Riassunti degli libri che ho scritto su yoga e meditazione
https://maramici.blogspot.com/2024/11/riassunti-degli-ultimi-libri-che-ho.html
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Lo Yoga non presenta un’unica forma ed un’unica tradizione. Le tradizioni yogiche sono parecchie e tendono a moltiplicarsi, ma tre tradizioni fondamentali si sono affermate nel tempo e da esse le altre tradizioni hanno tratto la loro origine. Esse sono, in successione, il Kriya Yoga, il Raja Yoga e lo Hatha Yoga.
Si passa dall’esperienza spontanea dell’estasi mistica del Kriya Yoga, all'induzione scientifica della trance estatica del Raja Yoga e da questo alla sua variante “corporea" dello Hatha Yoga. I testi fondamentali di queste tre tradizioni sono:
Testo completo della Bhagavad Gita:
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/bhagavad.htm
https://www.yogawaytrieste.org/files/Download/BHAGAV_GITA.pdf
Testo completo degli Yoga sutra:
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/meditazione/yogasu.pdf
http://www.yogawaytrieste.org/files/Download/Patanjali_Claudio_Biagi.pdf
Testo completo dello Hatha Yoga Pradipika:
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/tantra/donnini.pdf
http://www.yogawaytrieste.org/files/Download/hatayoga_pradipika.pdf
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Per chi è troppo impegnato può trovare i riassunti qui:
https://maramici.blogspot.com/2023/04/articoli-del-blog-sullo-yoga.htmlPer chi volesse avere un'idea sullo yoga può leggere il riassunto del libro che ho scritto
https://maramici.blogspot.com/2023/11/riassunto-del-libro-lo-yoga-spiegato.html
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Link per gli esercizi di yoga
Sequenze di yoga: https://maramici.blogspot.com/2021/06/sequenze-di-yoga.html
Per prepararvi alla lezione potreste fare da casa, dolcemente questa sequenza: https://maramici.blogspot.com/2023/09/sequenza-di-posizioni-yoga-facile.html
Quelli che sono già in forma potrebbero fare la sequenza di yoga proposta dal protocollo yoga https://maramici.blogspot.com/search?q=protocollo+yoga
Sequenze proposte da Jayadev il responsabile dello yoga ad Ananda - Assisi https://maramici.blogspot.com/2021/08/sequenze-di-yoga-proposte-da-jayadev.html
Yoga Pills è un mini portale dello yoga dedicato a tutti i praticanti appassionati di yoga, dai principianti agli insegnanti. Si tratta di un'iniziativa senza fini di lucro, con lo scopo di favorire la diffusione e la comprensione di questa antica e affascinante disciplina e fornire utili informazioni e servizi. Vedi: https://www.yogapills.it/
E' inoltre promotore di un ambizioso progetto collaborativo ovvero Yogapedia.it, la prima enciclopedia italiana interamente dedicata allo yoga. Vedi: https://www.yoga-magazine.it/2017/01/yogapedia-it-la-enciclopedia-italiana-libera-interamente-dedicata-allo-yoga/
Yoga Magazine: https://www.yoga-magazine.it/
Esempi di contenuti:
"Ritrova il soffio della vita e vivi nella gioia".
Francesca Leoni Premavati ha seguito gli insegnamenti di Sivananda, Yogananda, lo Yoga integrale di Aurobindo e La Mère, e poi di Sri Sathya Sai Baba, che considera il suo Maestro spirituale. Ha messo a punto il P.Y.O. questo metodo che ripristina l'equilibrio energetico a tutti i livelli dell'essere, e un cambiamento di Coscienza verso l'Unione. Include oltre la pratica base, momenti meditativi, canti e danze sacre. Dovremmo partire dal corpo e dal respiro per arrivare ad una Coscienza superiore che ci illumina sempre più verso il nostro benessere interiore. Cambiando la vibrazione, si cambiare l'atteggiamento mentale e ad amare quello che facciamo. La nostra pace interiore diventerà centro continuo da cui attingere lucidità e chiarezza mentale. Non drammatizzeremo più la vita ma ci abbandoneremo al suo flusso. Acquisiremo con il tempo maggiore consapevolezza, conoscenza di noi stessi.
Siamo esseri spirituali composti di luce, amore e energia. Nel profondo, nel centro del cuore c'è una luce che ci guida e un'energia che ci permette di fare un salto vibrazionale, e allora le barriere che separano un uomo dall'altro crolleranno. Il risveglio la svolta può avvenire per svariate cause come: una crisi, un trauma, una delusione, la perdita di una persona cara, ecc. Solo prendendo consapevolezza che siamo Spirito, possiamo trascendere la materia. Occorre andare dentro di noi e ripulirci di tutte le scorie del passato (sensi di colpa, vecchi rancori, ecc, decidendo di perdonare e perdonarci, eliminando il desiderio del risultato dell'azione, prendendo consapevolezza che siamo tutti interconnessi. Usiamo questi 5 valori che sono verità, retto pensiero, azione, parola, Nonviolenza, amore e pace. A volte basta un sorriso per migliorare il clima in famiglia e in azienda; cerchiamo di esprimere le nostre opinioni con una modalità chiara e gentile senza ferire nessuno. Per amare gli altri, occorre prima amare se stesso, e occorre abbandonare, quando aiutiamo gli altri, quello spirito da crocerossina, quel ruolo di potere da salvatore che dice "vedi come sono brava io?". Cerchiamo di esprimere la gratitudine, ovunque ci troviamo: con i nostri genitori, in ambito lavorativo, ecc. Senza l'amore qualsiasi pratica spirituale non avrà valore.
La meditazione giornaliera distruggerà ogni desiderio di potere e possesso, ma anche pregiudizi, invidia, gelosia ed egoismo. si può anche fare una auto-indagine e porsi le seguenti domande; Quante volte ho mentito, quante verità spiacevoli ho rivelato creando sofferenza, quante volte ho polemizzato troppo o giudicato gli altri e perché, quanto ho rispettato e perdonato i miei limiti e quegli degli altri?
Dobbiamo ascoltare gli altri e esser e noi stessi nelle relazioni, senza finzione, soprattutto negli affetti. Importante è anche il sorriso e l'abbraccio, quando ridiamo il corpo e la mente si ri-creano. Una delle 26 qualità, forse la più importante è santosha la contentezza. chi non ha questa qualità non può essere contento e in pace, sempre più persone stanno riscoprendo l'altruismo, cercare delle relazioni fondate sulla libertà individuale e nel rispetto di ognuno. SE si sorride le rughe non si formano, il sorriso come terapia per gli ansiosi e i depressi.
Dovremmo non scoraggiarci, coltivare sempre la fiducia e l'ottimismo. Se uno sta bene dentro, può affrontare tutto con serenità e calma e ponderatezza. Ma spesso si pensa troppo a quello che non va. Dovremmo abituarci alla pratica del sorriso, dell'abbraccio e ringraziare, ogni mattina, come dice Thich Nhat Hanh i nostri organi che ci permettono di vivere. Occorre essere benevoli con tutti, senza cercare i difetti delle persone che incontriamo, manifestando empatia, ascolto, e senza aspettarsi niente in cambio. La trasformazione dell'uomo parte dalla trasformazione della mente. Dovremmo partire dall'"Io" per arrivare al Sè ripetendo dentro di noi il mantra " coltiva la fiducia e celebra la vita".
Nella filosofia yoga uno dei concetti fondamentali è il seguente: " l'energia segue il pensiero, ossia diventi ciò che pensi"; questo concetto si chiama legge dell'attrazione. le componenti della natura umana sono la mente ordinaria (processo del pensare), l'intelletto (discrimina e valuta), la coscienza (ricettacolo di tutti i ricordi e impressioni del subconscio, porta l'individuo a riflettere) e queste tre funzioni mentale danno vita all'ego o "Io" e rappresenta la nostra nascita sulla terra. Importante è che chi predica certi valori, deve anche incarnarli. Spesso c'è incongruenza tra le nostre azioni e i nostri valori e pensieri.
