Cosa si fa di fronte ai problemi che la vita pone continuamente?
Li si vede, li si accetta, li si riconosce, e ci si rimboccano le maniche per trasformare le cose negative in opportunità di crescita. Del resto in cinese e giapponese l’ideogramma di “problema” è lo stesso di “opportunità”.
Quello che noi incontriamo come problema può essere vissuto e trasformato in opportunità di crescita. È un’occasione d’oro per capire delle cose di noi stessi e della vita. Si tratta di rivolgere lo sguardo dentro di noi e fidarsi di come vadano le cose nella vita.
Spesso vogliamo che vadano in un modo e ci incamminiamo in una direzione che magari è totalmente sbagliata. Spesso si chiudono tante opportunità, fino a che se ne presenta un’altra che in ultima analisi si rivela molto più adatta a noi di quanto inizialmente avessimo ritenuto.
Gli indiani dicono che il karma, sia come un imbuto che ci convoglia verso quella che è la migliore direzione possibile per noi. Possiamo anche NON essere convinti che sia la migliore soluzione possibile per noi, ma esiste forse un’alternativa?
Questa potrebbe essere l’interpretazione del seguente koan. Nello zen i i koan sono delle frasi apparentemente senza senso ma che racchiudono profonde verità.
Un monaco chiese ad un maestro zen “Com’è quando gli alberi ingialliscono e le foglie cadono?”
Il maestro zen rispose “Il corpo esposto al vento d’orato”.
Il significato è il seguente: quando sei esposto ad eventi non belli cerca di prendere il meglio e coglierne le opportunità.
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