Fedez & Luis Sal che sono  degli YouTuber italiani tra i più seguiti dagli adolescenti e  influencer di successo.

Umberto Galimberti presenta la sua visione della società contemporanea. Parla dello sfrenato consumismo caratterizzante oggi la nostra società: Via del corso si  riempe di gente,  gente che viene a comprare qualsiasi cosa, per avere una piccola soddisfazione temporanea.   Per i depressi è una forma di auto-cura di comprare qualcosa per essere contenti.  Per Galimberti  "Chi è felice non consuma".

Eric From sottolinea che siamo passati da "Chi sono a che cosa ho!"  "dall'essere all'avere!"

L'umanità è sempre più debole dal punto di vista psicologico; prima con la psicanalisi si affrontavano problemi problemi affettivi, sessuali, ecc , oggi il problema ricorrente è  "che senso ha la mia vita?" Trovare un senso all'esistenza.  Oggi l'umanità è da buttar via,  sono odiose le buone maniere.
L'uomo ha bisogno di trovare un senso. Il colpo di genio dei cristiani è quello di aver inventato che la vita ha un futuro...
Oggi il vecchio muore perchè nessuno l'accarezza più, è ignorato da tutti.  Da quando è morta mia moglie non ho più un testimone che mi guarda ...

La pubblicità è la forma più nichilista che esiste oggi, induce a portare al nulla in breve tempo un oggetto e cambiarlo.

domenica 13 novembre 2022

Julian Assange finalista del Premio Sakharov

 Il giornalista Julian assange è stato uno dei finalisti del premio Sakharov 2022 per la libertà di pensiero, che viene assegnato all'Euro camera dal 1988. I finalisti, oltre  Assange, sono stati il popolo dell'Ucraina con i suoi rappresentanti e la Commissione per la verità in Colombia. Gli eurodeputati hanno selezionato i finalisti da un lungo elenco di candidature presentate da gruppi politici o da gruppi di eurodeputati.  La candidatura di Assange era stato proposta dalla eurodeputata Sabrina Pignedoli del movimento 5 stelle.

Il 19 ottobre è stato decretato dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola e dai leader dei gruppi politici il vincitore: il "coraggioso popolo ucraino" che continua a resistere all'avanzata russa.   

Dal 1988 il Premio Sacharov per la libertà di pensiero viene assegnato annualmente a singoli individui, gruppi e organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali. Il Premio è intitolato al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov e il premio in denaro è di € 50.000. Nel 2021 il Premio Sacharov del Parlamento europeo è stato conferito ad Alexei Navalny, politico dell'opposizione russa e attivista anti-corruzione.

Il premio sarà assegnato a Strasburgo il prossimo 14 dicembre e si spera con l'occasione che il giornalista possa uscire dalla prigione di massima sicurezza britannica, almeno per un breve periodo, e poter presenziare all'evento e avere così la testimonianza della solidarietà di molte persone alla sua causa. Ciò potrebbe aiutarlo molto anche a livello psicologico. Assange è relegato da tre anni e mezzo in una minuscola cella di sicurezza, in attesa di essere estradato negli Stati Uniti dove potrebbe essere condannato a 175 anni di prigione per violazione del segreto militare, solo per aver mostrato dei video in cui l'esercito americano in Afganistan sparava su civili. 

Si spera che il governo Britannico non si comporti come Putin che vietò  a Alexei Navalny di presiedere alla cerimonia.  

Il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel ha lanciato un'altra campagna internazionale che si chiama "La mia voce" per cercare di salvare il fondatore di WikiLeaks dall'estradizione e l'appello è il seguente: "La trasparenza è condizione irrinunciabile per la democrazia".

venerdì 11 novembre 2022

NeoConnessi - Per un uso consapevole della rete

 La scuola e la famiglia hanno un ruolo chiave per garantire l’educazione dei più giovani a un uso consapevole e responsabile della tecnologia e della reteNeoConnessi è il progetto di WINDTRE – sviluppato con il supporto di esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico e didattico e con la collaborazione della Polizia di Stato – nato per accompagnare scuole e famiglie nel momento delicato in cui i bambini si trovano per la prima volta a possedere uno smartphone o un tablet e a navigare in autonomia. Secondo i dati dell’EU Kids online 2020 in Italia accade intorno ai 10 anni di età.

Per affrontare insieme il cambiamento, NeoConnessi offre numerose risorse: un kit didattico per le scuole, un corso di formazione per i docenti, un magazine e un gruppo Facebook per i genitori ricco di articoli, approfondimenti, indicazioni tecniche di prevenzione e sicurezza, modelli di comportamento che tengono conto della relazione tra controllo e fiducia, iniziative online e offline e il nuovo NeoConnessi Silver dedicato ai nonni, per spiegare in modo semplice e accessibile a tutti come imparare a utilizzare lo smartphone, la Rete e le tecnologie digitali in sicurezza.

Vedi sito:   https://www.neoconnessi.it/esperti/

mercoledì 14 settembre 2022

Intelligence e sicurezza del Cyberspazio - Calogero Vinciguerra

Intelligence e sicurezza del Cyberspazio - di Calogero Vinciguerra.

Il mondo evolve sempre più velocemente, grazie alle immense possibilità offerte dalle nuove tecnologie, in particolare quelle digitali. L’introduzione del cyberspace come quinto dominio é una conseguenza della sempre maggiore importanza del cyberspace per le operazioni militari. Allo stesso modo é interessante notare che anche il mondo dell’intelligence cambia nel tempo, anche in funzione dei mezzi e strumenti disponibili per la raccolta e analisi dei dati e informazioni e per la produzione di intelligence.

Il libro si articola in quattro capitoli principali che trattano altrettanti aspetti del mondo dell’Intelligence:

  • evoluzione dell’intelligence;
  • esigenze informative e la sicurezza aziendale;
  • geografia e geopolitica del cyberspazio;
  • sicurezza del cyberspazio.