Dobbiamo costruire il nostro mondo interiore su solide basi, l'atteggiamento mentale e il nostro punto di vista determinano la nostra vita; e piano piano, con il tempo, riprogrammeranno il nostro subconscio.
Il prana è l'energia che permea l'universo a tutti i livelli, e dobbiamo cercare di non sprecare l'energia indulgendo in cattive azioni e cattivi pensieri. Il respiro ci nutre non solo di aria, ma anche di energia vitale che circola nel corpo a tutti i livelli. Importante è saper costruire degli spazi per se stessi, estraniarsi dall'esterno, ed è importante selezionare quello che percepiamo sia con i sensi, sia con la mente evitando film violenti, selezionando i programmi, libri, ecc, e rafforzare le relazioni con persone che sono sullo stesso sentiero spirituale.
La potenza del perdono libera le persone dall'infiammazioni e dolori articolari, a volte rimaniamo stupiti della forza dello stato d'animo,e del modo di pensare, quando incontriamo diversamente giovani, ottantenni che donano forza, coraggio, gioia intorno a sè. Quando siete in compagnia, cercate di non parlare di malattie, fareste del male a voi e agli altri. Comunicate agli altri salute e forza per arrivare all'armonia. E' molto importante il confronto con gli altri, la condivisione, il sentirsi capiti e crescere e lavorare insieme; ciò permette di creare endorfine nel cervello che ci fanno sentire appagati e soddisfatti. Dobbiamo interiorizzare la seguente frase: " sono padrone del mio corpo, sono padrone di me stesso", il carro sarà condotto da quattro ruote: verità, retta azione, pace e amore. L'uomo è frutto di quello che pensa durante la giornata" - Emerson.
Ci sono tre sentieri che portano all'Uno: il lavoro (karma), l'amore per il Divino (Bhakthi), la saggezza (Jnana). Quando siamo consapevoli dell'Uno le paura svaniscono, dovremmo cercare di rapportarsi con gli altri senza danneggiare nessuno e controllare la mente, come diceva Sivananda "sii contenta mente mia, sii saggia e forte". Se sono in grado di controllarmi, posso avere buon umore, calma, comprensione e pazienza oltre che allegria. Parlate poco e quando è necessario, e fatelo con amore, concentratevi su quello che state facendo, e ogni volta che avvertite una difficoltà respirate consapevolmente. Mangiamo bene per vivere bene. "E' mia opinione che il modo di vita vegetariano, con i suoi effetti fisici purificanti sul temperamento dell'uomo, influenzi molto beneficamente il destino dell'umanità". Albert Einstein (vegetariano).
Fare quotidianamente una auto-indagine personale, fare un lavoro interiore e sradicare le abitudini che ci sono nocive. Scriviamo su un diario la presa di coscienza dei nostri sbagli. sono contenta e sorrido quando qualcuno mi critica. chi critica sta guardando meglio quel limite che è suo, mi sento completa e umana anche se ancora imperfetta. oi siamo esseri unici e dobbiamo avere sempre la visione d'insieme e non giudicare un solo aspetto. Spesso rinviamo cosa ci interessa da fare in tempi migliori, purtroppo per la maggior parte degli uomini è il dolore lo stimolo più potente per il cambiamento. Superata una prova capiremo cosa è veramente importante per noi e per il bene di tutti.
aspetti importanti per il cammino spirituale sono: la tolleranza, la ferma risoluzione e dominare le cattive abitudini che formano il carattere.
La Gayatri mantra è considerata l'essenza dell'insegnamento dei Veda. Qui si invoca l'origine della luce e della vita affinché illumini l'intelletto dell'aspirante spirituale, rappresenta anche la Shakti l'energia spirituale e divina. Savitur, il sole rappresenta la luce della coscienza, l'assoluto, l'infinito.
Questo mantra va al Sole - Savitur che significa "Ciò da cui tutto è nato" e rappresenta il Divino immanente e trascendente. Si loda e medita sul Divino e si chiede di risvegliare e fortificare l'intelletto, la facoltà discriminatoria dell'uomo. Gayatri si rivolge a tre divinità: gayatri che indica la padronanza dei sensi, Savitri che indica la padronanza della vita, Sarasvati che indica la padronanza della parola,
Aum bhur bhuvah swah tat savitur varenyam bhargo devasya dhimahi dhiyo yo nah prachodayat
Aum - Brahaman bhur - la terra, bhuvah - l'etere, il sottile swah - il cielo, causale, tat - quello, il Divino savitur - luce pura vivificante del sole varenyam - il più adorabile bhargo - sull'efflugenza devasya - dello splendore divino, dhimahi - io medito, dhiyo - affinché yo Egli nah - la mente prachodayat - illumini.
Su ti te savitur, signore dei tre mondi, e sul tuo splendore divino, io medito affinché tu possa illuminare l'intelligenza creativa dell'intelletto.
Nella tradizione vedica Om è considerato La parola creatrice, che in origine risuonò nell'universo. I cinque elementi (panch mahabhootas) da cui è nato l'universo sono etere akash, aria vayu, fuoco agni, acqua jal terra prithavi. Dal fuoco derivano le nostre facoltà sensoriali, i cinque organi di percezione jnanendriyas che sono orecchie, pelle, occhi, naso e lingua. Dall'aria derivano i 5 respiri vitali, Vayu o pran e le cinque correnti energetiche. Infine abbiamo i cinque involucri kosha che racchiudono la scintilla divina che è Realtà. Questi venti componenti creano la ventunesima entità che è l'uomo, pronto alla fusione con la Realtà, si avrà così la fusione con l'Assoluto. Si recita tre volte shanti per purificare corpo, mente, e l'anima-spirito.
Altro mantra importante è hare rama hare ram, rama rama hare hare, hare krishna hare krishna, krishna krishna hare ahre , menzionato nelle upanishad si può ripetere ovunque, dona gioia e porta alla liberazione.
pag. 171 Il surya namaskara, è una pratica di rivitalizzazione pranica molto potente. Questa pratica quotidiana fornisce vigore e elasticità al corpo, chiarezza mentale e equilibrio ed energia, agisce a tutti i livelli, in tutti i corpi sottili, stimola gli organi e ri- equilibra tutti gli apparati (endocrino, respiratorio, digestivo e circolatorio). Si può praticare velocemente la mattina e lentamente prima di dormire. Si deve praticare una volta al giorno per una disintossicazione delle tossine e un potenziamento energetico. Le 12 posizione sono un mezzo ciclo, le 24 posizioni rappresentano un ciclo intero. Nella tradizione veniva praticato dai guerrieri per risvegliare la forza vitale.
Nei mudra la mano sinistra è la mano del cuore (yin) legata all'affettività, collegata con l'emisfero destro del cervello, significato delle dita: pollice concretezza, il riconoscimento del Sé, medio della pace e della felicità, anulare emozioni, mignolo collegato all'intuizione . Mano destra è la mano dell'azione (yang) è legata al chakra della gola che dà voce alla forza interiore. Significato delle dita: pollice per interagire con gli altri, indice l'ambiente esterno, medio della responsabilità e attenzione, anulare ascolto interiore, mignolo capacità decisionale. I mudra più conosciuti: namaskar e namasté mi inchino davanti al Divino che è in te e Chin mudra mi collego alla saggezza divina.
L'individuo è chit coscienza, e l'eterno assoluto sat, quando sat e chit si combinano si ha ananda.
la cattivi pensieri vengono da una visione sbagliata, attenzione ai cellulari, tv, film , libri . un'attenzione costante di ciò che ci nutriamo, che non è solo cibo. qualsiasi cosa si legge o si scrive deve essere pura, non permettete a ciò che leggete di deformare la mente o di riempirla di paure e orrori. un buon libro forma uan buona mente.
