In questo momento il mondo è arrivato al massimo livello di caos: fisicamente, mentalmente e spiritualmente è arrivato al più infimo livello, credendo di stare progredendo. Materialmente parlando continua a distruggere il pianeta in cui vive: pensa di piantare alberi su Marte, mentre distrugge tutti quelli presenti sulla terra e continua a procurare sofferenza ad ogni essere vivente. Vediamo in India talvolta branchi di leoni che attraversano le superstrade, perché non ci sono altri passaggi naturali, gli uccelli non sanno più dove nidificare, le fabbriche scaricano residui inquinati nei fiumi uccidendo tutta la popolazione acquatica, le piante sono avvelenate e la stessa aria è ormai inquinata al punto da rendere difficile la respirazione, per non parlare degli inquinamenti che non si vedono, come quello elettromagnetico, quello provocato dalle radiazioni atomiche e via dicendo.
In questo modo il corpo dell’uomo manifesta sempre nuovi tipi di malattie fisiche e anche la mente umana è malata, mentre l’uomo continua a tenerla impegnata su cose innaturali, come smart phone, computer e simili, tramite i quali è sempre alla ricerca i nuovi argomenti.
Spiritualmente mezzo mondo è pieno di maestri e guru che sono malati quanto i loro discepoli, se non di più. E se un uomo dice di aver avuto progresso, o una crescita in ogni campo, dovrebbe almeno dimostrare di essere in salute, in pace, felice e in armonia, mentre invece tutti questi guru non parlano più e stanno con la coda fra le gambe .
Narro a tal proposito una storia.
In un paese nel quale non pioveva da tempo c’era una grave carestia e la gente, sapendo che c’era uno yoghi capace di provocare la pioggia, andò a cercarlo e lo portò al villaggio, nel quale lui preferì rimanere in una semplice capanna con le sue poche e semplici cose. Qualche giorno dopo il suo arrivo, piovve e gli abitanti del villaggio gli chiesero cosa avesse fatto. “Io non ho fatto niente” rispose lo yoghi. “Come mai ha piovuto”, risposero gli abitanti del villaggio? Lo yoghi rispose: “la gente non stava in armonia e così anche la natura era diventata disarmonica e, quando tutto è squilibrato, se serve la pioggia, essa non arriva mentre se non serve essa arriva. Io sto semplicemente in armonia con me stesso cosicché, per effetto della legge di risonanza (come ormai dice anche la scienza) provoco armonia nelle persone che mi stanno accanto e le stesse persone a loro volta provocano armonia con la natura e alla fine la pioggia arriva! ”
Nel mondo di
oggi, invece, la popolazione è così aumentata che in alcuni paesi, come ad esempio l’India e la Cina, è difficile anche prendere il metrò e una volta preso, devi lottare anche per scendere alla tua fermata, e quando vai a dormire non riesci ad addormentarti a causa dell' l’inquinamento acustico.
L’uomo non è consapevole di dove sia arrivato il suo disequilibrio, e continua a procurare sofferenza a se stesso e ad ogni altro essere vivente, e la natura s’è ribellata a questa situazione e, come dice la Gita, c’è bisogno di un Avatar, una reincarnazione del Signore, che può avvenire in molti modi.
In passato, dicono i testi antichi: il Signore s’è reincarnato in un pesce, un cinghiale, una tartaruga, in una forma di mezzo leone e mezzo uomo (Narsingh) e via dicendo: l’Avatar di questo momento si chiama Covid. Per combattere con questo Avatar, l’uomo ha fatto diversi Lock-down e ha cominciato a portare una maschera, pensando di risolvere così il problema, ma l’Avatar continua a lavorare. L’uomo ha creato dei vaccini, ma l’Avatar è diventato più potente del vaccino. Adesso gli scienziati cercheranno altri vaccini più potenti, ma l’Avatar diventerà più forte anche di quelli, finché il vaccino stesso non si trasformerà a sua volta in Avatar e comincerà ad uccidere direttamente la gente, al posto del virus. L’uomo pensa di risolvere così il problema, ma non è questa la strada. La soluzione sta nel superare la sua crudeltà.
Racconto in proposito un’altra storia del Maestro Ciarandass.
Un re senza erede stava morendo e chiamò uno yoghi per farsi dare una soluzione al problema. Lo Yoghi fece una meditazione e vide (visualizzò) la persona giusta alla quale lasciare il regno e il re, seguendo il suo consiglio, adottò il ragazzo indicato consacrandolo re e dopo qualche giorno il vecchio re muorì.
Nei successivi dieci anni il popolo vide crescere rapidamente il suo benessere, ma l’eccesso di progresso, senza aver superato le emozioni negative, causò ulteriori problemi: aumento del desiderio, della libidine, della rabbia, dell’avidità, dell’attaccamento e dell’ego. Nel paese si sviluppò così un grande caos, un’enorme crudeltà e tanto egoismo.
