Ritiri
di altissimo livello, sempre più lontani dagli ashram, combinano yoga, passeggiate, meditazione e
filosofia in luoghi mozzafiato. Destinazioni soleggiate,
hotel pieni di stelle e attività si mescolano in un gioioso miscuglio di
yoga, escursioni, iniziazione alla meditazione, cucina sana e massaggi. In questi mondi lussuosi, si esorta "a
non negare le nostre emozioni, ma a lasciarle fluire attraverso di noi e
ad osservarle". Lo yoga non è una bolla.
Questa versione glamour del buon vecchio ritiro di yoga in un ashram è in
piena espansione. Le destinazioni sono soleggiate - Corsica, Sardegna,
Baleari, Grecia, Provenza, Marocco, Costa basca e le associazioni offrono una
pausa in luoghi sublimi agli abitanti della città che vogliono lasciarsi
andare e fare un passo indietro..
In tutte le grandi città occidentali, gli studi di yoga e
i centri di mindfulness stanno spuntando come Starbucks. A Parigi ci
sono più di un centinaio di posti dove si può praticare yoga, un buon
quarto dei quali ha aperto negli ultimi tre anni, a cui bisogna
aggiungere le mense salutari, i centri di meditazione e i negozi che
vendono prodotti come tappetini, vestiti e altri accessori per la
pratica. Un tempo rivolti a una clientela percepita come baba
cool, questi luoghi ora si rivolgono ai trendy, ai borghesi snob, ai ricchi e
si fanno pagare di conseguenza: 20 euro per mezz'ora di meditazione, da
25 a 30 euro per un'ora di lezioni di yoga di gruppo. A questi prezzi,
lo yoga si pratica in studi eleganti dal design raffinato, luci soffuse,
tappetini colorati, a volte famosi vicini di tappetino, un'atmosfera
piena di oli essenziali, spogliatoi pieni di cosmetici biologici. A questo movimento glamour dello yoga a Parigi, fa parte il Tigre Yoga Club, il tempio
dello yoga chic che riunisce decine di pratiche, in luoghi sublimi che
sono allo stesso tempo "un club del benessere, un centro di yoga e
meditazione, uno studio di pilates, un istituto di massaggi, un bar
biologico e vegano, e un accogliente e caldo salotto-biblioteca". I responsabili di questi centri non credono che queste pratiche siano una moda,
ma un "profondo cambiamento nello stile di vita" e concludono dicendo "la pratica dello yoga non fa
male a nessuno". Il che non è sempre vero.
Un altro fenomeno è la straordinaria impennata di ritiri, studi e corsi di formazione per diventare insegnante di yoga. Adesso si ottiene un certificato e si diventa insegnante di yoga dopo un corso di un mese. Alcuni yoga dinamici sono diventati molto popolari, come l'Acroyoga, lo Strala Yoga, il Very Intense Hip-Hop Yoga. In questa corrente troviamo anche yoga orientati alla performance, come il Warriors Yoga. Gli allievi/e fanno contorsioni, i loro corpi sono modellati in leggings colorati con tagli sofisticati e sensuali. I loro vestiti alla moda costano svariate centinaia di euro. E' questo il periodo dell'avvento di "instayogi", queste star dei social network trasformate in insegnanti di yoga (o il contrario) sono numerosi nel postare foto sublimate delle loro posture accompagnate dall'inevitabile gibberish (incomprensibili) messages new age ("prendi le tue occasioni", "cogli l'attimo", "tieni il tuo cuore" e hasthags #chakra #strongspirit #eatclean #selflove).
I video che si trovano sui social di questi "instayogi" sono pieni di grandi spaccate, testa all'indietro,
gambe in avanti, acrobazie tanto sofisticate quanto sensuali. Così l'immagine
del guru indiano si è dissolta in quella della giovane donna tonica che
si contorce in bikini a bordo piscina.
Oggi, essere alla moda, significa prendersi cura
di se stessi. I marchi l'hanno capito e hanno scelto come ambasciatori
per le loro gamme di abbigliamento yoga, non degli yogi in pantaloni
informi, ma delle giovani donne belle e sportive. Nike ha scelto
Clotilde Chaumet. Adidas sta lavorando con Aria Crescendo e l'ex modella
e conduttrice televisiva Clio Pajczer (138.000 followers su Instagram),
che si descrive come "100% influencer e insegnante di yoga".
Questa
iperestetizzazione dei corpi dei praticanti di yoga porta alla
confusione tra gli studenti e le persone vogliono fare yoga per perdere peso o costruire muscoli, dimenticando
l'aspetto meditativo della pratica. La ginnastica è un dispendio di
energia mentre lo yoga serve a guadagnare energia.
Si
va in palestra, si pratica lo yoga come se si appartenesse a un club.
Ci sono comunque, i puristi che come me, rimangono fedeli agli ashram degli
anni 70.
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