sabato 17 agosto 2024

Bodhicaryavatara - Una guida al sentiero buddhista del Risveglio

 La Bodhicaryavatara, è un testo scritto da Shantideva  è la guida essenziale per tutti quelli che si incamminano sulla via del Bodhisattva. 

"Quando reale e irreale non si presentano più alla mente, e in assenza di tutte altre possibilità, si verifica la pacificazione libera da qualsiasi supporto". 

Shantideva ( 685 d.C. - 763 d.C.)  )era un principe che nacque nel 685 VII secolo d.C.; un giorno incontrò un asceta che gli insegnò l'arte della meditazione, una meditazione particolare su Manjushri il buddha della conoscenza. Rinunciò così al regno e ai fasti della corte, per entrare all'illustre università buddhista di Nalanda; Studio ed assimilò tutto il contenuto dei Tre Canestri e scrisse sugli insegnamenti del Buddha due trattati sintetici il Compendio delle istruzioni e il Compendio dei sutra che tenne segreti.  E un giorno in presenza di tutti i monaci espose la Bodhicaryavatara - Una guida al sentiero buddhista del risveglio (una sintesi dei due trattati precedenti) . Il suo discorso fu trascritto dai Pandit (erudito, dotto, maestro, filosofo)  ed è uno dei testi base degli insegnamenti buddhisti.  Quel giorno Shantideva lasciò l'università e da allora condusse la vita di un asceta itinerante e di un perfetto bodhisattva.     

La storia di Shantideva, presentata da Mingyur Rinpoche https://www.youtube.com/watch?v=9v9wAQqagXE 

Di seguito sono riportare alcune frasi estratte dal testo.

