sabato 17 agosto 2024

Un ritratto dell'India

Bisogna precisare che l'India è un crogiolo di religioni e di spiritualità e ancora oggi le migliaia di sadhu che si ritrovano ai vari Kumbha Mela (un pellegrinaggio Hindù di massa) sono il naturale anticorpo contro l’occidentalizzazione dei modi di vita indiani e contro la società dei consumi.

La storia spirituale dell'India del VI e il V secolo a.C. è caratterizzata da Mahavira, il fondatore del Giainismo, e da Gautama Buddha, il fondatore del Buddhismo. L’India fu la patria del buddhismo, che si diffuse in tutta l'India con l'appoggio dell'imperatore Ashoka (304 a.C. - 232 d.C.), ed oggi è quasi totalmente scomparso. Questo processo ì iniziato dopo la distruzione dell’università buddhista di Nalanda nel 1197 da parte dei Turchi che invasero l'India del Nord.       Nel corso dei secoli successivi ci furono varie invasioni e l'impero Moghul con i vari sultanati si estese a buona parte dell'India. I Moghul distrussero o danneggiarono quasi tutti i tempi indù fino all’altezza della città di Chennai (si è salvato solo Khajuraho il tempio famoso per le sculture erotiche che si trova vicino Delhi). Un altro tempio importante che si trova nel Nord dell'India è Pushkar dedicato al Dio Brahma (si trova nel Rajasthan). Sebbene Brahma sia considerato il creatore del mondo, Pushkar è l'unico tempio di questa importante divinità in tutto il mondo.  Per trovare dei grandi tempi indù bisogna andare al sud dell'India nel Tamil Nadu.  Sono presenti in India le seguenti religioni:

  • l’Induismo in tutta l’India,
  •  l'Islamismo. I musulmani si trovano in tutta l’India
  • il Cristianesimo soprattutto in Kerala,
  • il Gianismo intorno al Monte Abu (nord ovest dell’India),
  • Il Sikhismo, che si rifà agli insegnamenti spirituali di Guru Nanak Dev (1469–1539) ha il tempio principale, il Tempio d’oro, a Amritsar, nel nord ovest dell’India quasi al confine con il Pakistan,
  • i Parsi, antichi rifugiati persiani che si rifanno a Zoroastro, la loro piccola comunità principale si trova a Mumbay.
  • Il Buddhismo tibetano è arrivato in India nel 1959, dopo l’invasione cinese del Tibet e la sede del Governo tibetano è a Darahmsala, nel nord dell'India.

L’Induismo è considerata la religione indiana più diffusa ed è praticato, da circa l’80% della popolazione. Le altre percentuali sono le seguenti:

  • Induismo 80,46%
  • Islam 13,43%
  • Cristianesimo 2,34%
  • Buddismo 0,77%
  • Giainismo 0,41%
  • Sikhismo 1,87%
  • Altro 0,72%

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale diede la spinta alla lotta per l'indipendenza per l'India (portata avanti da Gandhi e dal Partito del Congresso Nazionale Indiano), che fu infine concessa dalla Gran Bretagna nel 1947. Il Paese fu diviso in due Stati (entrambi membri del Commonwealth): l'Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan, a maggioranza musulmana e ci furono una serie impressionante di eccidi da entrambe le parti. Questa spartizione resa nota a soli due giorni dalla proclamazione d'indipendenza provocò un massacro di carattere religioso fondamentalista di un milione di persone e al conseguente "volontario" esilio di 11 milioni di persone. Spesso, ancora oggi, ci sono tensioni proprio tra musulmani e induisti.

Nell'India, questo grande e misterioso Paese, ci sono ancora oggi molti luoghi sacri, in cui vengono celebrate varie festività e a cui partecipano folle impressionanti di fedeli. Tra queste festività possiamo citare ll Purna Kumbh Mela che si svolge ogni tre anni a rotazione in quattro luoghi diversi: Allahabad, Haridwar, Nashik ed Ujjain. Ogni sei anni a rotazione in due luoghi diversi (Haridwar e Allahabad/Prayag) si svolge l'Ardh Kumbh Mela. L'ultimo si è tenuto a Allahabad/Prayang nel 2019 a cui parteciparono più di 15 milioni di fedeli. Poi c'è la Maha Kumbh Mela ("Grande" Kumbh Mela) che si celebra ad Allahabad dopo 4 Purna Kumbh Mela (e di conseguenza dopo 12 anni). Al Maha Kumbh Mela di Allahabad del 2013 hanno partecipato oltre 80 milioni di persone. In queste città sacre, durante tutto l'anno, si può assistere al saluto al Gange, e folle di fedeli si ritrovano al tramonto per partecipare a varie cerimonie.

Gli Ariani, una popolazione indio-europea, invasero l’India nel 2000 a.C. circa e si trovarono a convivere con i Dravidi, la popolazione locale. La civiltà della valle dell’Indo, chiamata anche la civiltà di Harappa o Mahenjo-daro è caratterizzata dal culto della dea madre, dal matriarcato ed è ancora presente nel Tamil Nadu. Gli ariani introdussero in India le caste, la lingua sanscrita, I Veda, i riti. Nell'Induismo gli dei ariani (Indra, Agni, Mitra, Varuna, ecc...) furono progressivamente sostituiti dalla Trimurti: Brahmā il Creatore, Vishnu il Conservatore, Shiva il Distruttore. Poi con la Bhagvad Gita si affermò in tutta l'India anche il culto del dio Krishna. Con l'avvento del tantrismo si afferma il culto della kundalini, e di Shiva e Shakti. Il massimo splendore della civiltà indiana si ebbe con l'impero Gupta (IV e V secolo d.C) che crollò nel 550 d.C. Con il declino dell'impero, si formarono diversi Stati, e poi subentrò il medioevo indiano che va dall'inizio dell'espansione islamica (900 d.C.) all'inizio di quella britannica (circa 1750). Questo periodo è caratterizzato dalla massima influenza dell'Islam in India, che dominò, per alcuni periodi, quasi tutto il subcontinente e creò una serie di sultanati (nel 1192 la conquista di Delhi, e nel 1206 la creazione del sultanato di Delhi). Akbar il famoso imperatore domina gran parte del continente indiano dal 1556 al 1605, e porta l'impero moghul al suo apogeo.

