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giovedì 29 febbraio 2024

Diventare la versione migliore di noi stessi - 10 guru e 10 utili applicazioni per migliorare la propria vita

Negli ultimi 25 anni il settore del self-help, letteralmente auto aiuto, ha attirato un forte interesse e adattato la propria offerta al sentire contemporaneo. Oggi siamo portati a vedere noi stessi in relazione a chi viene da un paese diverso dal nostro, a chi è meno fortunato di noi e al nostro pianeta in pericolo. Questa consapevolezza collettiva offre vantaggi personali che cambiano radicalmente la nostra vita. Basta leggere un libro, provare una nuova app, ascoltare una conferenza TED oppure partecipare a un workshop sul benessere per convincersi che il cambiamento è possibile, un passo alla volta. 

Mentre proviamo a diventare la versione migliore di noi stessi, scopriamo concetti come mindfulness, gratitudine, salute, creatività, disseminati in un percorso che sembra portare a un futuro migliore. La speranza è quella di vivere, in un mondo più connesso e compassionevole, che abbia superato gli ostacoli geopolitici di oggi.  Abbiamo selezionato 10 guru e 10 utili app per migliorare la propria vita.

I guru.  Ecco 10 nomi da tenere a mente:

-Thich Nhat Hanh. Stimato maestro zen e pacifista, il monaco vietnamita Thich Nhat Hanh ha viaggiato per il mondo, organizzando conferenze e ritiri. “A volte la felicità porta il sorriso, ma a volte è il sorriso a portare la felicità.”

- Matthieu Ricard. Soprannominato “l'uomo più felice del mondo”, questo brillante ex biologo molecolare è un monaco buddista francese che insegna come controllare il proprio mondo interiore per essere felici e realizzarsi. “La felicità è l'obiettivo primario delle nostre aspirazioni e può avere diversi nomi: realizzazione, profonda soddisfazione, serenità, appagamento, saggezza, fortuna, gioia o pace interiore; e diversi mezzi: creatività, giustizia, altruismo, lotta, conclusione di un progetto o di un'opera.”

- Eckhart Tolle. Oprah Winfrey dice di avere sul comodino il libro del maestro spirituale tedesco Eckhart Tolle. La sua opera si concentra sulla trasformazione della consapevolezza. “Che sollievo rendersi conto che il “discorso interno” non rappresenta chi sono veramente. E allora chi sono? Sono colui che riesce a rendersene conto.”

-Don Miguel Ruiz. Dopo un grave incidente d'auto, Don Miguel abbandona la carriera medica per trovare il senso più profondo dell'umanità, unendo mitologia messicana a concetti moderni.  “Ogni uomo è un artista. Il sogno della vita di ognuno è creare arte meravigliosa.”

-Brené Brown. Sociologa americana, Brené Brown ha pubblicato cinque bestseller ispirati ai suoi studi sui temi del coraggio, della vulnerabilità, della vergogna e dell'empatia arrivati al primo posto della classifica del New York Times.  “Essere orgogliosi della propria storia e al contempo volersi bene è la decisione più coraggiosa da prendere.”

- Tim Ferriss. Guru della produttività made in Silicon Valley, protagonista di un podcast e autore del bestseller 4 ore alla settimana, Tim Ferriss mette al primo posto la calma anziché il lavoro frenetico. Per gestire al meglio il tempo, Ferriss consiglia di eliminare il sovraccarico di informazioni semplicemente bloccandole.  “Se si lavora solo quando si è più efficienti, la vita diventa più produttiva e al tempo stesso più piacevole.”

- Marie Kondo. Regina delle cleanfluencer, Marie Kondo ha sviluppato il metodo KonMari, che suggerisce di valutare ogni oggetto in base alla “scintilla di felicità” che suscita. Se manca la scintilla, meglio eliminare l'oggetto. Il metodo promette una mente più libera e lucida. “Riordinare lo spazio fisico è un modo per prendersi cura del proprio spazio mentale.”

- Charles Duhigg. È importante capire come nascono le abitudini, afferma l'autore di Il potere delle abitudini. Come si formano, quanto ci condizionano, come cambiarle. Solo dopo è possibile modificarle, alterare la propria routine e le proprie ricompense e raccogliere i frutti del cambiamento. “Quando ci si rende conto che è possibile cambiare le proprie abitudini, si è liberi – e responsabili – di crearne di nuove. Quando ci si rende conto che è possibile ricostruire le proprie abitudini, diventa semplice mettersi a lavoro per modificarle.”

