martedì 18 marzo 2025

Jésus et Bouddha - Odon Vallet

In questo testo l'autore, Odon Vallet, cerca di fare dei raffronti e di trovare delle similitudini tra il cristianesimo e il buddhismo, e in particolare tra Gesù e il Buddha, i creatori di queste due correnti di pensiero anche se nate in periodi diversi.   Odon Vallet ( 1947 - ) è specialista delle religioni, ha insegnato alla Sorbona, a Sciences-Po, e a l'ENA.     

Il termine cristiano appare per la prima volta  a Antiochia, in Siria, per designare il gruppo di discepoli di Cristo, mentre il termine buddhismo è stato creato dagli orientalisti europei ed è apparso alla fine del XVIII e si applicava al solo buddhismo in India. C'è una differenza di numeri tra cristiani e buddhisti; oggi i primi sono 2,2 miliardi nel 2024  e i secondi circa 500.000.   

Cristo è nato nel periodo di Augusto e ha predicato nel periodo di Tiberio, il Buddha è nato tra il 624 e il 480 a.C.  Zaratustra, Lao Tse e Confucio si situano nel VI secolo a.C. .  Mahavira, il fondatore del Jainismo, è quasi contemporaneo di Buddha.

I primi frammenti della vita di Gesù sono stati messi per iscritto due o tre decenni dopo la sua morte. I più vecchi documenti sugli insegnamenti buddhisti sono stati scritti tre o cinque secoli dopo la morte del Buddha, a Sri Lanka per il buddhismo Hinayana (55 testi in pali)  e altrove per il buddhismo Mahayana (55 in sanskrito) e poi tradotti in cinese, giapponese e tibetano (322 ). Il canone pali composto da 16000 pagine è stato scolpito su delle steli nella pagoda di Mandalay in Birmania. La versione giapponese è quella più grande: 55 volumi di 1000 pagine ciascuno (venti volte la Bibbia).

Il cristianesimo ha integrato una parte delle antiche scritture degli ebrei nell'antico testamento, mentre il buddhismo non ha integrato nulla dei Veda. L'insegnamento del Buddha sembra ateo. I quattro vangeli sono delle raccolte di insegnamenti di Gesù rivisitati sotto la guida degli evangelisti. I tre canestri buddhisti raccolgono gli insegnamenti del Buddha, e differiscono notevolmente secondo la traduzione. Contengono ancora dei segreti sul loro contenuto e sono fonte di saggezza per i lettori europei. Entrambi, Gesù e Buddha si sono fatti conoscere per i loro insegnamenti orali, e trasmessi poi dai loro discepoli.

Le più vecchie rappresentazioni del corpo di Buddha appaiono nel regno indo-greco, con l'arte del Gandara. Le statue rappresentano il Maestro, con i tratti distesi del viso, sorridente, che sembra sfidare le angoscie della vita; I suoi gesti sono degli insegnamenti sotto forma di immagini.

Le loro vite riportano il potere miracoloso dell'acqua. Entrambi hanno dato insegnamenti sulle rive di un fiume, il Buddha ha presentato il più importante sermone, come raggiungere il nirvana a Benares, e Gesù ha predicato sulle rive del Giordano. Gesù è stato battezzato da Giovanni Battista nel Giordano e Buddha raggiunge l'illuminazione sulla riviera Nairanjana, un affluente del Gange.

Molti traduttori europei del sanscrito, come ad esempio Eugène Burnouf (uno dei più importanti studiosi del buddhismo in Francia) non avevano mai messo piede in India, o come i traduttori americani dei manoscritti del Mar Morto (documenti contemporanei a Gesù e ponte tra il Nuovo e Vecchio Testamento) non hanno mai messo piedi in Giordania. Per il vecchio testamento non sono state trovate tracce di Abramo, Mosé e Isaia;  c'è qualche iscrizione su Geremia e Davide. Sono state trovate tracce di santuari buddhisti a Sarnath e Bodhgaya, ma nessuna traccia della vita del Buddha tranne una stele di Ashoka nel luogo della sua nascita e tracce di un palazzo che avrebbe potutto essere il luogo della sua gioventù. Nell'India del V secolo a.C. non si usavano pietre e materiali da costruzione. 

