mercoledì 29 settembre 2021

In cosa crede chi non crede?

 A inizio 1995 la rivista 'Liberal' aveva proposto al Cardinal Martini e a Umberto Eco di aprire un dialogo per cercare di trovare punti comuni tra mondo laico e mondo cattolico sui fondamenti ultimi dell’esistenza.  Questo libretto dal titolo In cosa crede chi non crede?  aveva poi riportato nel 1996 le lettere che i due filosofi si erano scambiati, ed era stato tradotto e pubblicato in seguito in sedici Paesi. Lo potete trovare in PDF al seguente indirizzo Vedi link

Nel testo è riportato lo scambio epistolare che si è svolto in modo cordiale e franco sui problemi di importanza capitale che hanno spesso diviso i credenti dai non credenti, dal senso della storia al problema dell'aborto, dal sacerdozio delle donne, alle possibilità di un'etica comune, sia a chi crede, che a chi non crede. Laici e credenti si possono incontrare sul terreno di un’etica che non sia vissuta come costume o necessità sociale, ma sia legata a principi solidi, soprattutto quando si agisce nei confronti del prossimo.

Umberto Eco (1932 - 2016) è stato filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non)  nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza.  

Carlo Maria Martini ( 1927-2012) ha svolto un’intensa attività sia di pubblicazione scientifica sia di predicazione di Esercizi spirituali. Si è impegnato nel dialogo ecumenico e in quello interreligioso (in particolare con l’ebraismo). Nel 1979 venne nominato arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II e poi proclamato cardinale nel 1983. Fra le diverse iniziative da lui avviate hanno avuto ampia risonanza la Scuola della Parola, le Scuole di formazione all’impegno sociale e politico e la Cattedra dei non credenti. Dal 1986 al 1993 è stato presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee; molte delle sue pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue e vengono lette nei cinque continenti, da credenti e non credenti.

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