Nel primo capitolo l’autore getta le basi per una proficua lettura anche da parte di chi non é addentro alla materia, partendo dalle origini, ovvero dal significato del termine "intelligence" per poi passare all’illustrazione del ciclo intelligence.  Nel secondo capitolo l'autore parla della sicurezza aziendale mettendo in evidenza l’importanza della figura dei professionisti della security, ritenuti, a ragione, ruoli fondamentali, tra questi anche il CISO (Chief Information Security Officer) e il DPO (Data Protection Officer). Tratta anche delle relazioni tra sicurezza nazionale e sicurezza aziendale, anche attraverso l’evidenziazione delle principali criticità esistenti, come per esempio la mancanza di un quadro legislativo in materia di security privata all’estero. L’illustrazione del concetto di "sicurezza partecipata" intesa come: "insieme degli strumenti e delle persone che interagiscono per concorrere a comuni obiettivi legati agli indicatori tipici della sicurezza" chiude il capitolo.
È con il terzo capitolo che si entra nel cuore dell'argomento del libro: il cyberspace. Si parte dalla spiegazione dei principali termini del settore fino alla presentazione della cartografia del cyberspace e alla mappatura digitale del crimine.  Viene evidenziata anche l'importanza di figure professionali come il Data Scientist e il Criminal Intelligence Analyst, divenuti ormai indispensabili.
La geopolitica del cyberspace chiude il capitolo, con l'illustrazione del potere politico-strategico e di influenza negli equilibri mondiali.
Nel quarto capitolo viene trattato il tema della sicurezza informatica. Partendo dalla definizione di hacker e di cracker, l'autore prosegue ad illustrare i principali tipi di minaccia (phishing, defacing, spoofing, DoS e DDoS) per poi descrivere le APT (Advanced and Persistent Threat) secondo la definizione del NIST e i principali crimini informatici. Nello stesso capitolo si dedica un po di spazio ai concetti di cybersecurity, cyber kill chain per concludere con la struttura di cybersicurezza nazionale.

lunedì 29 agosto 2022

L'Homme Nu - Marc Dugain e Christophe Labbé

Riassunto del libro L’Homme Nu, la dictature invisible du numerique de Marc Dugain e Christophe Labbé   Edizioni Robert Laffont,  2016.

La rivoluzione digitale non si contenta di modellare il nostro modo di vita verso più connessione e informazioni, ci porta anche verso uno stato di docilità, di trasparenza, il cui risultato è la scomparsa  della vita privata e una rinuncia irreversibile della nostra libertà. La promessa di una vita migliore addolcirà il prezzo da pagare sulla nostra vita privata..
In ogni secondo della nostra esistenza generiamo dati e informazioni sulla nostra salute, sui nostri progetti, sui nostri gusti. Tutti i momenti di connessione saranno utilizzati per aumentare il volume dei big data trattati da computer con capacità di memorizzazione e di calcolo gigantesco.
Stiamo andando verso il transumanesimo. Verso un essere umano con capacità aumentate, e si sta carezzando il sogno di raggiungere l’eternità. L’uomo vivrà completamente nudo sotto lo sguardo di quelli che raccoglieranno informazioni su di lui. La sorveglianza continua sarà la regola, a meno che non si accetti di fare parte della nuova categoria di marginali.
Con la scusa della minaccia terrorista, Google, Amazon, Apple, Microsoft controllano i nostri scambi di e-mail, la nostra navigazione, i nostri spostamenti con il GPS o tramite le telecamere di sorveglianza, e minacciano il nostro diritto all’intimità, e stanno diventando un pericolo per la democrazia.  

Dopo l’11 settembre 2001, l’Europa considera la sorveglianza assoluta messa in opera dalla NSA come il modello da seguire. Arruolando i giganti del web nella lotta antiterrorismo, gli Stati Uniti hanno autorizzato il controllo dell’infosfera.   Bisogna comunque sottolineare il paradosso che, aldilà del darknet,  proprio i social media hanno facilitato la propaganda e il recrutamento dei combattenti di Alkaeda (Daech).
Da qualche tempo stiamo assistendo ad una trasformazione del mondo in dati, tutto è trasformato in dato: foto di famiglia, musica, film, poesie, documenti amministrativi, ricette mediche, romanzi, ecc… Il 70% di questi dati sono digitati direttamente dagli individui connessi alla rete, i giganti del web detengono l’80% dei dati digitali personali dell’umanità. Questa enorme mole di dati corrisponde al nuovo oro nero.  La cifra di affari mondiale dei big data ha superato, nel 2016, i 24 miliardi di euro.  

