lunedì 24 maggio 2021

Osho e i chakra

Chakra. La forza della vita. Tratto dai discorsi spontanei di Osho (1931- 1990) e dalle domande suscitate di volta in volta nei suoi ascoltatori, questo testo rivolge uno sguardo particolare al tema dei chakra, i sette centri di energia del corpo umano, e al loro risveglio per una vita orientata verso la pienezza e la realizzazione

"Ogni volta che c’è l’infelicità, tu ne sei la causa e ogni volta che c’è beatitudine non ne sei tu la causa. Quando sei triste a volte il divino arriva ma poi deve andarsene perché sei chiuso; non gli lasci alcuna apertura. Anche se bussa alla tua porta non lo puoi sentire. Spesso le persone si aggrappano alla loro infelicità".   Osho.

Già da queste parole si capisce che Osho aveva un modo un po' particolare di intendere la pratica, a volte era stravagante a volte manifestava una vera e propria tendenza dittatoriale. Provocava spesso le persone che avevano deciso di seguirlo.   Diceva spesso alle persone che si avvicinavano al suo ashram: "Non vedo la ragione per cui hai deciso di diventare un sannyasin (un rinunciante, colui che è sul cammino spirituale), il tuo atteggiamento di base non è quello di una persona che si è arresa…. E il sannyas è resa, abbandono. Se vuoi rimanere un sannyasin non ci sono possibilità di essere in disaccordo con me. Questa non è una democrazia,  è dittatura assoluta! E’ così che lavoro …. È il mio metodo".

La mente crea sempre dualità, hai bisogno del giorno per definire la notte, hai bisogno della notte per definire il giorno…… solo nel silenzio ogni dualità scompare.  Un evento è esoterico quando semplicemente  non puoi descriverlo in maniera oggettiva, scientifica; E’ qualcosa di soggettivo, qualcosa di così misterioso, così miracoloso che si può farne esperienza, ma non lo si può spiegare. Resta la di fuori di qualsiasi spiegazione.

Abbiamo già parlato dei chakra in qualche post precedente, che sono dei centri di energia, I più importanti sono sette e si trovano lungo la colonna vertebrale e dal basso verso l’alto i chakra sono:

  • Muladhara – Chakra della terra o della radice.
  • Svadhisthana – Chakra dell'acqua o sacrale.
  • Manipura – Chakra del fuoco o del plesso solare. 
  • Anahata – Chakra del cuore.
  • Visuddha – Chakra purificatore o della gola.
  • Ajna – Chakra della luce o del terzo occhio.
  • Sahasrara – Chakra della corona.

Osho ha raggruppato i tre chakra più bassi denominandoli “la giungla”, e i tre chakra più alti denominandoli “il giardino”; il chakra centrale all'altezza del cuore l’anatha ed è la porta che conduce dalla giungla al giardino.

I primi tre appartengono ad una personalità estroversa, senza di loro la vita diverrebbe impossibile, costituiscono delle misure di sopravvivenza e vengono attivati sin dalla nascita. Sesso, denaro, reputazione, prestigio, fama appartengono tutti a questi tre chakra. Il sesso è l’epicentro della mente estroversa. I tre chakra superiori vengono attivati dopo un lungo lavoro su se stessi e di introspezione, la preghiera e la meditazione sono l’epicentro della mente introversa. Nel quarto chakra all’altezza del cuore si manifesta l’amore.

L’introverso diventa sbilenco, chiude la porta del cuore perché ha paura che quella porta si apra sul mondo. E’ una negazione continua, diventa un monaco, è contro la vita, condanna, reprime, ha paura. E’ impaurito dalle relazioni, dallo stare con la gente, dall’instaurare qualsiasi tipo di amore, perché non si sa mai, l’amore potrebbe portarsi dietro anche il sesso. E’ meglio non aprire la porta dell’amore, perché una volta aperta, tutti i tre chakra inferiori diventano accessibili. Chiudendosi ai chakra inferiori resterà un eremita e la vita diventerà una cosa morbosa. L’introverso diventa un’isola e tagliato da tutto .. dove non circola più linfa vitale.

La vita esiste solo quando ami. L’amore diventa il fondamento stesso della vita, che consente alla vita di esistere, è il suo punto d’appoggio. Essere solo calmi e quieti può a volte voler dire morte, suicidio. Quando diventi calmo e quieto, la passione è andata, ma a volte sei andato anche tu. Sei solo una stanza vuota, e non puoi più danzare la danza della vita. Quando si estingue l’amore si estingue la vita. Non si può vivere con un introverso per lungo tempo ed anche i santi diventano spesso molto noiosi. Invece è una gioia ritrovarsi con un estroverso, con lui puoi relazionarti, è un entusiasta, gioca, scherza …….ma può avere un accesso di follia in qualsiasi momento, così come può collassare in qualsiasi momento.

Secondo me un vero uomo o una vera donna devono attivare tutti i sette chakra insieme. A quel punto hanno la tranquillità dell’introverso e l’eccitazione dell’estroverso. Così dovrebbe essere una vita ricca: il silenzio dell’introverso e la gioia dell’estroverso, il centro dell’introverso e la periferia dell’estroverso. Attivando tutti i chakra e spostandosi dal centro alla periferia, da un chakra  all’altro, senza contrapposizione, ma bilanciandoli come elementi complementari, la vita diventa incredibilmente ricca. Osho propone una “Meditazione dinamica” che sembrerebbe una contraddizione in termini. Ma la contraddizione è solo apparente perché cerca di conciliare l’introversione con l’estroversione.

Tutti i centri energetici devono essere aperti ed usati, nessuno deve essere sacrificato a favore di un altro: l’ajna - il terzo occhio dischiude il mondo alla chiarezza, visuddha - il centro della gola apre la porta della creatività e dell’espressione, l’anatha apre la porta sul mondo dell’amore e non penso che Osho intenda l’amore solo verso Dio o la sorgente.

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