- Karen Armstrong. Se la chiave di un pianeta più solidale e un futuro migliore è volersi bene, basta imparare a essere più compassionevoli. Con la Carta della compassione, Karen Armstrong, saggista ed ex suora cattolica, ci spiega come raggiungere l'obiettivo. “La compassione è una competenza pratica che si impara, come la danza. Bisogna esercitarla con diligenza, giorno dopo giorno.”

- Marianne Williamson. Tra i saggi di Marianne Williamson sulla ricerca spirituale, quattro bestseller arrivati al primo posto della classifica del New York Times. Attivista – si batte, ad esempio, per i pazienti sieropositivi e malati di AIDS –, l'autrice è anche uno dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti. “Nasciamo con la capacità di amare. Il mondo ci insegna la paura.”

____________   Migliorarsi diventa più facile grazie alla tecnologia digitale e ai consigli quotidiani delle app dedicate. Eccone 10: dall'analisi del sonno alle lezioni di storia dell'arte.

- Headspace. Attraverso la meditazione guidata, Headspace inizia l'utente al mondo della mindfulness e dei suoi benefici con argomenti specifici come il sonno e la gestione della rabbia. 

- Happify. Con Happify è possibile esercitarsi al pensiero positivo attraverso brevi giochi e attività.

- Habitica. Raggiungere gli obiettivi si trasforma in un'avventura: la lista delle cose da fare diventa un gioco e ogni impegno completato permette di sviluppare il proprio avatar. 

- Sleep Cycle. Sveglia intelligente che monitora il sonno e permette di svegliarsi all'orario perfetto per una giornata produttiva.

- Skillshare.  Ben sette milioni di utenti hanno già scaricato Skillshare per imparare nuove abilità – disegno, grafica, fotografia – attraverso un catalogo di 28.000 lezioni online.

- Forest. Più si resta concentrati sul lavoro, più l'albero virtuale cresce, aiutando l'utente a sfruttare ogni momento della giornata senza la distrazione del telefono.

-Charity Miles. Corsa o camminata, ogni miglio percorso serve a sostenere un'associazione benefica, motivando l'utente con un obiettivo che va oltre il tenersi in forma.

- DailyArt. DailyArt mostra ogni giorno un capolavoro e relative curiosità sul mondo dell'arte.

- Daylio. Con Daylio è possibile osservare e registrare il proprio stato d'animo in modo facile e senza scrivere nemmeno una parola.

-You Need A Budget. Con YNAB l'utente impara a risparmiare grazie a funzionalità di sincronizzazione con la banca, gestione del budget e assistenza personale.

sabato 23 settembre 2023

The Why Cafè - John P. Strelecky

Se qualcuno oggi ti chiedesse se sei soddisfatto della tua vita, cosa risponderesti? A volte nella vita quello che sembrava un fastidioso imprevisto può rivelarsi una scorciatoia verso la felicità. È ciò che accade a John, il protagonista di questo libro, un uomo che va sempre di fretta ma che un giorno, per colpa del traffico, è costretto a rallentare e imboccare un cammino secondario, reale e metaforico, ignaro che quello che sta per incontrare - un misterioso caffè in mezzo al nulla - lo cambierà per sempre. Sì, perché il caffè alla fine del mondo esiste ed è dentro di noi, è il luogo dove tutte le nostre domande trovano risposta, dove i nostri desideri appaiono nitidi e raggiungibili, e dove finalmente troveremo il coraggio di cambiare. Un libro, per non scordarci mai che affrontare noi stessi è l'unica via verso la felicità.   

Le tre domande che si trovano nel libro sono :  Perchè siete qui? Avete paura della morte? Siete pienamente soddisfatti?   Porsi la prima domanda aprirà una specie di porta, lo spirito  della persona o la sua anima vorrà cercare la risposta.

La domanda crea lo slancio necessario per trovare la risposta. Appena una persona conosce il perchè è qui, perchè vive, quale è la sua ragione di esistere, vorrà realizzare questa ragione di essere (RDE). Ci sono delle persone che non si sono mai poste la domanda nella vita. E' la persona che decide se prendere in considerazione la domanda o meno, è una scelta puramente personale.  

Perchè sei qui? Perchè le persone esistono. E' una domanda difficile a cui rispondere e le persone si interrogano in momenti diversi della loro vita per trovare la loro ragione di essere (RDE). Alcune  la risolvono quando sono giovani, altre quando sono vecchi, e alcune non rispondono mai alla domanda.  Ma poi cosa fanno dopo che si sono posti la domanda o dopo che hanno trovato la risposta?  Se per esempio, il mio scopo è aiutare le persone, l'obiettivo si può raggiungere diventando medico, volontario della Croce Rossa, costruendo rifugi nelle regioni defavorevoli, diventare contabile e aiutare le persone a calcolare le loro imposte, ecc..  Molto spesso, invece,  si prende una via nella vita seguendo i consigli della famiglia, la pressione culturale, l'opinione della gente.

