Thich Nath Hanh è un monaco buddista zen vietnamita che pratica la meditazione mindfulness (per ulteriori dettagli vedi articolo precedente).
Ho letto due bei libri di Thich Than Hanh: Il miracolo di Mindfulness e L'arte di comunicare. In questo articolo faccio il riassunto dell'Arte di comunicare.
La solitudine è la sofferenza del nostro tempo. La maggior parte di noi vive molto isolata dagli altri. Noi esseri umani possiamo diventare estremamente soli.
Nei primi paragrafi del libro l'autore evidenzia le varie modalità di esprimere amore. Ci sono molte persone che possono sostenerci e amarci senza dire effettivamente "ti amo". È anche vero che le persone che amiamo possono non sapere di essere amate. A volte vogliamo dire a qualcuno quanto teniamo a lui, ma non troviamo le parole adatte per esprimere effettivamente quello che proviamo.
Ciò che leggiamo, scriviamo e pensiamo può nutrire, aiutare, influenzare una persona pertanto dobbiamo porre molta attenzione a ciò che produciamo e consumiamo. Quando scriviamo un'e-mail o una lettera piena di comprensione e compassione, ci stiamo nutrendo di positività durante tutto il tempo in cui scriviamo la lettera. Le conversazioni che avvengono intorno a noi, e quelle a cui partecipiamo, possono costituire un nutrimento per le persone e aiutarle a crescere, oppure possono causare tensione e sofferenza.
Poi l'autore pone la fatidica domanda: "Perché comunichiamo?". La risposta è la seguente: Comunichiamo per essere compresi e per capire gli altri e ci sono due elementi chiave per avere una comunicazione efficace e vera:
- La prima è l'ascolto profondo;
- La seconda è la parola amorevole.
Il gesto di unire i palmi delle mani e inchinarsi davanti all'altro non è un semplice rituale. È una pratica di risveglio e rispetto.
Se vuoi veramente amare qualcuno e renderlo felice, devi capire che quella persona sta soffrendo. La felicità è la capacità di capire e di amare, perché senza comprensione e amore nessuna felicità è possibile. Se vuoi rendere felice qualcuno, dovresti chiederti: "Lo capisco abbastanza? La capisco abbastanza? "
Puoi aver vissuto con qualcuno per cinque, dieci, venti anni e forse non hai mai osservato profondamente quella persona per capirla. Forse hai fatto lo stesso con te stesso. L'obiettivo dovrebbe essere di cercare di capire la sofferenza, le difficoltà dell'altra persona ed ascoltarla di più, perché è il solo modo per amarla con compassione, curiosità e senza giudizio.
Poi vengono illustrate una serie di osservanze nel comunicare:
- Dire la verità ed essere coerente, questo significa niente doppi sensi: parlare di qualcosa in un modo a una persona e in modo opposto a un'altra per motivi egoistici o manipolativi;
- Usare un linguaggio pacifico;
- Parlare ad ogni persona in modo diverso. Un discorso sbagliato causa malessere. Un discorso giusto porta benessere e guarigione.
Tich Nath Hanh poi illustra le sei frasi che incarnano un discorso amorevole, rendono la relazione più forte e fanno sapere alle persone con le quali ti relazione che le vedi, le capisci e ti preoccupi per loro:
- Io sono qui per te. Questo è il miglior regalo che si possa fare a una persona cara. Niente è più prezioso della tua presenza. Essere lì è un'arte e una pratica. La tua mente deve essere lì e nel presente prima che tu possa amare.
- So che ci sei, e sono molto felice. In questo modo state facendo sapere alla persona amata che la sua presenza è importante per la vostra felicità.
- So che soffri, ed è per questo che sono qui per te.
- Io soffro e voglio che tu lo sappia. Sto facendo del mio meglio, per favore aiutami. Dobbiamo mostrare all'altra persona che non possiamo sopravvivere molto bene senza di lei, ma spesso commettiamo una specie di errore: fingiamo di non soffrire.
- Questo è un momento felice. Serve a ricordare a noi stessi e all'altra persona che siamo molto fortunati.