Un momento di silenzio prima di fare qualcosa di importante (silent sitting), sii consapevole del tuo respiro inspiri energia di guarigione, entra nel tuo corpo e lo riempie di gioia, felicità, amore e pace, quando espiri immagina che ogni sentimento fastidioso come tristezza, stanchezza, rabbia, noia, paura, gelosia e altro escono fuori con l'espirazione e volano in cielo come palloncini facendoti sentire libero da preoccupazioni. ripetiamo 3/4 volte con calma dicendo mi sento bene. La respirazione so ham, che significa io , sono quello, io sono la scintilla divina. in una giornata respiriamo circa 22.000 volte. Occorre meditare in un angolo speciale della stanza, pulito e con l'incenso, con un altarino, e un'immagine sacra. Le immagini che si vedono devono riempire la persona di pace e di pensieri puri. sarebbe importante fare almeno due ore di silenzio al giorno per non sprecare energia, leggere dei buoni libri inspiranti e costruttivi. saranno la migliore compagnia nel tempo libero, molto meglio di compagnie indesiderate. Incontrarsi invece nei satsang (compagnia dei saggi) associarsi con i buoni è puro yoga. Durante la meditazione è consigliabile isolarsi dalle correnti terrestri, sedendo su una tavola di legno e coprendosi le spalle con uno scialle. l'oggetto della concentrazione può essere un suono, una forma, una luce, ecc, ma sempre qualcosa di concreto. Porta la luce al centro del petto, vedi nascere con la luce un fiore di loto, i cui petali stanno per dischiudersi, la luce si espande al braccio sinistro, destro, mani, si riempiono di luce e pensa "voglio fare solo cose buone gentili e utili", ora la luce si espande alle vaire parti del corpo, addome, inspira luce chiara fino alle ossa e piedi, possano i miei piedi portarmi in posti dove sto bene e in buona compagnia. poi al coccige, saliamo lungo la colonna e risvegliamo i chakra lungo la colonna poi la luce si espande alla testa, la fiamma si espande come una corona che protegge il capo, da qui si espanderà fuori di noi, fuori dal corpo fino all'universo. lascio che il mondo si riempia di luce e di amore. lo scopo finale della meditazione è quello di sentirsi l'Uno, "tu sei quello". Quando vi abituerete ad andare in profondità, neanche i rumori esterni vi disturberanno. Il samadhi è la condizione in cui l'intelletto ha raggiunto l'equanimità; la capacità di rimanere imperturbati sia nel piacere che nel dolore, sia nel biasimo che nell'encomio, sia nel guadagno, sia nella perdita, sia nel caldo , sia nel freddo. é samadhi il frutto reale della meditazione.
L'uomo è perfettamente felice quando è libero e non dipendente, quando usa la forza di volontà unità al cuore, e impara un perfetto auto-controllo su se stesso.
La felicità è un percorso, non una destinazione, lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito, balla come se non ti vedesse nessuno... finché sei vivo, sentiti vivo, vai avanti anche quando tutti si aspettano che lasci perdere - Madre Teresa di Calcutta.
La vera generosità è quella dei poveri - pronti a sostenere altri poveri; accumulare e sperperare nuoce all'equilibrio mentale. Aiuta i poveri intorno a te, ma impegnati anche e sforzati perché non vi siano più poveri da soccorrere. Quando si è troppo ansiosi di aiutare gli altri, si rischia di perdere di vista di lavorare su se stessi. la cosa importante è auto-trasformarsi e essere un esempio per gli altri, ogni piccola conquista nell'abbassare il tetto dei desideri, nel migliorare il nostro carattere avrà un movimento vibratorio sempre più in espansione. Qualcuno dice " ma se cambio io il mondo non cambierà" , se l1% della popolazione si elevasse a livelli più alti di consapevolezza, la nostra società comincerebbe ad esprimersi in modo più umano. Rendere un servizio disinteressato purifica il cuore, poiché la vita è fatta per il servizio e non per servire l'ego. possiamo fare servizio nel nostro lavoro, con i famigliari o in altri ambiti, osservando codici di condotta sani e morali. Il servizio all'uomo è la più alta forma di culto, non offendere , né ferire alcuno è la vera adorazione da rivolgere a Dio, perché in verità gli altri siete voi stessi.
"E' dando e condividendo che si riceve in abbondanza. Il servizio all'umanità e il culto più alto" - Sai Baba.
Questo testo scritto da Francesca Leoni propone degli spunti e delle riflessioni sul come trasformare la nostra vita è avere una nuova visione di noi stessi e del mondo. Attraverso una serie di pratiche riusciremo a vivere serenamente con più consapevolezza in questo mondo sempre più complicato. Francesca ha ideato il prana yoga olistico PYO ed è allieva del maestro Sarhya Sai Baba.
La meditazione ci aiuta a vivere meglio. La ricerca interiore è un addestramento mentale, il processo di cambiamento è graduale, cercare di comprendere chi realmente sono e entrare in armonia con la vita. Nella limitatezza umana posso sperimentare l'interdipendenza di tutte le cose, l'infinito, la vacuità che diventa Tutto, l'Uno. Posso sperimentare l'interconnessione e l'interdipendenza con gli altri. Cercare di indagare la Coscienza per conciliare e integrare corpo mente anima Spirito. Non farsi coinvolgere più di tanto dalle situazione esterne , coltiva la fiducia e il sorriso dentro di te. Cerca di non farti coinvolgere da chi ti crea continuamente problemi, comprendi il suo stato ma distaccati. Cercare di cambiare gli altri, non funziona mai... l'unica cosa che puoi fare è lavorare su te stesso per migliorare la tua vita e il tuo carattere. Nessuno e niente mi appartiene.
Rilassati e respira. Respira solo con il naso e chiudi le orecchie con l'indice. Non permettere alla tua mente di criticare e lamentarsi. Osserva come un testimone tutto ciò di brutto intorno a te. Tutte le persone che incontriamo e gli eventi hanno un significato nella nostra vita. Ogni distacco e rottura nei rapporti ti serve per diventare meno dipendente dagli altri e più autonomo.
Tre caratteristiche sono comuni a tutti gli esseri umani essere coscienza beatitudine. Sat chit ananda, li abbiamo solo coperte dal nostro egoismo e le nostre illusioni.
So ham Quello Dio sono io, io sono io, io sono lui, noi siamo uno e non ci sarà più dualità.
Quando guardi il meglio degli altri vuol dire che la tua autostima è ok, non disprezzare l'altro. Preoccuparsi è inutile, tutto passa, sdrammatizzare, in ogni evento, in ogni crisi c'è sempre un aspetto, un messaggio positivo, occorre cercarlo.
Resta fedele ai tuoi obiettivi, credici e impegnati
non cedere ma alla tentazione di giudicare, la mente giudicante deriva da vecchi condizionamenti del passato,. Se vogliamo la pace dobbiamo essere consapevoli dell'ego e sbarazzarcene o ridimensionando. Le paure e emozioni negative non sono vere al 100% bisogna sdrammatizzare.. quando incontri l'ego ipertrofia degli altri, vai oltre e guarda solo il meglio in ognuno, ritroverai la tua serenità.
Perché non ti senti in pace? Perché non riesci a godere di quello che hai? Cosa ti manca veramente? Perché vuoi sempre di più ed ignori la fortuna che già hai? Uno dei principali fondamentali della filosofia yoga è sintonia (sapersi accontentare). Mettere un freno all'auditorium e ai continui desideri. Chi desidera sempre di più sarà sempre insoddisfatto. Bisogna apprezzare ciò che si ha e chiedersi: mi serve veramente questa cosa? Vivi un'abitazione semplice e naturale, lascia andare ogni forma di esibizionismo e competizione. Concentriamoci su ciò che amiamo fare un piccolo orto, dipingere, ecc ritroviamo la meraviglia in quello che facciamo, la semplicità ci porterà la leggerezza...
Gioire di sane e sincere amicizie, usare la compassione e aiutare chi ha bisogno ci porta la gioia.
Non cercare di cambiare gli altri, puoi solo cambiare te stesso. Sei il so responsabile della tua vita. Se impari a conoscerti dentro, puoi migliorare te stesso e il tuo carattere. Ognuno di noi può riscoprire la sua piccola missione: aiutare i senza tetto, dedicarti agli anziani del tuo quartiere.
