giovedì 9 marzo 2023

Tony Parsons - 2

"I principianti che partecipano a questi incontri sono lasciati senza nulla. Queste conferenze si fanno a livello di parola, ma in questi incontri accade qualcosa su di un piano di saggezza non verbale. Si tratta di una risonanza che si manifesta e si può sentire nella stanza perché quella comunicazione non è un insegnamento, semplicemente perché non c’è nessuno che impara, c’è solo il bisogno di un richiamo a qualcosa di già conosciuto".  Tony Parsons     .

Per conoscere Tony Parsons (1953- ) vedi anche: http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/parsons2.htm


Incontrare Tony Parsons significa trovarsi di fronte a un paradosso. Tony appare come una persona comune e ordinaria, ma il messaggio che condivide è unico, rivoluzionario e comunicato con gentile ma impersonale autenticità che emana da un'assoluta chiarezza. Tony Parsons indica senza compromessi che qualsiasi ricerca della Verità è assolutamente inutile perché essa è già totalmente presente come lo spazio in cui ogni cosa accade, ovvero il nostro essere, la nostra stessa natura. In questo riconoscimento colui che cerca, si dissolve accanto alla ricerca spirituale: quello che resta è ciò che è, una presenza che è amore incondizionato.  I workshop di Tony Parsons sono semplicemente una descrizione di qualcosa, non sono un insegnamento, sono semplicemente uno spunto attraverso il quale l’identità potrebbe morire come è successo a lui. Un giorno, in un parco ha fatto un'esperienza straordinaria, si è sentito semplicemente parte del Tutto, la sua identità era totalmente scomparsa e l’illusione che ci sia qualcosa era stata distrutta completamente. Nei workshop Tony espone che noi siamo un’illusione, poi descrive la natura del tutto, della completezza. E’ un’operazione molto difficile perché la natura del Tutto è inconoscibile. C’è solo il Tutto, ad un certo punto gli individui appaiono. Noi siamo energia contratta, questo è il senso del vivere, questo è quello che Tony sentiva, che viveva in un corpo. Il parlare è una scusa per far si che qualcosa accada. 

"Cosa sono Io, se non ho una identità personale?"  Tony Parsons propone che non c’è un individuo libero di scegliere. In alcune persone scatta una risonanza perchè sono immerse nella sola effettiva realtà.
Io e te siamo seduti uno di fronte all’altro, ma questa è un’apparenza, non c’è niente che appare e non c’è niente qui. Vediamo quello che apparentemente appare. Non c’è niente che abbia un significato, gli individui investono tempo e energia per realizzarsi. Vedi quel fiore, è giusto quello che è, siamo noi che diamo al fiore un significato. Tony Parsons parla così dei partecipanti ai suoi incontri: "Tutti i partecipanti nella stanza sono l’assoluto che si ricorda che è". Quando quel messaggio radicale è inteso, il mentale cerca di svalutarlo, denigrarlo o perfino ad evitarlo e persiste a volere che gli si dica che c’è un processo da seguire.

 Le persone che assistono a questi incontri hanno  la mente che cerca qualcosa da compiere e questo è frustrante, ma qui la mente non ottiene nessun compromesso. E’ chiaro. La mente non può più aggrapparsi a qualcosa e finisce per  abbandonarsi con grande sollievo. Questo è il processo che si produce al momento della morte e allora perché aspettare la morte fisica per vivere questo momento? Quando il risveglio arriva, si prova semplicemente gioia senza causa. Le persone mi chiedono “che posso fare per favorire il risveglio?” e io gli rispondo: “Non cercate ciò che potete fare, ma rendetevi conto che la vita si produce, semplicemente, e che non si produce per nessuno in particolare". Nei ritiri e negli incontri, c’è molto silenzio. In quel silenzio, ciò che dico alle persone è che tutto quello che accade è qui … e più tardi, quando prendo la parola, dico ancora: "Tutto ciò che è, è qui".  "Esiste solo l'essere senza la conoscenza dell'essere" - Tony Parsons.