Una volta veramente trovata la nostra ragione di essere (RDE), occorre apprendere quello che ci permetterà di realizzarla. Spesso siamo noi stessi che ci imponiamo delle limitazioni, piuttosto che dei veri limiti esterni ce lo impediscono.  Bisogna aggiustare le nostre scelte all'ambiente, come fanno le tartarughe che aggiustano i loro movimenti seguendo la corrente dell'acqua.  Spesso le persone che ignorano la loro ragione di essere passano il loro tempo a fare tante cose, una dopo l'altra. In questo modo le energie si disperdono e quando l'occassione di fare veramente quello che vogliomo si presenta, è possibile che non abbiano più abbastanza energie. Nella vita quotidiana, molte attività, cose, e persone si presentano davanti alle persone cercando di catturare la loro attenzione, distogliendole dalla loro vera ragione di essere.

E' simpatica la storia dell'uomo d'affari che per scappare dalla pressione del quotidiano va in vacanza in una piccola isola tropicale, dove incontra un pescatore, costui durante la giornata va a pescare il necessario per la famiglia, e quando il pescato è eccessivo, rimette i pesci in acqua. L'uomo di affari gli disse "ma perchè non peschi tutta la giornata e non vendi il pesce eccessivo?".  Per quale motivo gli risponde il pescatore, L'uomo d'affari risponde "Per avere del denaro con cui poi puoi fare quello che vuoi",  Il pescatore sorrise all'uomo d'affari. L'uomo d'affari insiste: "una volta guadagnato il denaro ti ritirerai e farai quello che vuoi", Il pescatore risponde: "mi metterei a pescare", "passerei mia serata con mia moglie sulla spiaggia ad ammirare il tramonto"  (che era quello che stava facendo attualemente), serrò la mano all'uomo d'affari e gli sorrise di nuovo.

Molte persone lavorano per andare in pensione e poi poter, infine, fare quello che vorrebbero. Si mettono a guadagnare del denaro e entrano in una specie di routine.  Ma perchè queste persone passano tanto tempo a prepararsi per il giorno in cui potranno fare quello che vorranno al posto di fare semplicemente adesso quello che vogliono?

In parte è l'influenza della società dei consumi, che ci propone prodotti immaginari per migliorare la vita e combattere le nostre paure.  Anzi si arriva a far credere che il non possesso di determinati prodotti comprometterebbe addirittura la nostra soddisfazione e la nostra realizzazione.  Spesso le persone svolgono un lavoro non interamente soddisfacente, che non corrisponde alle loro aspirazioni e allora per compensare acquistano sempre più cose.

La sfida è determinare che cosa veramente ci soddisfa e ci realizza, il determinarlo individualmente e non perchè qualcun altro ce lo ha detto.   All'inizio occorre prendere un po' più tempo per noi stessi;  ogni settimana, ogni giorno, e fare quello che si vuole veramente.

Spesso sono proprio queste persone,  che non si sono messe in cammino per realizzare la loro missione di vita facendo quello che vogliono fare,  che hanno paura della morte. 

Avete incontrato delle persone che erano totalmente appassionate da quello che fanno ogni giorno? Delle persone che passano il loro tempo a fare qualcosa che amano veramente?  Dalla mia esperienza non ce ne sono molte.

Vi siete mai posti queste domande? Come sarebbe la mia vita se facessi solo le attività che mi piacciono? Se impiegassi il mio tempo a fare quello che mi appassiona?

Perchè attendere di fare quello che si vuole fare  se si può farlo da adesso?  Spesso c'è l'illusione che il denaro riuscirà a soddisfare il nostro bisogno di realizzazione acquistando cose e prodotti vari. Molte delle cose che possiediamo ci permettono di evadere momentaneamente. 

Ma se facessi sempre quello che desideravo, allora avrei meno bisogno di evadere e vivrei senza dubbio con meno stress.  Se mi consacrassi alle attività che soddisferebbero la mia ragione di esistere, allora sarei probabilmente meno preoccupato dal denaro.  Spesso avvenimenti inattesi sopravvengono proprio al momento in cui ne abbiamo  bisogno.