Il Dio cristiano siede nel regno dei cieli, e dovrà estendere il suo regno sulla terra, il Dio Indra (nel politeismo indù) risiede nel monte Merù, mentre il Buddha come Epicuro diceva di non avere paura degli dei. Il Buddha non ha riempito, ne vuotato il cielo, si è occupato della terra e dei suoi mali. Il  grande rivale di Gesù sarà Mitra, un Dio solare disceso tra i pastori all'alba del cristianesimo.

Gesù e il Buddha invitavano i loro discepoli a trovare la loro luce interiore, la differenza è che la luce interiore del cristiano è di natura divina, mentre quella del buddhista è il prodotto dell'esperienza, del cammino verso l'illuminazione. Il buddhismo èinteressato alla realizzazione dell'individuo e alla sorte delle collettività.

La morale e l'austerità buddhista hanno fatto sì che i popoli dell'Asia mantenessero le loro credenze ancestrali e le loro religioni costituite anche all'avvento del buddhismo,  vedi taoismo e confucianesimo in Cina, shintoismo in Giappone, ecc...  I buddhisti non hanno mai domandato di abiurare le vecchie credenze.  Non hanno mai cercato di fare proseliti, I cristiani, ha volte, ci hanno provato...

Il nirvana, è una nozione indiana e non solo buddhista, e indica la liberazione (moksha) dal ciclo delle rinascite. E il beneficiario può dissolversi nell'universo, integrarsi al cosmo, come il defunto le cui ceneri sono disperse nell'oceano o nel Gange.

Nelle religioni è comune la tendenza ad avvicinarsi al divino e tendere verso il cielo attraverso santuari, chiese, e altro. Il record delle pagode si registra in Birmania: la Pagoda di Schwedagon (110 metri) a Rangoon, quella di Schwemadaw (114 metri) a Pegu   e  quella in Thailandia a Nakhorn Pathom (127 metri)  vicino Bangkok.

Nel pensiero indiano non c'è un Dio trascendente per elevare la natura dell'uomo,  la parola atman designa sia il soffio che l'anima, il sè profondo e permanente, la realtà ultima dell'essere umano. Questa anima individuale deve cercare di fondersi nell'universale, il brahman. Nel cristianesimo, l'uomo può elevarsi verso Dio, ma non può ridiscende alla sua morte, a livello degli animali. Il buddhismo non postula l'esistenza di un'anima, io e non io, essere e non essere è lo stesso. L'induismo usa il termine samsara per indicare la trasmigrazione delle anime, il buddhismo usa la stessa parola per designare la spirale delle esistenze; l'anima non rinasce, ma l'esistenza ricomincia.  

Buddha e Mahavira non si integrano nel sistema delle caste, si rivolgono agli uomini e alle donne di qualsiasi casta. Il Buddha preferisce dare la priorità al merito rispetto alla nascita. Buddha e Gesù non vivevano in istituzioni democratiche, e senza rinnegare la loro identità, hanno lanciato un messaggio universale. Il buddhismo primitivo non ha ufficialmente soppresso le caste, il cristianismo antico non ha mai abolito la schiavitù. 

Prima dell'arrivo del comunismo in Tibet, i monaci erano il 30% della popolazione maschile, e sono sempre stati dieci volte più numerosi delle monache.  Sia il buddhismo, sia il cristianesimo si sono dotati di una organizzazione interna. Ma nel buddhismo,  non esiste una autorità centrale, ogni sangha e ogni monastero hanno la loro autonomia, e ciò ha portato alla creazione di scuole molto diverse tra loro. Questo fenomeno ha accresciuto la dipendenza del sangha nei confronti delle autorità politiche. In Thailandia, il re è il protettore della fede buddhista e nomina il Grande Venerabile, responsabile supremo nel Paese. In Birmania, i monasteri sono coordinati da un consiglio di 47 grandi monaci, la cui designazione è controllata dal governo. Spesso il potere temporaneo e spirituale si sovrappongono.  In Tibet dal 1577 al 1959, il Paese era diretto dal Dalai Lama, assistito dal Panchen Lama. Dopo la loro morte si reincarnano.  Nel cristianesimo esiste una specie di monarchia, non ereditaria, ma elettiva, la parola democrazia nel Nuovo Testamento appare una sola volta. Il nepostismo è presente sia nel buddhismo che nel cristianesimo. 