I    13 grandi server radice che controllano tutti i dati mondiali sono gestiti da 12 organismi di cui 9 sono americani. In meno di 15 anni Google, ribattezzato Alphabet ( nato da un algoritmo battezzato “Page Rank” inventato nel 1998 da Serguei Brin e Larry Page) è diventato la più grande impresa del mondo.  Alphabet e Apple sono seduti su una montagna di 300 miliardi di dollari. E niente del loro operato è ecologico.    Google ha riconosciuto di emettere, nei vari centri di trattamento dati,  1,5 milioni di tonnellate di CO2 ossia le stesse emissioni del Burkina Faso.   I Big Data hanno costruito la loro potenza a scapito degli individui, Milton Friedman, un ex-ingegnere di Google considera i governi una industria inefficace e la democrazia come inadatta.
Nel 2009, Peter Thiel l’inventore di PayPal dichiarava che una corsa mortale si era sviluppata tra la tecnologia e la politica.  La visione del mondo di Zucherberg è quella di dare la priorità al privato e la sfiducia nei confronti dello Stato.  Il  progetto si svela. Dietro l’attitudine aperta dei pionieri del digitale traspare la volontà di farla finita con la democrazia diventata ingombrante, come sono diventati ingombranti i media. Lo slogan di Google è "Organizzare l’informazione del mondo per renderla universalmente accessibile e utile". La digitalizzazione del mondo ha sviluppato una astrazione dal reale. Per annullare il potere dei media la strategia è quella di indebolirli, per poi proporre un accordo per controllarli. Nel 2015 Facebook ha firmato un accordo con 9 grandi media americani, inglesi e tedeschi, e un algoritmo deciderà a quali articoli dare la visibilità sulla rete ed agirà come un filtro che amplifica o meno l’impatto di una notizia prodotta da altri.  Apple esercita un diritto di censura diretta sui giornali realizzati su iPad o iPhone. Famosa è la censura di Olympia, un celebre nudo di Manet.   Inoltre, questi giganti del web, pagano poco o quasi niente imposte grazie a delle delocalizzazioni fiscali favorevoli in seno della stessa Europa.
Il riflesso della realtà  ----         Seguendo la profezia di Platone, il riflesso della realtà è diventato, nelle nostre teste, più importante della stessa realtà.  Quello che conta, non è l’istante, ma la sua cattura numerica. A che serve arrivare a Machu Pichu se non si ha postato la foto del momento su Facebook e Twitter?  Catturati dalla perfezione del virtuale, Senza rendersene conto  si arriva quasi a detestare il reale, la sua complessità, i sui difetti e la sua imprevedibilità.  
Una conseguenza di questo è lo sviluppo dell’Art Project con la creazione di musei virtuali, dove si può accedere alle varie opere d’arte nel minimo dettaglio senza lasciare casa, ma - come dice Fabrice Bousteau, capo del Beaux arts magazine - manca la reazione chimica tra spettatore e quadro, l’incontro, e quandosiamo di fronte all’originale, non alla sua duplicazione numerica, cambia tutto.  La virtualizzazione della società, a poco a poco corrode il nostro reale. Avere una relazione virtuale con l’amante è considerato dai tribunali come prova di adulterio in caso di divorzio.  Facebook ha speso 2 miliardi di dolalri per sviluppare il casco Oculus Vr, per la realtà virtuale.
Apparentemente su Internet c’è la falsa promessa che si può accedere a tutto gratuitamente, in realtà, come dice l’adagio: se non pagate per qualcosa, non siete voi il cliente, ma voi siete il prodotto. In altre parole, gli internauti sono i  produttori benevoli di dati e sono sfruttati, e sono felici di esserlo.
D’altronde inizialmente lo spirito del web era quello di allargare la conoscenza, ma poi a poco a poco vengono proposti all’internauta solo siti, video che riflettono i sui gusti, rinchiudendo gli internauti nei loro campi d’interesse; In un universo virtuale, tagliato dal reale come sta avvenendo da diverso tempo in Giappone; i giovani ed adulti che restano connessi in permanenza al loro computer vengono chiamati hikikomori, i ritirati.

Il sistema di sorveglianza planetario ----    L’America , grazie alla sua potenza militare, si è auto-promossa gendarme del mondo contro tutte le derive che mirano a contrastare i propri interessi.
Dopo il caso Snowden, nel 2007 è stato messo in luce la capacità della NSA americana di ascoltare tutto il mondo, che era stato messo in atto un ascolto generalizzato. Sempre nello stesso anno Bruxelles autorizzava i giganti del Web a trasferire i dati personali degli internauti europei verso gli Stati Uniti, magari con la falsa promessa della confidenzialità dei dati.
La lotta contro il male e la guerra contro il terrore sono stati gli slogan  della sorveglianza mondiale, i mezzi. Dei budget faraonici sono stati approvati per ascoltare tutte le conversazioni telefoniche nel mondo, tutte le e-mail, i post su Internet, ecc…
E’ cominciata la posa in opera di una dittatura indolore, dove ogni individuo deve accettare che tutto o una parte di lui-stesso sia rivelata ad un sistema di sorveglianza planetario.
Mai l’America aveva mostrato un tale imperialismo, e mai gli altri Paesi si sono sottomessi con così poca resistenza.  Tutto questo senza un quadro legale di riferimento, che esiste soltanto minimamente in America ed è inesistente nel resto del mondo.
Dopo l’11 settembre 2001, fu formulato il Patriot Act che, in nome della lotta al terrorismo, rinnega i principi della democrazia americana,  ed ha anche legittimato anche l’attacco all’Iraq.
La domanda che dovremmo porci è la seguente: "Fino a che punto arriva la collaborazione tra i servizi di sicurezza americani e i giganti del Web?" 
Si sta delineando una forma di governance mondiale non eletta che costituisce una seria minaccia per la democrazia.

 Siamo entrati nell’era della sorveglianza totale ----     Uno dei capi di Google arriva a dichiarare: "la vita privata è un concetto che è emerso dal boom urbano della rivoluzione industriale.  Ma questo concetto potrebbe essere un’anomalia".  I servizi segreti americani hanno accesso ad ogni gesto, ad ogni scambio elettronico, ad ogni momento della nostra vita quotidiana. Noi siamo coscienti di avere una spia in tasca che equivale al nostro smartphone.   Google e Apple controllano il 90% dei sistemi di tutti gli smartphone del pianeta.  Google è il numero uno della pubblicità on line che rappresenta il 90% delle sue entrate, basata sui profili degli utilizzatori secondo dei criteri legati ai nostri centri di interesse, ma anche sul contenuto dei nostri scambi su Gmail.  Facebook fa lo stesso utilizzando il profilo dei suoi utenti, e i dati presi dai siti dei suoi partner. Inoltre, utilizza un tracking rivoluzionario chiamato Atlas e comprato dalla Microsoft che permette di tracciare ciascun membro del social network.  E’ stato anche creato il software Dropoutijeet che permette all’agenzia americanadi sicurezza di accedere agli smartphone e scaricare file, e-mail, sms, indirizzi, attivare la telecamera e il microfono.