Se ci sentiamo irritabili, intolleranti, ansiosi vuol dire che non scarichiamo nostri sentimenti negativi. Dovremmo scriverli su dei foglietti le emozioni negative e bruciarli nel fuoco... lascio andare il passato, ti perdono, mi perdono.
Se non sai quale è il tuo vero talento cercati un'area che ti piace ed esprimere attraverso la musica, la pittura ecc abbiamo tante risorse da poter reinventare la nostra vita in qualsiasi momento, dobbiamo solo crederci...
Una vita serena senza Amore e senza Dio non ha senso. Se ti ami, sei pronto anche ad amare gli altri. Aiutare gli altri ma nel rispetto di se stessi. Il vero amore si sviluppa nel rispetto reciproco, senza attese, niente ci appartiene, tutto è impermanente... L'amore non ha bisogno di ricompense... poiché la gioia di amare è il suo compenso... diventa più flessibile. Il dogmatismo è la rigidità portano all'arroganza e presunzione. Non attaccarti al tuo punto di vista, rispetta quello degli altri....
Gratitudine alto potere vibrazionale, ti capisco, ti apprezzo per quello che hai fatto, dovresti scrivere un diario con frasi di gratitudine.
Nella filosofia yoga è importante l'auto-indagine, che è anche chiamata tecnica dell'osservatore per diventare testimone delle nostre esperienze e di ciò che ci accade... tutto è considerato un'opportunità per imparare dalla vita. Ascolta con attenzione amorevole gli altri, senza interferire con le tue convinzioni o parlare di te. Gli insicuri vogliono avere ragione, chi ama sa ascoltare.. Bisogna mettere a punto una comunicazione amorevole. Non dobbiamo dire falsità, parlare eccessivamente e trovare errori negli altri. Concentrati su quello check di buono in te, il resto è passato, non c'è più.
Dobbiamo lasciare gli altri (anche i figli) fare le loro scelte, anche se non ci sembrano giuste e non le condividiamo. I tuoi giudizi sono giudizi illusori propinato dall'ego.
Non bisogna essere attaccati alle proprietà, alle cose, al lavoro tanto da non avere più tempo per noi stessi. Bisogno essere pronti a lasciare andare tutto in ogni momento. Se non sai cosa fare prendi tempo, concentrati sul presente finché non ti sarà tutto chiaro.
Occorre avere fiducia in sé stessi, vivere rapporti liberi e non vincolanti, non dipendenti e rapportasi con gli eventi con un sano distacco (vairagya) sapendo che tutto è transitorio.
Occorre dare attenzione, incoraggiamento e un sorriso a chi ne ha bisogno. Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sa darlo ( Frederick Faber). Sapere e conoscenza senza la pratica del servizio alla società sono sprecate. Occorre attivare la pratica del servizio (seva) disinteressato creando attività di utilità e di benessere comune con compassione e amabilità. Il servizio disinteressato ripulisce l'ego e libera dai legami tossici. Un bravo insegnante yoga dovrebbe dare l'esempio e fornire un modello di servizio sociale. Occorre renderci utili a chiunque ci capiti di incontrare, sia con le competenze che con il tuo ascolto e la tua presenza. Solo sperimentando e coltivando la gioia in noi stessi possiamo donarla agli altri, e questo è il segreto per avere relazioni armoniose con tutti.
La mente è responsabile della gioia e del dolore.
"Le Teorie economiche non considerano mai il numero di persone felici"
Conosciuto in tutto il mondo per i suoi reportage di viaggio, Tiziano Terzani, nei brevi saggi che compongono il volume, riflette sul mondo che cambia, sulla deriva soprattutto spirituale che ha colpito l’Occidente e sulla sua particolare e unica esperienza di vita, spaziando dagli anni trascorsi in Olivetti al suo grande amore per la poesia, rimasto sempre costante negli anni.
Tre scritti personali e sentiti, capaci di illuminare ancora il nostro presente.
Tre testi per avvicinarsi all’eredità di pensiero lasciata da un grande protagonista del secolo scorso, con lo sguardo rivolto al futuro di tutta l’umanità.
"Je vis au jour le jour, Si il ya une volonté, il y a un chemin." - Matthieu Ricard
"Se tu desideri qualche cosa con tutto il tuo cuore e metti tutto in opera per ottenerlo, senza sosta, tu troverai invariabilmente un mezzo per realizzare il tuo sogno" - Jane Goodal
Matthieu Ricard, noto anche come "l'uomo più felice del mondo", ha trascorso quasi 25 anni sull'Himalaya, senza nessun contatto con il mondo occidentale in cui era nato. A 26 anni, abbandonò gli studi di biologia molecolare e intraprese la ricerca spirituale sotto la guida dei suoi maestri buddisti, dall'altra parte del mondo. Dopo il successo del suo libro "Il monaco e il filosofo" è ritornato sulla scena occidentale per poter fare qualcosa di utile. Il successo continuo dei suoi progetti, dopo l'abbandono del suo ritiro himalayano, sembra averlo ancorato alla terra e allontanato dall'illuminazione.
Con questo libro Carnets d'un moine errant - Mémoires, Matthieu Ricard ci presenta l'autobiografia della sua vita. Una vita ricca e intensa, costituita essenzialmente dalle diverse tappe:
Adesso proverò a riportare i momenti salienti della sua autobiografia.
Fu la visione del video di Arnauld Desjardins (1925-2011) - Messages des tibetains che convinse Matthieu, che provava un sentimento di vuoto interiore, ad andare a cercare i maestri tibetani. Quello che colpì Matthieu fu soprattutto l'umiltà di questi maestri. In particolare dei suoi due grandi maestri Kangyour Rinpoché, e Dilgo Khyentsé Rinpoche, maestro del Dalai Lama e uno dei più venerati maestri tibetani.
Il padre è il filosofo Jean-François Revel (Ricard) e la madre è Yahne Le Toulmelin, una delle più grandi pittrici surrealiste francesi. Matthieu ha quindi vissuto in un ambiente molto ricco culturalmente: i genitori conoscevano Coucteau, Breton, Bejart, Strawinsky, ecc... lo zio Yves Le Toumelin è stato uno dei pionieri della navigazione, l'amico André Fatras è stato uno dei pionieri dello foto degli animali e lo ha introdotto nel mondo della fotografia. Comunque, Matthieu sottolinea spesso nelle persone, la differenza tra genialità e qualità come essere umano, e la mancanza di coerenza tra pensiero e atteggiamento.
I suoi genitori divorziano quando lui aveva 18 anni. Dopo il divorzio la madre, Yahne Le Toulmelin, intraprende un viaggio in India e conosce anche lei i principali maestri buddhisti tibetani, e diventa monaca. La sorella di Mattieu; Eve, a 43 anni sviluppa la malattia di Parkinson.
Matthieu diventa monaco nel 1979 a 33 anni e nonostante le affinità con donne che ha incontrato, non ha mai avuto l'idea di abbandonare i voti da monaco.
Jean-François Revel con La grande Parade nel 2000 - articolo o libro di denunciava la sottomissione degli intellettuali francesi ai regimi staliniani e maoisti.
Bernard Benson discepolo di Kangyour Rinpoché, regala delle terre in Dordogna ai monaci della tradizione Nyingma (Chanteloube) e della tradizione Kagyu e proprio in Dordogna a Peyzac-Le Moustier nasceranno due dei più grandi monasteri tibetani che si ispirano a queste due tradizioni. La madre di Matthieu Ricard si installa in questa regione.
Nel 1980 c'è l'incontro con il Dalai Lama ( di cui diventa l'interprete per quasi trenta anni) e subito dopo l'ingresso per la prima volta in Bhutan con Dilgo Khyentsé Rinpoché, in questo Paese molte persone sulle altitudini, non sono vegetariani. Nel 1969 ci sono stati problemi interni in Bhutan. Morte di Dilgo Khyentsé nel 1992 a Thimphou in Bhutan.
