In Giappone convivono lo shintoismo, il buddhismo e il confucianesimo.
La maggior parte delle persone aderisce a una combinazione di
shintoismo e buddhismo, ma le statistiche sulle identità religiose sono
complesse perché molti praticano entrambe le religioni. Secondo dati del
2021, lo shintoismo è praticato dal 48,1% e il buddhismo dal 46,5% dei
credenti. Il confucianesimo non è considerato una religione separata in
Giappone, ma piuttosto un sistema etico che ha influenzato profondamente
la cultura e le credenze locali, sebbene non esistano statistiche
specifiche sulla sua adesione.
Lo shintoismo,
letteralmente “la via degli dei”, ha origine da una religione animista
che adorava i kami, divinità che un tempo si riteneva albergassero in
tutte le cose. Nelle cerimonie shintoiste il sacerdote agita dei rami
nei quattro punti cardinali per scacciare i cattivi spiriti, coadiuvato
dalle miko, le ragazze del santuario. Storicamente, le miko svolgevano
un ruolo spirituale importante come intermediarie; anche se oggi tale
ruolo è spesso visto come un lavoro part-time, esse sono ancora una
parte integrante della tradizione shintoista.
L’influenza cinese portò lo shintoismo verso il culto degli antenati. Tutti, e in particolare l’imperatore, sarebbero diventati kami,
cioè divinità. I primi buddhisti sostenevano che i kami fossero
reincarnazioni dei loro Buddha. Ciò portò a una forma di sincretismo. I
santuari si caratterizzano per il portale d’ingresso (torii),
solitamente di colore rosso e bianco (maschile e femminile), e per i due
cani-leone (komainu) capaci di allontanare il maligno. Alcuni santuari
contengono statue di animali e tavolette votive (ema).
Non esistono
“scuole” shintoiste nel senso dottrinale del termine, ma
l’organizzazione principale che raggruppa la maggior parte dei santuari e
gestisce l’istruzione religiosa è il Jinja Honchō (Associazione delle
Chiese Shintoiste del Giappone). Il Jinja Honchō amministra migliaia di
templi in tutto il Paese e circa un centinaio di scuole.
Nello
shintoismo la purificazione con l’acqua è fondamentale per rimuovere
impurità, peccati e sfortuna prima di interagire con il sacro. I rituali
principali sono il Misogi, l’abluzione completa del corpo per
purificarsi da contaminazioni spirituali e fisiche (si ispira al mito di
Izanagi, che si purificò in mare dopo essere stato nella terra dei
morti), praticato sotto una cascata, in un fiume o in un lago,
specialmente se considerato sacro; e il Temizu, una purificazione fisica
e simbolica più breve delle mani e della bocca, eseguita prima di
entrare in un santuario presso una fontana apposita (chiamata chōzuya o
temizuya).
Una statua di un drago si trova spesso all’interno o
accanto al temizuya, poiché i draghi sono associati alle divinità
dell’acqua (Ryūjin). Il rituale prevede di prendere un mestolo d'acqua
con la mano destra, sciacquare la sinistra; poi sciacquare la mano
destra versando l’acqua nella mano sinistra; quindi raccogliere un po’
d’acqua per sciacquarsi la bocca (senza toccare il mestolo con le
labbra) e sputarla a terra, lontano dalla fontana; infine sciacquare il
mestolo e riporlo.
Le tavolette votive shintoiste, chiamate ema,
sono tavolette di legno su cui i fedeli scrivono desideri o preghiere
per poi appenderle in appositi spazi all’interno dei santuari. Le
tavolette raffigurano spesso immagini simboliche o legate al santuario.
In origine erano sostituite da cavalli veri, da cui deriva il nome
(“cavallo disegnato”). Periodicamente i santuari bruciano le ema
accumulate in un rito che simboleggia l’invio dei desideri ai kami.
In Giappone è presente anche il confucianesimo,
un sistema di pensiero fondamentale che ha influenzato profondamente le
riforme statali e l’etica sociale fin dal VI secolo, soprattutto
durante il periodo Edo (1603–1867). Sebbene non sia una religione nel
senso tradizionale, ha fornito principi etici e politici basati sul
ruolo dell’individuo e sulla virtù. I giapponesi possono abbracciare i
principi confuciani senza contraddizioni, pur professando altre
religioni. Nonostante il confucianesimo abbia perso importanza, alcuni
suoi valori sono ancora presenti nella società, e alcuni templi
confuciani rimangono attivi. I più importanti sono lo Yushima Seidō a
Tokyo e il Taku Seibyō (il più antico esistente); altri siti che
conservano questo retaggio includono il Kōshibyō di Nagasaki.