La vita privata è un'anomalia ----   Siamo entrati in un villaggio digitale dove tutte le informazioni sono  centralizzate da una potenza disincarnata, omnisciente. - "Se non avete niente da nascondere, perché aver paura che si sappia tutto su di voi?" - Potrebbe essere lo slogan di questo colpo di Stato mondiale che ha decretato l’abolizione della vita privata.
Se uno pensa di scappare alla sorveglianza globale spegnendo lo smarphone sbaglia, resterete lo stesso sotto l’occhio del grande fratello attraverso le telecamere che sono dislocate ovunque nelle grandi città.  Adesso con il riconoscimento facciale è possibile seguire il percorso fatto da un individuo. A Londra, la capitale europea della video sorveglianza, un abitante è filmato fino a 300 volte al giorno secondo i calcoli fatti dalla polizia londinese. La NSA ha messo a punto una nuova tecnica, il contact chaining che attraverso i metadati dei telefoni portatili, geolocalizzazione, ora e durata della connessione, costruisce un profilo psicologico dell’utilizzatore.
Adesso che pagare in contanti non sarà più possibile e pagheremo tutto con carta di credito,  sarà ancora più difficile sfuggire ai controlli sempre più massicci del grande fratello. Tutto questo sempre con la scusa di individuare una eventuale minaccia terrorista. La NSA è arrivata a controllare anche Angela Merkel, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, Francois Hollande secondo le segnalazioni di Wikileaks.
Comunque la cosa più sorprendente è la seguente: i giganti del web che predicano la fine della vita privata fanno di tutto per sottrarsi agli sguardi degli altri.  -  La capacità di sorvegliare il minimo fatto e gesto degli altri, e nello stesso tempo nascondendo i propri, è la forma più alta di potere.
Più si parla di trasparenza, meno si sa di chi dirige cosa, chi manipola chi, e con quale scopo.
I giganti del web sono diventati invisibili e così possono vedere senza essere visti.
Assicurarsi che non ci sia mai uno Snowden per aprire la scatola nera e liberarne i secreti irrivelabili è diventata l’ossessione della matrice. I reporter del sito americano Cent sono stati blacklistati per più di un anno per aver rivelato dei dati di Eric Schmidt (uno dei padroni di Google).
- "Con un oggetto connesso, ne sappiamo più su di voi che con una vostra impronta digitale" – ha detto Eric Peres (Presidente della commissione nazionale dell’informatica, nel 2014).
Gli oggetti banali del nostro quotidiano come lampade, caffettiera elettrica, un frigo hanno un solo soggetto di conversazione: noi gli umani. Gli oggetti del nostro ambiente ci spiano, raccolgono dati e li inviano alla Matrice (nel 2020 il numero di oggetti usati nel quotidiano era superiore a 30 miliardi).
In più Zuckemberg ha lanciato il progetto Loon che mira con gli 11.000 palloni a elio lanciati nella stratosfera per connettere alla rete i 4 miliardi di persone ancora non connesse. La promessa di un mondo incantato in cui gli oggetti ci obbediscono  è solo la trappola con cui gli ingegneri di Facebook e Google ci facilitano la vita per renderci più monetizzabili.        Oltre agli oggetti presenti nel nostro ambiente quotidiano bisogna aggiungere gli oggetti wearables (termine inventato da Microsoft)  che portiamo su di noi per prendere delle misure in permanenza: il numero dei passi, le calorie assorbite, il ritmo caridaco, la tensione arteriosa, ecc.  I giganti del web si insediano anche nella E-medicina, un mercato che vale nel 2020, 50 miliardi di dollari. Recentemente Withings ha sponsorizzato un braccialetto intelligente che calcolava il numero di passi compiuti nella giornata a cui corrispondeva il livello della pressione arteriosa. C’è un altro braccialetto chiamato Pavlok che connesso al vostro smartphone vi invia una piccola scarica elettrica se non si raggiunge l’obiettivo prefissato (non fumare, camminare, ecc). L’ultima novità è un tatuaggio elettronico, dei circuiti stampati che si incollano alla pelle e inviano dati sulla frequenza cardiaca, il tasso di globuli bianchi, la temperatura, la pressione, ecc. Ecco il simbolo ultimo dell’alienazione. Portare sulla pelle il marchio dei big data…
Barack Obama è stato eletto Presidente con l’aiuto delle tecnologie e dei big data. Aveva creato un gruppo di informatici che si riunivano in una sala segreta ribattezzata "la grotta". Il loro lavoro era quello di trattare i metadati per individuare gli indecisi su cui poi insistere e trovare gli argomenti per convincerli. Oggi un grosso contributo al successo nelle elezioni politiche americane è dato proprio dal trattamento appropriato dei metadati. Anche Hilary Clinton aveva reclutato Stephanie Hannon, direttrice di Google, anche se purtroppo non è riuscita a farsi eleggere. Eugeny Morozov, specialista dell’influenza delle tecnologie sulla società, ed autore del libro Pour tout resoudre, cliquez ici. L’aberration du solutionnisme technologique, denuncia la presa di potere dei dati e la morte della politica. Barack Obama ha dichiarato: "Noi possediamo Internet e la potenza americano risiede sui giganti del web". L’economia del web è l’essenza stessa della mondializzazione. I giganti del web hanno come ideologia soggiacente il libertarismo, la legge del mercato spinta all’estremo, ossia la possibilità di vendere e comprare tutto senza nessuna regolamentazione. Nutriti da un iper avidità, l’accumulazione diventa un fine a se stesso. Oggi le 62 persone più ricche del pianeta detengono tante risorse quanto la metà dell’umanità la più povera, ossia 3,5 miliardi di individui.
Tra le venti personalità più ricche del pianeta troviamo Bill Gates, Marck Zuckerberg, e il più giovane è Evan Spiegel, il creatore di Snapchat.

