La sacra sillaba AUM e il suo significato.
Molti, per un motivo o per un'altro nel loro percorso spirituale si ritrovano a pronunciare la sacra sillaba 'AUM' o 'OM'. In realtà essa non è altro che la trasposizione del suono originario dell’universo nel suo procedere e attuarsi, che permea il cosmo in tutte le sue manifestazioni.
La Mandukya Upanisad parla dell'identità tra Atman individuale e Brahman ed associa l'Assoluto con la sillaba sacra Om, nella quale tutto l'universo è compreso. L'Atman-Brahman ha quattro modi di essere, corrispondenti ai quattro stati della coscienza umana. Agli stati di veglia, di sonno con sogni, di sonno profondo, viene infatti aggiunto un quarto stato, turiya.
La sillaba Om è tutto l'universo. Il passato, il presente, il futuro: tutto ciò è compreso nella sillaba Om. E anche ciò che è al di là del tempo, è compreso nella sillaba Om.
Infatti ogni cosa è il Brahman; l'Atman (il Sé) è il Brahman. Questo Atman ha quattro modi di essere.
- Vaisnavara
che abita lo stato di veglia e si ha la conoscenza delle cose esteriori, è la prima lettera, A: poiché è sempre
presente ed è la prima. Colui che comprende questo precetto realizza
ogni suo desiderio ed eccelle in tutto.
- Taijasa
che abita il sogno e si ha la conoscenza delle cose interiori, è la seconda lettera, U: poiché vicino al supremo è
il punto intermedio. Colui che comprende questo precetto supera i limiti
della sua conoscenza e acquista l’equanimità verso tutti gli esseri.
Dalla sua famiglia nascono solo conoscitori del Brahman.
- Prajna
che abita il sonno profondo, è la lettera M, terza lettera della sillaba AUM, poiché è il limite dell’essere, dove tutto giunge al
riassorbimento. Colui che comprende questo precetto segna il confine
estremo di tutto e tutto assorbe in sé. E' quando si è raggiunta l'unità, si è costituiti soltanto di conoscenza, soltanto di gioia.
- Quello
che è privo di suono o lettera è il quarto, Turiya, al di là della
comprensione ordinaria, al di là del mondo fenomenico, il benevolo, il
non-duale.
Dunque l’Om è propriamente il Sé. Colui che comprende questo
insegnamento consegue il Sé.
Quando si trova in questa condizione, l'Atman è il signore di tutto, è l'onnisciente, è il reggitore interno, è il principio di tutte le cose, poiché è l'origine e la fine delle creature.
Si considera come quarto modo di essere quello che è privo di conoscenza delle cose interiori, privo di conoscenza delle cose esteriori, privo della conoscenza di entrambe. Esso non è costituito soltanto di conoscenza, non è conoscitore né non conoscitore. Esso è invisibile, inavvicinabile, inafferrabile, indefinibile, impensabile, indescrivibile, ha come caratteristica essenziale di dipendere soltanto da se stesso; in esso il mondo visibile si risolve, è serenità e benevolenza, è assolutamente non duale. Esso è l'Atman: esso deve essere conosciuto.
Così la sillaba Om è in verità l'Atman nei suoi quattro stati. Colui che così conosce penetra nel sé assoluto con il sé individuale.
Tutto è contenuto nella sillaba Om. La spiegazione che segue ne concerne l’esperienza diretta. Il passato, il presente e il futuro non sono altro che la sillaba Om. Quello che trascende la triade temporale, a sua volta, è l’Om.
OM! Chanti! Chanti! Chanti!
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