I bandha sono delle contrazioni che vengono eseguite quando si mantengono le posizioni dello yoga o asana.
Nei bandha, una volta padroneggiata un'asana, vengono contratti diversi gruppi muscolari, posti in posizione strategica rispetto al flusso del prana. La completa padronanza dei principali bandha è assolutamente preliminare al pranayama. Quando si inizia a operare sui flussi del prana, i bandha lo convogliano nella giusta direzione.
I tre bandha principali sono Uddihyanabandha che controlla il diaframma, Mulabandha controlla il perineo, Jalandharabandha controlla collo e gola.
Se pratichi yoga da qualche tempo, quando mantieni la posizione in modo stabile e confortevole, dovresti avvertire delle leggere contrazioni proprio in questi tre punti: gola, diaframma e perineo. I bandha devono essere praticati con molta attenzione e sotto il controllo di un Maestro yoga perchè il flusso del prana può risvegliare l'energia dormiente alla base della colonna che è chiamata kundalini. All'inizio queste contrazioni devono essere mantenute per 10-15 secondi. Adesso vediamo questi tre bandha nel dettaglio.
Uddiyana bandha. Uddiyana =
verso l'alto; bandha = legare, unire, contrarre, combinare.
La
pratica di Uddiyana bandha va eseguita solo a stomaco vuoto, e solo
dopo un'espirazione, mai prima di un'inspirazione. Durante il tempo
in cui tieni il bandha, esegui anche Jalandhara bandha. La maggior
parte degli insegnanti raccomanda di imparare questo bandha in
posizione eretta, e di passare alla posizione seduta solo dopo aver
acquisito una certa esperienza.
Va eseguito in piedi, con i piedi
leggermente divaricati, gli occhi aperti. Praticare con il busto
in avanti, le ginocchia piegate, le mani appoggiate sulle ginocchia,
oppure con il busto in avanti e con le mani sui fianchi. Oppure, sempre in posizione eretta,
premi le basi dei palmi delle mani contro la parte superiore delle
cosce (mano destra sulla coscia destra, mano sinistra sulla
sinistra), questa pressione verso il basso sulle ossa del femore
creerà un leggero avvallamento naturale del basso ventre. Inalare
profondamente attraverso il naso, poi espirare rapidamente e
forzatamente, anche attraverso il naso (o labbra chiuse). Contrarre
completamente i muscoli addominali per spingere quanta più aria
possibile fuori dai polmoni, poi rilassare gli addominali. Esegui
quella che viene chiamata una "finta inspirazione"; cioè,
espandi la tua gabbia toracica senza inalare veramente.
L'espansione della gabbia toracica (senza l'inspirazione) risucchia i
muscoli addominali e le viscere verso l'alto nel torace e incassa la
pancia, e lentamente sollevare gli addominali. I benefici principali
di questo bandha sono il rafforzamento dei muscoli addominali e del
diaframma. Massaggia l'addome, aumenta il fuoco gastrico, migliora
la digestione, elimina le tossine. Non va eseguito se si hanno ulcere
allo stomaco o all'intestino, ernie, alta pressione sanguigna.
Mula bandha. Mula = radice, bandha = legame.
Durante
le posizioni, si dovrebbero contrarre i
muscoli (perineali) alla base del bacino. Si può iniziare ad
imparare Mula bandha nella posizione dell'eroe. Si esegue contraendo la muscolatura che si trova nel pavimento pelvico, ovvero nella zona compresa tra ano e genitali. Prendi contatto con il
"treppiede" alla base del tuo pelvi che consiste di tre
ossa: il coccige, la parte alta dei due femori. Dovresti immaginare
che il tuo coccige si allunghi verso il basso, così come la parte
alta dei femori. Con le mani, premere contemporaneamente le punte delle anche, restringendole l'una verso l'altra.
Le azioni combinate
delle ossa rassoderanno il basso ventre e il perineo.
Applica
Mula bandha alla fine della tua inspirazione, poi tienilo durante la ritenzione del respiro (kumbhaka). Rilascialo lentamente quando espiri, e ammorbidiscilo
durante la pausa che segue l'espirazione. Questo bandha rinforza l'intera
colonna vertebrale per sostenere la posizione seduta.
Jalandhara bandha. Jala
= rete , dhara = sopportare, sostenere, bandha = legame.
Jalandhara
richiede che il mento riposi comodamente sullo sterno (flessione del
collo). Bisogna abbassare il mento e contemporaneamente sollevare lo
sterno, infatti il mento dovrebbe incontrarsi a metà strada dallo
sterno sollevato. Non bisogna stringere il mento allo sterno.
Comincia
l'inspirazione con la testa dritta. Applica
Jalandhara mentre ti avvicini alla fine dell'inspirazione, mantieni
durante la ritenzione e l'espirazione, poi solleva la testa in una
posizione neutra! Bisogna lavorare sull'allungamento della parte posteriore
del collo, rilasciando le spalle e aprendo il petto in pose come sarvangasana. Evitare di eseguire questo bandha se si hanno lesioni al collo.
Nessun commento:
Posta un commento