E-learning visto dai giganti del Web ---- Comunque la progenie dei più grandi eroi del web è scolarizzata alla Walford School dove non hanno il diritto di toccare uno schermo di iPad, smartphone o computer. Evan Williams cofondatore di Twitter preferisce regalare centinaia di veri libri ai propri figli. Per Steve Jobs l’uso di iPad e smartphone era vietato durante le riunioni di famiglia e i pasti. Recentemente molti insegnanti, pediatri e psicologi hanno lanciato un appello per domandare di allontanare i bambini dal tablet. Parallelamente si fa pressione sulle scuole primarie al fine di far utilizzare ai bambini i tablet al posto dei libri cartacei, familiarizzare con questi strumenti per creare una testa di ponte per vendere i prodotti digitali. Il libro digitale o e-book attualmente è una fonte immensa di reddito e Amazon e i colossi del web prendono una percentuale per ogni e-book scaricato. Inoltre, questi e-book sono riempiti di software che spiano le abitudini dei lettori. Ossia, quanti lettori arrivano alla fine del libro, quanto si soffermano su una apgina, ecc  Tutti questi dati sono poi venduti agli editori che li utilizzano per rendere più fruibili i libri ai lettori. YouBook, per esempio, propone agli editori un sito dedicato sul quale sono riportati i profili dei loro lettori.  Mentre, bisogna dire, che il lettore calato sul libro di carta è irraggiungibile, non scrutabile. Non essendo collegati al web, non forniscono alcun dato e non hanno nessun interesse commerciale. Il filosofo Roger-Pol Droit dichiara: "la super-esposizione costante di registri multipli ed eterogenei, la dipendenza perpetua allo schermo, messaggi, sollecitazioni di ogni natura rischiano di modificare in profondità la maniera di pensare, ma anche di sentire".  Patricia Greenfield professore di psicologia dell’università della California dichiara che "l’uso crescente di Internet ha reso fragili le nostre capacità di acquisire conoscenze profonde, a condurre delle analisi induttive, a produrre lo spirito critico, l’immaginazione e la riflessione". Lo scrittore americano Nicholas Carr, autore del libro Internet rende stupido - evidenzia che il lettore digitale è il prolungamento dell’individuo super connesso che come un’ape impazzita va di fiore in fiore, saltando costantemente da un soggetto all’altro. Per la felicità dei giganti del web, il cervello umano, avido di stimoli, è una preda facile. Famoso è l’esperimento del gorilla invisibile, e testimonia come il cervello si focalizza su un compito unico ( gli scienziato fanno visionare un video di una partita di Basket  chiedendo alla persona di contare il numero di passaggi tra i giocatori;  la metà dei partecipanti, non ha visto l’entrata di un gorilla su scena vestito da giocatore ). "L’uso del libro può essere uno degli ultimi luoghi di resistenza" - afferma Cedric Biagini. Il web è diventato una macchina per semplificare il reale, un esempio eclatante è Tweeter dove si possono usare al massimo 140 caratteri per comunicare.
L’obiettivo ultimo dei giganti del web è soffocare lo spirito critico, per evitare la rimessa in discussione del sistema che si è creato.
Nonostante molte osservazioni critiche si continua a perseverare con l’e-education e i MOOC (massive  open on line courses). Altri elementi di questo nuovo scenario che si è delineato sono la scomparsa del tempo lineare e la scomparsa del senso di solidarietà verso le generazioni future sia per quanto riguarda i cambiamenti climatici, sia per sfruttamento e distruzione dell’ambiente.
Il nostro sistema nervoso è 4 milioni di volte meno rapido delle reti digitali. Come dice Larry Page il fondatore di Google: "il cervello umano è un calcolatore obsoleto che ha bisogno di una memoria più ampia e un processore più veloce".
Oggi nel mondo ci sono 10 miliardi di computer sempre più potenti, uno degli ultimi elaboratori super potenti è Exascale, che consuma elettricità come una città di 30000 abitanti.  Il vero oro nero oggi è costituito dagli 0 e 1. Google per eludere le sanzioni antitrust di Bruxelles ha creato Alphabet, la holding che controlla tutte le attività del gruppo. 

Google ha creato una nuova disciplina Culturomique ossia la contrazione di cultura e genomica (disciplina biologica che studia l'organizzazione e la struttura dei geni di un organismo nel contesto dell'intero genoma) con l’obiettivo di sostituire gli storici nell’analisi dell’evoluzione della cultura umana invocando la neutralità di interpretazione delle tecnologie. La base di partenza è la gigantesca biblioteca numerica di Google. Ad esempio, analizzando questi dati Google ha formulato la sua teoria sull’uso della parola Dio, che secondo i dati raccolti diminuisce a partire del periodo tra il 1860 al 1900.  In questo modo si arriverà a conclusioni varie senza nessun dibattito di idee e alla cancellazione dell’uomo nel processo decisionale. I giganti del web hanno ridato vigore alla cyberbetica, con l’obiettivo di creare una società giusta ed armoniosa attraverso l’uso delle macchine, dove ogni singolo evento sarà conservato e ritrovato in caso di necessità. Una società dove non ci sarà spazio per l’imperfezione, ossia l’umano caratterizzato da intuizione, immaginazione, spontaneità. L’imprevedibilità diventerà il male assoluto.   Si prefigura una società basata sul commercio, trasparente, mobile, senza radici e frontiere, dove il re incontrastato sarà il denaro. Una società dove il crimine sarà preventivato in anticipo, come nel mondo del film Minority report ambientato nel 2054.  Oggi la realtà ha superato l’immaginazione. L’IBM ha messo a punto Blue Crush  - un software per l’analisi della criminalità in varie città d’America i cui dati sono presi dai vari dossiers della polizia, sia dalle varie telecamere delle città.  I poliziotti ricevono l’ordine di concentrarsi nei punti della città che sono segnalati pericolosi dal programma. Una versione aggiornata del programma chiamato PredPol è già utilizzata a Los Angeles, New York e Atlanta.  E’ stata recentemente acquista anche in Germania, Svizzera, Francia. La commissione europea ha lanciato nel 2011 il progetto Indect con l’obiettivo di sviluppare delle soluzioni e strumenti per la rilevazione di minacce.
Se  le telecamere registrano che ci comportiamo in modo anomalo, ad esempio restiamo troppo fermi in un posto, ci allacciamo le scarpe, ecc saremo segnalati. Di riflesso gli algoritmi ci impongono un nuovo codice di comportamento negli spazi pubblici. Non si punirà più il delitto, ma l’intenzione. Non si può dire che queste ultime invenzioni abbiano ridotto la violenza negli Stati Uniti che sono ancora oggi uno degli Stati più violenti del pianeta.
"L’avvenire è un’equazione" - dichiara Nate Silver il piccolo genio americano dell’analisi predittiva. Kira Radinsky, un altra genio dell’informatica, con il suo sito SalesPredict pretende di predire con la precisione  del 90% il crollo di mercati finanziari, crollo delle borse immobiliari, ecc.
Anche nel campo degli affetti, il predire è diventato la parola chiave, eDarling e Parship propongono di trovarci delle persone veramente fatte per noi, ed emanano un bip ogni volta che incontriamo qualcuno che ha profonde affinità con noi. Lo stesso Facebook ha messo a punto Edge Rank l’algoritmo per calcolare le affinità tra gli iscritti, e piano piano ci indirizzerà verso questi iscritti,  ed Internet come luogo di dibattito diventerà un’illusione.
Stiamo concedendo ai Big Fata il potere esorbitante di leggere i nostri sogni e il nostro avvenire..