Perchè le persone non seguono la loro ragione di esistere? Che cosa le ritiene?   Non è così facile seguire la propria strada, spesso queste persone credono di non avere il diritto di seguirla e realizzare la loro ragione di esistere.  E' una sfida arrivare a realizzare che ciascuno di noi ha il controllo sul proprio destino e sul grado di realizzazione.  Nessuno può impedirci di realizzare quello che vogliamo nella vita. Siamo noi che controlliamo il nostro destino. 

Bisogna trovare da soli la risposta del perchè si è su questa terra, e le persone lo fanno in modalità diverse. Ascoltano musica, si ritirano nella natura, altri parlano con i propri amici, altri si lasciano guidare da idee e storie lette sui libri.  Noi siamo i soli a poter trovare la nostra risposta.  E' importante allontanarsi dal rumore esteriore al fine di concentrarsi su che cosa riflettere. Le nuove esperienze e le nuove idee permettono alle persone di scoprire delle nuove risonanze in loro.

Quando si resta seduti di fronte all'incredibile bellezza e maestosità della natura, si realizza che la nostra vita non è che una porzione infinitamente piccola di qualcosa di molto più grande. Spesso in questo caso ci poniamo le seguenti domande: Quale è il senso della vita? Per quale ragione esisto? Perchè sono qui?  La vita è una storia formidabile, soltanto le persone non realizzano che ne sono gli autori e la possono scrivere come vogliono. 

Quando si arriva a valutare due scelte, una è quella di vivere una vita che realizzerà la nostra ragione di esistere e l'altra che è quella di vivere semplicemente, si potrebbe pensare che la scelta è facile.  Ma non è così.  La maggior parte delle persone mettono fine alla loro ricerca, guardano da un buco della porta e vedono chiaramente la vita che vorrebbero avere, ma per una serie di ragioni, non aprono quella porta e non avanzano mai verso quella vita desiderata.  Le persone si trovano di fronte a questo bivio in differenti momenti della loro vita, quando sono giovani, altre più tardi. La scelta comunque non può essere brusca o imposta.

Spesso di fronte agli spettacoli della natura, di fronte a ghiacciai, di fronte a montagne, di fronte agli oceani, ci rendiamo conto che dal punto di vista universale, i nostri stress, le nostre ansietà, le nostre vittorie e sconfitte contano veramente poco.  Ma è proprio davanti alla nostra apparente insignificanza che troviamo il senso della vita. 

______Riferimenti: il sito: www.whycafe.com   e    il sito www.johnstrelecky.com

John e sua moglie hanno intrapreso un viaggio con lo zaino intorno al mondo; durante nove mesi hanno percorso più di 100000 km (tre volte la circonferenza delal terra) utilizzando mezzi di trasporto più disparati, tra cui il cavallo, l'elefante, la bicicletta e il battello, ecc.

mercoledì 5 ottobre 2022

Critica alla ricerca estenuante del benessere - Luc Ferry

 Intervento di Luc Ferry a Radio Classique - Esprits Libres – condotta da Renaud Blanc  (01/08/2022) https://www.radioclassique.fr/emissions/matinale-de-radio-classique/esprits-libres/

Luc Ferry (1951- )  è un filosofo francese, è stato Ministro della gioventù, dell'educazione nazionale e della ricerca della Francia (2002–2004). E' stato coivolto in una grande  polemica  nel gennaio 2019, dove in un suo twitter esortava la polizia a difendersi e a sparare sui Gilets jaunes.

Ho ascoltato per caso questa intervista a Luc Ferry, di cui ho letto molti suoi libri che mi erano piaciuti, e l'ho trovato un po' aggressivo.  Non mi identifico molto nelle sue affermazioni sotto riportate, in quanto è vero che il nostro benessere e la nostra felicità dipendono dalle condizioni esterne, ma è anche vero che due persone possono rapportarsi allo stesso evento in modo totalmente differente. Ed è molto importante la preparazione all'evento.

