Lo yoga è una disciplina antica e che arriva da lontano, e a poco, a poco nei secoli (ma anche più recentemente) sono venute a delinearsi tantissime tipologie di yoga, ognuna delle quali si focalizza su aspetti e modalità diverse. Insomma, le diverse tipologia di yoga possono essere anche parecchio diverse tra di loro, e proprio questo può creare una certa difficoltà quando si tratta di scegliere un corso di yoga ed è difficile individuare il tipo di yoga più adatto. Io personalmente ritengo che più lo stile di yoga si avvicina alla antica disciplina e più è valido, i cui obiettivi sono di trovare un'armonia tra corpo, mente, respiro, energia e arrivare a elevati stati di coscienza. Comunque per ottenere risultati accettabili occorre praticare con costanza e per un medio periodo. Poi, ovviamente la scelta dipende dai risultati che si vogliono ottenere: se ci accontentiamo di eliminare lo stress, tonificare il corpo o dimagrire si sceglieranno stili meno impegnativi, che però bisogna sottolineare non hanno molto in comune con la nobile disciplina dello yoga.
Ecco quali sono le principali tipologie di yoga più conosciute e praticate, per ognuna sono evidenziati i principali
benefici e le caratteristiche più evidenti:
-Hatha yoga. È lo
stile più antico e tradizionale. Nasce per ristabilire l’equilibrio
dentro di noi ed è adatto ai principianti. Le sequenze hanno un ritmo
lento, i movimenti sono morbidi, le posizioni possono essere proposte in modo semplificato e alla portata di tutti; e
per questo è indicato per chi vuole iniziare per gradi. Il metodo Sivananda è basato sulla filosofia diffusa
da Swami Sivananda, fa parte di un percorso che coinvolge mente e cuore e
si basa su una pratica intervallata tra movimenti, meditazione e
pranayama oltre che sulla dieta e sul pensiero positivo.
-Ashtanga. Nato
da Pattabhi Jois. È caratterizzato da un ritmo rigoroso, più sequenze
fisse e movimenti precisi. Fondamentale l’allineamento. È utile per chi
vuole lavorare sul ritmo, sul cardio e allo stesso tempo sulla mente.
Indicato anche per migliorare la resistenza.
-Iyengar. Nasce da
uno dei più importanti yogi chiamato proprio Iyengar. Si focalizza sugli
allineamenti delle posizioni e sul respiro. Prevede l’uso di supporti come blocchi, fasce, coperte etc, per
facilitare la corretta esecuzione delle posizioni. E’ meno dinamico da
un punto di vista cardiovascolare rispetto al vinyasa e al power, e lavora sulla forza muscolare e
sulla resistenza.
-Yin Yoga è uno stile di yoga a ritmo lento come esercizio, che incorpora i principi della medicina tradizionale cinese, che a differenza dei più diffusi lavora sull’allungamento
profondo, ossia sulla fascia del corpo, non sui muscoli. Porta
all’ascolto del corpo e prevede pochi movimenti e molto lenti. Indicato
per chi si vuole osservare e chi vuole raggiungere la calma interiore.
-Vinyasa. E'
un tipo di yoga dinamico che prevede una sequenza di movimenti fluidi e continui. Unisce
il respiro ai movimenti e non prevede pause. Ha un’intensità piuttosto
elevata e durante la pratica ci si concentra sull’energia. Non prevede sequenze
prestabilite: cambiano di lezione in lezione. Unisce equilibrio, forza e
flessiblità ed è praticabile da chi ha già un grado
di allenamento minimo.
-Kundalini. Ideato da Yogi Bhajan. Il
focus è su respiro e meditazione e lo scopo è quello della
purificazione. E’ utile per prendere consapevolezza, per chi vuole
intraprendere un percorso spirituale risvegliando la propria energia.
-Yoga Nidra. Conosciuto
anche come yoga del sonno, lo yoga Nidra si basa su un'attività di
autorilassamento e di consapevolezza della coscienza che - durante la pratica
- dovrebbe portare a uno status di pre-sonno. Si tratta comunque di una
pratica utilissima per raggiungere il rilassamento e scacciare l'ansia.