Un’altra ossessione dei Big Data è quella di riuscire a vincere il sonno e far restare i navigatori il più tempo possibile davanti allo schermo. Si vuole creare l’era dell'Open  24/7 dove i consumatori e i lavoratori sono attivi a tute le ore  e il dormire diventa quasi un’anomalia.

L'uomo potenziato e il trasumanesimo ----     Il transumanesimo (o transumanismo) è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia  e l'invecchiamento.         La malattia, la vecchiaia e la morte non sollevano più delle questioni metafisiche ma dei semplici problemi tecnici che possono essere superati grazie alla fusione della biologia e l’informatica. Uno studioso francese del genoma riassume la visione dei Big Data: - "l’uomo del futuro sarà come i prodotti informatici, una versione beta in continuo aggiornamento".
Google ha recentemente firmato un accordo con Biogen il gigante americano della biotecnologia, e stanno compiendo esperimenti su 10000 volontari, con la speranza di trovare il modo di prevenire le malattie.  Google ha creato il Google X lab un laboratorio segreto con la divisione la Scienza della vita, inaccessibile a giornalisti ed esterni. IBM ha creato Watson, un programma in grado di diagnosticare certi tipi di tumore in modo più rapido e preciso degli oncologi.
I giganti del web hanno anche iniziato ad assumere i migliori specialisti mondiali dell’invecchiamento e la oro ambizione futura sarà quella di arrivare a vendere dei punti di vita supplementari ai miliardari che potranno permetterseli e annullare l’ultima uguaglianza degli esseri umani: quella di essere uguali di fronte alla morte. Israel Nisand fondatore del forum europeo di bioetica ha denunciato - che stiamo cambiando il destino dell’umanità.
Non contenti di volere andare oltre la morte, questi oligarchi del web pretendono anche di fabbricare un uomo nuovo e potenziato, un ibrido tra essere umano e macchine. Già ci sono molti esempi di questo nuovo campi di studi:  una specie di armatura con casco permette ai soldati di trasportare più di 100 kg di materiale. Le protesi intelligenti permettono, dopo aver effettuato degli impianti celebrali, di pilotare attraverso il cervello degli arti artificiali. Un futuro inevitabile che avrà la convergenza di biogenetica, nanotecnologie, neuroscienze e informatica e il 2040  è considerato come momento ipotetico in cui l’intelligenza artificiale supererà quella degli umani. La combinazione cervello-macchina dovrebbe permettere all’ordinatore di riprogrammarsi  automaticamente, aumentando all’infinito le sue capacità fino a superare quelle del cervello umano.  Larry Page dice che all’alba dei computer biologici, la nostra materia grigia sarà diventata obsoleta. Agli occhi dei transumanisti il nostro organismo sarà una specie di elaboratore obsoleto.  Tutto questo sembrerebbe un progetto utopico, ma purtroppo la realtà supera l’immaginazione, è stato messo a punto anche il progetto RAM (Restoring Active Memory), si fanno degli impianti celebrali che stimolano aree del cervello per facilitare la capacità di memorizzazione, di apprendimento, di gestione delle emozioni, ecc.  E’ stata anche creata nel 2008 la Singularity University, sponsorizzata dagli inventori di Google, il fondatore di PayPal, ecc, per fare proseliti e indottrinamento dell’ideologia libertaria dei Big data caratterizzata da un individualismo totale.
Nel 2008 il robot umanoide HRP-2 riesce a compiere dei gesti non programmati e a prendere una palla su un armadio, è una tappa fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La robotizzazione entra in concorrenza con l’uomo per dei compiti ripetitivi, e punta a sostituire milioni di operai che lavorano nelle catene di montaggio.  Amazon ha comprato la società Kiva System, specializzata in robotica logistica per aumentare i carretti intelligenti nei centri di spedizioni, scelgono il prodotto e lo mettono nel pacchetto da spedire. Inoltre, Jeff Bezos sogna di consegnare le merci per drone. Google ha comprato Meka Robotics, specializzata nei robots destinati a lavorare a fianco di operai.
Ormai, l’intelligenza artificiale entra in concorrenza con l’uomo sul mercato del lavoro. Nei prossimi 20 anni, negli Stati Uniti,  il 47% dei compiti potrebbe essere affidato a delle macchine intelligenti.
Purtroppo, il fenomeno sta passando dai colletti blù (gli operai) ai colletti bianchi (impiegati).  Adesso esistono anche dei robots giornalisti, che analizzando in tempo reale le informazioni sul web, le mettono in correlazione e riescono ad estrapolare gli elementi necessari per stilare articoli sportivi e di attualità.  Uber con un migliaio di persone impiegate produce una cifra di affari di circa 10 miliardi.  L'Airbnb francese con 25 stipendiati crea una cifra di affari di 800 milioni di dollari.
Internet e gli elaboratori intelligenti promettevano un’economia di scambio, di solidarietà, adesso questa utopia numerica è stata spazzata via da una visione puramente di mercato al profitto delle super-multinazionali sempre più ricche, e sempre più potenti.
Si creerà un nuovo mercato in cui un’elitte composta da 20% della popolazione gestirà tutto, e l’80% riceverà un salario universale o pagare agli internauti a secondo il tracciato numerico che oggi viene ceduto gratuitamente. Il consumatore diventa un prosumer, produttore e consumatore, il valore delle cose sarà dato dalle informazioni.  La gratuità di una serie di servizi sarà il corollario della disoccupazione tollerabile.
L’ossessione dei Big data di voler creare a tutti i costi una macchina pensante potrebbe essere l’inizio della fine dell’umanità. Questo pessimismo è condiviso dal celebre astrofisico Stephen Hawking.  Asimov nel suo libro, Il pianeta delle scimmie, dichiarava: "un robot non può essere pericoloso per un essere umano". Lo stesso Elon Mask dichiara: "spero che gli esseri umani non saranno serviti da input per i programmi biologici di sviluppo della super intelligenza numerica".
Un altro aspetto interessante delle nuove tecnologie, è quello di scoprire che la tonalità delle informazioni proposte può modificare le nostre emozioni. E’ stato fatto un esperimento su 700000 internauti ( a loro insaputa) divisi in tre gruppi a cui sono state proposte informazioni diverse neutre, positivi, negative. I tre gruppi hanno reagito diversamente nei loro post a seconda delle sollecitazioni ricevute.
Cercare di capire le nostre emozioni, per controllarci meglio e risvegliare il consumatore che dorme in noi è l’obiettivo dei Big Data.  Facebook ha assunto il francese Yann LeCun uno deglispecialisti mondiali dell’emozioni umane. E soprattutto, l'obiettivo non è solo determinare i nostri bisogni sospesi nell’inconscio, ma precedere le nostre attese e i nostri desideri. Questo è il ruolo di Big Mother.
Dei programmi ci dicono cosa leggere, quale musica ascoltare, quale film guardare, cosa mangiare e in quale posto.  Attraverso i commenti sugli E-book, i like su Facebook, i vari commenti su siti si determina il barometro emozionale della popolazione che rende obsoleta la buona vecchia pubblicità.  Facendo la scelta al nostro posto Big Mother estirpa l’angoscia del dubbio, quel dubbio che ci fa costruire e crescere. Senza alterità, senza confronto con l’altro è impossibile crescere ed evolvere.  Facebook ha anche l’ambizione di creare il perfetto giornale individuale, un algoritmo selezionerà i gusti dell’internauta e gli proporrà un giornale personalizzato. BIG Mother ci permetterà forse di dimenticare la più angosciante delle nostre domande, quella della paura della morte e di dare un senso alla nostra vita.
La pornografia in rete   -----              Il 25% delle richieste digitate dagli internauti sui motori di ricerca riguarda la pornografia. Si stima che il 12% dei siti, ossia 4,5 milioni di siti, è classificata X. Il psicanalista Jacques-Alain Miller  la definisce una furia copulatoria. Questa consumazione sfrenata fa sì che il 59% degli internauti passa tra le 4-5 ore settimanali su dei siti porno che si trovano in maggior parte sulla costa Ovest degli Stati Uniti. Un paradosso di un Paese che rivendica il suo puritanismo.  Altro paradosso è la censura  effettuata da Facebook nel 2011 dell’immagine del quadro Origine del mondo di Courbet postata sul web da un insegnante e giudicata indecente.
Quasi 95 milioni d’internauti si connettono ogni giorno alle due piattaforme YouPorn e YouHub, incrementando il mercato della pornografia on line che vale 6 miliardi di dollari. Un fantasma pret a porter che affonda l’immaginario, fino nei meandri più intimi.
Qualche psicologo ha detto che la pornografia permette di disattivare le velleità di rivolta poiché si satura lo spirito con un’illusione di trasgressione.
Videogiochi ----  Altro mercato in crescita è quello dei video giochi stimato intorno ai 55 milioni di euro, che cresce in media del 7% ogni anno. Questi video giochi creano le competenze necessarie a pilotare a distanza i famosi droni armati americani, tra cui il famoso Reaper, attraverso i quali uccidono terroristi ed altro.  Con pornografia e  video giochi i padroni dei Big data anestetizzano il nostro spirito critico.