Nel suo intervento Luc Ferry critica questa ricerca estenuante del benessere. Per secoli e secoli, l'idea che ha dominato è stata quella della felicità differita, per gli scolari dopo le lezioni, durante le vacanze; per gli operai al momento della pensione; per i comunisti dopo la rivoluzione e per i cattolici dopo la morte, in cielo.  Questa filosofia del vivere qui ed adesso, modifica il nostro rapporto con il benessere e si è affermata soprattutto dopo il crollo del cattolicesimo, che è seguito a quello del comunismo. Per confermare il crollo del cattolicesimo in Francia Luc Ferry cita alcuni dati:

  • Nel 1950 l' 85%  dei francesi erano battezzati  - oggi solo il 30 % battezzati.
  • Nel 1950 i sacerdoti in Francia erano 45000 -  oggi sono 5000.
Oggi non si crede più alla vita futura, si ha la consapevolezza di avere una sola vita, ed è giusto  approfittarne senza sacrificarla al lavoro, la carriera, ecc. Il rapporto con il benessere è cambiato: dal benessere differito si è passati alla ricerca del benessere immediato. Sono proliferate le offerte per ottenere il benessere: dalla psicologia positiva allo sviluppo personale. Tutti vogliono essere felici. Secondo Luc Ferry si afferma il paradosso del benessere: Asserire che il benessere dipende solo da noi, come asseriscono gli stoici e e il buddhismo, e  non dagli altri e dallo stato esterno è un’idea assurda, ed è un' illusione che rende malati. Secondo Luc Ferry, "se i nostri cari non stanno bene il nostro benessere è carbonizzato".

Cita anche un'inchiesta fatta negli Stati Uniti, le cui conclusioni sono che gli esercizi di saggezza su se stessi fanno diventare malati e tristi. La Psicanalisi asserisce che solo la lucidità può salvarci ed evitarci  le grandi patologie. Il solo modo di avere degli spazi di benessere e serenità, è quello di essere lucidi. La malattia è una mancanza di lucidità e queste attività di ricerca del benessere sono nocive per l'individuo.

La psicologia positiva inventata negli Stati Uniti da Martin Seligman (1942 - ) negli anni 80 è direttamente legata al crollo delle grandi ideologie e delle religioni che ci permettevano di proiettarci verso l’esterno. Adesso si va verso l’interno, verso se stessi con l’idea delirante, secondo Luc Ferry, che il benessere dipende solo da noi stessi e non dal mondo esterno e dagli altri.  Per Luc Ferry il benessere non esiste, possiamo avere solo dei momenti di gioia, che dipendono per 80% dal mondo esterno.

mercoledì 14 settembre 2022

Sviluppo personale, una vita da sogno

Attualità ansiosa, post-Covid, guerra, riduzione del potere d'acquisto... le persone non sono di buon umore. Si instaura un pessimismo ambientale che favorisce l'industria del benessere e, con esso, la comparsa di coach che si rivolgono ai giovani attraverso i social network.
Secondo l'International Coach Federation, il numero di persone che si dedicano allo sviluppo personale è aumentato del 33% tra il 2015 e il 2019 e continua a crescere...  Nel 2021 le vendite dei testi sullo sviluppo personale in Francia sono aumentati del 20 % secondo il Syndacat national de l'édition. Il libro sullo sviluppo personale è stato un rifugio per le persone che si trovavano sole di fronte alle proprie angosce. Le imprese che nel 2021 hanno fatto ricorso ad attività di coaching per i loro dipendenti sono aumentate del 20%.   I libri sullo sviluppo personale sono i più acquistati dai giovani, dopo i manga ( è un termine giapponese che indica i fumetti originari del Giappone).

Lo sviluppo personale è una parola abbastanza fluida, che include la filosofia, la saggezza popolare e la psicologia; propone di apprendere a gestire meglio le proprie emozioni e ad ottimizzare il proprio potenziale attraverso una vasta gamma di soluzioni che vanno dalla meditazione al coaching e ai consigli personali.   Passando per lo yoga, zen, passeggiate nella natura, eco-terapia, sofrologia, piscine turchesi, animazioni continue.

Oggi, attraverso i media siamo bombardati di ingiunzioni a vivere pienamente il momento presente scacciando i pensieri negativi che inquinano il nostro cervello. La vita non è sempre divertente e ognuno la affronta come può: iniziare la giornata bevendo acqua e limone (per disintossicarsi) e fare un saluto al Sole è un modo come un altro; se può aiutare, è fantastico, molto meglio di un farmaco. 

Lo sviluppo personale è nato negli Stati Uniti negli anni 50 insieme alla psicologia positiva di Martin Seligman.  Psicologi  e terapeuti cercano di aiutare le persone a trovare una soluzione ai loro problemi piuttosto che aiutare il paziente a conoscersi meglio. Questo approccio è considerato meno esigente e meno lungo di una psicanalisi.

Ciò che è più discutibile è l'ingiunzione permanente al benessere personale e il business che genera, spinto da un contesto politico-economico-sanitario terribilmente ansiogeno. Il mondo dell'editoria, che pubblica tutta una serie di guide di successo per lo sviluppo personale, lo ha capito.  Anche il mondo del turismo vende settimane di "benessere" a prezzi spesso astronomici. Questa mania porta alcune persone a proclamarsi "guaritori dell'anima", con buone intenzioni, ma che possono essere devastanti per una persona che soffre, quando il "guaritore" è un truffatore. 