Se si vuole avere una conoscenza dell’Ayurveda bisogna andare nel Kerala, I luoghi importanti per lo yoga sono Rishikesh, dove ha fondato l’Ashram il maestro Sivananda. A Rishikesh si trova anche l'ashram di Maharishi Mahesh Yogi, il guru dei Beatles. 

Altra città importante è Chennai, dove si trova l’ashram del maestro Krishnamacharya e di suo figlio Desikashar, il primo ha introdotto le sequenze di posizioni yoga che hanno costituito la base dello yoga occidentale, il secondo ha portato avanti la proposta di uno yoga individuale. I suoi discepoli sono stati i famosi maestri Iyengar che insegnava a Pune, e Pattabhi Jois. 

 A Pondecherry c’è l’ashram creato dal maestro Aurobindo e La Mére per insegnare lo yoga integrale, ed è là che sono stati sepolti. Altre grandi figure spirituali sono Ramana Maharshi, uno dei grandi santi adorato in tutta l’India e fautore del non –dualismo, che operava al sud dell’India. L’ashram da lui costituito è a Tiruvannamalai, nel Tamil Nadu. Altra figura importante del Non–dualismo è Nisargadatta Maharaji che aveva il suo ashram a Mumbay (Bombay). A Mumbay si trovano anche delle importanti grotte di culto buddhista: Ajanta e Ellora. Sempre vicino a Bombay c’è l’ashram di Osho a Pune, Gli ashram di Ramakrishna e del suo discepolo Vivekananda si trovano nel Bengala e a Bhopal, ma anche a Chennai e Mumbai. Yukteswar, il maestro di Yogananda costruì il suo ashram a Serampore nel Bengala. A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada é stato il fondatore del movimento bhakti degli Hare-Krishna che ha la sede a Mayapur che si trova in Bengala.

Altre grandi figure spirituali dell'India sono Satyananda Saraswati e Vishnudevananda entrambi discepoli di Sivananda. Sathya Sai Baba, il discusso santone indiano ha il suo ashram a Puttaparthi, in Andhra Pradesh, al nord del Tamil Nadu.  

Leader spirituali odierni e molto conosciuti sono Jaggi Vasudev, comunemente conosciuto come Sadhguru fondatore della Isha Foundation con sede a Coimbatore nel Tamil Nadu, Baba Ramdev che è un insegnante di yoga e sostenitore dell'ayurveda ha creato l'istituto Patanjali Yogpeeth situato a Haridwar, e Mātā Amṛtānandamayī, nota come Amma (madre), è nata nel Kerala e lì si trova il suo ashram a Amritapuri. Ha creato l’organizzazione umanitaria Embracing the World (ETW).

Vista la vastità dell'India si possono intraprendere vari percorsi:

  • Il primo, più classico, consiste nell'arrivare a Delhi, partire per Agra e visitare il mausoleo moghul, il Taj Mahal e il tempio di Kajuraho (uno dei pochi tempi induisti rimasti in piedi nel nord dell'India caratterizzato dalle varie sculture erotiche), poi visitare il Rajastan con le varie fortezze e palazzi moghul (Jodhpur, Udaipur, Jaipur), arrivare fino a Monte Abu, il grande tempio jainista.

  • il secondo, coniste nell'arrivare a Chennai, visitare l'ashram di Krishnamacharia, poi andare verso Pondcherri e visitare l'ashram di Aurobindo e La Mére, andare nel Tamil Nadu dove ci sono i più grandi tempi induisti e poi scendere nel Kerala, la patria dell'ayurveda e fare dei trattamenti ayurvedici, o seguire dei corsi sull'ayurveda. Nel Kerala e nel Tamil Nadu si possono visitare anche diversi ashram (di Amma, Sadhguru, Ramana Maharshi)

  • il terzo, consiste nell'arrivare a Amritsar per prendere contatto con la religione Sikh e visitare il tempio più famoso, il Tempio d'oro, da lì partire per Dharamsala, la sede provvisoria del governo del Tibet e sede del Dalai Lama e prendere contatto con il buddhismo tibetano. Da qui passando per vari forti moghul arrivare a Haridavar per assistere alle varie cerimonie serali di saluto al Gange. Poi scendere fino a Rishikesh, la patria dello yoga e dove si trova l'ashram di Sivananda e partecipare a vari seminari di yoga (qui si trova anche l'ashram di Maharishi Mahesh Yogi). Tutto il paesino è pieno di centri yoga e bisogna fare attenzione nello scegliere.

  • Un altro percorso può essere quello di arrivare a Mumbay, visitare i vari ashram (di Nisargadatta Maharaji , Osho, Iyengar ) visitare le grotte buddhiste di Ajanta e Ellora, prendere contatto con la religione Parsi e i suoi templi, e da qui scendere al sud fino a Goa o ripartire per un'altra destinazione, magari per il Bengala e visitare i vari ashram di Yukteswar, di Ramakrishna e del suo discepolo Vivekananda.

    Le cartine aiutano a comprendere meglio la vastità dell'India e le distanze tra i principali luoghi sacri.

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