Nel 2000, insieme a Rabjam Rinpoché Matthieu crea l'associazione laica Karuna Shechen . Attualmente l'associazione aiuta circa 400.000 persone nell'universo himalayano e la gestione si basa su un approccio nuovo, definito cerchio delle competenze.
Poi si prodiga nella creazione di archivi delle opere di Dilgo Khyentsé, e dei maestri tibetani; furono ritrovati e ri-stampati 400 volumi (supporti indispensabili per la trasmissione degli insegnamenti) che attualmente si trovano sul sito della Fondation Tsadra e sul sito del BDRC (Buddhist Digital Resource Center) formato da E. Gene Smith. Molte biblioteche furono bruciate durante l'occupazione cinese e molti testi sacri gettati nelle riviere.
Nel suo libro Cammini spirituali e Meditazione sono riportati i testi tibetani (tradotti in francese) che hanno accompagnato il suo percorso spirituale in questi quaranta anni.
E' stata creata anche la Tsering Art School presso il monastero Shechen a Katmandhou, che permette di dare continuità all'arte sacra; Pittura, scultura e musica stabiliscono una corrispondenza tra le forme, i simboli e il cammino spirituale. Le danze sacre, tcham, costituiscono per i monaci una meditazione e una condivisione spirituale con la comunità laica che vive in simbiosi con il monastero. L'origine delle danze sacre risale a Padmasambhava che portò il buddhismo in Tibet nell'VIII, IX secolo. Monaci dansanti è un libro di foto su questo tema pubblicato nel 1999.
Nel suo testo parla anche delle Reincarnazioni, dei vari riconoscimenti di persone da parte dei Tulkou a cui ha assistito. Il riconoscimento di Dilgo Khyentsé Yangsi come la reincarnazione di Dilgo Khyentsé avvenne nel 1997 di fronte a 15000 persone tra cui Richard Gere, Michael Aris, lo sposo di Ang San Su Ki.
Nel 1995, Matthieu incontra Michael Hoffman, direttore di Aperture una famosa casa editrice di foto, che lo convince a pubblicare le foto scattate nei suoi trenta anni in Oriente. Pubblica tantissimi libri di fotografie tra cui Monaci dansanti, L'Esprit du Tibet e organizza diverse mostre fotografiche. E inizia la collaborazione con improtanti fotografi francesi come Hervé de La Martinière. Henry Cartier-Bresson scrive di lui: " La vita spirituale di Matthieu e la sua macchiana fotografica sono un tutto, da là sorgono immagini fugaci e eterne". All'età di 90 anni, Cartier-Bresson aderisce al buddhismo. Le foto di Matthieu riprendono le bellezze naturali e sono un messaggio di speranza, di pace per evitare di cadere nella sindrome del mondo cattivo, L'Express pubblicò un articolo su di lui definendolo "Reporter della pace". Nei suoi album sono riportati anche molti paesaggi del Tibet, il luogo con cui prova una più profonda affinità.
Matthieu ha passato cinque anni ad effettuare delle ricerche insieme a Daniel Batson per sostenere la che il vero altrusimo esiste ed è la solo risposta pragmatica alle sfide del nostro tempo e alle Fake News dei social media. Ne è scaturito un libro Plaidoyer pour l'Altruisme, poi trasformato in un documentario Verso un mondo altruista prodotto da Jean Pierre e Cecile Devorsine per Arte nel 2010.
A questo testo, ne è seguito un altro Playdoier pour les animaux.
Matthieu si ritrova con Christophe André e Alexander Jolien in Dordogna nel 2005 (dopo essersi conosciuti in Svizzera)e da questi incontri scaturirà il libro Trois amis en quete de sagesse, pubblicato nel 2016. A cui ha fatto seguito A nous la liberté!
Con la creazione dell'istituto Mind and Life, Matthieu incontra Wolf Singer, eminente neuroscienziato, con cui studia il tema della coscienza per otto anni, e questi incontri daranno vita al libro Cervello e meditazione. La scittura per Matthieu non è un dono naturale, ma scrive per esprimere più chiaramente possibile le idee che lo hanno arricchito interiormente e per condividerle.
Dal 2000, dopo aver ottentuo il diploma di Guéshé, dottore in filosofia buddhista, all'Istituto Mind & Life inizia a confrontarsi sul Rapporto meditazione e scienza, con vari scienziati quali Francisco Varela, Richard Davidson, Daniel Goleman, Paul Ekman, ecc. Nel 2010 inizia anche a fare da cavia, insieme a Yongey Myngyour Rinpoché, agli esperimenti IRM sulla morfologia e la plasticità del cervello. Riprendendo questi studi, Matthieu Ricard è stato definito "L'uomo più felice del mondo".
Con Tania Singer e Antoin Lutz si confronta sul rapporto tra empatia e compassione.
Nel 2006 Gael Chételat e Antoine Lutz lanciano uno studio pilota sul cervello di meditanti di lunga data, che poi darà vita al progetto europeo Silver Santé. Questo studio attestava che il cervello dei meditanti presentava delle caratteristiche equivalenti a quello di persone con 15 anni di meno.
La filosofia buddhista Pramana o "della conoscenza valida" attesta una relazione tra il buddhismo e la scienza, All'incontro della Società delle neuroscienze nel 2005 a Washington, al discorso di apertura del Dalai Lama erano presenti trentamila scienziati.
Nel 2008 si svolgono i giochi olimpici a Pechino, Sarkozy si confronta con Matthieu Ricard sulla situazione in Tibet, Il Dalai Lama va in visita in Francia, e di conseguenza il visto per il Tibet a Matthieu Ricard viene rifiutato.
Nella sua auto-biografia Matthieu Ricard parla anche degli eroi anonimi della compassione: Gurmit, Sanjit Bunker Roy Fazlo Abed che quotidianamente si impegnano per ridurre le sofferenze agli altri esseri umani. Il regista Yann Arthus Bertrand realizza su questa tematica il film Human.
Matthieu Ricard diventa una notorietà in Francia, ed è invitato a vari programmi televisivi, viene invitato diverse volte al Forum economico mondiale di Davos in Svizzera, dove si iniziò a parlare del Tasso di felicità netto. Tema poi ripreso in ambito delle Nazioni Unite. Ad ogni conferenza è circondato da persone che gli chiedono consigli, di firmare un libro, che gli dicono: "I vostri libri mi hanno cambiato la vita". E subisce quello che lui chiama il supplizio della notorietà: "Si ha l'impressione di non appartenersi più". E durante questi incontri e conferenze conosce tantissimi personaggi come ad esempio John Kabat Zinn e Pierre Rabhi.
Mathieu insegna al mondo come essere felici e come mostrare empatia, gentilezza e compassione gli uni verso gli altri. Lo ha fatto, per citare alcuni esempi, attraverso una serie di libri, discorsi e conferenze ( tra cui presentazioni per TED, che hanno totalizzato oltre sei milioni di visualizzazioni); attraverso attività di consulenza con il Mind & Life Institute, un'organizzazione no-profit presieduta dal Dalai Lama; attraverso studi con neuroscienziati per evidenziare l'effetto trasformativo che la meditazione ha sul cervello; e attraverso centinaia di progetti umanitari.
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In questo testo l'autore, Odon Vallet, cerca di fare dei raffronti e di trovare delle similitudini tra il cristianesimo e il buddhismo, e in particolare tra Gesù e il Buddha, i creatori di queste due correnti di pensiero anche se nate in periodi diversi. Odon Vallet ( 1947 - ) è specialista delle religioni, ha insegnato alla Sorbona, a Sciences-Po, e a l'ENA.
Il termine cristiano appare per la prima volta a Antiochia, in Siria, per designare il gruppo di discepoli di Cristo, mentre il termine buddhismo è stato creato dagli orientalisti europei ed è apparso alla fine del XVIII e si applicava al solo buddhismo in India. C'è una differenza di numeri tra cristiani e buddhisti; oggi i primi sono 2,2 miliardi nel 2024 e i secondi circa 500.000.
