domenica 9 maggio 2021

Imparo lo Yoga di André Van Lysebeth

Imparo lo yoga è stato uno dei primi libri che ho letto sullo yoga  e questo testo ha avuto una grande diffusione in tutti i paesi del mondo e  continua ad essere uno dei testi più venduti anche in questi ultimi anni . E' un testo di riferimento anche per molte scuole di yoga che vi consiglio vivamente di leggere.

Nella prefazione del testo che ho in biblioteca viene riportata questa frase: "Secondo la tradizione degli indù ogni tecnica praticata con assiduità e concentrazione può portare a quel livello superiore di coscienza che corrisponde alla condizione di yoga".

Il belga André Van Lysebeth (1919, 2004), è stato uno dei pionieri dello yoga in Occidente. E' stato uno dei primi grandi divulgatori dello haṭha-yoga in Europa, ma anche del tantra yoga ed ha pubblicato  un’enorme quantità di materiale, articoli, riviste mensili come Yoga e libri. 

Imparo lo yoga é’ un testo pratico del 1968, che illustra una sequenza di posizioni yoga che fanno riferimento al suo diretto Maestro Swami Sivananda di Rishikesh (India). Anche io ho iniziato a fare yoga facendo riferimento alle sequenze proposte dal Maestro Sivananda. André Van Lysebeth dichiarava che la parte fisica dello yoga è composta da due elementi le posizioni e le respirazioni controllate. Una posizione di yoga,  per essere considerata tale, deve essere una posizione eseguita correttamente, tenuta a lungo, eliminando gli sforzi inutili, controllando il respiro e l’attività mentale.  Proposta che ricalca anche quanto riportato da Patanjali nel suo famoso testo Yoga sutra. Durante la pratica, il Maestro deve cercare di sviluppare le potenzialità innate di ciascuno e non solo le capacità fisiche. Questo testo descrive in maniera circostanziata alcune posizioni principali ed il modo di assumerle, i benefici che procurano e le controindicazioni, le cautele e le precauzioni da non dimenticare. Nel testo si parla anche dei diversi tipi di respirazione, di tecniche di purificazioni come la pulizia del naso e della lingua e della recitazione di mantra. Il tutto è corredato da una sessantina di pagine con le foto delle varie posizioni.

Il figlio Willy, che ho conosciuto a vari seminari durante le edizioni del festival Yoga di Roma, ha continuato il percorso del padre, diventando un maestro yoga e un psicanalista. Recentemente Willy ha raccolto gli articoli pubblicati dal padre negli anni passati, raggruppati per argomenti che trattavano aspetti particolari e meno conosciuti  dell'insegnamento di André, come il controllo dei processi mentali, il liberarsi dal condizionamento illusorio dei sensi per raggiungere piani superiori di coscienza, e tali articoli hanno costituito la base di un libro Yoga Mentale.  In questo testo, si parla di  "immagini mentali", un mezzo chiave della meditazione e una pietra miliare della pratica yoga, utile per comprendere meglio noi stessi nel profondo, la realtà esterna e far fronte agli stress del mondo. André Van Lysebeth spiega come possiamo aprirci alla fonte inesauribile di Vita che è il potere della mente. E' nel mio mentale che io sono felice o infelice, ed è sempre grazie al mentale se ho successo o fallisco la mia vita.

Il controllo dei sensi è molto importante nello yoga, questo ritrarsi dei sensi è chiamato pratyāhāra. Intraprendere una osservazione distaccata di ciò che accade all'esterno, è l’inizio di un’analisi, che nella sua evoluzione porta al concetto di “maya” ovvero illusione, che dovrà essere abbandonata per arrivare a conoscere la vera realtà. 

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