sabato 14 giugno 2025

Lo yoga secondo il Governo Indiano

Lo Yoga è un dono inestimabile dell’antica tradizione indiana. Esso incarna l’unità tra mente e corpo, pensiero e azione, moderazione e soddisfazione, armonia tra l’uomo e la natura, e un approccio olistico alla salute e al benessere. Lo Yoga non è solo esercizio fisico, ma un mezzo per scoprire un senso di unione con se stessi, il mondo e la Natura. Cambiando il nostro stile di vita e creando consapevolezza, può aiutarci ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo.
L’11 dicembre 2014, i 193 membri dell’UNGA hanno adottato all’unanimità una risoluzione per istituire il 21 giugno come "Giornata Internazionale dello Yoga". Nella risoluzione, l’Assemblea ha riconosciuto che lo Yoga offre un approccio olistico alla salute e al benessere, e ha sottolineato l’importanza di diffondere informazioni sui benefici della pratica dello Yoga per la salute della popolazione mondiale. Lo Yoga favorisce l’armonia in ogni ambito della vita ed è noto per la prevenzione delle malattie, la promozione della salute e la gestione dei disturbi legati allo stile di vita.



Lo Yoga è essenzialmente una disciplina spirituale basata su una scienza molto sottile che mira a creare armonia tra mente e corpo. È un’arte e una scienza per una vita sana.   La parola "Yoga" deriva dalla radice sanscrita yuj, che significa "unire", "congiungere". Secondo le scritture yogiche, la pratica dello Yoga conduce all’unione della coscienza individuale con quella universale. Secondo la scienza moderna, tutto nell’universo è una manifestazione dello stesso principio quantistico. Chi sperimenta questa unità dell’esistenza è detto essere "in Yoga", ed è definito yogi, colui che ha raggiunto uno stato di liberazione, noto come mukti, nirvāna, kaivalya o moksha.

Lo "Yoga" si riferisce anche a una scienza interiore che comprende numerosi metodi attraverso i quali l’essere umano può ottenere l’unione tra corpo e mente per realizzare il Sé. Lo scopo della pratica yogica (sādhana) è superare ogni forma di sofferenza per raggiungere uno stato di libertà nella vita quotidiana, con salute, felicità e armonia.

La scienza dello Yoga ha origini millenarie, ben prima della nascita delle religioni o dei sistemi di credo. Secondo la tradizione, Shiva è considerato il primo yogi (ādiyogi) e il primo maestro (ādiguru). Migliaia di anni fa, sulle rive del lago Kantisarovar nell’Himalaya, l’ādiyogi trasmise la sua profonda conoscenza ai leggendari saptarishi (i "sette saggi"), che a loro volta portarono questa scienza in Asia, Medio Oriente, Africa del Nord e Sud America. Gli studiosi moderni hanno notato sorprendenti parallelismi tra le culture antiche del mondo. Tuttavia, è in India che lo Yoga ha trovato la sua più piena espressione. Agastya, uno dei sette saggi, viaggiò attraverso il subcontinente indiano e plasmò questa cultura attorno a uno stile di vita yogico.

Lo Yoga è ampiamente considerato un "frutto culturale immortale" della Civiltà della Valle dell’Indo e del Saraswati (2700 a.C.) e ha dimostrato di poter contribuire sia all’elevazione materiale che spirituale dell’umanità. Numerosi sigilli e reperti fossili della civiltà mostrano motivi yogici e figure in posizioni yogiche (sādhana), suggerendo la presenza dello Yoga nell’antica India. I sigilli e le statue della Dea Madre suggeriscono anche pratiche tantriche. Lo Yoga è presente nelle tradizioni popolari, nel patrimonio vedico e upanishadico, nelle tradizioni buddhiste e giainiste, nei darshana, nei poemi epici come Mahabharata (inclusa la Bhagavadgītā) e Ramayana, nelle tradizioni teistiche degli Shaiva, Vaishnava e tantriche.
Sebbene lo Yoga fosse praticato già nel periodo pre-vedico, il grande saggio Maharishi Patanjali ne sistematizzò e codificò la pratica, il significato e la conoscenza correlata attraverso gli Yoga Sūtra di Patanjali.

Dopo Patanjali, molti saggi e maestri contribuirono alla preservazione e allo sviluppo dello Yoga con pratiche ben documentate e testi scritti. Lo Yoga si è diffuso in tutto il mondo grazie all’insegnamento di eminenti maestri, dall’antichità fino ai giorni nostri. Oggi, vi è una consapevolezza globale sul valore dello Yoga nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute. Milioni di persone in tutto il mondo traggono beneficio dalla pratica yogica, che continua a crescere e fiorire giorno dopo giorno.

Lo Yoga agisce su più livelli: corpo, mente, emozioni ed energia. Da qui derivano quattro grandi categorie:

  •     Karma Yoga (azione)
  •     Jnāna Yoga (conoscenza)
  •     Bhakti Yoga (devozione)
  •     Kriya Yoga (energia)

Ogni individuo è una combinazione unica di questi quattro aspetti. Solo un guru può indicare la combinazione più adatta per ciascun praticante. Tutti gli antichi commentari sullo Yoga sottolineano che è essenziale praticare sotto la guida di un maestro.  

Le diverse filosofie, tradizioni, lignaggi e parampara (trasmissione maestro-discepolo) hanno portato alla nascita di varie scuole di Yoga:

  •     Jnāna Yoga
  •     Bhakti Yoga
  •     Karma Yoga
  •     Pātanjali Yoga
  •     Kundalini Yoga
  •     Haṭha Yoga
  •     Dhyāna Yoga
  •     Mantra Yoga
  •     Laya Yoga
  •     Rāja Yoga
  •     Yoga gianista
  •     Yoga buddhista

Ciascuna scuola ha i propri metodi e approcci per raggiungere l’obiettivo finale dello Yoga.
Pratiche yogiche più comuni per la salute e il benessere includono: 

  •     Yama (astensioni)
  •     Niyama (osservanze)
  •     Āsana (posizioni fisiche)
  •     Prānāyāma (controllo del respiro)
  •     Pratyāhāra (ritiro dei sensi)
  •     Dhārana (concentrazione)
  •     Dhyāna (meditazione)
  •     Samādhi (integrazione)
  •     Bandha e Mudra (gesti fisici e controllo del respiro)
  •     Śaṭkarma (purificazioni)
  •     Yuktāhāra (alimentazione consapevole)
  •     Mantra-japa, Yukta-karma, ecc.

Gli Yama e i Niyama sono considerati prerequisiti. Le Āsana stabilizzano corpo e mente. Il Prānāyāma sviluppa la consapevolezza del respiro, che diventa regolato e controllato in tre fasi: pūraka (inspirazione), kumbhaka (ritenzione), rechaka (espirazione).  Pratyāhāra è il distacco dai sensi, Dhārana è l’attenzione concentrata, Dhyāna è la contemplazione e Samādhi è l’integrazione suprema.
Bandha e Mudra, spesso associati al Prānāyāma, facilitano il controllo mentale e l’elevazione spirituale. La pratica della dhyāna è considerata l’essenza dello pratica dello Yoga (Sādhana), poiché guida verso la realizzazione del Sé.
Le Śaṭkarma sono pratiche di disintossicazione clinica. Lo Yuktāhāra promuove un’alimentazione e abitudini sane.

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