Sua Santità il Dalai Lama ha tenuto un insegnamento su Le Quattro Nobili Verità (denpai shi) e Le Due Verità (denpai nyi) su richiesta dell'Unione Buddhista Italiana (https://unionebuddhistaitaliana.it/) il cui presidente é Filippo Scianna. All'incontro on line dell'aprile 2021, era presente anche Ron Eichhorn presidente dell'Unione Buddhista Europea. Vedi link: https://www.youtube.com/watch?v=69XeQJBrtzo
Il Buddha Dharma (l'insegnamento di Buddha) ha due traduzioni: una in Pali e una in Sanscrito, fatta dall'università di Nalanda e poi portato in Tibet da Śāntarakṣita. Śāntarakṣita, il cui nome si traduce in "protetto da Colui che è in pace", fu un importante e influente filosofo buddhista indiano della scuola Madhyamaka (Mādhyamika che è una delle principali scuole del Buddhismo indiano, fondata dal maestro buddhista Nāgārjuna (150-250) nel secondo secolo d.C.). Fu il fondatore di Samye, il primo monastero buddhista in Tibet.Il Buddhismo si basa sull'Investigazione logica, Il Buddha infatti esortava i discepoli ad analizzare e mettere in discussione tutto quello che asseriva. Alla base del buddhismo c'è il ragionamento. Oggi in Occidente, nella comunità scientifica, c'è un nuovo interesse per La scienza della mente.
Le Quattro Nobili Verità (denpai shi), il fondamento del buddhismo, sono: l'esistenza della sofferenza, l'origine, la cessazione, il sentiero per superare la sofferenza.
Gli esseri non vogliono soffrire, dobbiamo investigare il perchè e cercare di capire quale è l'origine della sofferenza. Se si cerca di capire la sofferenza, e se si guarda profondamente, ci si accorge che non c'è niente, non c'è niente da comprendere, tutto è vacuità. E' possibile allora abbandonare la sofferenza, le afflizioni mentali, le emozioni distruttive. La vacuità è l'antidoto. La Vacuità dell'esistenza estrinseca dei fenomeni è sperimentabile. Se riuscissimo a provarla si avrà un cambiamento emotivo profondo.
Dal testo La radice della saggezza della visione della via di mezzo:
Ciò che sorge da dipendenza e relazione: questo è spiegato essere la vacuità
che è una designazione dipendente ed è essa stessa la via di mezzo.Poiché non esiste nulla che non sia sorto dipendendo,
non esiste nulla che non sia vuoto.
C'è uno strano parallelismo tra il buddhismo e la canzone di Battiato Niente è come sembra (2007) dove troviamo i seguenti versi: «Niente è come sembra / niente è come appare perché niente è reale».
L’Essenza del Tathagata o la Natura di Buddha indica la dottrina,
fondamentale nel Buddhismo Mahāyāna, secondo la quale tutti gli esseri
senzienti sono già, nella loro natura autentica, dei Buddha.
Tale essenza splende in tutti gli esseri senzienti corrispondendo alla
loro unica autentica natura, nonostante sia stata ricoperta, nascosta,
dalle afflizioni (kleśa) quali: passioni, rabbia, opinioni erronee, brama, ignoranza, dubbi.
Gli esseri senzienti sono costretti dai kleśa a vagare nel doloroso saṃsāra (ciclo di rinascite), finché, liberatisi da questi fattori disturbanti, recuperano la loro vera natura e splendono come Buddha.
ll Buddha girò la Ruota del Dharma per la prima volta nel Parco dei Cervi, a Sarnath, vicino a Varanasi e insegnò le Quattro nobili verità, ai cinque compagni che insieme a lui avevano trascorso un lungo periodo di vita ascetica. Le Religioni che provengono dall'India sono basate non solo su concetti ma soprattutto sulla logica, e si riflette sul significato generato dalle parole. Occorre dibattere con le emozioni distruttive nella nostra mente per generare la saggezza. Il Dalai Lama ha fatto inserire lo studio della Scienza della mente nelle scuole tibetane in India. Il Dalai Lama prefigura l'armonia di tutte le religioni, il buddhismo accetta anche le diverse predisposizioni personali del fedele: chi si sente in grado di seguire il monachesimo lo fa, altrimente c'è l'impegno nella società moderna. Siamo animali sociali, l'affetto e l'amore sono il fondamento della nostra vita. L'obiettivo è arrivare a manifestare benevolenza, altruismo e rispetto per l'altro.
