"Je vis au jour le jour, Si il ya une volonté, il y a un chemin." - Matthieu Ricard
"Se tu desideri qualche cosa con tutto il tuo cuore e metti
tutto in opera per ottenerlo, senza sosta, tu troverai invariabilmente
un mezzo per realizzare il tuo sogno" - Jane Goodal
Matthieu Ricard, noto anche come "l'uomo più felice del mondo", ha trascorso
quasi 25 anni sull'Himalaya, senza nessun contatto con il mondo
occidentale in cui era nato. A 26 anni, abbandonò gli studi di biologia
molecolare e intraprese la ricerca spirituale
sotto la guida dei suoi maestri buddisti, dall'altra
parte del mondo. Dopo il successo del suo libro "Il monaco e il filosofo" è ritornato sulla scena
occidentale per poter fare qualcosa di
utile. Il successo continuo dei suoi progetti, dopo l'abbandono del
suo ritiro himalayano, sembra averlo ancorato alla terra e allontanato dall'illuminazione.
Con questo libro Carnets d'un moine errant - Mémoires, Matthieu Ricard ci presenta l'autobiografia della sua vita. Una vita ricca e intensa, costituita essenzialmente dalle diverse tappe:
- 1- La ricerca scientifica fino a diventare dottore in biologia molecolare (all'università è stato anche fidanzato con Christine Machenaud),
- 2 - La ricerca spirituale, abbandona l'università e parte per l'India e diventa monaco buddhista,
- 3 - La notorietà ottenuta con la pubblicazione del libro "Il monaco e il filosofo", un dialogo tra Oriente e Occidente, scritto insieme al padre, il filosofo ateo Jean-François Revel (Ricard),
- 4 - La creazione dell'associazione Karuna Shechen per aiutare le popolazioni dell'universo Himalayano (Nepal, Bhutan, Tibet, India del Nord),
- 5- La sua attività come scrittore e fotografo pubblicando decine di libri,
- 6- Il suo notevole contributo al rapporto tra scienza e meditazione, in quanto si è prestato a tutta una serie di esperimenti scientifici per validare i benefici della meditazione, dopo la creazione dell'Istituto Mind & Life da parte del Dalai Lama,
- 7- il suo impegno a preservare le principali opere e testi della cultura tibetana.

Adesso proverò a riportare i momenti salienti della sua autobiografia.
Fu la visione del video di Arnauld Desjardins (1925-2011) - Messages des tibetains che convinse Matthieu, che provava un sentimento di vuoto interiore, ad andare a cercare i maestri tibetani. Quello che colpì Matthieu fu soprattutto l'umiltà di questi maestri. In particolare dei suoi due grandi maestri Kangyour Rinpoché, e Dilgo Khyentsé Rinpoche, maestro del Dalai Lama e uno dei più venerati maestri tibetani.
Il padre è il filosofo Jean-François Revel (Ricard) e la madre è Yahne Le Toulmelin, una delle più grandi pittrici surrealiste francesi. Matthieu ha quindi vissuto in un ambiente molto ricco culturalmente: i genitori conoscevano Coucteau, Breton, Bejart, Strawinsky, ecc... lo zio Yves Le Toumelin è stato uno dei pionieri della navigazione, l'amico André Fatras è stato uno dei pionieri dello foto degli animali e lo ha introdotto nel mondo della fotografia. Comunque, Matthieu sottolinea spesso nelle persone, la differenza tra genialità e qualità come essere umano, e la mancanza di coerenza tra pensiero e atteggiamento.
I suoi
genitori divorziano quando lui aveva 18 anni. Dopo il divorzio la madre, Yahne Le Toulmelin, intraprende un viaggio in India e conosce anche lei i principali maestri buddhisti tibetani, e diventa monaca. La sorella di Mattieu; Eve, a 43 anni sviluppa la malattia di
Parkinson.
Matthieu diventa monaco nel 1979 a 33 anni e nonostante le affinità con donne che ha incontrato, non ha mai avuto l'idea di abbandonare i voti da monaco.
Il Tibetologo Gene Smith, direttore dell'ufficio indiano della Biblioteca dei Congressi degli Stati Uniti, apportò un contributo notevole nella salvaguardia e la preservazione dei testi tibetani e divenne amico di Matthieu.
Jean-François Revel con La grande Parade nel 2000 - articolo o libro di denunciava la sottomissione degli intellettuali francesi ai regimi staliniani e maoisti.
