mercoledì 23 giugno 2021

Ma che cos'è davvero il Tantra?

Non c’è area del pensiero filosofico indiano che susciti tanta curiosità e al tempo stesso tanti equivoci quanto il tantrismo. Ciò innanzitutto per la grande confusione dovuta ad una inadeguata conoscenza dei testi. Di fatto, solo negli ultimi decenni sono apparse edizioni e traduzioni dei grandi testi tantrici: primo fra tutti, il Tantraloka di Abhinavagupta (X-XI secolo). L’opera si presenta come una gigantesca summa del sapere esoterico, in cui si tratta diffusamente di ogni possibile aspetto della via tantrica alla liberazione: la natura onnicomprensiva della coscienza, le pratiche yogi connesse con il respiro  e il risveglio della kundalini, l’uso dei mantra, la preparazione dei mandala. Descrive i vari tipi di pratiche d'iniziazione, dai riti con contenuti sessuali più o meno espliciti, ai metodi che consentono al meditante di far emergere le emozioni profonde, fino ad arrivare a percepire la pulsazione della coscienza. 
La parola Tantra ha origine dal sanscrito, traducibile come “trama” ed è composta dalla radice Tan = "espansione", e il suffisso Tra = "liberazione". Si tratta di un insieme di dottrine e di pratiche millenarie volte all'espansione dell'ordinario stato di coscienza, e all’unione della coscienza individuale con quella universale, e del maschile con il femminile. 

Il Tantra è un processo quindi per renderci più coscienti.  Ci spinge a risvegliarci, ad essere più attenti alle restrizioni e alle identificazioni del nostro falso ego e a diventare più vitali attraverso il risveglio delle diverse forme di energia: energia trascendente, energia mentale, energia espressiva, energia affettiva, energia emozionale ed energia sessuale. L’obiettivo è quello di riconoscere la propria intima, intrinseca vera natura sotto le apparenze esterne. Quando ne diventiamo consapevoli, anche il più insignificante momento quotidiano acquista un’estrema bellezza. In questo modo, non c’è più nulla di ordinario nella vita. Il tantra incoraggia a vivere la vita intensamente, totalmente, liberandola dalle tensioni, dai modelli precostituiti, dalle inibizioni. E’ il sentiero dell’anima che onora anche la sacralità del corpo celebrando i sensi e le esperienze di vita, la gioia della sensualità e della sessualità. 

La filosofia tantrica affonda le sue radici sia nel buddhismo che nell’induismo arcaico, ma si ritiene che sia stato l’induismo ad ereditare il tantra dal buddhismo, e non viceversa, poiché i più antichi testi filosofici di riferimento sono di compilazione buddhista. Al centro del pensiero tantrico vi è l’universo manifesto, considerato come espressione fisica e sensoriale del non manifesto: da qui l’idea che, attraverso l’immersione nel primo, si possa giungere a realizzare la piena unità con il secondo.
La disciplina tantrica lavora sull’armonizzazione dell’energia maschile e femminile, Shiva e Shakti, e il fine è risvegliare e canalizzare in modo appropriato l’energia Kundalini, che risiede dormiente alla base della colonna vertebrale, depositaria del segreto dell’illuminazione. 