La saggezza on line ----  Di fronte all’epidemia di burn-out che colpisce gli iperconnessi, i Big Data hanno inventato una nuova religione Wisdom 2.0, termine coniato da Soren Gordhamer, che ha come scopo di far vivere gli internauti connessi in una maniera che sia benefica al loro benessere.  Google ha assunto Chade-Meng Tan, nominato al Nobel della Pace 2015,  per organizzare seminari per combattere il burn-out. Tan applica la regola dei 3 B: Benevolenza, benessere, bonheur.  Gli impiegati stressati per l’iper-connessione sono invitati a scaricare programmi di aiuto alla meditazione o alla respirazione. L’era del multitasking porta ad una iper-moltiplicazione dell’attenzione alla quale non siamo psicologicamente adattati e provoca una frammentazione del pensiero. Dei ricercatori britannici hanno riscontrato una modifica della struttura celebrale nelle persone che usano contemporaneamente più terminali elettronici. Un’alterazione che sarebbe collegata al di-sfunzionamento emozionale come la depressione e l’ansia.   E' stato anche inventato un dispositivo che attaccato alla cintura invia un’allerta all’impiegato quando raggiunge livelli alti di stress.

Una pressione permanente si manifesta 24 su 24 per 7 giorni alla settimana nelle persone che usano dispositivi elettronici in un mondo vuotato di senso che non aspetta altro che essere riempito della saggezza 2.0. Ogni americano riceve stimoli e informazioni elettroniche per più di 12 ore al giorno. Il 60% dei dirigenti continua a lavorare sul loro computer anche quando torna a casa. Durante la giornata un dirigente riceve più di 70 e-mail e ne invia almeno 30.  Qualcuno comincia a proporre il diritto alla deconnessione professionale.  Si crea secondo il filosofo Hartmut Rosa una frustrazione nel non riuscire a fare quello che si vorrebbe fare, e una insoddisfazione, di fare male quello che si fa.             

