martedì 18 marzo 2025

La tradizione Gelugpa del buddhismo tibetano

Il fondatore della scuola Ghe Luug Pa è stato il grande Lama Tsongkhapa (1357- 1419) che nacque nella regione dell'Amdo (Tibet).  Quando andò a studiare in Tibet centrale, erano già presenti i lignaggi (o tradizioni) Nyimgma, Sakya e Kagyu. Tutti questi lignaggi si basano sull'insegnamento del Buddha, che è costituito dalla Ruota del Dharma che fù girata per tre volte (tre insegnamenti in tre posti diversi). Questi insegnamenti furono poi riportati nei cento volumi del Kangyur  (le trascrizioni degli insegnamenti del Buddha), e poi nei duecento volumi del Tangyur (i commenti dei grandi maestri sugli insegnamenti del Buddha), che contengono gli insegnamenti dei 17 Pandita (termine in hindi e sanscrito con cui si indica un "maestro", un "filosofo", un "erudito") di Nalanda che fu la più importante università buddista dell'India antica.    Degli eruditi studenti del Dharma tradussero questi testi dal sanscrito e dal pali in tibetano che poi costituirono la base degli insegnamenti delle varie scuole buddhiste tibetane.      

Tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. iniziano a comparire in India dei testi buddhisti indicati con il nome collettivo di Prajñāpāramitā sūtra (Sutra perfezione della saggezza), che poi furono decisivi per la nascita e la diffusione del Buddismo Mahāyāna che presto si propagherà per tutta l'India e l'Asia centrale, giungendo infine nell'Estremo Oriente e in Tibet.    Il saggio, monaco e filosofo Nagarjuna  (ca. 2°-3° sec. d.C.)  è considerato il fondatore della scuola dei Mādhyamika e il patriarca delle scuole Mahāyāna.   Il suo testo principale,  Mūla-madhyamaka-kārikā (conosciuto anche Le stanze del cammino di mezzo),  composto da 448 strofe divise in 27 sezioni, è una critica serrata a varie scuole di buddhismo.

 

Quando Tsongkhapa  arrivò in Tibet centrale cominciò a studiare approfonditamente tutti questi testi. Si ritirò per un lungo periodo vicino Lhasa, ed ebbe un sogno in cui gli apparve Nagarjuna e i suoi figli spirituali, che pronunciavano varie frasi, da cui poi prese spunto per lo studio sul Sé.  La frase riportata nella sua biografia è la seguente: "se il Sé fosse costituito dagli aggregati, sarebbe soggetto a nascita e morte. Se fosse qualcosa d'altro, non avrebbe le caratteristiche degli aggregati".  Da questa frase comprese il concetto di vacuità o vuoto e dell'interdipendenza insegnata da Nagarjuna. E cominciò a difffondere questi insegnamenti nelle regioni di Kham, Amado, Mongolia, e da ciò è nata la tradizione Geluppa, e chi segue questa tradizione studia i 18 volumi di insegnamenti da lui composti.

Questi volumi di insegnamenti sui Sutra e sui Tantra, sono poi stati arricchiti da commenti dei suoi autorevoli discepoli. Molti studiosi buddhisti e maestri di questa tradizione sono venuti in Occidente  a spiegare il Dharma e hanno fondato molti centri di Dharma Gelugpa. A questa tradizione appartiene l'attuale Dalai Lama. 

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