Non c'è nulla di male nel fare del bene a se stessi, siamo d'accordo; ma smettiamola di sentirci in colpa per la minima deviazione dalla vita dei sogni, non fuggiamo sistematicamente dai pensieri negativi che finiranno per raggiungerci un giorno e, soprattutto, controlliamo le competenze e il background della persona a cui affidiamo la nostra anima, la nostra mente e il nostro corpo.

- "Lo sviluppo personale è sinonimo di hyper-responsabilità, ciascuno diventa attore del suo destino".   Articolo pubblicato a luglio 2022 sulla rivista Liberation.

__________________   Libri, emissioni, applicazioni sullo sviluppo personale.

  • Le applicazioni Petit Bambou e Headspace propongono meditazioni di vario tipo.
  • Il gioco di carte  Je suis incita ad interrogarsi sulle proprie emozioni.
  • Il libro best-seller La clé de votre énergie della giornalista Charlène Guinoiseau-Férré.
  • Contre le développement personnel di Thierry Jobard.
  • Happycratie, comment l'industrie du bonheur a pris le controlle de nos vies, 2018, della sociologa Eva Illouz.
  • La Dictature de l'ego, 2018, del professore di filosofia Mathias Roux.
  • Piattaforma Take Care, dove viene proposto un coaching on line per prendere consapevolezza del proprio corpo e avere fiducia in se stessi.
  • Toujours plus, libro scritto dall'influenceur Léna Situation.
  • Les chemins de la philosophie, di Gerardine Mosna-Savoye - France culture.

lunedì 24 gennaio 2022

Ritiri di alto livello, lontano dagli ashram

Ritiri di altissimo livello, sempre più lontani dagli ashram,  combinano yoga, passeggiate, meditazione e filosofia in luoghi mozzafiato. Destinazioni soleggiate, hotel pieni di stelle e attività si mescolano in un gioioso miscuglio di yoga, escursioni, iniziazione alla meditazione, cucina sana e massaggi.  In questi mondi lussuosi, si esorta "a non negare le nostre emozioni, ma a lasciarle fluire attraverso di noi e ad osservarle". Lo yoga non è una bolla.  
 Questa versione glamour del buon vecchio ritiro di yoga in un ashram è in piena espansione. Le destinazioni sono soleggiate - Corsica, Sardegna, Baleari, Grecia, Provenza, Marocco, Costa basca e le associazioni offrono una pausa in luoghi sublimi agli abitanti della città che vogliono lasciarsi andare e fare un passo indietro..

In tutte le grandi città occidentali, gli studi di yoga e i centri di mindfulness stanno spuntando come Starbucks. A Parigi ci sono più di un centinaio di posti dove si può praticare yoga, un buon quarto dei quali ha aperto negli ultimi tre anni, a cui bisogna aggiungere le mense salutari, i centri di meditazione e i negozi che vendono prodotti come tappetini, vestiti e altri accessori per la pratica.   Un tempo rivolti a una clientela percepita come baba cool, questi luoghi ora si rivolgono ai trendy, ai borghesi snob, ai ricchi e si fanno pagare di conseguenza: 20 euro per mezz'ora di meditazione, da 25 a 30 euro per un'ora di lezioni di yoga di gruppo. A questi prezzi, lo yoga si pratica in studi eleganti dal design raffinato, luci soffuse, tappetini colorati, a volte famosi vicini di tappetino, un'atmosfera piena di oli essenziali, spogliatoi pieni di cosmetici biologici.    A questo movimento glamour dello yoga a Parigi, fa parte il Tigre Yoga Club, il tempio dello yoga chic che riunisce decine di pratiche, in luoghi sublimi che sono allo stesso tempo "un club del benessere, un centro di yoga e meditazione, uno studio di pilates, un istituto di massaggi, un bar biologico e vegano, e un accogliente e caldo salotto-biblioteca".  I responsabili di questi centri non credono che queste pratiche siano una moda, ma un "profondo cambiamento nello stile di vita" e concludono dicendo  "la pratica dello yoga non fa male a nessuno".  Il che non è sempre vero.

