Il mondo moderno, con i suoi schermi e il sovraccarico di informazioni, ci costringe a volte a staccare la spina per pensare almeno una volta a noi stessi, per rifocalizzarci... Sempre più operatori turistici propongono quindi soggiorni con yoga o meditazione inclusi, a prezzi non sempre abbordabili. Vediamo qualche proposta..
Ad esempio la proposta "In India, sulle orme dei Beatles" a Rishikesh. Questa città di 100.000
anime nel nord dell'India, nel cuore dell'Uttarakhand, è considerata la
capitale mondiale dello yoga. Un titolo autoproclamato che compete con
Mysore in Karnataka. Secondo la mitologia indù, questa città, una delle
sette sacre del paese, sarebbe la "Porta della terra degli dei", il
passaggio per raggiungere il Paradiso, con un avvertimento però,
evitando gli pseudo guru. Ogni anno, dal 1999, organizza un
Festival Internazionale di Yoga, ormai molto popolare, durante la prima
settimana di marzo. Ma la sua fama risale alla fine degli anni '60,
quando i Beatles soggiornarono nell'ashram Chaurasi Kutia, il luogo
stesso dove scrissero il loro famoso White Album e forse anche alcune
delle canzoni di Abbey Road.
Oggi il bellissimo hotel Ananda In The
Himalayas (Anandaspa.com) offre lezioni di yoga tradizionale di gruppo e individuali con insegnanti solitamente formati alla Bihar School of
Yoga di Rishikesh. Le p osizioni di yoga sono associate ad esercizi di pranayama (respirazione per controllare l'energia) e la
meditazione.
Altro esempio è la proposta "Yoga nei Paesi Baschi, tra passeggiate e meditazione". Vincent
Fontvieille, cofondatore con Gérard Caubet di La Balaguère (Labalaguere.com ), un tour
operator specializzato in escursioni e viaggi a piedi, propone
un'escursione yoga nei Paesi Baschi che, in sei giorni, porterà i
partecipanti dalla cima Mondarrain a Saint-Jean-Pied-de-Port
(Pyrénées-Atlantiques) attraverso il monte Ursuya, le creste di Iparla,
Munhoa e i pendii erbosi delle Peñas de Itsusi. Prima sessione di
yoga al mattino. L'ultima al tramonto. Chi lo desidera può meditare
dopo cena. I percorsi sono davvero facili e non è nemmeno necessario essere esperti di
yoga.
Un altro esempio è la proposta di fare "yoga in Sudafrica", nella Satyagraha House a Johannesburg; che è sia una guest house, che un museo in memoria di Gandhi. Se
l'associazione tra l'India e lo yoga sembra ovvia, lo yoga e il
Sudafrica sembra più improbabile... Comunque questa
casa storica, fu abitata dal giovane avvocato e futuro
Mahatma dal 1908 al 1909. Fu qui che sviluppò il suo concetto di
resistenza passiva, satyagraha in sanscrito. Appena entrati, il luogo
emana serenità... un piccolo parco piantato con speci endemiche ospita
otto stanze individuali, la casa principale e il museo.
Va notato
che questa casa, di proprietà di Voyageurs du monde, corrisponde alla
filosofia del tour operator: qui, nessun profitto sui ritiri. Il denaro
speso dai viaggiatori viene utilizzato per gestire la casa, pagare gli
stipendi, e il resto viene donato a un'associazione. Voyageurs du monde
offre anche un tour gandhiano più esteso che ti porta dal Waterberg a
Città del Capo, con sessioni di yoga e safari.
Altra proposta è quella di "Meditare di fronte alla baia di Porto-Vecchio" in Corsica. Si
tratta di una collaborazione tra l'hotel-ristorante La
Plage-Casadelmar, nella baia di Porto-Vecchio, nel sud della Corsica, e
Les Merveilles (Lesmerveilles.fr/), una "piattaforma di viaggio creativa", che organizza
soggiorni vari. Lo slogan è il seguente: "Essere
connessi al territorio attraverso lo yoga e la meditazione aiuta il
corpo a viaggiare meglio". In programma ci sono due meditazioni al giorno, due sessioni di yoga
(quattro ore in tutto), una dinamica al mattino, una rilassante alla
sera. Ogni sessione inizierà con il rilassamento e la meditazione. Poi
massaggi ed escursioni nel cuore della macchia corsa per scoprire la
flora e le sue fragranze. Si accettano yogi di tutti i livelli.
Un altra proposta, insolita è un "viaggio introspettivo in Israele", nel cuore del deserto. Il
turismo in Israele è spesso limitato a pochi siti importanti:
Gerusalemme e i luoghi santi, Tel Aviv e le sue spiagge, Eilat e la
Galilea... Il Negev rimane un luogo di passaggio per chi vuole andare al
Mar Rosso. Tuttavia, questo bel deserto si presta alla meditazione e all'introspezione. Dogood
Yoga offre un pacchetto di lezioni di yoga all'Ezuz Desert Lodge. Il
pacchetto include un'ora e mezza di yoga quotidiano all'alba (paesaggio
magico), lezioni di meditazione, workshop di musica e trekking sulle
dune.
L'associazione Merveilles (https://www.lesmerveilles.fr/), una "piattaforma di viaggio di esplorazione interiore", organizza ritiri di "Yoga e trekking" nelle Alpilles, a Formentera e in Toscana. Qui non si tratta di digiunare o di bere del brodo. Nel menu della cena c'è una delicata purea di piselli con lenticchie e fiori commestibili, seguita da scorfano con bietole. L'olio d'oliva è, naturalmente, ultra-locale: le olive vengono dal giardino. Degustazioni di vini naturali, accompagnate da discussioni con Jonathan Nossiter, regista del film Mondovino e sostenitore della biodinamica. Ogni partecipante al soggiorno riceve un massaggio da Jimmy Jarnet, una star del massaggio e del benessere a Parigi. "Durante i nostri ritiri, offriamo morbidezza, ricreiamo un bozzolo. Proponiamo di avvicinarci alla gioia interiore".
La Pensée sauvage (https://lapenseesauvage.com/), organizza "soggiorni per cure personalizzate e tonificanti"; Pioniera nel suo genere in Francia, è stata lanciata nel 2004 con un primo centro nel Vercors. Ora porta i suoi clienti anche a Ibiza e Madeira, in Corsica e Svizzera.
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