Mario Thanavaro (1955 - ) è Maestro di meditazione Vipassana e insegna vari temi riguardanti la spiritualità. Insieme alla Dott.ssa Enzina Luce Franzese è il fondatore dell’Associazione Amita Luce Infinita e ne è il presidente. Ha scritto oltre quindici libri riguardanti il Buddhismo, la meditazione e la consapevolezza dell’esistenza umana. Conduce ritiri e incontri di meditazione online e in varie città d’Italia.. https://www.mariothanavaro.it/
La ricerca interiore e' un omaggio alla vita, un percorso di risveglio della coscienza e alla ricerca di un senso che porta alla liberazione dall'inizio al non io..
La sofferenza è sempre presente nella nostra vita, ma se Dio esiste esiste, ed è buono e misericordioso e onnipotente, perchè non interviene? Perchè non impedisce il male? Anche il Papa Giovanni Paolo II, una domenica di ottobre nle 1985, parlò del silenzio assordante di Dio di fronte a tanta sofferenza.
La sofferenza può prendere la forma dell'angoscia, del vuoto interiore, della depressione, del male di vivere, del senso di inutilità della vita. La felicità è la gioia sono gli obiettivi di ogni persona e la vita e' uno spazio luminoso, aperto pronto ad accoglierci. Basta passare dalla sofferenza alla gioia.
La sofferenza a volte è funzionale a comprendere il vero e profondo significato della vita. La maggior parte della sofferenza che viviamo appartiene all'ambito relazionale e affettivo. Il meglio è il peggio di noi viene fuori quando siamo in relazione. Il dolore è inevitabile e nell'arco della vita lo proveremo tutti. La sofferenza è ciò che aggiungiamo al dolore; è il dolore fisico potenziato, al dolore fisico si aggiunge la frustrazione psicologica.
Il dolore può liberare onde di energia creativa, vedi l'opera di Frida Kahlo o l'urlo di Munch pieno di paura, angoscia e disperazione e che esprime l'impotenza di fronte all'ineluttabile e funesto destino umano.
La felicità umana è l'obiettivo di tutti, ma può essere trovata solo nel profondo del proprio cuore. E' nella quotidianità che troviamo le occasioni per la riscoperta della gioia. Ci dobbiamo educare ed addestrare a vivere senza risentimento, senza pessimismo e senza rimpianti ed esplorare nuove dimensioni della coscienza. Ci accorgeremo con il passare del tempo che all'esterno non è cambiato niente, ma è all'interno che è avvenuta una rivoluzione della coscienza.
La meditazione è lo strumento per facilitare questo percorso. Per meditazione si intende la capacità di guardare, vedere, osservare e realizzare le cose così come sono. La spiritualita è un processo di maturazione della coscienza che ci permette di uscire dalla visione dualistica io-mondo, percepire la scomparsa dell'io, andare al di là della percezione di oggetti e sensazioni, sentirsi parte integrante di quella realtà che ci circonda. In qualche modo sentirsi Dio.
Dopo essere riusciti a risolvere i nostri conflitti interiori, occorre ritornare nel mondo, guardarlo con occhi diversi per riscoprirne l'umanità. Manca ancora una cultura che ci educhi ad stare aperti alla difficoltà, alla sofferenza e al dolore di un altro essere umano.
Il frutto della pratica meditativa è l'espressione naturale della gioia di vivere, della percezione dell'essere al di là di qualsiasi ricerca, dubbio e illusione. Il riuscire a vivere in armonia facendo parte del tutto, liberi da una volontà limitata e da una coscienza individualizzata.
Come dice Krishnamurti: la fioritura dell'amore è la meditazione. Spesso tendiamo a guardare fuori di noi alla ricerca di un essere perfetto, un santone, un maestro, mentre dovremmo vivere la nostra vita con fiducia, compassione e amore senza cercare miti e modelli da seguire. La felicità è dentro di noi. Noi siamo questa realtà ultima, noi siamo Dio. Una persona illuminata non è qualcuno che ha raggiunto l'ultimo gradino di una scala. L'illuminazione è smettere di salire o scendere una scala, è un ritornare ad essere naturali e vivere la vita con generosità, compassione, coraggio, umiltà, saggezza, vivere con gioia e amare.
Nessun commento:
Posta un commento