  • - Come è difficile trovare libertà e ricchezze che permettono all'uomo di dare un senso alla sua vita!
  • - Quelli che vogliono eliminare la sofferenza dell'esistenza, Quelli che vogliono eliminare il malessere degli esseri, Quelli che vogliono gioire del benessere non dovrebbero mai rinunciare allo spirito del Risveglio. Lo spirito del Risveglio presenta due aspetti: da una parte l'aspirazione al Risveglio, d'altra parte l'impegno nel Risveglio.
  • - Quando gli emissari della morte mi prenderanno, a che cosa serviranno gli amici e i parenti? Solo i miei meriti mi garantiranno un rifugio. 
  • - Vittoriosi protettori dei mondi, dediti a soccorrere gli esseri, voi avete la forza di eliminare la paura e io prendo, da oggi, rifugio in voi. Prendo autenticamente rifugio anche nel Dharma che voi avete rivelato, e che dissipa le paure del samsara.   Io aspiro a superare la sofferenza.
  • - Colui che distrugge il benessere di un solo essere, distrugge il suo proprio benessere.
  • - Oggi, non ho nessuna malattia, ho il necessario per nutrirmi e all'orizzonte non c'è nessun pericolo, devo inizare a praticare perchè la vita è imprevedibile, non dura che un istante, e il mio corpo è effimero.  
  • - Buddha spiega che è più difficile di rinascere in una esistenza umana, che per una tartaruga di passare il suo collo in un cerchio sballottato dalle onde dell'oceano.
  • - Le emozioni negative non si trovano negli oggetti, nè nei sensi, nè nella coscienza. E allora dove si trovano per danneggiare tutti gli esseri?  Sono illusorie: scacciate dalla vostra mente tutte le paure e cercate di riconoscerle. Perchè farsi del male senza ragione?
  • - Attaccate l'elefante della mnte con la corda dell'attenzione: tutte le paure spariranno e tutte le virtù sbocceranno.
  • - Come trovare così tanto cuoio per ricoprire tutta la terra? Con il cuoio di una semplice scarpa si otterrà lo sesso risultato. Nello stesso modo, se non posso mettere sotto controllo la realtà esterna, è il mio modo di pensare che devo cambiare, a che serve vincere altre cose?
  • Nella vostra vita, trovate un amico spirituale, che è esperto nel cammino del Grande Veicolo ed eccelle nella disciplina dei Bodhisattva,  apprendete a seguire un maestro,  consultate i sutra, dove sono descritti i precetti; Leggete e rileggete i precetti e le pratica da fare in ogni istante. Applicate i precetti che avete letto al fine di proteggere le persone ordinarie.
  • - Cerchiamo in tutti i modi di coltivare la pazienza. 
  • - Questo nemico, la collera, è il responsabile di tutte le sofferenze, quello che si impegna a vincere la collera sarà felice in questa vita e nelle seguenti.
  • - Qualsiasi cosa succeda, non andrò a rovinare la mia gioia, in quanto la scontentezza non fa realizzare i desideri e distrugge i meriti.  E se c'è un rimedio, perchè dobbiamo essere scontenti? Se non c'è, a che serve arrabbiarsi?
  • - Se posso sopportare la mia sofferenza attuale, perchè non eliminare la collera che è la causa delle sofferenze infernali?
  • - Adesso, diventerò completamente padrone di me stesso, al servizio del mondo; Se la folla mi camminerà sulla testa, o cercherà di uccidermi, per la gioia dei protettori del mondo, non risponderò e non cercherò di vendicarmi. 
  • - E mai la soddisfazione di un re potrà offrire la buddhità che si ottiene contribuendo alla gioia degli esseri;  (...) l'aiutare gli esseri genera successo, felicità e fama in questa vita, senza parlare della buddhità a venire.   Nel samsara, la pazienza porta la bellezza, la salute e la fama, e una lunga vita, e i vasti piaceri dei sovrani universali. 
  • - Io vincerò tutto e niente mi vincerà!
  • - Quando il corpo e la mente sono isolati, la distrazione è impossibile, bisogna dunque rinunciare al mondo e liberarsi dai pensieri. Con l'attaccamento ai beni materiali non si rinuncia al mondo, il saggio prenderà il distacco da queste cose. 
  • - Amici un istante, l'istante seguente nemici, si irritano contro quello che dovrebbe fatr loro piacere; Come è difficile accontentare gli esseri umani!
  • - Elogio di se stessi, denigrazione degli altri, parole esaltanti il samsara; in breve la frequentzione degli esseri puerili non può che portare a degli atti negativi. (...) Fuggirò lontano dagli esseri puerili, E se mi incontrano, farò loro piacere. Senza stabilire dei legami profondi, resterò semplicemente cortese.
  • - Tutto quello a cui ti attacchi, si trasformerà in sofferenze mille volte più grandi. Il saggio dunque non si attacca, perchè dall'attaccamento nasce la paura, Come tutte le cose sono di natura effimera, siate fermi in questa comprensione.
  • - Quando me ne andrò, senza uno sguardo all'indietro, il cuore libero da ogni attaccamento, per stabilirmi in una grotta, un tempio vuoto che non appartiene a nessuno?
  • - Anche se alla nascita formano un tutto, la carne, le ossa e questo corpo saranno qua e là dispersi, a più forte ragione gli amici.  Noi siamo soli quando nasciamo e saremo soli quando moriremo, se nulla può condividere le nostre sofferenze, perchè avere degli amici che ci rallentano?
  • - Se non ci sarà nessuno presso di noi a disturbarci, niente ci distrarrà dalle evocazioni al Buddha e dalle nostre pratiche; andrò dunque a vivere da solo, in foreste deliziose, dove sarò felice,con poche preoccupazioni, e libero da ogni distrazione.
  • - Essere libero, senza il minimo attaccamento e senza nessun legame con persone e cose, ecco una felicità e una soddisfazione que Indra lui stesso avrebbe difficoltà a ottenere.
  • - Sforziamoci, prima di tutto, di meditare sull'uguaglianza di noi stessi con gli altri; poichè siamo uguali di fronte alla felicità e alla sofferenza; Proteggiamo, quindi, tutti gli esseri come noi stessi. (...) Nello stesso modo che mi proteggo contro le cose sgradevoli, anche più anodine, avrò la voglia di proteggere gli altri e trattarli con compassione.
  • - Tutta la felicità del mondo viene dalla ricerca della felicità degli altri, tutte le sofferenze del mondo vengono dalla ricerca della sua propria felicità.   Se non scambio in modo autentico la sofferenza degli altri in cambio della mia felicità, non riuscirò a raggiungere lo stato di bodhicitta e non sarò felice nel samsara. Senza rinunciare totalmente all"io" non ci si può liberare dalla sofferenza. 
  • - Impegnati senza riserve al servizio degli altri! Tu ne vedrai più tardi le virtù, in quanto la parola del saggio è infallibile. 
  • - Colui che vuole eliminare la sofferenza coltiverà la Conoscenza: Ci sono due verità: la verità relativa e assoluta. L'assoluto non rientra nel campo dell'esperienza e dell'intelletto, l'intelletto può spiegare la verità relativa.  (...) L'essere ordinario pensa che gli oggetti che percepisce sono la verità stessa e che essi non hanno niente di illusorio.  
  • - La bodhicitta stessa è samsara, a che cosa servono le pratiche del Risveglio?, Fino a quando le cause non saranno interrotte, l'illusione non cesserà.
  • - Se l'Io esistesse, avrebbe paura di questo e quello. Se non c'è l'Io, chi dunque può ancora avere paura?
  • - La sofferenza ha per causa l'orgoglio, alimentato dall'errore di percezione del sè, se voi pensate che non può essere abolita, non serve a niente meditare sull'inesistenza del sé.
  • - La mente non si trova nelle facoltà, nè negli oggetti, nè tra le due cose; la coscienza non è nè interna, nè esterna, e non si trova da nessuna parte; Quello che non si trova nè nel corpo, nè altrove, nè mescolata, nè isolata; non è niente. Per conseguenza gli esseri si trovano naturalmente oltre la sofferenza. 
  • - La sostanza primordiale designa l'equilibrio tra le tre qualità: la luce, l'attività e l'oscurità - dunque lo squilibrio è chiamato "Mondo".
  • - Così non c'è cessazione, nè realtà, di qualsiasi tipo, e tutti gli esseri animati sono liberi da nascita e cessazione.
  • - Così, le cose essendo vuote, che cosa c'è da acquisire o da perdere?

Nessun commento:

Posta un commento

Introduzione al Blog

Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi.  Nel Blog ci sono ci...