Cristo è nato nel periodo di Augusto e ha predicato nel periodo di Tiberio, il Buddha è nato tra il 624 e il 480 a.C. Zaratustra, Lao Tse e Confucio si situano nel VI secolo a.C. . Mahavira, il fondatore del Jainismo, è quasi contemporaneo di Buddha.
I primi frammenti della vita di Gesù sono stati messi per iscritto due o tre decenni dopo la sua morte. I più vecchi documenti sugli insegnamenti buddhisti sono stati scritti tre o cinque secoli dopo la morte del Buddha, a Sri Lanka per il buddhismo Hinayana (55 testi in pali) e altrove per il buddhismo Mahayana (55 in sanskrito) e poi tradotti in cinese, giapponese e tibetano (322 ). Il canone pali composto da 16000 pagine è stato scolpito su delle steli nella pagoda di Mandalay in Birmania. La versione giapponese è quella più grande: 55 volumi di 1000 pagine ciascuno (venti volte la Bibbia).
Il cristianesimo ha integrato una parte delle antiche scritture degli ebrei nell'antico testamento, mentre il buddhismo non ha integrato nulla dei Veda. L'insegnamento del Buddha sembra ateo. I quattro vangeli sono delle raccolte di insegnamenti di Gesù rivisitati sotto la guida degli evangelisti. I tre canestri buddhisti raccolgono gli insegnamenti del Buddha, e differiscono notevolmente secondo la traduzione. Contengono ancora dei segreti sul loro contenuto e sono fonte di saggezza per i lettori europei. Entrambi, Gesù e Buddha si sono fatti conoscere per i loro insegnamenti orali, e trasmessi poi dai loro discepoli.
Le più vecchie rappresentazioni del corpo di Buddha appaiono nel regno indo-greco, con l'arte del Gandara. Le statue rappresentano il Maestro, con i tratti distesi del viso, sorridente, che sembra sfidare le angoscie della vita; I suoi gesti sono degli insegnamenti sotto forma di immagini.
Le loro vite riportano il potere miracoloso dell'acqua. Entrambi hanno dato insegnamenti sulle rive di un fiume, il Buddha ha presentato il più importante sermone, come raggiungere il nirvana a Benares, e Gesù ha predicato sulle rive del Giordano. Gesù è stato battezzato da Giovanni Battista nel Giordano e Buddha raggiunge l'illuminazione sulla riviera Nairanjana, un affluente del Gange.
Molti traduttori europei del sanscrito, come ad esempio Eugène Burnouf (uno dei più importanti studiosi del buddhismo in Francia) non avevano mai messo piede in India, o come i traduttori americani dei manoscritti del Mar Morto (documenti contemporanei a Gesù e ponte tra il Nuovo e Vecchio Testamento) non hanno mai messo piedi in Giordania. Per il vecchio testamento non sono state trovate tracce di Abramo, Mosé e Isaia; c'è qualche iscrizione su Geremia e Davide. Sono state trovate tracce di santuari buddhisti a Sarnath e Bodhgaya, ma nessuna traccia della vita del Buddha tranne una stele di Ashoka nel luogo della sua nascita e tracce di un palazzo che avrebbe potutto essere il luogo della sua gioventù. Nell'India del V secolo a.C. non si usavano pietre e materiali da costruzione.
Il Dio cristiano siede nel regno dei cieli, e dovrà estendere il suo regno sulla terra, il Dio Indra (nel politeismo indù) risiede nel monte Merù, mentre il Buddha come Epicuro diceva di non avere paura degli dei. Il Buddha non ha riempito, ne vuotato il cielo, si è occupato della terra e dei suoi mali. Il grande rivale di Gesù sarà Mitra, un Dio solare disceso tra i pastori all'alba del cristianesimo.
Gesù e il Buddha invitavano i loro discepoli a trovare la loro luce interiore, la differenza è che la luce interiore del cristiano è di natura divina, mentre quella del buddhista è il prodotto dell'esperienza, del cammino verso l'illuminazione. Il buddhismo èinteressato alla realizzazione dell'individuo e alla sorte delle collettività.
La morale e l'austerità buddhista hanno fatto sì che i popoli dell'Asia mantenessero le loro credenze ancestrali e le loro religioni costituite anche all'avvento del buddhismo, vedi taoismo e confucianesimo in Cina, shintoismo in Giappone, ecc... I buddhisti non hanno mai domandato di abiurare le vecchie credenze. Non hanno mai cercato di fare proseliti, I cristiani, ha volte, ci hanno provato...
Il nirvana, è una nozione indiana e non solo buddhista, e indica la liberazione (moksha) dal ciclo delle rinascite. E il beneficiario può dissolversi nell'universo, integrarsi al cosmo, come il defunto le cui ceneri sono disperse nell'oceano o nel Gange.
Nelle religioni è comune la tendenza ad avvicinarsi al divino e tendere verso il cielo attraverso santuari, chiese, e altro. Il record delle pagode si registra in Birmania: la Pagoda di Schwedagon (110 metri) a Rangoon, quella di Schwemadaw (114 metri) a Pegu e quella in Thailandia a Nakhorn Pathom (127 metri) vicino Bangkok.
Nel pensiero indiano non c'è un Dio trascendente per elevare la natura dell'uomo, la parola atman designa sia il soffio che l'anima, il sè profondo e permanente, la realtà ultima dell'essere umano. Questa anima individuale deve cercare di fondersi nell'universale, il brahman. Nel cristianesimo, l'uomo può elevarsi verso Dio, ma non può ridiscende alla sua morte, a livello degli animali. Il buddhismo non postula l'esistenza di un'anima, io e non io, essere e non essere è lo stesso. L'induismo usa il termine samsara per indicare la trasmigrazione delle anime, il buddhismo usa la stessa parola per designare la spirale delle esistenze; l'anima non rinasce, ma l'esistenza ricomincia.
Buddha e Mahavira non si integrano nel sistema delle caste, si rivolgono agli uomini e alle donne di qualsiasi casta. Il Buddha preferisce dare la priorità al merito rispetto alla nascita. Buddha e Gesù non vivevano in istituzioni democratiche, e senza rinnegare la loro identità, hanno lanciato un messaggio universale. Il buddhismo primitivo non ha ufficialmente soppresso le caste, il cristianismo antico non ha mai abolito la schiavitù.
Prima dell'arrivo del comunismo in Tibet, i monaci erano il 30% della popolazione maschile, e sono sempre stati dieci volte più numerosi delle monache. Sia il buddhismo, sia il cristianesimo si sono dotati di una organizzazione interna. Ma nel buddhismo, non esiste una autorità centrale, ogni sangha e ogni monastero hanno la loro autonomia, e ciò ha portato alla creazione di scuole molto diverse tra loro. Questo fenomeno ha accresciuto la dipendenza del sangha nei confronti delle autorità politiche. In Thailandia, il re è il protettore della fede buddhista e nomina il Grande Venerabile, responsabile supremo nel Paese. In Birmania, i monasteri sono coordinati da un consiglio di 47 grandi monaci, la cui designazione è controllata dal governo. Spesso il potere temporaneo e spirituale si sovrappongono. In Tibet dal 1577 al 1959, il Paese era diretto dal Dalai Lama, assistito dal Panchen Lama. Dopo la loro morte si reincarnano. Nel cristianesimo esiste una specie di monarchia, non ereditaria, ma elettiva, la parola democrazia nel Nuovo Testamento appare una sola volta. Il nepostismo è presente sia nel buddhismo che nel cristianesimo.
La Nonviolenza nel buddhismo ha i suoi limiti e non è stata sempre applicata: i monaci shaolin misero in fuga un'armata nel 600, il re birmano Anaweatha fece guerra al suo vicino nell'XI secolo; in Tibet ci furono spesso degli scontri tra berretti rossi e gialli. Il veicolo del diamante, nato in India del nord ha ereditato dall'induismo i riti, le iniziazioni, i guru e i mantra.