Asana, mantra, pranayama, meditazione e retto agire, sono le componenti fondamentali del Tantra Yoga, e sono questi gli elementi che costituiscono l'ossatura della disciplina.  Nel cammino tantrico vengono ben distinte le vie cosiddette “della mano destra” e “della mano sinistra”. Nelle scuole della mano destra i precetti che spingono all’unione del principio maschile e femminile sono interpretati come una metafora dell’unione a livello energetico, mentre nelle vie della mano sinistra sono interpretati quasi letteralmente. Da qui ha origine il maithuna – il rituale segreto dell’amore – che non è tuttavia una pratica centrale, malgrado il Tantra sia oggi comunemente associato a questo. Al contrario il maithuna è ritenuto uno dei più alti e ultimi stadi che lo yogi deve affrontare perché solo i veri yogi possono permettersi di praticarlo come tecnica di meditazione.  Oggigiorno, molte scuole occidentali e alcune scuole indiane di vama marga che si sono separate dal dakshina marga, ovvero sentiero della mano destra o della conoscenza, non interpretano più le metafore sessuali ma le praticano letteralmente, almeno in parte. Ognuno ha il suo parere a riguardo ed è difficile capire dopo millenni se queste scuole siano completamente deviate dall'insegnamento iniziale, o se abbiano ragione almeno in parte. L’unica cosa che si può affermare è che, nonostante non ci siano mai stati dogmi morali riguardo le energie sessuali, esse erano considerate la materia prima di un processo trasformativo, e non lo scopo finale.  Il Tantrismo è l’esatto opposto dell’ascetismo che concepisce il corpo come primo nemico dello spirito. Il corpo nel Tantra è considerato infatti il tempio del divino (realtà sacra) ed è visto come il microcosmo dove l'anima individuale risiede per poter comprendere il macrocosmo dell'Universo, come strumento di sviluppo di consapevolezza superiore.  Il Tantrismo è la via che più si addice all'uomo che vive in questa epoca che non è quella del puro distacco, bensì quella della conoscenza, del risveglio, del dominio delle energie segrete racchiuse nel corpo. Il Tantra pone fine alla dicotomia corpo e spirito e cerca di ricongiungere la vita dello spirito e quella ordinaria e del corpo. «Secondo il tantra l’amore è sacro in quanto l’uomo è la manifestazione terrena di un Dio (Shiva) e di una Dea (Shakti). Perciò quando una coppia è in fusione amorosa significa che vi è un incontro tra due Divinità: l'una rappresenta l'energia maschile e l'altra quella femminile.  

Il famoso rituale insegna sia all’uomo sia alla donna ad utilizzare la sessualità per la propria evoluzione a tutti i livelli: fisico, mentale, emozionale e spirituale.  Tutte le scuole prevedono diversi livelli di approfondimento: si va dallo sguardo al tocco leggero, dal massaggio rituale alla meditazione.  Questo tipo di yoga può essere definito come ‘yoga del contatto" il cui obiettivo è la liberazione dal flusso ripetitivo dei pensieri, lo sblocco delle emozioni, l’ascolto del corpo a tutti i livelli energetici, da quello sessuale fino a quello spirituale: è molto frequente durante la pratica, che una persona pianga per l'emozione o che acceda a istanti di profonda consapevolezza. Unisce immanenza e trascendenza, corpo e spirito, sessualità e spiritualità, estinguendo ogni dicotomia e facendo incontrare le persone nella loro interezza e nella loro integrità. 

I benefici del Tantra yoga sono quelli specifici di ogni altra forma di yoga, e oltre i benefici a livello fisico, si avranno benefici nell'armonizzazione energetica, nella dimensione psicologica con netto miglioramento dell’umore, diminuzione dello stress, contenimento di stati depressivi, aumento della capacità di concentrazione. Volgendo lo sguardo alla dimensione intima della pratica, senza dubbio l’approccio tantrico contribuisce ad alleviare le tensioni di coppia, portando benefici in caso di problemi, quando questi hanno radici psicologiche. 

In tempi recenti il Tantra ha conosciuto una grande notorietà in Occidente, principalmente a causa dell'enfasi erroneamente posta sull'utilizzo di alcune pratiche sessuali; queste in realtà costituiscono solo una piccola parte della dottrina tantrica che combina corpo e mente, gioia e spiritualità, il riconoscimento della sacralità della Vita, una solida base morale, la pratica quotidiana delle asana per la purificazione del corpo e dei canali energetici, esercizi di concentrazione e meditazione. 