- In parte hai ragione. Perché come esseri umani, abbiamo tutti aspetti positivi e negativi.
Le giuste frasi creano benessere ed aiutano alla salute, ci nutriscono e ci sollevano. Frasi non corrette creano tensioni, rabbia e sofferenza.
Le persone passano molto tempo a incontrarsi o a scrivere e-mail con gli altri, ma non spendono molto tempo a comunicare con se stesse. Non vogliono sapere cosa sta loro accadendo, e in queste condizioni è difficile comunicare con un'altra persona. Se comprendono la loro sofferenza, sarà molto più facile capire la sofferenza degli altri e del mondo. La vera libertà arriva solo quando le persone sono in grado di liberare la loro sofferenza, dovuta per la maggior parte al rapporto con i nostri genitori nel periodo infantile.
Per entrare in noi stessi possiamo usare la tecnica di meditazione Mindfulness che permette di acquisire la piena consapevolezza del momento presente e aiuta ad abbracciare questa sofferenza. Questo processo inizia con la consapevolezza del nostro respiro. La respirazione promuove la comunicazione tra la mente e il corpo. Inspirare ed espirare è una pratica di libertà, rilasciamo tutto, comprese le preoccupazioni o le paure per il futuro e i rimpianti per il passato.
Oggi molti di noi soffrono perché comunicare con gli altri in maniera costruttiva è molto difficile. Solo quando saremo disposti a comprendere arriverà la compassione. Se aspettiamo che i nostri genitori o il nostro partner cambino, potrebbe passare moltissimo tempo, quindi è meglio cambiare se stessi e non forzare l'altra persona a cambiare.
Se qualcosa ti irrita nell'altra persona, devi staccarti dall'infelicità e tornare a te stesso, alla tua pace, finché non sai gestire la situazione in modo amorevole. A volte, in una relazione, pensiamo che la separazione o il divorzio siano l'unica alternativa. Questo è vero se siamo in una situazione violenta, altrimenti semplicemente non sappiamo come comunicare con l'altro.
Al lavoro dovremmo ascoltare tutti con uguale interesse e preoccupazione, sorridendo alle persone che incontriamo. Non dovremmo cercare di imporre le nostre opinioni agli altri, in questo modo creeremo solo tensione e sofferenza sul lavoro. Durante un confronto sarebbe opportuno seguire il respiro mentre si ascolta e lasciare parlare una persona alla volta, senza interruzioni.
Comunicare significa condividere o rendere comune. Una persona che non crede nell'amore e nella comprensione non sarà capace di riceverlo. Se una persona non riesce autonomamente a liberarsi dalla sofferenza, l'energia di una comunità di mindfulness potrà aiutarla a raggiungere questo obiettivo.
Parlare, scrivere, il linguaggio del corpo, l'espressione del viso, il tono della voce, le azioni fisiche e i pensieri sono modi di comunicare. Il karma è la triplice azione dei nostri pensieri, della nostra parola e delle nostre azioni corporee;
Tecniche per alleviare la nostra sofferenza e migliorare la comunicazione:
- attivare il campanello del computer per ricordare di avere momenti di mindfulness durante la giornata;
- bere il tè in piena consapevolezza;
- ascoltare la propria interiorità ed affrontare la sofferenza;
- scrivere una lettera d'amore,
- scrivere una nota di pace come strumento di guarigione quando siamo feriti o arrabbiati per qualcosa che qualcuno ha detto o fatto. In questa nota bisogna evidenziare le frasi o i gesti che ci hanno ferito;
- prendete un appuntamento per parlarne insieme con una persona in caso di malinteso; durante il colloquio una persona inizia esprimendosi mentre l'altra ascolta profondamente;
- abbracciare con consapevolezza e concentrazione un'altra persona può portare alla riconciliazione, comprensione e felicità. Puoi praticare la meditazione dell'abbraccio con un amico, tua figlia, i tuoi genitori, il tuo partner, o anche con un albero. Gli abbracci sono una delle forme di comunicazione più forti, durante questo gesto i nostri cuori si connettono e sappiamo di non essere, degli esseri separati.
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