La pratica dello yoga ci permette di portare alla superficie le nostre qualità positive innate come benevolenza, compassione, altruismo, tolleranza, atteggiamento non giudicante e pace e utilizzarle nelle nostre relazioni quotidiane. Diventare un miglior essere umano è un obiettivo molto ambizioso ma non è il vero scopo dello yoga. Lo scopo principale dello yoga è il conseguimento della trasformazione della coscienza, è un cammino verso elevati stati di consapevolezza e coscienza. Lo Yoga è una forma di unione tra se stessi e l'universo. Una forma di presenza assoluta.
È l'unione dei vari piani dell'esistenza: un'armonia di corpo, mente e respiro e energia. E' l'abbandonarsi al Tutto, al Divino (Ishvara pranidhana), il sentire di far parte di qualcosa di più grande. È soprattutto un percorso psico-fisico ed energetico, di allineamento, espressione ed espansione del corpo, dell'anima e della mente attraverso l'unione di movimento, respiro e silenzio.
Questo cammino include la pratica di posizioni fisiche (asana), respirazioni (pranayama), meditazioni, comportamenti etici che includono il rispetto per ogni forma di vita e un’alimentazione sana e rispettosa della natura. Il benessere psico-fisico è un semplice effetto collaterale, la mera conseguenza di trattare il corpo come un dono sacro (nello yoga il corpo è il tempio su cui costruire il percorso).
Lavorando sul piano psico-emozionale, il praticante di Yoga riesce a definire meglio il proprio cammino esistenziale.
Lo Yoga investe il corpo e la mente
in senso pratico, al fine di rendere la mente duttile attraverso
l’addestramento fisico, e viceversa.
La pratica dello yoga è caratterizzata da una serie di tecniche corporee
statiche e dinamiche: posture fisse,
respirazione, meditazione, ripetizione di mantra, tecniche di purificazione. Permette di conseguire efficaci
benefici a livello fisico sciogliendo le tensioni, tonificando la
muscolatura, curando la salute delle articolazioni e degli organi
interni, migliorando la circolazione, la postura, la capacità polmonare e
rafforzando il sistema immunitario. Inoltre, con l’assiduità e la
costanza di una pratica regolare, lo Yoga estende i suoi benefici oltre
il corpo fisico: permette di concentrare la mente e di rilassarla,
riducendo notevolmente lo stress.
Le posizioni dello Yoga (in sanscrito: asana), concepite per aumentare la flessibilità del corpo e il tono muscolare, attivano il sistema cardio-circolatorio, tonificano il sistema nervoso e favoriscono conseguentemente il controllo delle proprie emozioni e la concentrazione. L’esecuzione di asana si accompagna a un senso di benessere e di stabilità fisica e mentale, porta ad una maggiore consapevolezza dei processi fisici e psichici.
Le numerose tecniche di respirazione (pranayama) ci aiutano a contrastare l’eccesso di stress, ridurre i disturbi del sonno, aumentare la facoltà di controllo e gestione della sfera psico-emotiva.
Allo scopo di calmare l’iperattività e la dispersione della mente vengono insegnati metodi di rilassamento psico-fisico e, in seguito, specifiche tecniche di concentrazione e meditazione.
Con la pratica costante e regolare, la meditazione attiva la sfera intuitiva e aumenta la creatività personale e quindi si rivelano le grandi potenzialità latenti in ognuno di noi.
Benché il suo scopo originario non sia il miglioramento dello stato di salute ma la realizzazione spirituale, il benessere fisico che deriva dalla pratica dello Yoga non è secondario, al punto che il suo valore terapeutico oggi è riconosciuto e attestato. Lo Yoga può essere praticato da tutti senza difficoltà, così, si ricorre allo Yoga per curare le patologie più diverse,
rendendolo di fatto praticato in tutto il pianeta e generando una miriade di pratiche particolari, tra gli altri, la ginnastica
dolce, lo stretching e il Pilates.
"Se si pratica lo yoga con costanza nel tempo, ne risulta di solito una maggiore ampiezza di movimento di molte articolazioni, un’accresciuta libertà di movimento del corpo tutto e anche più forza e più equilibrio nel compiere i movimenti stessi". (Jon Kabat-Zinn).
Questo cammino è caratterizzato da una disciplina articolata attorno a quattro livelli di interiorizzazione:
- il livello somatico, che ha come obiettivo la purificazione del corpo,
- il livello etico, volto alla purificazione e stabilizzazione della mente,
- il livello “psicologico”, che comporta un attacco alla mente empirica, che deve essere trascesa,
- il livello metafisico, cioè la realizzazione trascendentale del Sé.
Questi livelli ruotano attorno a:
- alcune prassi fisiche e respiratorie (asana e pranayama),
- prescrizioni etiche (yama, che comprende la non violenza, l’onestà, l’assenza di desiderio, la purezza del cuore e la non passività),
- osservanze morali (niyama, che comprendono purezza, appagamento, ardore per la pratica, studio e conoscenza di sé, abbandono alla trascendenza),
- abilità psicologiche e introspettive (pratyahara),
- vari livelli di concentrazione meditativa: dharana, dhyana e samadhi, il raccoglimento profondo che implica quiescenza e capacità di vedere la verità dell’esistenza.
Lo Yoga promuove il benessere generale del praticante e agevola il processo riabilitativo dalle malattie e da eventi fisici traumatici, se si pratica con costanza e tenacia. Lo Yoga è una medicina lenta e il cambiamento avviene un poco alla volta, essendo concepito come un percorso per gradi sin dall’origine. Attraverso una pratica costante la trasformazione psicofisica comincia a manifestarsi: si respira meglio, il corpo è più armonico, si affronta meglio la fatica, la mente beneficia di un profondo rilassamento.
Sulla sponda di un torrente, seduti per il tempo necessario, si può osservare l’acqua che leviga le rocce. Allo stesso modo, con pazienza e per il tempo che ci occorre e modulando lo Yoga nello sforzo possibile per ciascuno di noi, la disciplina cambia la vita esteriore e interiore, levigandone le asprezze come l’acqua sulla pietra.
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