Durante l'impero romano l'80% delle chiese erano situate in Asia e in Africa, i grandi concili si tennero a Costantinopoli, Nicea, Efeso, Calcedonia. Oggi i 4 più grandi Paesi cattolici sono il Brasile, il Messico, gli Stati Uniti e le Filippine; Nel 1939 erano l'Italia, la Francia e la Germania. Nel buddhismo c'è una via del sud e una via del nord. La prima per mare del piccolo veicolo porta a Sri Lanka, Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia. La seconda per terra del grande veicolo ha portato il buddhismo in Tibet, Mongolia, Cina, e da qui in Vietnam e in Giappone. Questa seconda via si è servita dei cammelli e degli yak e ad ogni bivacco si è arricchita delle leggende locali e dei culti autoctoni. Il grande veicolo è arrivato a Java, dove si può ammirare il tempio di Borobodur e oggi il buddhismo è quasi scomparso dall'isola.
Grazie a queste religioni e filosofie, si studia ancora il sanskrito nel buddhismo Mahayana, il pali del buddhismo Hinayana, l'ebreo del Nuovo testamento, il greco del Nuovo testamento, il latino della chiesa cattolica e le lingue slave per la liturgia ortodossa. Gli scismi nell'anno 1000 tra ordodossi e cattolici ha separato anche i fedeli che parlavano greco da quelli che parlavano latino. Così come lo scisma tra buddhismo Mahayana e Hinayama ha separato i fedeli cha parlano sanskrito da quelli che parlano pali.
Il Buddha è sempre rappresentato immobile, spesso seduto in meditazione, mentre Gesù è spesso rappresentato in movimento; entrambi dominano gli elementi: Gesù marcia sulle acque, mentre Buddha domina sul suo fiore di Loto.
Come dice Michel Serres: "la religione, è il contrario della negligenza", i religiosi cristiani e buddhisti, fanno il voto di castità e di povertà. Nei monasteri buddhisiti vengono recitate due volte al mese le regole di vita quotidiana, come mezzo per evitate gli errori. I monaci sono invitati a rivelare davanti ai loro pari, gli eventuali errori commessi, metodo della confessione pubblica già adottata dai brahmani. Fuori dalla vita monastica, il buddhismo impone solo cinque precetti: non prendere la vita (compresa la vita animale), non rubare, non praticare l'adulterio, non pronunciare brutte parole, non usare prodotti tossici (come alcol).
All'inizio la religione cristiana, non si basava sul dogma, nel senso che Gesù ha posto la compassione del buon samaritano al di sopra della dottrina delle leggi e San paolo ha messo la carità al di sopra della fede: "se mi maca l'amore, non sono niente". La nozione di dogma è poco utilizzata nel Nuovo Testamento, e si sviluppa con i Padri della Chiesa". In Oriente esiste il Dharma che è l'ordine e la legge al quale il buon induista e il buon buddhista è sottoposto. Nell'induismo il dharma o dovere è in funzione delle caste e della nascita. Nel buddhismo è uguale per tutti; identico per tutte le persone di tutte le condizioni e realizza l'uguaglianza di fronte al bene e al male. Il dharma buddhista è soprattutto morale e corrisponde alla vera natura dell'uomo. La ruota della legge (Dharma cakra) è il simbolo della dottrina buddhista, e rappresenta l'eterno ciclo dellle rinascite e i suoi otto raggi rappresentano l'ottuplice sentiero. E' stata messa in movimento tre volte: la prima corrisponde al primo sermone e insegnamento del Buddha, la seconda volta quando è stato fondato il Mahayana e poi quando è stato fondato il Vajrayana. La ruota rappresenta anche i l sistema dei centri di energia nel corpo umano.
Ci sono stati nel tempo 21 concili cristiani, ripartiti su due millenni. I concili buddhisti sono stati soltanto sei, agli ultimi due hanno partecipato solo i delegati del Piccolo Veicolo. Non c'è stato più un congresso generale accettato da tutti. Comunque anche i cristiani (cattolici, protestanti, ortodossi) non sono più riusciti a fare un Congresso comune da circa un millennio, per cercare di attenuare le loro differenze. Il cattolicesimo ha definito il dogma dell'immacolata concezione (1854), dell'assunzione della vergine Maria (1850) e l'infallibilità del pontefice (1870). I primi due concili buddhisti (480 a.C, e 386 a.C) avevano come tema le regole monastiche. Altri due sono stati fatti per appianare alcune divergenze, sembrerebbe sotto l'imperatore Ashoka (250 .a C) e del re Kanishka (130 a.C) , Il quinto è stato presieduto dal re birmano Mindon (1853-1878). Il concilio vaticano II che si è svolto tra il 1862-1965 sotto Giovanni XIII ha avuto come risultato di fondare una nuova comunità ecclesiastica (nel periodo della riconciliazione franco-tedesca).
La trasmigrazione delle anime, ignorata dagli antichi testi vedici, è apparsa in India poco prima della nascita del Buddha e si trova spiegata nelle Upanishad, nella stessa epoca questa concezione si ritrova in Grecia, in filosofi come Pitagora e Paltone che erano stati influenzati dall'orfismo. Il cuore della concezione orfica, che influenzerà ampiamente Platone, è l'obiettivo, tramite riti iniziatici, della liberazione dal demone, del principio divino immortale ma imprigionato in ognuno di noi in corpi mortali. Un accenno al dualismo filosofico, tra corpo mortale e demone immortale.
La metempsicosi (parola usata nelle filosofie occidentali) è una credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l'anima trasmigra da un corpo all'altro, fin quando non si sia completamente affrancata dalla materia. La reincarnazione è una delle credenze più riconosciute in ambienti legati all'induismo, al giainismo, al sikhismo e al buddhismo, anche se in quest'ultimo caso non riguarda la reincarnazione dell'anima ma quella del karma. la reincarnazione è presente anche in alcune religioni africane e in altre filosofie o movimenti religiosi.
Nel buddhismo ciascuno è responsabile del proprio divenire, anche se nel Mahayana c'è l'aiuto dei bodhisattva. Nell'induismo il peccato più grave è quello di tradire la propria casta, nel buddhismo quello di negligere la vita religiosa. La liberazione, l'estinzione o nirvan passa da una riconciliazione dell'Uno con il Tutto, nell'induismo si deve integrare l'atman (anima individuale) con il brahman per ritrovare l'unità primordiale. Il buddhismo procede differentemente in quanto non conosce nè l'essere, nè l'anima. Professa il non-sè (anatman) con la vacuità (sunyata). La vacuità buddhista ricorda la vanità biblica come è descritta dall'Ecclesiaste. Il Qoelet o Ecclesiaste, è un testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana. È scritto in ebraico e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel V o III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto. Per i cinesi e i tibetani, il nirvana è visto come qualcosa al di là della sofferenza. Dalla realizzazione della vacuità si passa alla felicità eterna. Il nirvana assomiglia molto al concetto di apatia, sconosciuto nel Nuovo Testamento ma sviluppato dalla patristica greca degli stoici. Nirvana e apatia coltivano l'insensibilità al dolore e il distacco dalle passioni, il controllo delle emozioni.
Cristo e Buddha hanno seguito un cammino differente, Gesù è morto e poi ha conosciuto la luce della risoluzione, il Buddha prima è arrivato all'illuminazione e poi si è estinto. Ha conosciuto due nirvana, il primo corrrisponde alla sua Illuminazione, il secondo si riferisce alla sua estinzione definitiva (parinirvana). Il nirvana buddhista rimette l'uomo nell'eternità, in quanto, questo stato supremo è riservato solo all'uomo, a solo chi è nella condizione umana ( non è riservato nemmeno alle divinità). Il nirvana nei testi buddhisti è descritto come l'altra riva dell'esistenza, dove vengono eliminati tutti i mali della vita. La nozione della morte come passaggio è fondamentale nel buddhismo tibetano, e il Libro dei morti (il Bardo Thodol) enuncia gli stati intermedi (bardo) del defunto.
