lunedì 24 gennaio 2022

Ritiri di alto livello, lontano dagli ashram

Ritiri di altissimo livello, sempre più lontani dagli ashram,  combinano yoga, passeggiate, meditazione e filosofia in luoghi mozzafiato. Destinazioni soleggiate, hotel pieni di stelle e attività si mescolano in un gioioso miscuglio di yoga, escursioni, iniziazione alla meditazione, cucina sana e massaggi.  In questi mondi lussuosi, si esorta "a non negare le nostre emozioni, ma a lasciarle fluire attraverso di noi e ad osservarle". Lo yoga non è una bolla.  
 Questa versione glamour del buon vecchio ritiro di yoga in un ashram è in piena espansione. Le destinazioni sono soleggiate - Corsica, Sardegna, Baleari, Grecia, Provenza, Marocco, Costa basca e le associazioni offrono una pausa in luoghi sublimi agli abitanti della città che vogliono lasciarsi andare e fare un passo indietro..

In tutte le grandi città occidentali, gli studi di yoga e i centri di mindfulness stanno spuntando come Starbucks. A Parigi ci sono più di un centinaio di posti dove si può praticare yoga, un buon quarto dei quali ha aperto negli ultimi tre anni, a cui bisogna aggiungere le mense salutari, i centri di meditazione e i negozi che vendono prodotti come tappetini, vestiti e altri accessori per la pratica.   Un tempo rivolti a una clientela percepita come baba cool, questi luoghi ora si rivolgono ai trendy, ai borghesi snob, ai ricchi e si fanno pagare di conseguenza: 20 euro per mezz'ora di meditazione, da 25 a 30 euro per un'ora di lezioni di yoga di gruppo. A questi prezzi, lo yoga si pratica in studi eleganti dal design raffinato, luci soffuse, tappetini colorati, a volte famosi vicini di tappetino, un'atmosfera piena di oli essenziali, spogliatoi pieni di cosmetici biologici.    A questo movimento glamour dello yoga a Parigi, fa parte il Tigre Yoga Club, il tempio dello yoga chic che riunisce decine di pratiche, in luoghi sublimi che sono allo stesso tempo "un club del benessere, un centro di yoga e meditazione, uno studio di pilates, un istituto di massaggi, un bar biologico e vegano, e un accogliente e caldo salotto-biblioteca".  I responsabili di questi centri non credono che queste pratiche siano una moda, ma un "profondo cambiamento nello stile di vita" e concludono dicendo  "la pratica dello yoga non fa male a nessuno".  Il che non è sempre vero.

Un altro fenomeno è la straordinaria impennata di ritiri, studi e corsi di formazione per diventare insegnante di yoga. Adesso si ottiene un certificato e si diventa insegnante di yoga dopo un corso di un mese. Alcuni yoga dinamici sono diventati molto popolari, come l'Acroyoga, lo Strala Yoga, il Very Intense Hip-Hop Yoga.  In questa corrente troviamo anche yoga orientati alla performance, come il  Warriors Yoga. Gli allievi/e fanno contorsioni, i loro corpi sono modellati in leggings colorati con tagli sofisticati e sensuali. I loro vestiti alla moda costano svariate centinaia di euro.    E' questo il periodo dell'avvento di "instayogi", queste star dei social network trasformate in insegnanti di yoga (o il contrario) sono numerosi nel postare foto sublimate delle loro posture accompagnate dall'inevitabile gibberish (incomprensibili) messages new age ("prendi le tue occasioni", "cogli l'attimo", "tieni il tuo cuore" e hasthags #chakra #strongspirit #eatclean #selflove).

I video che si trovano sui social di questi "instayogi" sono pieni di grandi spaccate, testa all'indietro, gambe in avanti, acrobazie tanto sofisticate quanto sensuali. Così l'immagine del guru indiano si è dissolta in quella della giovane donna tonica che si contorce in bikini a bordo piscina.
Oggi, essere alla moda, significa prendersi cura di se stessi.  I marchi l'hanno capito e hanno scelto come ambasciatori per le loro gamme di abbigliamento yoga, non degli yogi in pantaloni informi, ma delle giovani donne belle e sportive. Nike ha scelto Clotilde Chaumet. Adidas sta lavorando con Aria Crescendo e l'ex modella e conduttrice televisiva Clio Pajczer (138.000 followers su Instagram), che si descrive come "100% influencer e insegnante di yoga".
Questa iperestetizzazione dei corpi dei praticanti di yoga porta alla confusione tra gli studenti e le persone vogliono fare yoga per perdere peso o costruire muscoli, dimenticando l'aspetto meditativo della pratica. La ginnastica è un dispendio di energia mentre lo yoga serve a guadagnare energia.
Si va in palestra, si pratica lo yoga come se si appartenesse a un club. Ci sono comunque, i puristi che  come me, rimangono fedeli agli ashram degli anni 70.

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