Christophe André, Alexandre Jollien e Matthieu Ricard presentano il loro Abécédaire de la sagesse del 2020, vedi link: https://www.youtube.com/watch?v=zeP1SVHHBlA
Sono tre amici, uno psichiatra, un filosofo e un monaco ed insieme hanno scritto due libri per aiutarci a vivere meglio: Tre amici in cerca di saggezza e A noi la libertà che riuniscono quasi mille pagine. I tre amici hanno riunito la quintessenza delle loro riflessioni fatte in questi due testi, in un luminoso Abbecedario della saggezza, un manuale salutare per vivere meglio in questi tempi incerti. Un concentrato di saggezza alla portata di tutti. I concetti sono presentati sotto forma di piccoli testi molto accessibili, dalla "A" di "Accettazione" alla "Z" di "Zen". Sono stati aggiunti nuovi temi - vulnerabilità, solidarietà, resilienza, ecc. Ognuno degli autori ha scelto le parole che gli sono care per condividere la sua visione, la sua esperienza, gli sforzi per essere più coerente, più attento, più altruista, più felice.
Vi riporto alcune delle loro considerazioni, che condivido pienamente:
- La saggezza è il massimo del benessere, nel massimo della lucidità. Definizione data dal filosofo francese Andrè Comte-Sponville.
- Bisogna non essere fuori della realtà. bisogna solo aggiungerci la generosità.
- Quello che ci aiuta ad approfittare della vita è il perfetto adeguamento alla realtà, la corretta interpretazione della realtà ed essere in armonia con gli altri.
- Prima dobbiamo essere saggi per sé stessi e poi vedere se riusciamo a fare qualcosa per gli altri.
- La saggezza si deve costruire in solitudine e può essere acquisita solo dopo un lungo cammino. Anche i saggi se interrompono l'allenamento possono perdere la saggezza.
- Altruismo e benevolenza si esprimono nella realtà agendo con saggezza.
- Il percorso di crescita spirituale può cominciare con uno sguardo sugli altri, vedere negli altri, non solo quello che non va, ma vedere soprattutto gli aspetti positivi.
- Se non siamo coerenti, il nostro messaggio non ha forza.
- La trasformazione e il cambiamento domandano molto, molto tempo. Non c'è il segreto o la formula del benessere... Sarebbe strano che una pratica funzionasse velocemente come assumere una pillola. L'importante è la ricerca della libertà interiore.
- La differenza tra la gioia e il benessere. Il benessere è un accumulo di emozione e di senso, Il benessere è un modo di essere che non è incompatibile con la tristezza. La gioia è un fiore del benessere, è una sensazione, una emozione. Dobbiamo acquisire quella libertà interiore che ci permette di gestire i passaggi dalla paura alla gioia.
- Più facciamo fronte alle difficoltà, più dobbiamo allenarci alla resilienza, e alla benevolenza.
- Impegno e meditazione non sono all'antitesi,
- Dobbiamo impegnarci con coerenza nel campo dove ci esprimiamo al meglio..., dove siamo più efficaci.
- L'opposizione sistematica non è auspicabile. Dopo l'analisi giusta, viene l'azione giusta.
- Nel buddhismo la saggezza è una visione corretta del mondo; occorre integrarla con la meditazione, dobbiamo cercare di andare nel più profondo del nostro essere; se soffriamo per stati di ansia, la saggezza sarà discontinua.
- La violenza è una disfatta, è manifestazione di impotenza e frustrazione. Oggi è necessaria una presa di coscienza collettiva verso questo fenomeno e occorre diventare intolleranti ad ogni tipo di violenza familiare e sociale. Per aiutare i figli a ridurre l'espressione della violenza occorre: -riportare la collera sotto forma di parola, - cercare di agire, in quanto l'azione è molto più importante delle parole, - i genitori devono essere di esempio.
- Come facciamo a sapere se siamo sul cammino verso la saggezza? Dobbiamo fare una grande analisi introspettiva e verificare se siamo in pace con noi stessi ed appagati; se siamo in grado di controllare tutti i veleni mentali. Se siamo meno in collera e gelosi verso gli altri.
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