Dal testo gli Yoga sutra di Patanjali (uno dei testi fondamentali dello yoga)
- Yoga è vigilanza e rilassamento, concentrazione e calma - Pada (capitolo) I, paragrafo 2
- Nell'eseguire le posizioni occorre il giusto sforzo e il rilassamento delle tensioni inutili - Pada II, 47
- Occorre essere concentrati sull'inspirazione ed espirazione - Pada II, 50
- Durante il mantenimento delle posizioni ci deve essere stabilità (sthira) e benessere (sukha) - Pada II, 46 Mentre facciamo yoga occorre lasciare in pace i rumori interiori.
- Attraverso le Posizioni (Asana) bisogna entrare in contatto con noi stessi, per cercare di trovare lo stato in cui la mente sperimenta uno stato di benessere - Pada II. 46 e 47,
- Nell'assumere una posizione bisogna adottare il giusto sforzo, Se il corpo trema significa che stiamo andando oltre il limite - bisogna cambiare la posizione; Non bisogna nemmeno stare sotto il limite.
- Come apprendiamo? Questa è la sequenza indicata da Patanjali: Apprendiamo tramite percezione diretta, la riflessione, attraverso i testi oppure tramite un insegnante - Pada I. 7
- Respiro e movimento devono avere la stessa lunghezza, Respiro e il movimento devono essere uniformi - Pada II. 49 e 50, Se l’inspiro è più lungo dell’espiro si creano tensioni, questo è scritto nel testo Yoga Sutra.
- Nel praticare il Pranayama occorre cercare di allungare progressivamente il tempo della respirazione, il respiro deve essere uniforme e sottile, Occorre essere capaci di osservare il respiro.
- Occorre rilassare le tensioni inutili, più si espira, più ci si dovrebbe tranquillizzare.
- La qualità del respiro porta alla qualità della mente, mente e respiro si influenzano reciprocamente.
- Il pranayama aumenta la qualità della concentrazione, favorisce uno stato mentale diverso (in cui si riscontra una maggiore tranquillità). Se non funziona dobbiamo cambiare tipo di pranayama.
- Il rapporto tra inspirazione ed espirazione è il seguente: inspiri per 3 secondi - espiri il doppio 6; se applichi la ritenzione del respiro: inspiri 3, trattieni il respiro 12, espiri 6.
- Durante la respirazione occorre sentire il sollevamento e abbassamento dell’addome con le mani, la sensazione più è esterna e più è percepibile. Poi, provare a sentire il respiro della pancia senza le mani, mantenendo le mani sulle ginocchia, e quando si perde il contatto con il respiro, si riparte dall'inizio.
- Per stimolare l’apprendimento l'insegnante deve creare una buona relazione con l’allievo.
- Durante la pratica più siamo centrati – meno saremo soggetti alle influenze negative.
- Occorre proporre dalla sequenza più statica alla sequenza più dinamica. Le sequenze più statiche sono adatte a persona adulte mentre le sequenze più dinamiche sono più adatte a persone giovani. Ad allievi iperattivi occorre proporre la sequenza del saluto al sole.
- Nella sequenza delle posizioni, ci sono delle posizioni (asana) di preparazione, c’è
una asana che occupa la posizione centrale (quella più impegnativa)
e c’è una asana di compensazione. Molto importante è anche rispettare questo
ordine: posizione iniziale, cuore della sequenza, posizione finale.
- La posizione migliore per il rilassamento è la posizione distesa, schiena a terra, con le gambe sollevate da terra che appoggiano su qualcosa.
- Se praticate regolarmente yoga farete quello che dovete fare nella quotidianità meglio e in minor tempo, avrete una migliore percezione di voi stessi, una maggior consapevolezza, più fiducia.
- Spesso si pretende una risposta immediata ad una azione, e questo è un grosso errore
- All'inizio e alla fine della lezione si dovrebbe pronunciare il mantra AUM. A è la prima lettera dell’alfabeto indiano, U l’ultima lettera dell’alfabeto, M la lettera centrale. A rappresenta Bhrama, U rappresenta Vishnu e la M rappresenta Shiva.
Alla fine della sequenza si termina con un breve rilassamento del corpo:
- Mi concentro sulle sensazioni della gamba sinistra, invio un sorriso alla gamba sinistra,
- Mi concentro sulle sensazioni della gamba destra, invio un sorriso alla gamba destra,
- Mi concentro sulle sensazioni del braccio sinistro, invio un sorriso alla braccio sinistro,
- Mi concentro sulle sensazioni del braccio destro, invio un sorriso al braccio destro,
- Mi concentro sulle sensazioni dell'addome, invio un sorriso all'addome,
- Mi concentro sulle sensazioni del torace, invio un sorriso al torace,
- Mi concentro sulle sensazioni delle clavicole, invio un sorriso alle clavicole,
- Mi concentro sulle sensazioni della testa, invio un sorriso alla testa,
- Mi concentro su tutto il corpo, invio un sorriso a tutto il corpo.
Nello Yoga, Dio viene sostituito con Iswara (lo splendente, il forte e il vittorioso) e rappresenta l'Energia suprema. ed è l’Entità che ha reso manifesto il cosmo. Il divino non ha una forma unica: ognuno vive il sacro in maniera differente ed è proprio ciò che contraddistingue la spirititualità dalla religione. Per un amante della natura il sacro risiede nella Madre Terra, oppure può manifestarsi in un suono, in un’opera d’arte. Isvara Pranidhara è anche tradotto come l’offerta di ogni frutto delle nostre azioni al divino. Se impariamo a vivere ogni azione, come un atto di devozione, ogni nostro gesto sarà allora accompagnato da uno stato d’animo gioiso.
Riferimenti. Seminario di Yoga tenuto da Mario Cistulli. Mario.cistulli@fastwebnet.it Cistulli si ispira alla tradizione di Krishnamacharya.
Libri consigliati.
- T.K.V. Desikachar (è il figlio di T. Krishnamacharya) “Il cuore dello Yoga”,
- A.G. Mohan “Lo yoga del corpo, del respiro e della mente",
- Frans Moors “Patanjali, Yoga Sutra”,
- Le cahiers de presence de l’esprit, www.epyoga.fr
- Thich Nhat Hanh « L’unica nostra arma è la pace »,
- Kausthub Desikachar “Yoga pour les jeunes”.
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