venerdì 21 ottobre 2022

La spiritualità secondo Christophe André

 Dal testo Meditare, giorno dopo giorno – Méditer, jour après jour - di Christophe André

La piena consapevolezza ci aiuta a capire che i nostri momenti di felicità sono come fiori, belli e fragili, effimeri come le nostre vite. Queste felicità che abbiamo sperimentato rimangono con noi per l'eternità. [...] Siamo esseri di connessione e di amore. Senza nutrimento emotivo siamo in pericolo, non cresciamo. Senza amore, viviamo male.

La pratica spirituale può esistere fuori della pratica religiosa. La spiritualità è la parte più elevata della nostra vita psichica, quella dove siamo confrontati con l’assoluto e con quello che è al di là della nostra comprensione. E’ un andare al di là del nostro ego, restando aperti su tutto e dunque anche sul non conosciuto. E' un cercare di affrontare l’infinito, l’eternità e l’assoluto. La spiritualità presuppone un impegno fino al punto di lasciare andare tutto, sbarazzarsi dei nostri sforzi ed obiettivi ed abbandonarsi totalmente e aprirsi alla contemplazione. Contemplare è un guardare lungamente e con ammirazione che presuppone come base la calma e il non giudizio, ossia la piena coscienza.

André Compte-Sponville dice che “il mistico è colui che vede la realtà faccia a faccia”, non è più separato dal reale né dal discorso, né dal tempo, né dalla mancanza, né da lui stesso. Fa l’esperienza dell’assoluto qui e adesso.  Con la piena coscienza si prova l’abolizione delle frontiere inutili tra fuori e dentro di sé, un sentimento di fusione di sé con l’ambiente esterno. Non ci sono più limiti, ma solo legami.  Quando si vive pienamente l’istante presente, si prova l’eternità.

L’estasi è una uscita da se stessi e una fusione con qualcosa di più grande: una rivelazione divina, l’accesso ad un altro mondo, in uno stato di coscienza diverso dell’abituale. Una caduta in se stessi ed una specie di auto-appagamento. Christian Bobin dice: “Ho improvvisamente compreso che la vita mi offrirà una serie di problemi meravigliosamente insolubili. Con questo pensiero, è entrato nel mio cuore l’oceano di una pace profonda”.

Il Buddhismo affronta il tema dell’amore altruista attraverso quattro pratiche meditative: 1- L’amore benevolente che consiste a pensare alle persone che amiamo e ad amarle veramente, qui e adesso. 2- La meditazione di compassione, che consiste a portare il nostro pensiero sulle sofferenze dei nostri cari. 3-  La meditazione di gioia altruista che ha come obiettivo di riuscire a gioire sinceramente della felicità degli altri. 4- Infine, c’è la meditazione di equanimità, durante la quale si raccomanda di auspicare il bene di tutti gli esseri umani, anche sconosciuti. Più l’essere umano è felice, e soffre meno, meno farà soffrire gli altri.  Gli insegnamenti buddhisti, con la visione penetrante, ci aiutano ad accedere alla vera natura dei fenomeni, alla loro vacuità. Noi siamo come degli arcobaleni: esistiamo, ci dissolviamo, ci ricomponiamo.

La pratica della piena coscienza ha delle alternanze regolari di ritiro meditativo su sé stessi e di apertura al mondo. La meditazione, se praticata regolarmente, con umiltà e pazienza, serve a rompere i nostri vecchi automatismi di cui siamo vittime, serve a sviluppare le nostre capacità di riflessione e di concentrazione, e gestire le emozioni del quotidiano. Nonostante si riesca ad arrivare a risultati accettabili,  c’è sempre la ricaduta del praticante, e quei piccoli traguardi raggiunti vengono meno.

Ci sono tre livelli di esercizi: la pratica formale, la pratica breve, ossia durante la giornata bisogna cercare di trovare degli spazi di respirazione, e poi la vita in piena coscienza.   ___________________

Libri consigliati

  • Khyentsé Rinpoché D., Le trésor du couer des etres éveillés, Le Seuil, Paris, 1996
  • Thich Nhat Hanh, Le miracle de la pleine conscience. Manuel pratique de méditation, J’ai Lu, Paris, 2008
  • Vénérable Hénépola Gunaratana, Méditer au quotidien: Une pratique simple du bouddhisme, Marabou, Paris, 1995
  • Mingyour Rinpoché Y. Bonheur de la méditation, Paris, Fayard, 2007
  • Matthieu Ricard, Chemins spirituels. Petite anthologie des plus beaux textes tibètains, Paris, NiL, 2010,
  • Matthieu Ricard, L’Art de la mèditation, Paris, NiL, 2008
  • Hanson R. et Mendius R., Le cerveau du Bouddha. Bonheur, amour et sagesse au temp des neurosciences, Paris, Les Arènes, 2011
  • Rosenfeld F., Méditer, c’est se soigner, Paris, Les Arènes, 2007
  • John Kabat Zinn, Où tu vas, tues. Apprendre à méditer pour se libérer du stress e des tensions profondes, Paris, J’ai Lu, 1996
  • John Kabat Zinn, L’Eveil des sens. Vivre l’instant présent grace à la pleine conscience, Paris, Les Arènes, 2009
  • John Kabat Zinn, Mèditer, 108 lecons de pleine conscience, Paris, Les Arènes, 2010
  • William M. Mèditer pour ne plus déprimer. Paris, Odile Jacob, 2009
  • Maex E. Mindfulness: apprivoiser le stress par la pleine conscience, Bruxelles, De Boeck, 2007
  • John Kabat Zinn, Au coeur de la tournmente, la pleine conscience, Bruxelles, De Boeck, 2009
  • Fehmi L et Robbins J., La Plein conscience. Guérir le corps et l’esprit par l’éveil de tous les sens, Paris, Belfond, 2010.

Site: Association francophone - www.association-mindfulness.org/

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