Dal libro di Roberto Fantini La menzogna dell'Inferno, contro la concezione dell'eternità delle pene infernali. - da pag. 313 a pag. 319 pubblicato nel 2020.
Vi consiglio di leggere questo bellissimo libro sul tema delle pene eterne e dell'inferno. Ho estrapolato alcune frasi del capitolo dedicato alla posizione di Papa Francesco e al contenuto della Misericordiae Vultus, la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia.Il tema della misericordia è, senza dubbio, uno dei temi più ricorrenti nel pensiero e nella predicazione di Papa Francesco. Tema che per essere pienamente compreso nella sua complessità concettuale, richiede di essere strettamente legato ad altri due temi a lui molto cari: quello del perdono e della gioia... [...]
Solo ponendo al centro della riflessione teologica e della testimonianza della fede la triade valoriale misericorida-perdono-gioia,
si potrà, secondo Papa Francesco, intendere correttamente il messaggio
evangelico e coerentemente viverlo. Dio - dice Bergoglio - non si
stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua
misericordia. [...]
Si parla spesso del carattere "rivoluzionario" di questo pontefice, in vari ambiti e sotto vari aspetti, ma non credo di sbagliare - dice Roberto Fantini - nel ritenere la centralità assoluta assegnata alla triade valoriale sopra riportata, come la cosa più grande e innovativa che questo Papa stia portando avanti. Anzi, come la cosa più grande che qualsiasi vero grande riformatore ecclesiastico possa fare. Perchè le implicazioni teorico-pratiche, se ben comprese, ci dovrebbero portare anni luce dalla Chiesa Cattolica intollerante, presuntuosa e spietata che la storia ci ha dolorosamente fatto conoscere e sperimentare.
Bergoglio dice che "Dio è amore", ed afferma con forza che in Gesù tutto parla di misericordia e che "Nulla in Lui è privo di compassione". [...] "La misericordia divina è intesa come qualcosa che non ha confini e come qualcosa che va oltre la giustizia, e sostenendo che l'ira di Dio dura un istante, mentre la sua misericordia dura in eterno". Roberto si chiede: Come potrà continuare la Chiesa cattolica, la Chiesa di questo Papa straordinario, a credere e a chiedere di credere nell'esistenza dell'Inferno, nella stessa possibilità della dannazione eterna, ovvero nell'imperdonabilità e nell'irredimibilità della creatura umana? Anzi, di ogni creatura, includendo anche lo stesso Satana e tutti i suoi seguaci?Roberto conclude in questo modo: Non dovrebbe la Chiesa archiviare in soffitta il concetto stesso di eternità delle pene e lasciare spazio aperto e incontrastato all'infinita fiducia nell'illimitata compassione divina e nell'infinita capacità di perdonare tutte le colpe di tutte le creature? Alla convinzione che, prima o poi, tutte le creature (nessuna esclusa) saranno accolte nella "casa del Padre" e che tutto e tutti saranno abbracciati, trasformati e redenti dall'infinita potenza pedagogica e rigeneratrice del perdono divino.
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