giovedì 15 luglio 2021

Indicazioni per eseguire una sequenza di Yoga - Dal testo gli Yoga sutra

Dal testo gli Yoga sutra di Patanjali (uno dei testi fondamentali dello yoga)

  • Yoga è vigilanza e rilassamento, concentrazione e calma -  Pada (capitolo)  I,  paragrafo 2 
  • Nell'eseguire le posizioni occorre il giusto sforzo e il rilassamento delle tensioni inutili -  Pada II, 47
  • Occorre essere concentrati sull'inspirazione ed espirazione - Pada II, 50
  • Durante il mantenimento delle posizioni ci deve essere stabilità (sthira) e benessere (sukha) - Pada II, 46 Mentre facciamo yoga occorre lasciare in pace i rumori interiori.
  • Attraverso le  Posizioni (Asana) bisogna entrare in contatto con noi stessi, per cercare di trovare lo stato in cui la mente sperimenta uno stato di benessere  - Pada II. 46 e 47,
  • Nell'assumere una posizione bisogna adottare il giusto sforzo, Se il corpo trema significa che stiamo andando oltre il limite - bisogna cambiare la posizione;  Non bisogna nemmeno stare sotto il limite.
  • Come apprendiamo? Questa è la sequenza indicata da Patanjali: Apprendiamo tramite percezione diretta, la riflessione, attraverso i testi oppure tramite un  insegnante - Pada I. 7 
  • Respiro e movimento devono avere la stessa lunghezza, Respiro e il movimento devono essere uniformi - Pada II.  49 e 50,  Se l’inspiro è più lungo dell’espiro si creano tensioni,  questo è scritto nel testo Yoga Sutra. 
 Altre indicazioni (Non incluse negli Yoga sutra)
  • Nel praticare il Pranayama occorre cercare  di  allungare progressivamente il tempo della respirazione, il respiro deve essere uniforme e sottile, Occorre essere capaci di osservare il respiro.
  • Occorre rilassare le tensioni inutili, più si espira, più ci si dovrebbe tranquillizzare.
  • La qualità del respiro porta alla qualità della mente, mente  e respiro si influenzano reciprocamente.
  • Il pranayama aumenta la qualità della concentrazione, favorisce uno stato mentale diverso (in cui si riscontra una maggiore tranquillità).  Se non funziona  dobbiamo cambiare tipo di pranayama.
  • Il rapporto tra inspirazione ed espirazione è il seguente: inspiri  per 3 secondi - espiri il doppio  6; se applichi la ritenzione del respiro: inspiri 3,  trattieni il respiro 12,  espiri 6.
  • Durante la respirazione occorre sentire il sollevamento e abbassamento dell’addome con le mani, la sensazione più è esterna e più è percepibile. Poi, provare a sentire il respiro della pancia senza le mani, mantenendo le mani sulle ginocchia, e  quando si perde il contatto con il respiro, si riparte dall'inizio. 
  • Per stimolare l’apprendimento l'insegnante deve creare una buona relazione con l’allievo. 
  • Durante la pratica più siamo centrati – meno saremo soggetti alle influenze negative.
  • Occorre proporre dalla sequenza più statica alla sequenza più dinamica. Le sequenze più statiche sono adatte a persona adulte mentre le sequenze più dinamiche sono più adatte a persone giovani. Ad allievi iperattivi occorre proporre la sequenza del saluto al sole.
  • Nella sequenza delle posizioni, ci sono delle posizioni (asana) di preparazione, c’è una asana che occupa la posizione centrale (quella più impegnativa) e c’è una asana di compensazione.  Molto importante è anche rispettare questo ordine: posizione iniziale, cuore della sequenza, posizione finale.
  • La posizione migliore per il rilassamento è la posizione distesa, schiena a terra, con le gambe sollevate da terra che appoggiano su qualcosa. 
  • Se praticate regolarmente yoga farete quello che dovete fare nella quotidianità  meglio e in minor tempo, avrete una migliore percezione di voi stessi, una maggior consapevolezza, più fiducia. 
  • Spesso si  pretende una risposta immediata ad una azione, e questo è un grosso errore
  • All'inizio e alla fine della lezione si dovrebbe pronunciare il mantra AUM.  A è la prima lettera dell’alfabeto indiano, U l’ultima lettera dell’alfabeto, M la lettera centrale. A rappresenta  Bhrama,   U rappresenta Vishnu  e la M rappresenta Shiva.

Alla fine della sequenza si termina con un breve rilassamento del corpo:

  • Mi concentro sulle sensazioni della gamba sinistra, invio un sorriso alla gamba sinistra,
  • Mi concentro sulle sensazioni della gamba destra, invio un sorriso alla gamba destra,
  • Mi concentro sulle sensazioni del braccio sinistro, invio un sorriso alla braccio sinistro,
  • Mi concentro sulle sensazioni del braccio destro, invio un sorriso al braccio destro,
  • Mi concentro sulle sensazioni dell'addome, invio un sorriso all'addome,
  • Mi concentro sulle sensazioni del torace, invio un sorriso al torace,
  • Mi concentro sulle sensazioni delle clavicole, invio un sorriso alle clavicole,
  • Mi concentro sulle sensazioni della testa, invio un sorriso alla testa,
  • Mi concentro su tutto il corpo, invio un sorriso a tutto il corpo.

Nello Yoga, Dio viene sostituito con Iswara (lo splendente, il forte e il vittorioso) e rappresenta l'Energia suprema. ed è l’Entità che ha reso manifesto il cosmo. Il divino non ha una forma unica: ognuno vive il sacro in maniera differente ed è proprio ciò che contraddistingue la spirititualità dalla religione. Per un amante della natura il sacro risiede nella Madre Terra, oppure può manifestarsi in un suono, in un’opera d’arte. Isvara Pranidhara è anche tradotto come l’offerta di ogni frutto delle nostre azioni al divino. Se impariamo a vivere ogni azione, come un atto di devozione, ogni nostro gesto sarà allora accompagnato da uno stato d’animo gioiso.

Riferimenti.  Seminario di Yoga tenuto da Mario Cistulli. Mario.cistulli@fastwebnet.it    Cistulli si ispira alla tradizione di Krishnamacharya.

Libri consigliati. 

  • T.K.V. Desikachar (è il figlio di T. Krishnamacharya) “Il cuore dello Yoga”,
  • A.G. Mohan “Lo yoga del corpo, del respiro e della mente",
  • Frans Moors “Patanjali, Yoga Sutra”,
  • Le cahiers de presence de l’esprit,  www.epyoga.fr
  • Thich Nhat Hanh « L’unica nostra arma è la pace »,
  • Kausthub Desikachar “Yoga pour les jeunes”. 

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