Nel Tantra yoga rientrano le forme di yoga più conosciute, insegnate e praticate in occidente: il Kundalini yoga, l’Hatha yoga, il Raja yoga, il Laya yoga e il Mantra yoga. Nelle scuole di yoga tantrico la precedenza viene data a pratiche e rituali di tipo soprattutto fisico - sensoriale. Descrivono bene questo concetto le parole di Mircea Eliade, storico delle religioni : “In queste discipline, le attività sensoriali venivano magnificate sconvolgendo le proporzioni come risultati di infinite identificazioni con gli organi e le funzioni fisiologiche con regioni cosmiche, stelle e pianeti, dei, eccetera. Hatha Yoga e Tantra transustanziano il corpo fornendogli dimensioni macro-antropiche e assimilandolo ai vari corpi mistici (…) Molti 'corpi sottili' sono sovrapposti: il corpo sonoro (suono), il corpo architettonico, il corpo cosmologico, il corpo mistico-fisiologico. Questa omologazione multistrato deve essere compresa; ma in quanto risultato dell'esperienza yogica, il corpo fisico si “dilata”, si “cosmicizza” e si transustanzia”. Sembra qualcosa di molto lontano, eppure si realizza ed esiste ogni giorno.  Diventarne consapevoli significa ampliare la coscienza. Fondamentale comunque, perché una via o un insegnamento possano definirsi tantrici, è l’approccio devozionale che enfatizza, nelle cose come nelle persone, la parte spirituale entrando in una dimensione, che ci permetterebbe di trovare l'armonia interiore e, simultaneamente, ci si "sintonizzasse col cosmo".   

All'estero il Tantra è molto più praticato rispetto all'Italia. In Germania e Francia, ma soprattutto in India e nei paesi orientali, è visto anche come un importante metodo di cura.  Comunque, attualmente, sono molte le scuole, associazioni che praticano l'insegnamento tantrico anche in Italia. 

Riferimenti.

  • Il testo Tantraloka (Luce dei Tantra) di Abhinavagupta è un trattato completo su tutti gli aspetti della via tantrica.  La traduzione dal sanscrito da Raniero Gnoli è considerata  una delle imprese più ardue dell’indologia contemporanea.
  • Shri Param Eswaran, è un maestro contemporaneo, iniziato alle pratiche dello yoga tantrico dal Maestro Swami Sivananda. Nel corso della sua vita Shri Eswaran ha privilegiato l’aspetto devozionale di questa filosofia. I suoi insegnamenti vertono su pratiche di sound healing (mantra), meditazione, massaggio tantrico e sull’adorazione del femminile sacro, quello che lui chiama “la Dea vivente”.  Vedi sito
  • Il testo Tantra. L'iniziazione di un occidentale all'amore assoluto di Daniel Odier, anche lui maestro contemporaneo, fonda nel 1995 il centro Tantra/Chan a Parigi. I suoi libri sono testi di riferimento per il tantrismo moderno. 
  • Il testo Amore e Tantra - Un percorso pratico per la felicità di coppia  di Stefano e Corienne Ananda. Sono due docenti di Yoga e Tantra presso la loro scuola Tantrayoga di Bologna.   Vedi sito
  • Il testo Yoga tantrico del Kashmir di Eric Baret. L'autore ci invita a scoprire la sottigliezza di questa disciplina, di questa arte di vivere millenaria, che utilizza il corpo come supporto alla realizzazione spirituale. Questa opera contribuisce senza dubbio a ridare allo yoga tutto il suo senso e la sua dimensione originale.
  • Il testo Tantra, la via dell'estasi sessuale di Elmar e Michaela Zadra che sono maestri contemporanei. Formati presso ashram induisti e monasteri buddhisti sui diversi aspetti della tradizione tantrica, integrati successivamente con materie più moderne (bioenergetica, PNL, sessuologia), Elmar e Michaela Zadra propongono un approccio al Tantra indirizzato principalmente alle coppie. 

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