Ciò di cui parliamo è un mistero. Un’altra realizzazione che arriva dal risveglio è che non c’è destino, niente è mai avvenuto, niente avverrà mai. Perché tutto quello che c’è è questo. E’ tutto. E’ veramente questo il messaggio, molto semplicemente. 
"Ciò che desideriamo più di ogni altra è in realtà del tutto semplice, immediato e disponibile. E, strano a dirsi, ciò che desideriamo non ci ha mai abbandonati". 
[...] Ciò che accade è che, quando siamo bambini piccoli, esiste solo l'essere senza la conoscenza dell'essere; c'è solo l'Essere. Poi arriva qualcuno che ci dice: «Tu sei Bill» o «Tu sei Mary», «Tu sei una persona». E in un modo o nell'altro, la mente - il pensiero dell'«io», l'identità, l'idea «Io sono una persona» - assume il controllo dell'energia dell'essere e lo identifica come Bill o Mary o quant'altro. S'impadronisce dell'essere e gli dà un nome. Nascono le parole, nascono le etichette, e l'intero concetto di «me» diviene il principale investimento della vita. [...] .  L'intero obiettivo è: «Io sono una persona e devo far funzionare la mia vita»,
E così vieni nutrito e cresciuto a forza di liste di cose da fare. Prima cosa essere un bravo bambino, poi un bravo studente... E poi c'è la lista dei requisiti per essere un bravo lavoratore, di solito seguita da quella per diventare un bravo marito, o moglie o partner. [...]
L'idea del «te» è continuamente rafforzata. [...] La finzione del «me» continua a essere convalidata persino nella ricerca dell'illuminazione, perché ciò che un cosiddetto maestro vi dirà è: «Io ho conseguito l'illuminazione e ora sono una persona illuminata e anche tu potrai diventare una persona illuminata». [...]    Se vuoi, puoi chiudere gli occhi e percepire l'energia che pensi sia quel «te», È come una sensazione di vitalità... [...] 
Ma quell'energia, [...] quella sensazione di chi pensi di essere - quella sensazione di vitalità ed energia - è l'essere; è solo l'essere. Non è mai venuta e non se n'è mai andata, non ti ha mai lasciato; è sempre stata presente. Pensavi che fosse "te", ma è solo il puro essere. Non è chi sei, ma ciò che sei. Ciò che sei è semplicemente essere, presenza, vita. Tu sei vita, la vita che accade [...].
La mente vorrà chiacchierare di questa cosa [...]. Accadrà che le sue domande non avranno risposte e capirà che non andrà da nessuna parte, perché è così che le cose stanno. La mente vuole dire: «Sì, ma...» [...].
Ma ad un certo punto la mente vorrà arrendersi. E alla fine, tutto ciò che sarà visto è che c'è solo la vita.
Se chiudi gli occhi, tutto ciò che trovi sono delle sensazioni. [...] Il corpo che sta seduto sulla sedia; una brezza leggera che entra dalla finestra; il rumore dei fogli di carta stropicciati; le auto che passano... Non c'è alcuna storia. La storie sono solo una finzione, perché c'è sempre stato solamente questo. [...] Tutto ciò che sta accadendo è semplicemente l'invito a vedere, che tutto ciò che esiste, è questo. In ogni momento la vita ti dice: «Guarda, c'è solo la vita. Non c'è alcuna storia, c'è solo la vita". "Semplicemente c'è la manifestazione dell'Uno"
"Penso che in molti modi, ciò che accade qui, è che la mente si fa avanti con l'intenzione di ottenere qualcosa e poi comincia a rendersi conto che non sta ottenendo un bel niente, perché non c'è niente che le viene dato. E così continua a farsi avanti, sempre con l'idea di ottenere qualcosa e alla fine poi si arrende. [...] 
Il risveglio non è affatto un'esperienza. [...] Qualunque cosa accada a Tony Parsons - tutto ciò che accade adesso: le braccia che si muovono, la voce che viene fuori, il fatto che è un po' caldo qui, il tossire di qualcuno - è semplicemente la manifestazione dell'Uno. [...]
Tony Parsons è solo un'apparenza; è solo un personaggio nel gioco e non significa nulla [...].
 
Quando ha luogo la separazione, sopraggiunge l'«io-pensiero» e, come un cuculo, si piazza nel nido e si mette seduto sulla consapevolezza presente. Da quel momento in poi, il «me» pensa di essere la totalità dell'universo e ogni cosa che emerge viene apparentemente vista dal «me».

Durante tutta la mia prima vita ho sentito che c'era un'altra possibilità che, una volta realizzata, avrebbe trasformato tutto e tutti. Un giorno quella possibilità divenne realtà, ed era semplice e ordinaria, magnifica e rivoluzionaria. È "il segreto aperto" (The open secret) che si rivela in ogni parte della nostra vita. Ma la realizzazione non emerge attraverso i nostri tentativi di cambiare la nostra vita, arriva come una riscoperta diretta di chi è che vive. The Open Secret' è un'opera singolare e radicale che parla della liberazione fondamentale che è assolutamente al di là dello sforzo, del percorso, del processo o del credo.
La liberazione avviene quando questo individuo semplicemente collassa, non c’è più l’"io", il sè, e il senso d’identità scompare. La liberazione non ha niente a che fare con il tempo, la storia, la ricerca ed è è totalmente inconcepibile che ci sia un guru, un qualcuno ti indichi il percorso per la liberazione,

Occorre liberarsi dall’illusione di essere imprigionati in una separazione. L’individuo vive nelle storie, se non c’è la storia non c’è individuo. Da qualche parte c’è una risonanza, ma questo è totalmente impersonale. C’è la cognizione che è la fine di qualcosa che non è mai esistita. Non c’è un processo da A a B. L’insegnamento di indicare il mezzo per trovare qualcosa è una manifestazione del dualismo, l'insegnamento per Tony  è un messaggio totalmente non dualista, impersonale.
L’individuo non può vedere il fiore come realmente è perché l’individuo vede il fiore come un oggetto separato,  e vive in continua insoddisfazione. Poi, ad un certo punto,  questa energia (individuo) che vede ogni cosa come separata, improvvisamente collassa, c’è ogni cosa e niente nello stesso tempo. 
 
