domenica 30 giugno 2024

Rapporto Caritas sulla povertà: la povertà oggi è ai massimi storici

Rifacendosi ai dati Istat, il rapporto Caritas del 2024 ricorda come il 9,8% della popolazione italiana, un residente su dieci, viva oggi in uno stato di povertà assoluta. Complessivamente risultano in uno stato di povertà assoluta 5 milioni 752mila residenti, per un totale di oltre 2 milioni 234mila famiglie.  Circa il 12% delle famiglie in stato di povertà assoluta si rivolge alla Caritas.  Il dato relativo al quinquennio 2019-2023 è impietoso:+40,7%.

Le persone incontrate e supportate, con beni materiali e alloggi, dalla Caritas  sono state 269.689. In aumento del 5%, ma meno rispetto agli altri anni. Ed è uno dei pochi segnali positivi.  Un quarto è un lavoratore povero. Alla Caritas si rivolgono anche le mamme non italiane sole. Il 44% non è aiutata dai servizi sociali  Sono le famiglie con figli minori la maggioranza delle persone in fila ai servizi della Caritas. In particolare è allarme per le famiglie con figli nella fascia 0-3 anni dove più di un bambino su sette è povero in termini assoluti e i genitori non gli possono garantire cibo, vestiti, cure. Neppure i giocattoli.     https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/06/2024-Report-statistico.pdf


Il 35,4% delle mamme dichiara di dover rinunciare a prendersi cura della propria salute e quasi una famiglia su sette (15,2%) non accede al pediatra.  Circa i due terzi degli intervistati dichiarano di essere costretti a rinunciare a opportunità formative e di lavoro non potendo permettersi di lasciare i figli a nessuno, percentuale che sale al 69,5% per le donne.

Il rapporto segnala altre due priorità, i numeri in crescita di senza dimora e anziani fragili. Nel 2023 le persone senza dimora sostenute dalla rete delle Caritas diocesane e parrocchiali sono state 34.554, corrispondenti a un quinto dell’utenza complessiva (circa 170.000 senza dimora). Il valore risulta in crescita sia in termini assoluti che percentuali. Le persone in difficoltà abitano nelle regioni del Nord. sono in prevalenza uomini (71,6%) di cittadinanza straniera (69,9%), provenienti per lo più da Marocco, Tunisia, Romania, Pakistan e Perù con una età media di 44 anni. Quasi la metà si dichiara genitore e il 13% ha un lavoro. 

Nel 2023 le Caritas diocesane e parrocchiali hanno inoltre incontrato e supportato 35.875 anziani, pari al 13,4% dell’utenza complessiva.

I profili degli assistiti.  Complessivamente, spiega il Rapporto, cala l’incidenza delle persone straniere che si attesta al 57% . Per quanto riguarda il profilo di chi si rivolge all’associazione, “Chiedono aiuto donne (51,5%) e uomini (48,5%). L’età media si attesta a 47,2 anni. Le persone con domicilio rappresentano l’80,8%. Alta come di consueto l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori.  150.861 nuclei familiari con bambini e ragazzi sono in stato di grave e severa povertà.  Prevalgono le persone con licenza media inferiore che pesano per il 44,3%; se a loro si aggiungono i possessori della sola licenza elementare (16,1%) e la quota di chi risulta senza alcun titolo di studio o analfabeta (6,9%) si comprende come oltre i due terzi dell’utenza siano sbilanciati su livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%)”.

“Un altro fattore che accomuna la gran parte degli assistiti è la fragilità occupazionale, che si esprime per lo più in condizioni di disoccupazione (48,1%) e di “lavoro povero” (23%). Non è solo dunque la mancanza di un lavoro che spinge a chiedere aiuto: di fatto quasi un beneficiario su quattro è un lavoratore povero“.   Il 78,8% delle persone manifesta uno stato di fragilità economica, legato a situazioni di “reddito insufficiente” o di ‘totale assenza di entrate. Tale condizione non stupisce se si guarda ai dati sugli Isee familiari degli assistiti: il valore medio si attesta pari a 4.315,80 euro“.

Oggi si è rotto l'ascensore sociale:  “Nascere e crescere in una famiglia povera – osserva Caritas – può essere infatti il preludio di un futuro e di una vita connotata nella sua interezza da stati di deprivazione e povertà, anche in virtù del nesso che esiste tra povertà economica e povertà educativa".

Nessun commento:

Posta un commento

Introduzione al Blog

Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi.  Nel Blog ci sono ci...