Un altro fenomeno è la straordinaria impennata di ritiri, studi e corsi di formazione per diventare insegnante di yoga. Adesso si ottiene un certificato e si diventa insegnante di yoga dopo un corso di un mese. Alcuni yoga dinamici sono diventati molto popolari, come l'Acroyoga, lo Strala Yoga, il Very Intense Hip-Hop Yoga.  In questa corrente troviamo anche yoga orientati alla performance, come il  Warriors Yoga. Gli allievi/e fanno contorsioni, i loro corpi sono modellati in leggings colorati con tagli sofisticati e sensuali. I loro vestiti alla moda costano svariate centinaia di euro.    E' questo il periodo dell'avvento di "instayogi", queste star dei social network trasformate in insegnanti di yoga (o il contrario) sono numerosi nel postare foto sublimate delle loro posture accompagnate dall'inevitabile gibberish (incomprensibili) messages new age ("prendi le tue occasioni", "cogli l'attimo", "tieni il tuo cuore" e hasthags #chakra #strongspirit #eatclean #selflove).

I video che si trovano sui social di questi "instayogi" sono pieni di grandi spaccate, testa all'indietro, gambe in avanti, acrobazie tanto sofisticate quanto sensuali. Così l'immagine del guru indiano si è dissolta in quella della giovane donna tonica che si contorce in bikini a bordo piscina.
Oggi, essere alla moda, significa prendersi cura di se stessi.  I marchi l'hanno capito e hanno scelto come ambasciatori per le loro gamme di abbigliamento yoga, non degli yogi in pantaloni informi, ma delle giovani donne belle e sportive. Nike ha scelto Clotilde Chaumet. Adidas sta lavorando con Aria Crescendo e l'ex modella e conduttrice televisiva Clio Pajczer (138.000 followers su Instagram), che si descrive come "100% influencer e insegnante di yoga".
Questa iperestetizzazione dei corpi dei praticanti di yoga porta alla confusione tra gli studenti e le persone vogliono fare yoga per perdere peso o costruire muscoli, dimenticando l'aspetto meditativo della pratica. La ginnastica è un dispendio di energia mentre lo yoga serve a guadagnare energia.
Si va in palestra, si pratica lo yoga come se si appartenesse a un club. Ci sono comunque, i puristi che  come me, rimangono fedeli agli ashram degli anni 70.

venerdì 1 ottobre 2021

Influencer nello yoga

 Influencer nello yoga: così la meditazione e lo yoga diventano prodotti da vendere bene. Come nascono i guru star su Youtube e Instagram.    Articolo di  di Irene Scalise  pubblicato su Repubblica    Vedi link:

E' sempre più insidioso il confine tra yoga spirituale e yoga “materialissimo”. Lo sottolinea il Financial Times prendendo in considerazione il crescente numero di insegnanti “influencer” sui social. La rivista Yoga Magazine ha stilato una lista dei Top yoga influencer Vedi link     Vedi link - 2

Secondo uno studio dell’università di Cambridge: "Una pratica meditativa e spirituale si è trasformata in un prodotto certificabile ed economico promettendo un’immagine positiva del corpo, tra fitness e sollievo dallo stress".  I circa 10 mila insegnanti di yoga del Regno Unito, che guadagnano tra 10 e 20 sterline l’ora,  hanno anche formato un sindacato per sollecitare una paga migliore.

Uno studio ha preso in esame 40 anni di numeri di Yoga Journal, la rivista statunitense nata nel 1975. Nei primi numeri si citavano con reverenza guru che spiegavano come "usare lo yoga per la pratica fisica non va bene, non serve a niente e c’è solo tanta sudorazione". Ma poi il flusso di articoli anticapitalisti sullo Yoga Journal si sarebbe ridotto a zero, sostituito da copertine su come ottenere "corpi forti e tonici". Di più. La lunga e costante pratica che permetteva negli anni di diventare insegnanti esperti e consapevoli è stata brutalmente sostituita da corsi che in 200 ore on line promettono la trasformazione in guru dei social.  Corsi che hanno sdoganato molti insegnanti certificati, ma solo pochi hanno il carisma e la fortuna di trasferire con successo le lezioni online e crearsi un pubblico virtuale. Intanto, gli studi in presenza hanno chiuso. 