La Nonviolenza nel buddhismo ha i suoi limiti e non è stata sempre applicata: i monaci shaolin misero in fuga un'armata nel 600, il re birmano Anaweatha fece guerra al suo vicino nell'XI secolo; in Tibet ci furono spesso degli scontri tra berretti rossi e gialli. Il veicolo del diamante, nato in India del nord ha ereditato dall'induismo i riti, le iniziazioni, i guru e i mantra.

Durante l'impero romano l'80% delle chiese erano situate in Asia e in Africa, i grandi concili si tennero a Costantinopoli, Nicea, Efeso, Calcedonia. Oggi i 4 più grandi Paesi cattolici  sono il Brasile, il Messico, gli Stati Uniti e le Filippine;  Nel 1939 erano l'Italia, la Francia e la Germania. Nel buddhismo c'è una via del sud e una via del nord. La prima per mare del piccolo veicolo porta a Sri Lanka, Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia. La seconda per terra del grande veicolo ha portato il buddhismo in Tibet, Mongolia, Cina, e da qui in Vietnam e in Giappone. Questa seconda via si è servita dei cammelli e degli yak e ad ogni bivacco si è arricchita delle leggende locali e dei culti autoctoni. Il grande veicolo è arrivato a Java, dove si può ammirare il tempio di Borobodur e oggi il buddhismo è quasi scomparso dall'isola. 

Grazie a queste religioni e filosofie, si studia ancora il sanskrito nel buddhismo Mahayana, il pali del buddhismo Hinayana, l'ebreo del Nuovo testamento, il greco del Nuovo testamento, il latino della chiesa cattolica e le lingue slave per la liturgia ortodossa. Gli scismi nell'anno 1000 tra ordodossi e cattolici ha separato anche i fedeli che parlavano greco da quelli che parlavano latino. Così come lo scisma tra buddhismo Mahayana e Hinayama ha separato i fedeli cha parlano sanskrito da quelli che parlano pali. 

Il Buddha è sempre rappresentato immobile, spesso seduto in meditazione, mentre Gesù è spesso rappresentato in movimento; entrambi dominano gli elementi: Gesù marcia sulle acque, mentre Buddha domina sul suo fiore di Loto. 

Come dice Michel Serres: "la religione, è il contrario della negligenza",  i religiosi cristiani e buddhisti, fanno il voto di castità e di povertà. Nei monasteri buddhisiti vengono recitate due volte al mese le regole di vita quotidiana, come mezzo per evitate gli errori. I monaci sono invitati a rivelare davanti ai loro pari, gli eventuali errori commessi, metodo della confessione pubblica già adottata dai brahmani.  Fuori dalla vita monastica, il buddhismo impone solo cinque precetti: non prendere la vita (compresa la vita animale), non rubare, non praticare l'adulterio, non pronunciare brutte parole, non usare prodotti tossici (come alcol).

All'inizio la religione cristiana, non si basava sul dogma, nel senso che Gesù ha posto la compassione del buon samaritano al di sopra della dottrina delle leggi e San paolo ha messo la carità al di sopra della fede: "se mi maca l'amore, non sono niente". La nozione di dogma è poco utilizzata nel Nuovo Testamento, e si sviluppa con i Padri della Chiesa".  In Oriente esiste il Dharma che è l'ordine e la legge al quale il buon induista e il buon buddhista è sottoposto. Nell'induismo il dharma o dovere è in funzione delle caste e della nascita. Nel buddhismo è uguale per tutti; identico per tutte le persone di tutte le condizioni e realizza l'uguaglianza di fronte al bene e al male. Il dharma buddhista è soprattutto morale  e corrisponde alla vera natura dell'uomo. La ruota della legge (Dharma cakra) è il simbolo della dottrina buddhista, e rappresenta l'eterno ciclo dellle rinascite e i suoi otto raggi rappresentano l'ottuplice sentiero. E' stata messa in movimento tre volte: la prima corrisponde al primo sermone e insegnamento del Buddha, la seconda volta quando è stato fondato il Mahayana e poi quando è stato fondato il Vajrayana. La ruota rappresenta anche i l sistema dei centri di energia nel corpo umano.

