martedì 24 agosto 2021

Eckhart Tolle - La Presenza

 Eckhart Tolle  (pseudonimo di Ulrich Leonard Tolle) è uno scrittore e oratore tedesco (1948 - ). È l'autore dei bestseller Il potere di adesso e Un nuovo mondo; In questi testi introduce  il concetto di Presenza nel dibattito spirituale.

La presenza, è una consapevolezza oltre il pensiero, uno stato di coscienza che trascende le cose. Uno spazio della coscienza da cui puoi osservare la tua mente. E' un importante un passo avanti nell'evoluzione dell'umanità. Poche persone sono state capaci di sperimentare questo privilegiato stato di coscienza.  

Secondo il Buddha la normale coscienza provoca sofferenza, molte persone si auto torturano attraverso la mente ed attraverso un condizionamento mentale.

Oggi molte persone, secondo Tolle, sono pronte ad entrare in questo nuovo stato di coscienza. Un nuovo stadio, in cui attraverso la presenza, si potranno osservare i nostri pensieri, cambiare il modo in cui reagiamo agli eventi della vita. Diventare consapevoli delle esperienze interiori, osservando le situazioni in cui diventiamo infelici o irritati, o ci autocommiseriamo.  La frustrazione e l'infelicità di fronte ad una situazione, non dipende dalla situazione, ma dal modo in cui reagiamo a questa situazione. 

Quando non giudicheremo più le persone, non rimarremo schiavi del condizionamento della nostra mente e diventeremo liberi. Il che significa essersi liberati dalla nostra mente, non identificarsi con il flusso incessante dei pensieri e diventare abili ad usare la mente solo per scopi effettivi e pratici.  

La connessione tra amore e presenza. L'amore è un'emozione, una forte attrazione verso una persona. Spesso questo sentimento dopo tre mesi si trasforma nel suo opposto. Un sentimento molto più profondo, si prova quando riconosci nell'altro qualcosa che non è separato da quello che tu sei,  ti senti profondamento connesso a quella persona, e questo stato di coscienza è chiamato Presenza.  In questo stato, non sei intrappolato dai giudizi della mente, non metti etichette sulla persona, c'è il riconoscimento di se stessi nell'altro, il riconoscimento dell'essenza dell'altro.

Quando si avverte questa presenza, è un percepire se stessi nell'altro, un sentire se stessi, un amare l'altro come se stessi. E' un incontro tra due esseri umani, una manifestazione di vero amore ed è fondamentale in una  relazione spirituale. Non bisogna necessariamente essere in relazione con quella persona, perchè questo momento si manifesti. 

Essere capaci di estraniarsi dai giudizi della mente, capaci di relazionarsi senza pregiudizi è un chiaro segnale della presenza e della consapevolezza. Questo è fondamentale per lo sviluppo di una relazione profonda con un altro essere umano, e finchè questo non accade,  le relazioni sono molto frustranti. Le relazioni sono una delle principali cause di sofferenza o insoddisfazione.

Si può imparare ad essere presenti?  Nella quotidianità, il momento presente è importante, non bisogna vivere nel passato o nel futuro. Dovremo apprendere ad essere completamente presenti e consapevoli in ogni nostra attività quotidiana. Cerchiamo di scoprire le manifestazioni della vita intorno a noi, cercando di essere consapevoli anche delle sensazioni sensoriali associate; L'attività stessa deve diventare uno scopo, non un mezzo per arrivare a qualcosa.

Siamo vivi, respiriamo, vivi nel nostro corpo, osservando intorno a noi, diventiamo consapevoli di noi stessi nel momento presente. Consapevoli della nostra stessa consapevolezza. Nei momenti privi di pensieri, sperimentiamo la manifestazione della pura presenza.  È possibile esercitare la presenza anche durante attività di routine come quando sei fermo aspettando qualcosa, qualcuno o sei in fila concentrandoti ad esempio sul respiro. Esercitare la presenza vuol dire mantenere lo stato di coscienza, i pensieri, le emozioni e tutto il resto nel qui ed ora. Questo potrebbe rallentare i tuoi processi del pensiero al punto da cominciare a notare degli spazi vuoti (gap) tra i pensieri.  L’obiettivo finale è usare delle condizioni esterne per sviluppare uno spazio interiore che promuova il sorgere della presenza. 

E' più importante conoscere chi siamo nell'essenza, piuttosto che la nostra vita personale alla quale ci attacchiamo per il nostro senso d'identità. L'ego usa le altre persone per costruire un'identità e sentirsi superiore, esaltare il senso di sé, o a volte farci sentire vittima. Se riuciamo ad essere liberi dalle mura della concettualizzazione, cambieremo la nostra coscienza. La concettualizzazione, rovina i rapporti, intrappolandoci nella nostra mente che, ci separa dagli esseri umani e ci impedisce di avere delle vere relazioni. Il più delle volte, la negatività che proviamo è il risultato del condizionamento mentale. Questo condizionamento comprende rimpianto, senso di colpa, fallimento e altri concetti mentali che limitano le relazioni personali. 

Essere nel presente vuol dire scavalcare questi condizionamenti e reagire alle situazioni in modo funzionale. La tua identità a quel punto arriverà da uno spazio più profondo di coscienza che permette di avere relazioni personali armoniose e soddisfacenti.

Il risveglio di Eckhart Tolle https://www.youtube.com/watch?v=9yFKEFCcLTU

Il potere di adesso. https://www.youtube.com/watch?v=tubWaE_8po0


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