domenica 27 febbraio 2022

Gertrude Bell

Gertrude Lothian Bell (1868-1926) fu la prima donna inglese a laurearsi ad Oxford in Storia moderna, fra l'altro contraddicendo le tesi dei docenti durante gli esami.  E' stata archeologa, esploratrice e soprattutto una donna di straordinaria cultura e intelligenza, conosceva il persiano e l'arabo ed ha lavorato come spia del Governo Britannico a fianco del mitico colonnello  Lawrence d’Arabia, durante la prima guerra mondiale.

All’inizio del Novecento, ha attraversato in solitaria i deserti della Palestina, della Siria, dell’Iran, dell’Iraq e della penisola arabica. Il  deserto è stato il  suo vero amore.  I beduini, incantati da quella straniera che cavalcava come un uomo, vestita con kefiah e soprabito, la chiamarono El Khatun (“La Signora”).  Visitò Istanbul e Teheran, si appasssionò allo studio del persiano e a fine Ottocento si trasferì a Gerusalemme per imparare l’arabo. Tra il 1900 e il 1912, armata di taccuini e macchina fotografica, viaggiò da Gerusalemme a Damasco, da Antiochia a Najaf, tracciando schizzi di città perdute, mappe (utilizzate dla Governo inglese) e scattando migliaia di foto, che poi raccolse in saggi e libri di viaggio.

Non fu fortunata in amore, a 23 anni si innammorò di Henry Cadogan. Lei lo considerava "una persona incantevole", ma questa relazione non era approvata dalla famiglia, che non considerava Henry un buon partito. Poi si innamorò Dick Doughty-Wylie, che però era sposato; i  due amanti vissero una passione sotterranea ed epistolare, senza osare sfidare le regole della società.

Diventata una delle principali alpiniste del suo tempo,  scalò molte vette delle Alpi, una delle quali porta il suo nome. Nel 1894 pubblicò il suo primo libro di viaggio, “Safar Nameh: Persia Pictures”, e furono pubblicate le sue traduzioni in inglese di “poesie dal Divan of Hafiz”.
Dopo la guerra, Bell cercò di aiutare gli arabi all'autodeterminazione e fu invitata a varie Conferenze di pace del 1919 e nel 1921, durante le quali si stabilirono i confini dell’Iraq.  Fu lei a tracciare i confini del futuro Stato e  a creare il museo archeologico di Baghdad. Appoggiò e consigliò il nuovo re, l’emiro Faisal, nella costruzione dell'Iraq. Carta geografica alla mano, illustrava a Faisal tutto quello che avrebbe dovuto sapere sul suo nuovo regno, consigliandolo persino sull’arredamento della reggia. 

Il suo smodato vizio del fumo, i ricorrenti attacchi di malaria e infine il clima caldo-umido dell’estate a Baghdad ebbero alla fine la meglio sulla sua tempra, tanto che divenne sempre più emaciata e sofferente.  La 53enne Gertrude, "zitella" inglese che adorava i cappellini e gli abiti di seta, ma che non aveva amici ma solo colleghi, cominciò a soffrire molto la solitudine e la non azione. Cadde in depressione e, per la prima volta nella sua vita, pensò di lasciare l'Oriente.  “La mia vita qui è in piena solitudine: non so cosa fare nei pomeriggi” confidò alla matrigna. “A parte il museo questa vita non mi diverte affatto”.   Una sera, tre giorni prima del suo cinquantottesimo compleanno, prese una dose di sonniferi più forte del solito. Si addormentò, per non svegliarsi più, fra l'11 e il 12 luglio 1926. I funerali si svolsero alla presenza di una folla immensa che s’interrogava: fatalità o suicidio? La tomba della "Signora",  si trova nel cimitero inglese di Baghdad. 

 ___________    Risorse:

  • Il documentario intitolato “Medio Oriente: il grande intrigo” è disponibile in streaming su Raiplay ed è dedicato alla vita di Gertrude Bell e alle vicende che hanno devastato il Medio Oriente.
  • Il regista Werner Herzog girò il film biografico "The Queen of the Desert" basato sulla vita di Gertrude Bell, "La regina senza corona dell'Iraq". Ad interpretare il ruolo dell'eroina  è  Nicole Kidman.
  • Le registe Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum girarono "Letters from Baghdad" consegnandoci non soltanto un film biografico, ma anche un pregevole esempio di ricostruzione storica.

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