Ci sono stati nel tempo 21 concili cristiani, ripartiti su due millenni. I concili buddhisti sono stati soltanto sei, agli ultimi due hanno partecipato solo i delegati del Piccolo Veicolo. Non c'è stato più un congresso generale accettato da tutti.  Comunque anche i cristiani (cattolici, protestanti, ortodossi) non sono più riusciti a fare un Congresso comune da circa un millennio, per cercare di attenuare le loro differenze. Il cattolicesimo ha definito il dogma dell'immacolata concezione (1854), dell'assunzione della vergine Maria (1850) e l'infallibilità del pontefice (1870). I primi due concili buddhisti (480 a.C,  e 386 a.C) avevano come tema le regole monastiche.  Altri due sono stati fatti per appianare alcune divergenze, sembrerebbe sotto l'imperatore Ashoka (250 .a C)  e  del re Kanishka (130 a.C) ,  Il quinto è stato presieduto dal re birmano Mindon (1853-1878). Il concilio vaticano II che si è svolto tra il 1862-1965 sotto Giovanni XIII ha avuto come risultato di fondare una nuova comunità ecclesiastica (nel periodo della riconciliazione franco-tedesca).

La trasmigrazione delle anime, ignorata dagli antichi testi vedici, è apparsa in India poco prima della nascita del Buddha e si trova spiegata nelle Upanishad, nella stessa epoca questa concezione si ritrova in Grecia, in filosofi come Pitagora e Paltone che erano stati influenzati dall'orfismo. Il cuore della concezione orfica, che influenzerà ampiamente Platone, è l'obiettivo, tramite riti iniziatici, della liberazione dal demone, del principio divino immortale ma imprigionato in ognuno di noi in corpi mortali. Un accenno al dualismo filosofico, tra corpo mortale e demone immortale. 

La metempsicosi (parola usata nelle filosofie occidentali) è una credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l'anima trasmigra da un corpo all'altro, fin quando non si sia completamente affrancata dalla materia. La reincarnazione è  una delle credenze più riconosciute in ambienti legati all'induismo, al giainismo, al sikhismo e al buddhismo, anche se in quest'ultimo caso non riguarda la reincarnazione dell'anima ma quella del karma. la reincarnazione è presente anche in alcune religioni africane e in altre filosofie o movimenti religiosi.  

Nel buddhismo ciascuno è responsabile del proprio divenire, anche se nel Mahayana c'è l'aiuto dei bodhisattva. Nell'induismo il peccato più grave è quello di tradire la propria casta, nel buddhismo quello di negligere la vita religiosa. La liberazione, l'estinzione o nirvan passa da una riconciliazione dell'Uno con il Tutto, nell'induismo si deve integrare l'atman (anima individuale) con il brahman per ritrovare l'unità primordiale. Il buddhismo procede differentemente in quanto non conosce nè l'essere, nè l'anima. Professa il non-sè (anatman) con la vacuità (sunyata). La vacuità buddhista ricorda la vanità biblica come è descritta dall'Ecclesiaste. Il Qoelet o Ecclesiaste, è un testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana. È scritto in ebraico e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel V o III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto. Per i cinesi e i tibetani, il nirvana è visto come qualcosa al di là della sofferenza. Dalla realizzazione della vacuità si passa alla felicità eterna. Il nirvana assomiglia molto al concetto di apatia, sconosciuto nel Nuovo Testamento ma sviluppato dalla patristica greca degli stoici. Nirvana e apatia coltivano l'insensibilità al dolore e il distacco dalle passioni, il controllo delle emozioni.

Cristo e Buddha hanno seguito un cammino differente, Gesù è morto e poi ha conosciuto la luce della risoluzione, il Buddha prima è arrivato all'illuminazione e poi si è estinto. Ha conosciuto due nirvana, il primo corrrisponde alla sua Illuminazione, il secondo si riferisce alla sua estinzione definitiva (parinirvana). Il nirvana buddhista rimette l'uomo nell'eternità, in quanto, questo stato supremo è riservato solo all'uomo, a solo chi è nella condizione umana ( non è riservato nemmeno alle divinità). Il nirvana nei testi buddhisti è descritto come l'altra riva dell'esistenza, dove vengono eliminati tutti i mali della vita.  La nozione  della morte come passaggio è fondamentale nel buddhismo tibetano, e il Libro dei morti (il Bardo Thodol) enuncia gli stati intermedi (bardo) del defunto. 