Nel secondo giro della ruota del dharma, Vedi link ) la realtà è chiara luce e non composita, nella mente si manifestano negatività provvisorie e provenienti dall'esterno, ancorate ai tre veleni dell'uomo che secondo il Buddhismo sono: 1. La cupidigia · 2. La rabbia · 3. L'ignoranza. Tutte le emozioni distruttive, che sono pervase dall'ignoranza che sostituisce il vero, vengono eliminate solo con l'antitodo della chiara luce della mente. L'ignoranza pervade tutte le emozioni distruttive, ma se realizzi che l'oggetto della rabbia non c'è, l'odio scompare. I fenomeni ci appaiono come esistenti, ma spesso non sono come appaiono, i fenomeni esterni sono una produzione della mente. La sofferenza è il risultato dell'egoismo e delle azioni passate, assumersi queste sofferenze diventa il sentiero dell'umiltà che è un elemento importante per lo sviluppo del boddhicitta. La compassione è l'altruismo saranno i frutti del percorso. ____________________________________
Il primo passo verso l'Illuminazione è la concentrazione e la visione speciale che porta all’abbandono delle emozioni distruttive. Ci vuole una lunga preparazione per arrivare alla comprensione della vacuità. Il bodhisattva è chiamato distruttore del nemico quando, arriva a lasciare per sempre le emozioni distruttive e infine, è pronto ad aiutare tutti gli esseri senzienti.
Bisogna cercare il seme della Buddhità e per arrivare alla comprensione della vacuità, bisogna indagare, investigare!
Quando vediamo la realtà come altro da noi, separata e distinta, non appare l’interdipendenza ma la realtà intrinseca. La realtà appare in un modo, ma esiste in un altro. Il
fenomeno duale è falso. Sorgono le varie coscienze errate, ma con
l’estinguersi delle azioni ed emozioni distruttive si raggiunge la
comprensione. Le proiezioni mentali che noi abbiamo su degli oggetti,
come qualità positive attribuite, generano l’attaccamento, e quelle che
abbiamo su qualcosa di diverso da noi generano odio ecc. Il Dalai Lama
racconta di un suo amico scienziato che gli ha detto che i disturbi
emotivi e psichici tipo violenza, rabbia… sono al 90% proiezioni
mentali. Si crea così la cosiddetta attenzione mentale sbagliata.
Commento al testo La preziosa ghirlanda della visione della via di mezzo. Come esiste il fenomeno? Una persona non è reale così come non lo sono i suoi componenti.
I
fenomeni delle forme sono solo nomi, anche lo spazio è solo un nome.
senza gli elementi, come potrebbero esistere le forme? Perciò, perfino
il solo nome non esiste. Dall’ignoranza si forma un’attenzione
mentale sbagliata rispetto alla realtà, con emozioni distruttive, odio,
attaccamento, ignoranza.
Bisogna
andare contro gli estremisti, contro il permanentismo e il nichilismo, contro il dualismo esistente/non esistente,
contro il rapporto causa - effetto, cioè che una causa ha molti effetti o
che molte cause hanno un solo effetto. I fenomeni non esistono per se stessi.
Il dipendente e
l’indipendente sono direttamente contraddittori: o è l’uno o è l’altro. Se
tutto fosse dotato di realtà intrinseca, la mente non potrebbe esser
cambiata, non potrebbero essere eliminate le emozioni distruttive.
Questo è frutto di una visione errata che nasce da due errori: la
sovrapposizione di una realtà errata e la negazione, deprecazione della
realtà. Il sorgere dipendente elimina tali errori. C’è il seguace della fede e invece il seguace della ragione, che ha bisogno di ragionare su quello che studia. Se
comprenderai che la vacuità appare come causa ed effetto, non sarai
più preda delle visioni estremiste.
