martedì 25 maggio 2021

Che cosa è lo yoga. Considerazioni tratte dall'insegnamento del Maestro Gyanander

Considerazioni tratte dall'insegnamento del Maestro Gyanander 

https://it-it.facebook.com/Casa-Yog-482211071985332/videos/yogi-gyanander/564576887082083/

https://www.youtube.com/watch?v=NJrG5uQaYb4

Un antico testo di yoga chiamato Hatha yoga pradipika al capitolo 4 verso 144 dice: "Se il prana non sale lungo la susumna nadi (in mezzo alla spina dorsale), se il prana e il bindu non sono fermi e se la mente trascesa non entra in meditazione, quella persona che parla di Yoga e di conoscenza spirituale dice bugie e falsità".

Tra mille uomini, forse soltanto uno aspira alla perfezione. E, tra quei mille che aspirano alla perfezione, soltanto uno mi conosce veramente”. Bhagavad Ghita capitolo 7:3.

Oggi in occidente ci sono molte persone che insegnano, parlano e giudicano lo yoga senza conoscere a fondo il suo vero significato e senza averlo mai veramente praticato. Non si può parlare della scienza dello yoga senza averla sperimentata su di sé.

In realtà la parola yoga è spesso usata spesso senza cognizione di causa. Lo yoga non è né una religione né una filosofia, non è né magia né misticismo. Il fatto che dalle pratiche yoga si possano ottenere risultati miracolosi come il mantenimento della giovinezza, la sconfitta delle malattie o dei poteri particolari, fa apparire questa disciplina come avvolta da un alone di mistero. Lo yoga è un antica scienza mentale, fisica e spirituale. E’ la scienza del sé pervenutaci dagli antichi rishi dell’India e tramandata da Maestro a discepolo.

Lo yoga non è fatto né per la mente né per il corpo, la mente ed il corpo sono solamente dei mezzi per arrivare alla scoperta del Sé o dello Spirito Universale.

Lo yoga ci dà gli strumenti per raggiungere questa realtà mediante un duro lavoro che può durare anni o addirittura una vita o varie vite. Le due energie con polarità diverse che sono in noi: shakti (energia) e shiv (consapevolezza) si uniscono e si manifesta una grande estasi. Il risultato è la perdita dell’individualità e ogni cosa diventa Sé. E’ probabile che nemmeno la dura e onesta fatica che si compie durante una o più vite sarà sufficiente per risvegliare la kundalini. Il nostro corpo possiede già le due polarità necessarie a questo risveglio. L’unione del prana e apana, Sole e Luna, ida e pingala, uomo e donna porteranno al risveglio dell’energia che si trova alla base della colonna vertebrale. Questa energia ha la forma di un serpente di sesso femminile coricato su tre cerchi e mezzo con la coda in bocca ed è meglio conosciuta come kundalini shakti.

La kundalini non è né un'illusione né una suggestione, è una sostanza biologica molto sottile che si trova nel corpo umano. Il suo risveglio crea degli impulsi elettrici attraverso il corpo e la colonna vertebrale che possono essere percepiti con degli strumenti scientifici moderni. La kundalini è il potere primordiale e lo scopo dello yoga consiste nella liberazione di questa energia.

Se la kundalini rimane dormiente l’uomo rimane allo stadio di un animale. Anche la pratica più intensa di yoga non aiuterà l’uomo ad acquistare la conoscenza del sé se la sua kundalini sta dormendoIl risveglio della kundalini dà la liberazione agli yogi.

Un argomento su cui in occidente si fa molta confusione e su cui si può addirittura ottenere un diploma è l’opera Yoga sutra di Patanjali. Nella sua opera si parla di otto scalini dello yoga detti astanga yoga. Questi otto scalini sono: yama, niyama, asana, pranayama, pratyhara, dharana (concentrazione), dhyana (meditazione) e samadhi (estasi).

Si crede che esistano molti tipi di yoga e che i vari gradini che lo compongono possano essere insegnati separatamente. Questi otto aspetti (astanga vuole dire anche membra dello yoga) devono essere portati avanti contemporaneamente. E’ come dire di fare meditazione senza lavorare prima sul corpo.

In questo suo libro egli scrive a proposito delle Asana (2:46) “Quella posizione che si può mantenere a lungo, immobile senza dolore, che ti porta velocemente al successo nelle tue pratiche è chiamata asana”.  

La controversia sta proprio su questo versetto poiché in occidente non vengono insegnate le posizioni di yoga ma dei semplici esercizi ginnici come ad esempio il noto esercizio chiamato suriya namaskar o saluto al sole. Gli esercizi ginnici non fanno parte dello yoga poiché producono una dispersione dell’energia e danneggiano il corpo. Ciò che si fa in occidente con il nome di Patanjali è proprio contro lo yoga perché sia nell’opera di Patanjali che in qualsiasi altro libro di Yoga non esiste un solo versetto che parla di posizioni di yoga fatte di movimento.

Tra le altre numerose mode occidentali bisogna annoverare anche la cosiddetta “cucina ayurvedica”. Essa in realtà è priva di fondamento perché non esiste una cucina ayurvedica ma soltanto una medicina ayurvedica.  Tra le fantasie occidentali possiamo parlare anche della meditazione che non significa né bloccare la mente né sfuggire da sé stessi e dal mondo.

Solo quando tutti i sanskar, che gli scienziati chiamano archetipi, trasformati da karam (le azioni belle e brutte di questa ed altre vite) saranno distrutti nel tuo cit (subconscio), solo allora si può parlare di meditazione. Un tipico blocco spirituale riguarda le persone fortemente religiose, che per paura sfuggono la loro vera natura umana, reprimendo desideri subconsci e la loro vera personalità.

il mantar e il pranayama sono gli strumenti più importanti dello Yoga. In occidente si pensa che il mantar o mantra abbia a che fare con le divinità religiose ma non è così. Il mantar non ha nulla a che vedere con le religioni, è soltanto una parola priva di significato. I mantar sono espressioni della consapevolezza trascendente sotto forma di suono. Questi suoni non sono stati prodotti da un essere vivente ma sono stati uditi in uno stato di samadhi meditativo molto profondo dagli antichi rishi. Secondo la tradizione l’iniziazione al mantar può essere data sia dal Maestro che dalla propria madre o tramite il ricordo della vita precedente, ma in passato veniva sempre data dal Maestro. Un mantar non può mai essere comprato o venduto, un mantar ottenuto in questo modo non avrà mai alcun effetto sulla consapevolezza.

Che cosa è l’esperienza nello yoga? E’ affrontare le situazioni della vita con pace, coraggio e comprensione. 

Da tempo immemorabile centinaia di migliaia di maestri sono nati sulla terra per guidare gli uomini sulla strada della spiritualità. Il ruolo del Maestro è molto importante nella vita degli uomini. Per Maestro non intendo quelli con diplomi e certificazioni che si trovano in occidente nelle associazioni o nei centri spirituali ma colui che ti permette di aprire un centro spirituale nel tuo cuore dove risiede il Signore supremo, il Sé.     Maestro non è colui che ha molti anni di esperienza nell’insegnamento dello yoga o colui che ha una folla di discepoli o che ha studiato la Ghita, le Upanishad, i Veda, il Vangelo, il Corano e il Sanscrito latino.

Il Maestro è colui che ha realizzato la totalità della sua personalità, che ha sperimentato la pace e il silenzio dentro di sé, colui che ha trasceso la mente e che può darti un’esperienza di pace, non importa se sia analfabeta o non abbia nemmeno un discepolo.  

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