Non c’è un individuo separato libero di scegliere e di volere. L’individuo cresce e pensa di avere una capacità decisionale, il cervello fa una costruzione e assume che è un mondo separato. Tutto quello che c’è, è energia. Per la fisica quantistica ogni cosa è vibrazione. L'insegnamento è basato sulla negazione che tu, per esempio, puoi scegliere di meditare, questo è dualismo. Non c’è possibilità che qualcuno ti indichi la via per arrivare all’illuminazione. 
Quando l’energia individuale collassa, quando il costrutto artificiale collassa, non lascia niente.
Non c’è consapevolezza, coscienza, centro. Non rimane niente, solo quello che apparentemente accade. Bisogna lasciare che la vita si manifesti. E’ giusto quello che accade.
Abbandonarci alla vita suppone che ci sia qualcuno, suppone un processo di A verso B, la NON dualità non è questo. "Something has to happen". Il ricercatore spirituale cerca sempre che qualcosa accada. La liberazione invece non accade.  Non è un lasciarsi andare al flusso della vita. E’ la fine, é la fine di se stessi.
Noi abbiamo l’impressione di essere seduti qui, Ma non c’è niente che accade, e questo NON può essere compreso. La vita dell’individuo è una storia inventata. Quello che sta accadendo è che il cervello sta dicendo muovi il fiore e poi la mia identità dice che è stato lui. The open secret non è dire questo è vero o questo è falso, ma questo è quello che accade. Non c’è né pace, né armonia. Noi abbiamo perso la coscienza e cerchiamo di ritrovarla, anche questo è una storia falsa. Non c’è niente fuori che sta facendo qualcosa. Il mio messaggio non è di aiutare o abilitare le persone a capire.
Non c’è una coscienza da sviluppare, ogni cosa è assolutamente e completamente perfetta. Il tutto non ha bisogno di niente. Non c’è un ruolo dell’umanità. Per avere un ruolo ci deve essere una storia.
Cinquanta anni fa anni fa c’erano ancora autorità religiose e maestri, Quello che sta succedendo oggi è che i patriarchi, le autorità religiose e politiche stanno collassando. Le persone vogliono essere libere e all’autorità sta subentrando l’anarchia.
The open secret non è un messaggio ma è solo pura anarchia e mette in discussione l’ordine esistente. Occorre smantellare il sistema negando qualsiasi autorità. Non c’è tradizione, gerarchia. C’è solo quello che accade.
C’è un'illusione di individualità dove c’è causa ed effetto. Non esiste un messaggero, c’è solo quello che accade. Quello che sto comunicando esce dal nulla. C’è una risonanza che si manifesta, non c’è una agenda.
Nell’individuo c’è una insoddisfazione di fondo, perché quello che prova è di essere separato dal tutto, siamo attratti da chi può darci amore; l’impeto di questa energia e andare verso un’altra energia; essere ricompensati di quello che abbiamo perso che è la completezza, il tutto.
L’individuo è bombardato dai cinque sensi, dal pensiero; cerca di trovare l’amore, potere, ricchezza, donne. Sta cercando di colmare un bisogno che non potrà mai essere colmato, l’amore incondizionato che abbraccia tutto come individuo non potrà mai essere colmato. Amore incondizionato è accettare tutto, accettare Hitler, il terrore, la guerra, ecc.
Totale accettazione senza condizione e senza giudizio. Ogni cosa accade e tu pensi che accade a te; Improvvisamente l’io può sparire e resta solo ciò che sta accadendo e non c’è più nessuno qui.  C'è giusto quello che sta accadendo. Quando non c’è più nessuno, non c’è più il desiderio.
Ti svegli la mattina e pensi cosa farò oggi? Non programmi? No, non programmo, il programmare accade;  Nel sonno profondo, la notte, l’illusione di essere qualcuno è completamente scomparsa. Non c’è nulla. L’io è ricostruito ogni mattina dal cervello, io mi lavo, pulisco i denti, ecc, la storia ricomincia ad andare avanti.
Il messaggio finale è questo: quello che cercate è costantemente con voi, ed è già qui. Non c’è un processo individuale creativo, c’è solo la totalità che apparentemente crea. E’ giusto qualcosa che esce dal nulla.

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