Tra morte e rinascita, in questo periodo transitorio che dura 49 giorni, i fedeli possono aiutare il defunto a trovare la luce dello Spirito e allontanarsi dalle apparenze. Queste preghiere ricordano le preghiere cristiane per il morto, anche se le finalità non sono le stesse.  Ma la convergenza più marcata tra buddhismo e cristianesimo a proposito della morte è il culto delle reliquie. Frammenti di ossa di santi e lama tibetani sono incassati negli altari delle chiese cattoliche e nei reliquari presenti in ogni luogo in Oriente. Uno stupa è un monumento buddista, originario del subcontinente indiano, la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. Il termine chörten in tibetano, dagoba a Sri Lanka, dagon in Birmania, chedi in Thailandia, letteralmente significa "fondamento dell'offerta". È il simbolo della mente illuminata (la mente risvegliata, divinità universale) e del percorso per il suo raggiungimento.

Spesso il Buddha viene rappresentato come androgino (soprattutto in Thailandia) e non viene mai dipinto o scolpito nudo come il suo rivale Mahavira, il fondatore del Gianismo. Il Buddha è perfetto, eterno nella sua illuminazione, ammirabile nel suo corpo misterioso.  I monaci nel V secolo d,C. nel Cashimir praticano il matrimonio, e questo annuncia il tantrismo: il desiderio non può essere eliminato, allora da ostacolo diventerà il veicolo per la liberazione se controllato e guidato con i metodi yoga,  realizzando l'unione dei sessi. 

Nella tradizione giudaica-cristiana e nell'islamismo Dio è sempre rappresentato come un Dio maschile.  Nell'induismo c'è la rappresentazione di Shiva e Shakti, l'energia femminile e principio attivo.  Il tantrismo ha recuperato questo principio per ridare un aspetto femminile al buddhismo segnato dal ruolo predominante degli uomini. Anche Jung influenzato dall'India usa i termini anima e animus. Il tantrismo della mano sinistra (Vamachara) e quello del veicolo del diamante insistono sugli accoppiamenti rituali, mentre il tantrismo della mano destra (Dakshinachara) più portato sul principio maschile e conosciuto in Cina sotto il nome della Scuola dei segreti si accontenta di una unione sessuale simbolica. E' stato poi definito una rinascita dello Shivaismo e del suo culto del linga e della yoni.  Il buddhismo tantrico quando è arrivato in Cina ha trovato già la filosofia taoista impregnata del dualismo del femminile e del maschile, lo yin e lo yang. Ogni aspetto della realtà ha il suo opposto e si riequilibria con una forza uguale e contraria. L'obiettivo qui non è, come esposto in molti trattati tantrici, di arrivare all'unione con una divinità come Tara bianca o Tara verde che sono delle emanazioni del Buddha della compassione, ma piuttosto di ottenere la longevità attraverso una corretta sessualità. E fare un buon uso della Tige di jada e della Grotta di corallo.  In Giappone il buddhismo si è incontrato con lo shintoismo, che con i suoi riti di fertilità e culti fallici aveva una forte componente erotica. E si sono ripartiti i compiti, il buddhismo è associato alla morte e si occupa del culto dei defunti, lo shintoismo è associato alla vita e si occupa dei riti associati al matrimonio e alla nascita.  Nel cristianesimo si evidenzia lo scarto tra l'ideale del non-desiderio e la realtà delle pulsioni sessuali. Il bhramanesimo aveva una visione più unificante celebrando la virilità e la femminilità come i due più nobili valori della vita.

C'è una relazione complessa tra religione e salute, tra corpo e anima,  che varia secondo le varie epoche. Questa relazione culmina con i pellegrinaggi a Lourdes, La Mecca e Benares.  A Lourdes in 140 anni, 65 persone sono state ufficialmente dichiarate guarite sui due milioni di malati che sono stati in pellegrinaggio in questa città dei Pirenei. L'India di Buddha e Israele di Gesù erano caratterizzate da diversi tipi di purificazioni. Il Buddha accordava una grande importanza alla salute dei suoi monaci.  Gesù ha resuscitato il suo amico Lazzaro (Vangelo di Giovanni 11,1) mentre il Buddha non risponde alle sollecitazioni di una donna che era venuta a chiedere aiuto per la perdita del figlio. Gli chiede di portargli un chicco di sesamo proveniente da una casa dove non c'è stato un lutto, una morte.  La spiritualità buddhista si interessa alla salute; in Cina e in Tibet venerano ancora i Buddha della medicina. che sono preposti a portare un conforto al fedele, più che a guarire. Ciò corrisponde alla frase "guarire a volte, confortare a volte, consolare sempre".