Una notte il nuovo re venne svegliato improvvisamente, prima dell’alba, da una voce dal cielo che gli disse: ammazza tutta la popolazione, uomini, donne e bambini inclusi. Brucia le case e distruggi i villaggi. La mattina dopo il re ordinò al suo esercito di fare tutto quello che il Signore gli aveva ordinato e l’esercito cominciò a bruciare le case e ad uccidere le persone. Il popolo, spaventato, corse verso la fortezza reale chiedendo di poter parlare al re. Il re accettò la richiesta a condizione che si fosse presentata una persona che avesse ottenuto il riconoscimento da parte di tutto il popolo. Il prescelto si presentò davanti al re e gli chiese: prima hai procurato tanto benessere al tuo popolo e ora ordini di uccidere tutti quanti ? Quando avrai ucciso tutti i tuoi sudditi, su chi regnerai? Il re rispose che non era stata una sua decisione ma una precisa richiesta del creatore, che era molto arrabbiato a causa del comportamento del popolo e propose al suo interlocutore di riunire tutto il popolo per chiedere al Signore quale fosse la causa della Sua rabbia. Il popolo, assieme al re, si mise quindi in meditazione finché non si fece risentire di nuovo la voce del Signore che diceva al re: cosa aspetti ad uccidere immediatamente tutta questa gente crudele. Il rappresentante del popolo e tutta la gente presente sentì le parole del Signore e corse a dire al resto del popolo: non è colpa del re, abbiamo sentito anche noi il signore ordinare di ucciderci tutti per la nostra crudeltà.
Il popolo disse al suo rappresentante di ritornare dal re pregandolo di chiedere al Signore di rinviare la condanna di sei mesi. Il re e le persone presenti si riunirono di nuovo in meditazione e, prima dell’alba, venne udita di nuovo una voce dal cielo che diceva: “re, su tua richiesta, visto che sei un anima pura, io concedo questa proroga di sei mesi. Lascia che godano quanto vogliono per questo ulteriore tempo, ma alla scadenza della proroga nessuno dovrà rimanere in vita. Il rappresentante del popolo e i suoi assistenti andarono fuori dalle mura della città e cominciarono a dire: abbiamo ottenuto una proroga di sei mesi, siamo stati salvati per sei mesi …”
Il popolo chiese al suo rappresentante quale avrebbe potuto essere la cosa migliore da fare durante quei sei mesi di proroga ? Il rappresentante rispose: Dio ha detto di godere quanto più possibile, ma io vi consiglio di fare buon karma. “E quale sarebbe un buon karma che potremmo fare in questi sei mesi, chiese il popolo ?” Il rappresentante rispose: kirtan, satsang, mantar, compassione, carità, pietà, distacco, uscire dall’ego, pregare ecc.”.
Il popolo tornò a casa e, con la paura della morte, solo rinviata di sei mesi, abbandonò l’idea di godere e cominciò a praticare Kirtan e tutto quello che il suo rappresentante gli aveva consigliato, e chi aveva proprietà le vendette per fare elemosine e così via. Nessuno più si arrabbiò, ebbe attaccamento né avidità. In sei mesi tutto il popolo raggiunse un alto livello di sviluppo spirituale e superò la paura della morte.
Ora io, Gyanander, chiedo: la morte deve essere considerata una cosa cattiva? Se si chiedesse a qualcuno che sta morendo: quando rinascerai, vorrai fare la stessa vita di nuovo? Non credo che ci sarebbe qualcuno che risponderebbe di sì.
Nascere è la cosa più brutta che esista, mentre la morte è la cosa più bella. Per me la morte è una cosa senza significato: quella che l’uomo chiama morte, è un semplice trasferimento: la Gita dice è come un cambio di vestiti: praticamente come io sono venuto in Italia dall’India, con la morte la mia anima (essenza) si trasferirà da un’altra parte, secondo il mio karma. Se tu credi che la mote annulli la vita, il karma che hai accumulato, chi dovrebbe pagarlo, secondo te: tuo bisnonno?
Riprendendo la parabola di Ciarandass, il popolo a quel punto non aveva più paura della morte e ritornò dopo sei mesi dal re, che prima di chiamare l’esercito per eseguire l’ordine di uccidere tutti, decise di risentire il punto di vista del Signore. Si mise di nuovo in meditazione, assieme ai rappresentanti del popolo, che intanto diceva: “quello che vuoi tu, oh signore, quello che vuoi tu”. E dopo un po’ di tempo la stessa voce celeste disse: Grazie a te, oh re, il tuo popolo è salvo, perché il suo cuore è stato purificato!”
E il re lasciò andare tutti dicendo: “avete sentito la voce del Signore, andate e continuate a comportarvi correttamente!”
Il mondo pensa che, senza cambiare, risolverà tutti i suoi problemi, ma i problemi continueranno ad aumentare fino a quando il mondo non ritornerà in armonia. Nella sacra India violentano le donne e poi le bruciano, e alcuni dicono di essere resistenti al virus, ma l’Avatar diventerà più potente di loro.
In bocca al lupo.
Cari amici,
Questo gioco di alternanza di bianco, giallo, arancione e rosso continuerà. È il gioco del karma, equivalente alle tenaglie con le quali il fabbro tiene il ferro per metterle continuamente sul fuoco e poi nell' acqua... la vita è come la tenaglia del fabbro e a secondo del karma continua a dare piaceri e dispiaceri, felicità e infelicità , gioia e dolore,
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