E così le star dello yoga di YouTube e Instagram sono soprattutto donne belle e fascinose.  Il fenomeno dello yoga online, era già in voga molto prima del dilagare della pandemia:  le yoga influencer, molte delle quali, da insegnanti e blogger, sono diventate vere e proprie icone sui social network e sui canali YouTube, proprio nei mesi in cui il Covid ha costretto tutti a rivedere la propria pratica in versione home yoga o outdoor yoga.  Le più conosciute sono  Sara Bigatti, milanese, 42 anni, creatrice della Scimmia Yoga (www.lascimmiayoga.com), l'insegnante milanese Martina Sergi e la sua amica e collega Martina Rando. Denise Della Giacoma, con la Yoga Academy online ha coniato il motto "Inspira, Esplora". Shanti Brancolini, invece, è l'anima del blog www.passioneyoga.it e del canale YouTube omonimo.   Vedi link  

Di Da inizio pandemia, la meditazione, come supporto per alleggerire l'ansia e la paura, è esplosa. La crescita di neofiti in Italia conferma l'impatto del lockdown sulle condizioni psicologiche. Fermarsi un momento, respirare e ascoltare le nostre emozioni: è il cuore della meditazione. La mindfulness è uno strumento efficace per alleviare ansia e stress generati dal lockdown. E possiamo farlo anche on line. Lo conferma una ricerca appena pubblicata sulla rivista Global Advances in Health and Medicine. Uno studio nato negli Stati Uniti, ma ispirato dal lavoro della neurologa italiana Licia Grazzi dell’Istituto Besta di Milano, che da anni usa queste tecniche per aiutare chi soffre di emicrania cronica, cefalea tensiva e altre condizioni di dolore cronico. Durante il primo lockdown sono stati proposti percorsi di mindfulness on line aperti a tutti.

Chiunque può praticare questo tipo di meditazione, che ci aiuta a controllare ansia e stress”, spiega la responsabile dello studio, Rebecca Erwin Wells della Lake Forest School of medicine, ”e la nostra ricerca mostra che una piattaforma on line è uno strumento efficace per farlo”. Tra marzo e agosto,  i ricercatori americani hanno proposto ad oltre 200 soggetti - in gran parte digiuni di meditazione - una pratica di mindfulness on line della durata di 15 minuti, sottoponendoli a un questionario pima e dopo l’esperienza per valutarne lo stato d’animo. I dati raccolti mostrano che l’89 % dei partecipanti ha trovato utile la meditazione, l’80 % ha riferito di sentirsi meno stressato e una percentuale poco minore di essere meno ansioso. “Abbiamo visto che i partecipanti non solo si sentivano meglio, ma mostravano anche una maggiore disponibilità verso gli altri, un dato che mostra come sia possibile trovare elementi positivi anche nelle circostanze più difficili “.  I ricercatori hanno verificato che le ricerche on line su “mindfulness e Covid”, tramite motori di ricerca, sono aumentate del 52% durante il lockdown.

E in effetti, le esperienze di meditazione on line si sono moltiplicate, in tutto il mondo e anche in Italia. “Durante il primo lockdown abbiamo cominciato a fare ogni mattina Mindfulness on line per noi di MindfulSicilia (www.mindfulsicilia.it), per offrirci un momento di serenità e di consapevolezza tra colleghe, spiega Laura Bongiorno, psicologa psicoterapeuta e istruttrice Mindfulness, “poi l’abbiamo aperto ai nostri contatti, il gruppo è cresciuto, sono nate delle amicizie”. Grazie alla mindfulness, “o più semplicemente alla scelta di trascorrere un momento con quello che c‘era, di accogliere le nostre emozioni”, prosegue la psicologa. “La mindfulness ci permette di trovare comodità nel disagio, e rende più facile gestire i momenti di crisi”. La meditazione on line permette di annullare le distanze e lo schermo non impedisce di creare connessioni profonde.  Ovviamente è diverso rispetto a un incontro in presenza, ma non meno ricco. E la meditazione on line è un’opportunità per chi ha problemi di movimento, o semplicemente vive in un piccolo centro. Meditare da casa può essere impegnativo, ma offre anche l’opportunità di costruire un piccolo spazio per sé.

In questo periodo per ricominciare a respirare dopo il Covid, è stato sperimentata anche la Forestaterapia o medicina forestale, che non è una branca medica, ma un tipo di medicina complementare che arriva dal Giappone, chiamata Shinrin-yoku, che letteralmente significa “bagno nel bosco”. Non è una passeggiata in un bosco, non è un trekking, ma un metodo codificato e scientifico e che ha già accumulato delle evidenze, tanto che in Scozia viene utilizzato in alcune persone con depressione, diminuendo il ricorso agli psicofarmaci.

La mindfulness rilassa mente e corpo. E fa progredire nelle relazioni con le persone e con i nostri animali. Meditare fa bene anche al nostro cane, gli animali sono spugne emotive, che assorbono le nostre sensazioni.  Vedi link

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Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi personali.  Nel blog c...