Tra morte e rinascita, in questo periodo transitorio che dura 49 giorni, i fedeli possono aiutare il defunto a trovare la luce dello Spirito e allontanarsi dalle apparenze. Queste preghiere ricordano le preghiere cristiane per il morto, anche se le finalità non sono le stesse. Ma la convergenza più marcata tra buddhismo e cristianesimo a proposito della morte è il culto delle reliquie. Frammenti di ossa di santi e lama tibetani sono incassati negli altari delle chiese cattoliche e nei reliquari presenti in ogni luogo in Oriente. Uno stupa è un monumento buddista, originario del subcontinente indiano, la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. Il termine chörten in tibetano, dagoba a Sri Lanka, dagon in Birmania, chedi in Thailandia, letteralmente significa "fondamento dell'offerta". È il simbolo della mente illuminata (la mente risvegliata, divinità universale) e del percorso per il suo raggiungimento.
Spesso il Buddha viene rappresentato come androgino (soprattutto in Thailandia) e non viene mai dipinto o scolpito nudo come il suo rivale Mahavira, il fondatore del Gianismo. Il Buddha è perfetto, eterno nella sua illuminazione, ammirabile nel suo corpo misterioso. I monaci nel V secolo d,C. nel Cashimir praticano il matrimonio, e questo annuncia il tantrismo: il desiderio non può essere eliminato, allora da ostacolo diventerà il veicolo per la liberazione se controllato e guidato con i metodi yoga, realizzando l'unione dei sessi.
Nella tradizione giudaica-cristiana e nell'islamismo Dio è sempre rappresentato come un Dio maschile. Nell'induismo c'è la rappresentazione di Shiva e Shakti, l'energia femminile e principio attivo. Il tantrismo ha recuperato questo principio per ridare un aspetto femminile al buddhismo segnato dal ruolo predominante degli uomini. Anche Jung influenzato dall'India usa i termini anima e animus. Il tantrismo della mano sinistra (Vamachara) e quello del veicolo del diamante insistono sugli accoppiamenti rituali, mentre il tantrismo della mano destra (Dakshinachara) più portato sul principio maschile e conosciuto in Cina sotto il nome della Scuola dei segreti si accontenta di una unione sessuale simbolica. E' stato poi definito una rinascita dello Shivaismo e del suo culto del linga e della yoni. Il buddhismo tantrico quando è arrivato in Cina ha trovato già la filosofia taoista impregnata del dualismo del femminile e del maschile, lo yin e lo yang. Ogni aspetto della realtà ha il suo opposto e si riequilibria con una forza uguale e contraria. L'obiettivo qui non è, come esposto in molti trattati tantrici, di arrivare all'unione con una divinità come Tara bianca o Tara verde che sono delle emanazioni del Buddha della compassione, ma piuttosto di ottenere la longevità attraverso una corretta sessualità. E fare un buon uso della Tige di jada e della Grotta di corallo. In Giappone il buddhismo si è incontrato con lo shintoismo, che con i suoi riti di fertilità e culti fallici aveva una forte componente erotica. E si sono ripartiti i compiti, il buddhismo è associato alla morte e si occupa del culto dei defunti, lo shintoismo è associato alla vita e si occupa dei riti associati al matrimonio e alla nascita. Nel cristianesimo si evidenzia lo scarto tra l'ideale del non-desiderio e la realtà delle pulsioni sessuali. Il bhramanesimo aveva una visione più unificante celebrando la virilità e la femminilità come i due più nobili valori della vita.
C'è una relazione complessa tra religione e salute, tra corpo e anima, che varia secondo le varie epoche. Questa relazione culmina con i pellegrinaggi a Lourdes, La Mecca e Benares. A Lourdes in 140 anni, 65 persone sono state ufficialmente dichiarate guarite sui due milioni di malati che sono stati in pellegrinaggio in questa città dei Pirenei. L'India di Buddha e Israele di Gesù erano caratterizzate da diversi tipi di purificazioni. Il Buddha accordava una grande importanza alla salute dei suoi monaci. Gesù ha resuscitato il suo amico Lazzaro (Vangelo di Giovanni 11,1) mentre il Buddha non risponde alle sollecitazioni di una donna che era venuta a chiedere aiuto per la perdita del figlio. Gli chiede di portargli un chicco di sesamo proveniente da una casa dove non c'è stato un lutto, una morte. La spiritualità buddhista si interessa alla salute; in Cina e in Tibet venerano ancora i Buddha della medicina. che sono preposti a portare un conforto al fedele, più che a guarire. Ciò corrisponde alla frase "guarire a volte, confortare a volte, consolare sempre".
Il testo nell'ultimo capitolo si chiede se Gesù e Buddha avranno un avvenire nei prossimi decenni. Oggi ad Hongkong si registra il più basso tasso di natalità mondiale con 1,2 bambini per donna. Le pagode diventano rare, così come i monaci, e come a Singapore la corsa al denaro sta sostituendo la ricerca del Nirvana. Il fervore buddhista si mantiene nei Paesi meno sviluppati dell'Asia come la Birmania dove tutta la popolazione è praticante e i duomi delle pagode continuano ad essere fatte in oro. Tutti i Paesi dell'Asia dell'Est hanno compiuto la rivoluzione industriale e post-industriale in venti anni, quella rivoluzione che in Europa è durata due secoli. Nonostante questo nei villaggi rurali il buddhismo resiste e le strade si animano al suono del gong dei monaci mendicanti. In Cina e in Vietnam il taoismo ha perso terreno e il buddhismo ha sofferto; e il paradiso sulla terra è in concorrenza con il nirvana. Nonostante la scomparsa del marxismo, in Russia e in Europa, non c'è stato un ritorno alle chiese e alle pagode. Con lo sviluppo del capitalismo si vede il ritorno della miseria di un tempo, ma non la fede del passato; i mendicanti sono spesso nella metro e non sulle scale di una chiesa.
Se il XX secolo sarà religioso, come profetizzava Malraux, non lo sarà in modo tradizionale. Infatti, l'Occidente cristiano si apre alla spiritualità orientale: comunque le conversioni di europei al buddhismo sono rare, anche se la meditazione è molto praticata. Le comunità asiatiche (le varie Cina Town) in Europa apportano le loro feste e i loro culti (Nuovo anno cinese, ecc... ) alla cultura occidentale. In senso inverso, il cristianesimo si propaga in Asia dell'Est. A Hanoi e a Saigon le chiese sono piene di fedeli; Bombay e Calcutta sono piene di seminaristi, ci sono più gesuiti in attività in India che in tutta Europa. In Corea i cristiani sono numerosi come i buddhisti.
I responsabili cinesi e indocinesi si inquietano sulla perdita dei valori asiatici e della occidentalizzazione della società, e cercano di favorire il culto degli anziani e il confucianesimo che sono più vicini alle tradizioni. Lo sviluppo in Occidente del buddhismo mostra i suoi limiti. Il buddhismo e la meditazione possono essere considerati dei contropesi al materialismo della nostra civilizzazione o un antidoto alla rivolta sociale. Oggi il buddhismo è la filosofia dei Paesi che stanno conquistando i nostri mercati, come la Cina e il Giappone. A lungo termine, si prospetta l'avvicinamento tra cristianesimo e buddhismo come in Vietnam, dove che questa sintesi è stata reealizzata nella religione del Cao Dai, una parola che significa Grande Essere, e il suo simbolo è un occhio sinistro che illumina il mondo. Cinque milioni di vietnamiti aderiscono a questo culto che venera Confucio, Buddha, Lao Tse, Mose e Gesù. Il mondo dovrebbe rendere omaggio alle sue due tradizioni di Oriente e Occidente, e continuare a festeggiare San Benoit, il patrono dell'Europa e favorire la meditazione per arrivare al nirvana.
Oggi il nemico della religione, del percorso spirituale e del sincretismo è il materialismo imperante, l'agnosticismo, e la disperazione. Si spera che questo cambiamento di fede/fedi e di credenze non provochi delle nuove guerre di religione. Possa la persona che crede nel cielo, o non ci crede, colui che attende il paradiso o si prepara al nirvana, costruire la sua speranza tra "la folla immensa dove l'uomo è un amico".
Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi. Nel Blog ci sono cir...