Il buddhismo giapponese
è una tradizione spirituale ricca e complessa, profondamente radicata
nella cultura del Paese. Arrivato dalla Cina e dalla Corea nel VI secolo
come religione di corte, si mescolò poi allo shintoismo e si sviluppò
in molte scuole distinte. Le principali correnti comprendono la Tendai (IX secolo), la Shingon (IX secolo), la Terra Pura (XI secolo), lo Zen (XII–XIII secolo, con le scuole Sōtō e Rinzai) e la scuola di Nichiren (XIII secolo).
Durante
il periodo Nara (710–784) esistevano sei scuole principali (Sanron,
Jōjitsu, Hossō, Kusha, Ritsu e Kegon), introdotte dalla Cina e dalla
Corea. Rappresentavano diverse correnti buddhiste Mahāyāna e Theravāda
prima della diffusione del buddhismo esoterico Shingon, e costituivano
il fondamento del buddhismo giapponese pre-Shingon.
Il buddhismo esoterico Shingon, fondato da Kūkai (774–835)
nel 816, è un sistema che integra e supera gli insegnamenti delle
scuole precedenti. Collega il buddhismo Mahāyāna a insegnamenti
esoterici di origine tantrica. Da qui si sviluppò una tradizione
particolarmente attenta all’esperienza diretta, ai rituali e alla
dimensione mistica. Il bodhisattva più conosciuto in Giappone è
Kannon, derivato da Avalokiteśvara, venerato come divinità della
misericordia. Un altro bodhisattva molto popolare è Jizō (Kshitigarbha),
protettore dei bambini, dei viaggiatori e dei defunti. Molto noto è
anche Miroku, ovvero Maitreya, che apparirà sulla Terra in futuro.
La scuola Tendai,
fondata da Saichō (767–822), deriva dalla scuola cinese Tiāntái, una
delle più importanti tradizioni Mahāyāna. Essa pone al centro il Sutra
del Loto, la dottrina della Triplice Verità e il principio della
presenza dei “tre mila mondi in un singolo istante di vita”. È stata una
scuola molto influente, da cui sono nate tradizioni come lo Zen e il
buddhismo della Terra Pura.
Il buddhismo della Terra Pura
si diffuse nel periodo Heian e divenne una scuola indipendente nel
periodo Kamakura grazie a Hōnen (1133–1212). Da essa nacque la Jōdo
Shinshū fondata da Shinran, oggi una delle tradizioni più seguite.
Il buddhismo di Nichiren
fu fondato nel 1253 da Nichiren (1222–1282) e si basa sul Sutra del
Loto. La pratica centrale è la recitazione del mantra Nam(u) myōhō renge
kyō davanti al Gohonzon.
Lo Zen si sviluppò come
movimento centrato sulla meditazione (zazen) e sull’esperienza diretta
(satori), più che sulla dottrina. Giunto dalla Cina tra XII e XIII
secolo, fu introdotto soprattutto da Eisai (scuola Rinzai) e da Dōgen
(scuola Sōtō). Una terza scuola, Ōbaku, ebbe anch’essa un ruolo
importante. Lo Zen ha influenzato profondamente l’estetica giapponese e
concetti come il wabi-sabi, che celebra la semplicità, l’imperfezione e
la bellezza del tempo. Le differenze principali tra Sōtō e Rinzai
riguardano l’uso dei kōan e il modo di praticare la meditazione.
Kyoto,
Nara e Kamakura sono tre principali centri dello Zen giapponese, con
numerosi templi di grande importanza come il Nanzen-ji, i Kyoto Gozan,
il Ryōan-ji, il Kōshō-ji e lo Shisendō. A Nara si trovano il santuario
Kasuga Taisha e il tempio Tōdai-ji; a Kamakura i templi Jufuku-ji ed
Engaku-ji.
Il monastero Eihei-ji, insieme al Kōya-san,
è uno dei pochi luoghi dove si può osservare da vicino la vita
monastica buddhista giapponese. Il Kōya-san, centro del buddhismo
esoterico Shingon, ospita il tempio principale Kongōbu-ji. Il
pellegrinaggio del Kumano Kodō collega antichi siti shinto-buddhisti in
un percorso simbolo del sincretismo religioso giapponese.
Giappone - Suddivisione storica per periodi:
- Periodo Asuka dal 593 al 710
- Periodo di Nara dal 710 al 794 (scuole Sanron, Jōjitsu, Hossō, Kusha, Ritsu e Kegon) e Tendai
- Periodo Heian dal 794 al 1192 Shingon - Terra Pura
- Periodo Kamakura dal 1192 al 1333 Nichiren, Zen Rinzai e Soto
- Periodo Nanbokucho dal 1333 al 1392
- Periodo Muromachi dal 1392 al 1573
- Periodo Azuchi-Momoyama dal 1573 al 1603
- Periodo Edo dal 1603 al 1868
- Periodo Meiji dal 1868 al 1912
- Periodo Taishò dal 1912 al 1926
- Periodo Showa dal 1926 al 1989
- Periodo Heisei dal 1989 al 2019
- Periodo Reiwa dal 2019 …...


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