Bernard Benson discepolo di Kangyour Rinpoché, regala delle terre in Dordogna ai monaci della tradizione Nyingma (Chanteloube) e della tradizione Kagyu e proprio in Dordogna a Peyzac-Le Moustier nasceranno due dei più grandi monasteri tibetani che si ispirano a queste due tradizioni. La madre di Matthieu Ricard si installa in questa regione.
Nel 1980 c'è l'incontro con il Dalai Lama ( di cui diventa l'interprete per quasi trenta anni) e subito dopo l'ingresso per la prima volta in Bhutan con Dilgo Khyentsé Rinpoché, in questo Paese molte persone sulle altitudini, non sono vegetariani. Nel 1969 ci sono stati problemi interni in Bhutan. Morte di Dilgo Khyentsé nel 1992 a Thimphou in Bhutan.
Nel 2000, insieme a Rabjam Rinpoché Matthieu crea l'associazione laica Karuna Shechen . Attualmente l'associazione aiuta circa 400.000 persone nell'universo himalayano e la gestione si basa su un approccio nuovo, definito cerchio delle competenze.
Poi si prodiga nella creazione di archivi delle opere di Dilgo Khyentsé, e dei maestri tibetani; furono ritrovati e ri-stampati 400 volumi (supporti indispensabili per la trasmissione degli insegnamenti) che attualmente si trovano sul sito della Fondation Tsadra e sul sito del BDRC (Buddhist Digital Resource Center) formato da E. Gene Smith. Molte biblioteche furono bruciate durante l'occupazione cinese e molti testi sacri gettati nelle riviere.
Nel suo libro Cammini spirituali e Meditazione sono riportati i testi tibetani (tradotti in francese) che hanno accompagnato il suo percorso spirituale in questi quaranta anni.
E' stata creata anche la Tsering Art School presso il monastero Shechen a Katmandhou, che permette di dare continuità all'arte sacra; Pittura, scultura e musica stabiliscono una corrispondenza tra le forme, i simboli e il cammino spirituale. Le danze sacre, tcham, costituiscono per i monaci una meditazione e una condivisione spirituale con la comunità laica che vive in simbiosi con il monastero. L'origine delle danze sacre risale a Padmasambhava che portò il buddhismo in Tibet nell'VIII, IX secolo. Monaci dansanti è un libro di foto su questo tema pubblicato nel 1999.
Nel suo testo parla anche delle Reincarnazioni,
dei vari riconoscimenti di persone da parte dei Tulkou a cui ha assistito. Il riconoscimento di Dilgo Khyentsé Yangsi come la reincarnazione di Dilgo Khyentsé avvenne nel 1997 di fronte a 15000 persone tra cui Richard
Gere, Michael Aris, lo sposo di Ang San Su Ki.
Nel 1995, Matthieu incontra Michael Hoffman, direttore di Aperture una famosa casa editrice di foto, che lo convince a pubblicare le foto scattate nei suoi trenta anni in Oriente. Pubblica tantissimi libri di fotografie tra cui Monaci dansanti, L'Esprit du Tibet e organizza diverse mostre fotografiche. E inizia la collaborazione con improtanti fotografi francesi come Hervé de La Martinière. Henry Cartier-Bresson scrive di lui: " La vita spirituale di Matthieu e la sua macchiana fotografica sono un tutto, da là sorgono immagini fugaci e eterne". All'età di 90 anni, Cartier-Bresson aderisce al buddhismo. Le foto di Matthieu riprendono le bellezze naturali e sono un messaggio di speranza, di pace per evitare di cadere nella sindrome del mondo cattivo, L'Express pubblicò un articolo su di lui definendolo "Reporter della pace". Nei suoi album sono riportati anche molti paesaggi del Tibet, il luogo con cui prova una più profonda affinità.
Matthieu ha passato cinque anni ad effettuare delle ricerche insieme a Daniel Batson per sostenere la che il vero altrusimo esiste ed è la solo risposta pragmatica alle sfide del nostro tempo e alle Fake News dei social media. Ne è scaturito un libro Plaidoyer pour l'Altruisme, poi trasformato in un documentario Verso un mondo altruista prodotto da Jean Pierre e Cecile Devorsine per Arte nel 2010.
A questo testo, ne è seguito un altro Playdoier pour les animaux.
Matthieu si ritrova con Christophe André e Alexander Jolien in Dordogna nel 2005 (dopo essersi conosciuti in Svizzera)e da questi incontri scaturirà il libro Trois amis en quete de sagesse, pubblicato nel 2016. A cui ha fatto seguito A nous la liberté!