I tre aspetti del sentiero sono la rinuncia, l’illuminazione e la vacuità. Senza una perfetta rinuncia, non vi è modo di pacificare il desiderio della felicità nell’oceano del samsara. Se,
avendo meditato in tal modo, non nasce alcun desiderio per i piaceri
del samsara, e sempre, giorno e notte, sorge un’aspirazione alla
liberazione, allora in quel medesimo istante è nata la vera rinuncia.
Il Sutra del cuore della vittoriosa perfezione della saggezza recita in questo modo: La forma è vuota, la vacuità è forma, la vacuità non è altro che forma e la forma non è altro che vacuità. Tutti i fenomeni sono vacuità; sono privi di caratteristiche intrinseche.
Lode all’interdipendenza: L’ignoranza è la vera radice di tutti i problemi di questo mondo transitorio. ed essi si eliminano proprio comprendendo quel sorgere dipendente che ci hai rivelato. Per tale motivo, come potrebbero mai coloro dotati di intelligenza non capire che il sentiero del sorgere dipendente è l’essenza del Tuo insegnamento?
Una mente che non conosce – produce l’ignoranza. L’antidoto è la mente opposta, che comprende. L’oggetto osservato è lo stesso. Qualsiasi cosa dipenda da condizioni è vuoto di un’esistenza intrinseca.
Intervento di sua Santità il Dalai Lama Tenzin Gyatzo a Milano, ottobre 2016. Vedi link Riassunto di alcune domande e risposte:
un ragazzo: Cosa succede nella morte?
Dalai Lama: Nella morte vengono meno, via via, i livelli più sottili della mente.
una donna: Come possiamo risolvere la sofferenza? Cosa posso fare quando vedo un bambino soffrire?
Dalai Lama:
La sofferenza va approfondita, quindi non dobbiamo “preoccuparci” di
quelli che crediamo più deboli… dobbiamo abbracciare tutti gli esseri
viventi. La compassione è il segreto: non sopportare le sofferenze degli
altri. Generare un sentimento genuino su di te per liberartene
definitivamente e completamente e poi applicarlo sugli altri.
un bambino: Che cos’è la vita?
Dalai Lama:
Ci sono esseri senzienti e non. I fenomeni sono fatti di particelle. I
fiori sono organismi viventi ma non senzienti. Le rocce, l’ambiente, a
livello molecolare sono simili ma cambia se il livello molecolare
diventa la base per la mente, allora diventa vita senziente. L’esempio
dal punto di vista scientifico è il concepimento. Ci vuole la salute del
potenziale padre e della potenziale madre, ma non c’è la garanzia, ci
vogliono tre condizioni, anche una continuità di coscienze. Perché la
coscienza è diversa dalla continuità mentale.
una donna con alle spalle tentativi di suicidio: La volontà di suicidio è una regressione positiva o negativa?
Dalai Lama:
Paure e sofferenze le hanno tutti, ma è il modo di pensare diverso
sullo stesso problema, che conta. Importa la scienza della mente. Non
bisogna avere una mentalità claustrofobica e poco lungimirante, con
paure… ma una mentalità rilassata. Anche il Dalai Lama ha avuto
difficoltà nella vita. Ma concentrarsi solo dal punto di vista del
problema sarebbe da suicidarsi!!!, senza esserne travolti.
un uomo: Come si raggiunge la vacuità?
Dalai Lama:
La saggezza viene dall’ascolto e dall’apprendimento. E poi bisogna
adattare la riflessione Non sulla base di una scrittura o testo ma di
più scritture o testi e visioni filosofiche. Analizzandone il
significato e il confronto si generano certezze e delle inferenze, poi
questa cognizione valida e stabile devi inserirla nella meditazione. Ci
vuole un’esperienza iniziale, poi uno sforzo continuo e l’esperienza
deve venire spontaneamente.
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