-Bikram. Conosciuto
anche come hot yoga, la sua particolarità sta nel fatto che si pratica a
una temperatura di 38 gradi. La pratica è basata su 26 posizioni fisse
ma la sequenza non è prestabilita. Si può considerare uno stile di yoga
purificatore e detox, utile per la perdita di peso.
-Power yoga. Nato
con l’intento di generare energia e calore, è la pratica più rapida e
intensa. Sviluppa sia forza che resistenza ed è indicato per gli
sportivi, per chi ha bisogno di
non pensare e di muoversi, chi ha bisogno di usare e richiamare energia.
-Anusara. In
sanscrito significa “fluire con grazia” e si può interpretare anche con
“seguire il proprio flusso”. Porta alla positività e alla pace
interiore. Dal punto di vista pratico unisce caratteristiche dell’hatha
alla filosofia induista e tantrica ed è uno stile dinamico e armonico.
Lavora sia sulla parte spirituale che sugli allineamenti. E’ indicato
per chi vuole intraprendere un percorso e aprirsi al mondo. Ha un
effetto terapeutico.
-Karma yoga. Soprattutto
spirituale, meditativo. Adatto a chi vuole liberarsi dallo stress,
staccare dal mondo comune di tutti i giorni. E’ definito lo yoga
dell’azione e come altri porta alla crescita personale.
-Raja yoga. Yoga
regale. Riprende gli Yoga Sutra di Patanjali e quindi è inserito in un
percorso personale. E’ una pratica mentale, che attraverso i movimenti
fisici porta allo sviluppo della conoscenza e all’elevazione spirituale.
-Yoga della risata. Come
dice il nome si concentra sul ridere, sul richiamo attivo della
felicità. A partire esercizi di respirazione e vocalizzi, produce
emozioni e permette di lavorare sul benessere personale.
Adesso illustriamo in modo più dettagliato l'Hatha yoga che è il metodo più tradizionale. L'Hatha yoga è uno degli stili di yoga più praticati in tutto il mondo è ed particolarmente apprezzato in Occidente. Nonostante il termine Hatha abbia un significato più ampio di quello usato ad oggi, di solito quando sia pratica una lezione Hatha Yoga si sceglie uno stile mediamente intenso in cui si lavora sia sulle posizioni (asana) che sul benessere mentale. Lo scopo di questa pratica è quello di calmare la mente e lo spirito attraverso la pratica fisica. Rispetto ad altri stili di yoga, l'Hatha yoga si concentra su posizioni statiche e ciò permette più facilmente di interiorizzare. Per questo, è particolarmente indicato per chi non ha mai praticato e vuole iniziare un percorso yoga.
Grazie alla pratica costante dell'Hatha yoga si migliora l'equilibrio e la postura. Durante una lezione hatha si lavora spesso sull'allungamento della colonna vertebrale e nel tempo si hanno grandi benefici per mal di schiena, dolori cervicali e problemi posturali, anche derivanti dalla scoliosi.
L'Hatha yoga lavora anche sulla disintossicazione del corpo e sul regolamento del nostro metabolismo, andando a eliminare le tossine e migliorando la funzionalità dei nostri organi interni e le ghiandole grazie alle pressioni esercitate durante le posizioni.
Oltre ai benefici di tipo fisico, influisce anche a livello morale e psichico migliorando l'umore nel breve e nel lungo termine. Infatti, come gli altri stili di yoga, la pratica costante favorisce rilassamento e concentrazione e aiuta a prevenire e contrastare stati di depressione, insonnia, stress, ansia e panico.
Durante una lezione di Hatha Yoga vengono praticate diverse posizioni, associate al respiro. Tra le più comuni ci sono il cane a faccia in giù, il gatto, la pinza. Oltre a queste, si pratica spesso la posizione dell'albero (vriksasana), che è una posizione di equilibrio su una gamba e la posizione della barca (navasana) che è una posizione seduta in cui si attivano in modo particolare gli addominali. Infine, è spesso inclusa anche la posizione del triangolo (trikonasana) che permette sia l'apertura del cuore e delle anche e lavora su diversi allineamenti migliorando la postura. Nel complesso, si può dire senza dubbio che l'Hatha yoga sia una pratica completa che ci aiuta a migliorare non solo il nostro benessere ma anche il nostro stato di salute fisico e mentale.
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