Il testo nell'ultimo capitolo si chiede se Gesù e Buddha avranno un avvenire nei prossimi decenni. Oggi ad Hongkong si registra il più basso tasso di natalità mondiale con 1,2 bambini per donna. Le pagode diventano rare, così come i monaci, e come a Singapore la corsa al denaro sta sostituendo la ricerca del Nirvana. Il fervore buddhista si mantiene nei Paesi meno sviluppati dell'Asia come la Birmania dove tutta la popolazione è praticante e i duomi delle pagode continuano ad essere fatte in oro. Tutti i Paesi dell'Asia dell'Est hanno compiuto la rivoluzione industriale e post-industriale in venti anni, quella rivoluzione che in Europa è durata due secoli. Nonostante questo nei villaggi rurali il buddhismo resiste e le strade si animano al suono del gong dei monaci mendicanti.   In Cina e in Vietnam il taoismo ha perso terreno e il buddhismo ha sofferto;  e il paradiso sulla terra è in concorrenza con il nirvana.   Nonostante la scomparsa del marxismo, in Russia e in Europa, non c'è stato un ritorno alle chiese e alle pagode. Con lo sviluppo del capitalismo si vede il ritorno della miseria di un tempo, ma non la fede del passato; i mendicanti sono spesso nella metro e non sulle scale di una chiesa.  

Se il XX secolo sarà religioso, come profetizzava Malraux, non lo sarà in modo tradizionale. Infatti, l'Occidente cristiano si apre alla spiritualità orientale: comunque le conversioni di europei al buddhismo sono rare, anche se la meditazione è molto praticata. Le comunità asiatiche (le varie Cina Town) in Europa apportano le loro feste e i loro culti (Nuovo anno cinese, ecc... ) alla cultura occidentale. In senso inverso, il cristianesimo si propaga in Asia dell'Est. A Hanoi e a Saigon le chiese sono piene di fedeli; Bombay e Calcutta sono piene di seminaristi, ci sono più gesuiti in attività in India che in tutta Europa. In Corea i cristiani sono numerosi come i buddhisti.

I responsabili cinesi e indocinesi si inquietano sulla perdita dei valori asiatici e della occidentalizzazione della società, e cercano di favorire il culto degli anziani e il confucianesimo che sono più vicini alle tradizioni.  Lo sviluppo in Occidente del buddhismo mostra i suoi limiti. Il buddhismo e la meditazione possono essere considerati dei contropesi al materialismo della nostra civilizzazione o un antidoto alla rivolta sociale.  Oggi il buddhismo è la filosofia dei Paesi che stanno conquistando i nostri mercati, come la Cina e il Giappone.   A lungo termine, si prospetta l'avvicinamento tra cristianesimo e buddhismo come in Vietnam, dove che questa sintesi è stata reealizzata nella religione del Cao Dai, una parola che significa Grande Essere, e il suo simbolo è un occhio sinistro che illumina il mondo. Cinque milioni di vietnamiti aderiscono a questo culto che venera Confucio, Buddha, Lao Tse, Mose e Gesù.  Il mondo dovrebbe rendere omaggio alle sue due tradizioni di Oriente e Occidente, e continuare a festeggiare San Benoit, il patrono dell'Europa e favorire la meditazione per arrivare al nirvana.

Oggi il nemico della religione, del percorso spirituale e del sincretismo è il materialismo imperante, l'agnosticismo, e la disperazione. Si spera che questo cambiamento di fede/fedi e di credenze non provochi delle nuove guerre di religione. Possa la persona che crede nel cielo, o non ci crede, colui che attende il paradiso o si prepara al nirvana, costruire la sua speranza tra "la folla immensa dove l'uomo è un amico".

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