Con la creazione dell'istituto Mind and Life, Matthieu incontra Wolf Singer, eminente neuroscienziato, con cui studia il tema della coscienza per otto anni, e questi incontri daranno vita al libro Cervello e meditazione. La scittura per Matthieu non è un dono naturale, ma scrive per esprimere più chiaramente possibile le idee che lo hanno arricchito interiormente e per condividerle.
Dal 2000, dopo aver ottentuo il diploma di Guéshé, dottore in filosofia buddhista, all'Istituto Mind & Life inizia a confrontarsi sul Rapporto meditazione e scienza, con vari scienziati quali Francisco Varela, Richard Davidson, Daniel Goleman, Paul Ekman, ecc. Nel 2010 inizia anche a fare da cavia, insieme a Yongey Myngyour Rinpoché, agli esperimenti IRM sulla morfologia e la plasticità del cervello. Riprendendo questi studi, Matthieu Ricard è stato definito "L'uomo più felice del mondo".
Con Tania Singer e Antoin Lutz si confronta sul rapporto tra empatia e compassione.
Nel 2006 Gael Chételat e Antoine Lutz lanciano uno studio pilota sul cervello di meditanti di lunga data, che poi darà vita al progetto europeo Silver Santé. Questo studio attestava che il cervello dei meditanti presentava delle caratteristiche equivalenti a quello di persone con 15 anni di meno.
La filosofia buddhista Pramana o "della conoscenza valida" attesta una relazione tra il buddhismo e la scienza, All'incontro della Società delle neuroscienze nel 2005 a Washington, al discorso di apertura del Dalai Lama erano presenti trentamila scienziati.
Nel 2008 si svolgono i giochi olimpici a Pechino, Sarkozy si confronta con Matthieu Ricard sulla situazione in Tibet, Il Dalai Lama va in visita in Francia, e di conseguenza il visto per il Tibet a Matthieu Ricard viene rifiutato.
Nella sua auto-biografia Matthieu Ricard parla anche degli eroi anonimi della compassione: Gurmit, Sanjit Bunker Roy Fazlo Abed che quotidianamente si impegnano per ridurre le sofferenze agli altri esseri umani. Il regista Yann Arthus Bertrand realizza su questa tematica il film Human.
Matthieu Ricard diventa una notorietà in Francia, ed è invitato a vari programmi televisivi, viene invitato diverse volte al Forum economico mondiale di Davos in Svizzera, dove si iniziò a parlare del Tasso di felicità netto. Tema poi ripreso in ambito delle Nazioni Unite. Ad ogni conferenza è circondato da persone che gli chiedono consigli, di firmare un libro, che gli dicono: "I vostri libri mi hanno cambiato la vita". E subisce quello che lui chiama il supplizio della notorietà: "Si ha l'impressione di non appartenersi più". E durante questi incontri e conferenze conosce tantissimi personaggi come ad esempio John Kabat Zinn e Pierre Rabhi.
Mathieu insegna al mondo come essere felici e come mostrare empatia,
gentilezza e compassione gli uni verso gli altri. Lo ha fatto, per
citare alcuni esempi, attraverso una serie di libri, discorsi e conferenze ( tra cui
presentazioni per TED, che hanno totalizzato oltre sei milioni di
visualizzazioni); attraverso attività di consulenza con il Mind &
Life Institute, un'organizzazione no-profit presieduta dal Dalai Lama;
attraverso studi con neuroscienziati per evidenziare l'effetto
trasformativo che la meditazione ha sul cervello; e attraverso centinaia di
progetti umanitari.
Vedi :
- https://www.youtube.com/watch?v=XE1dGVTUU4o Sagesses Bouddhistes Arnaud Desjardins part 1
- https://www.youtube.com/watch?v=dHAslHesD7Q Sagesses Bouddhistes Arnaud Desjardins part 2 (alla fine del video sono presentati i libri che ha scritto)
- https://www.youtube.com/watch?v=ffqGX9133SY
- https://www.youtube.com/watch?v=Q0-YX6u5R0A
- https://www.youtube.com/watch?v=wXVpaW2SDl0
- https://www.youtube.com/watch?v=swF3V114-Ss
- https://amis-hauteville.fr/fr/ Hauteville è l'ashram creato da Arnaud Desjardins in Ardèche, il suo maestro è stato Swami Pra-jnanpad
- Yann Arthus-Bertrand - HUMAN https://www.youtube.com/watch?v=vdb4XGVTHkE
- Yann Arthus-Bertrand - DJI Masters – https://www.youtube.com/watch?v=cqdsdJzoRyU