Mai così connessi, Mai così soli!!!   ----  Più il malessere è forte che il digitale ci precipita nel pozzo della solitudine, allora per scappare a questa solitudine si cerca di moltiplicare il numero di amici sui social network.  Gli algoritmi aumentano il deserto affettivo facendoci credere che l’amicizia è una quantità, dissuadendoci di andare a cercare nella vera vita amici autentici.

Adesso per rendere sicuri i nostri dati siamo invitati a scaricare il contenuto dei computer e smartphone nel cloud (ad esempio iCLoud di Apple, o Drive di Google). Le informazioni più intime, famigliari, mediche e finanziarie sono scaricate su un server e consegnate ad altre persone senza essere sicuri dell’uso che ne faranno. Il progetto Total Recall prevede che tutti gli eventi di una vita di un internauta siano memorizzati in tempo reale in una biblioteca personale che si potrebbe interrogare in ogni momento e utilizzare i dati per risolvere eventuali controversie. Del resto embrioni di questo progetto già esistono, come ad esempio Google Map che permette di consultare lo storico dei nostri spostamenti, riportando data e ora dello spostamento includendo immagini del percorso virtuale. Un giorno, forse I Big Data ci proporranno di cancellare dalla matrice i nostri cattivi ricordi, o rimodellarli per renderci più felici…    Non è quello che promette la filosofia pseudo-buddhista chiamata Wisdom 2.0?              Il contrario di quello che auspicavano i Greci per i quali il conflitto era l’occasione di rivelarsi, di testare i propri limiti, la resistenza e il coraggio.

Gli Hackers ----        L’unica speranza di bloccare questo ingranaggio, il granello di sabbia è rappresentato dagli hackers, che incominciano ad essere perseguitati dai servizi segreti e gli apparati statali americani e sono diventati il nemico pubblico numero uno.       I casi più eclatanti sono quelli di Barret Brown arrestato per aver trasmesso i 5 milioni di e-mail fornitegli da Anonymous a Wikileaks; Edward Snowden che aveva rivelato l’ampiezza dello spionaggio della vita privata messa a punto dai servizi segreti americani; Julian Assange il fondatore di Wikileaks condannato per aver pubblicato video segreti americani in cui venivano uccisi civili inermi in Iraq e Afganistan. Manning, a sua volta condannato ad anni di prigione per aver fornito i video a Assange dichiarava: "Bisogna pagare un prezzo elevato per vivere in una società libera".       

Gli hackers sin dall’inizio creando i software aperti come Linux, permettevano lo scambio gratuito e libero della conoscenza in campo informatico e si contrapponevano all’uso del software proprietario di Microsoft, Apple, e i grandi del web che commercializzavano tutto facendo pagare licenze d’uso dei vari prodotti software. Gli hackers fin dall’inizio hanno rappresentato una forma di contro-potere pragmatica capace di ispirare altri internauti.  Per questo i Big Data e servizi segreti li associano ai crackers e i phreakers che piratano i siti web, le linee telefoniche, rubano dati bancari per rivenderli.   Gli hackers sono indispensabili ai cittadini per tentare di riprendere il controllo della Matrice, sono i soli in grado di aprire la scatola nera e rivelare il funzionamento della macchina. Sono i soli in grado di insegnare ai cittadini le tecniche di autodifesa numerica o digitale.  Sono state messe a punto varie tecniche e software per sottrarsi al controllo di Big Brother o Big Mother come lo si voglia chiamare.

La creazione del browser TOR ha permesso di navigare in anonimato sul Web mascherando le connessioni, il loro contenuto, il punto di entrata nella rete e di destinazione. Inizialmente, nato da un progetto di ricerca, della US Navy, è stato ripreso e trasformato ed è oggi utilizzato da 2 milioni di internauti. Si stima che circa 30.000 server dissimulati sarebbero accessibili da TOR.

La cifratura e l’anonimato permette alle persone e ai gruppi uno spazio di confidenzialità in linea che permette loro di esercitare la libertà di opinione di espressione e li protegge da qualsiasi immissione arbitraria o illegale o contro-attacco. Il dipartimento americano della Difesa ha costruito un software chiamato Memex capace di frugare nel Deep Web e trovare le tracce di connessione, pagine nascoste e stabilire dei legami tra di loro.    Per i Big Data e i servizi segreti americani, il Deep Web che hanno ribattezzato DarkNet, è il luogo di tutti i vizi, dove prosperano trafficanti, pedofili e terroristi.   E’ invece, un mezzo per proteggere la propria vita privata, di non farsi rubare i dati personali dalle multinazionali del digitale.      Il Web nascosto o profondo permette anche ai militanti dei diritti umani, ai dissidenti e ai giornalisti di aggirare la censura, di scappare alla sorveglianza totale esercitata dalla Matrice. E’ la versione moderna e digitale delle antiche catacombe dove si rifugiavano i primi cristiani perseguitati dall’impero romano.

Occorre ritrovare il tempo per sapere chi siamo, di de-costruire in un periodo dove è diventato vitale il disconnettersi e continuare a sviluppare lo spirito critico.

Il nuovo imperialismo ----   Si profila un mondo dove l’essere umano sarà dissociato da lui stesso fino a diventare perfettamente controllabile, senza costrizioni, né violenza fisica. Un mondo caratterizzato da avidità e l’appetito senza fine di una minoranza, pochi individui animati da un imperialismo che nessuno Stato Nazione aveva osato manifestare a questo livello. Un potere soprannazionale invisibile che controllerà la vita privata degli individui in modo totale che si potrebbe riprendere l’espressione di Vinton Cerf:la vita privata diventerà un’anomalia”.  Un avvenire che sembrerebbe ineluttabile visto che manca il più minimo contro-potere.  Gli intellettuali, che dovrebbero svolgere il loro ruolo di sentinella non si sono resi conto di quello che sta per per arrivare, sommersi e affascinati da questa rivoluzione tecnologica.

Introduzione al Blog

Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi personali.  Nel blog c...