John Earl Coleman (1933-2012) è stato un insegnante statunitense di meditazione Vipassanā, un tipo di meditazione del buddismo Theravada, che ha operato a lungo in Italia per diffondere questa antica tecnica meditativa. Ha lavorato in Asia come agente segreto della CIA fino ai primi anni Sessanta. Successivamente ha continuato a viaggiare tra India, Thailandia, Birmania dove ha conosciuto molti dei più famosi maestri del nostro tempo, tra cui J.Krishnamurti, D.T.Suzuki e U Ba Khin (1899-1971) che divenne la sua guida spirituale. Autorizzato da U Ba Khin stesso all’insegnamento, John Coleman ha da allora condotto corsi per migliaia di studenti in tutto il mondo: America, Inghilterra, India, Nuova Zelanda, Germania, Francia, Giappone e Italia.
Nel libro La mente tranquilla scritto nel 1971, racconta la sua storia in modo spesso ironico e ci riporta, pur restando del tutto attuale, all’atmosfera avventurosa degli anni in cui la meditazione era quasi del tutto sconosciuta agli occidentali. Coleman viene citato anche nel libro di Tiziano Terzani Un indovino mi disse. Terzani incontrò infatti Coleman in Thailandia nel ritiro di Pyongyang. “Mi sentivo come il paziente nella corsia di un manicomio che cerca di convincersi che è stato portato lì per sbaglio o che le sue condizioni non sono così gravi come quelle dei suoi vicini”. Superate le prime sensazioni di costrizione e dolore, Terzani scopre infine il silenzio: «Guardavo le stelle e sentivo il loro silenzio; la luna non faceva rumore anche il sole si levava e tramontava senza nemmeno un bisbiglio. Persino il fragore della cascata, i gridi degli uccelli o il frusciare del vento tra le fronde degli alberi mi parevano alla fine parte di uno straordinario, animato, cosmico silenzio di cui godevo, in cui trovavo pace“.
Chiunque fosse interessato ad apprendere la meditazione Vipassana, può rivolgersi agli insegnanti Vipassana accreditati da Coleman presso l'International Center, secondo la tradizione di Sithu U Ba Khin, vedi link: https://www.vipassanaitalia.it/chi-era-john-coleman/
Se volete avvicinarvi a questo tipo di meditazione a Roma c'è l' A.Me.Co - Associazione per la Meditazione di Consapevolezza Vipassanā creata nel 1987 da Corrado Pensa, Neva Papachristou ed altri soci, vedi link https://www.associazioneameco.it/ L'A.Me.Co è un ente buddhista di tradizione Theravāda, costituito per testimoniare, coltivare e diffondere, con attenta adesione alle Scritture buddhiste e, al tempo stesso, in spirito interreligioso, il nucleo fondamentale dell’insegnamento del Buddha: le Quattro Nobili Verità, la presa di rifugio nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha, la legge universale dell’interdipendenza e la pratica della meditazione di consapevolezza vipassanā, rivolta alla purificazione della mente-cuore e al risveglio della saggezza e della compassione. Gli insegnanti guida sono Corrado Pensa e Neva Papachristou, entrambi nominati maestri di Dharma, secondo la tradizione buddhista Theravāda, da insegnanti senior del Centro di Meditazione Buddhista di Consapevolezza (vipassanā) Insight Meditation Society di Barre Massachusetts USA. Corrado Pensa è stato per anni docente di Filosofie dell'India presso l'università La Sapienza di Roma, oltre che psicoterapeuta junghiano. È considerato - non soltanto in Italia - un autorevole insegnante di meditazione buddhista. Conduce ritiri intensivi di varia durata, sempre molto frequentati.
La meditazione Vipassana è la tecnica di consapevolezza che il Buddha praticò personalmente per la sua illuminazione e liberazione dal “Campo della Sofferenza”. Lo scopo essenziale di Vipassana è quello di farci sentire felici e sodisfatti nel nostro proprio Essere e permette la Visione Profonda che nessuna esperienza oggettiva è lontana da noi che siamo UNO e integrati con tutta la differenziazione percepita dai sensi. La Visione Profonda consiste nel costatare Anicca (il rapido fluire, l'impermanenza delle sensazioni e percezioni), Dhukka (la sofferenza intrinseca all’ignoranza) e Anatta (la vuotezza di una realtà stabile preesistente all’esperienza). Il segreto del successo è la continuità della pratica.
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