venerdì 1 ottobre 2021

Influencer nello yoga

 Influencer nello yoga: così la meditazione e lo yoga diventano prodotti da vendere bene. Come nascono i guru star su Youtube e Instagram.    Articolo di  di Irene Scalise  pubblicato su Repubblica    Vedi link:

E' sempre più insidioso il confine tra yoga spirituale e yoga “materialissimo”. Lo sottolinea il Financial Times prendendo in considerazione il crescente numero di insegnanti “influencer” sui social. La rivista Yoga Magazine ha stilato una lista dei Top yoga influencer Vedi link     Vedi link - 2

Secondo uno studio dell’università di Cambridge: "Una pratica meditativa e spirituale si è trasformata in un prodotto certificabile ed economico promettendo un’immagine positiva del corpo, tra fitness e sollievo dallo stress".  I circa 10 mila insegnanti di yoga del Regno Unito, che guadagnano tra 10 e 20 sterline l’ora,  hanno anche formato un sindacato per sollecitare una paga migliore.

Uno studio ha preso in esame 40 anni di numeri di Yoga Journal, la rivista statunitense nata nel 1975. Nei primi numeri si citavano con reverenza guru che spiegavano come "usare lo yoga per la pratica fisica non va bene, non serve a niente e c’è solo tanta sudorazione". Ma poi il flusso di articoli anticapitalisti sullo Yoga Journal si sarebbe ridotto a zero, sostituito da copertine su come ottenere "corpi forti e tonici". Di più. La lunga e costante pratica che permetteva negli anni di diventare insegnanti esperti e consapevoli è stata brutalmente sostituita da corsi che in 200 ore on line promettono la trasformazione in guru dei social.  Corsi che hanno sdoganato molti insegnanti certificati, ma solo pochi hanno il carisma e la fortuna di trasferire con successo le lezioni online e crearsi un pubblico virtuale. Intanto, gli studi in presenza hanno chiuso. 

E così le star dello yoga di YouTube e Instagram sono soprattutto donne belle e fascinose.  Il fenomeno dello yoga online, era già in voga molto prima del dilagare della pandemia:  le yoga influencer, molte delle quali, da insegnanti e blogger, sono diventate vere e proprie icone sui social network e sui canali YouTube, proprio nei mesi in cui il Covid ha costretto tutti a rivedere la propria pratica in versione home yoga o outdoor yoga.  Le più conosciute sono  Sara Bigatti, milanese, 42 anni, creatrice della Scimmia Yoga (www.lascimmiayoga.com), l'insegnante milanese Martina Sergi e la sua amica e collega Martina Rando. Denise Della Giacoma, con la Yoga Academy online ha coniato il motto "Inspira, Esplora". Shanti Brancolini, invece, è l'anima del blog www.passioneyoga.it e del canale YouTube omonimo.   Vedi link  

Di Da inizio pandemia, la meditazione, come supporto per alleggerire l'ansia e la paura, è esplosa. La crescita di neofiti in Italia conferma l'impatto del lockdown sulle condizioni psicologiche. Fermarsi un momento, respirare e ascoltare le nostre emozioni: è il cuore della meditazione. La mindfulness è uno strumento efficace per alleviare ansia e stress generati dal lockdown. E possiamo farlo anche on line. Lo conferma una ricerca appena pubblicata sulla rivista Global Advances in Health and Medicine. Uno studio nato negli Stati Uniti, ma ispirato dal lavoro della neurologa italiana Licia Grazzi dell’Istituto Besta di Milano, che da anni usa queste tecniche per aiutare chi soffre di emicrania cronica, cefalea tensiva e altre condizioni di dolore cronico. Durante il primo lockdown sono stati proposti percorsi di mindfulness on line aperti a tutti.

Chiunque può praticare questo tipo di meditazione, che ci aiuta a controllare ansia e stress”, spiega la responsabile dello studio, Rebecca Erwin Wells della Lake Forest School of medicine, ”e la nostra ricerca mostra che una piattaforma on line è uno strumento efficace per farlo”. Tra marzo e agosto,  i ricercatori americani hanno proposto ad oltre 200 soggetti - in gran parte digiuni di meditazione - una pratica di mindfulness on line della durata di 15 minuti, sottoponendoli a un questionario pima e dopo l’esperienza per valutarne lo stato d’animo. I dati raccolti mostrano che l’89 % dei partecipanti ha trovato utile la meditazione, l’80 % ha riferito di sentirsi meno stressato e una percentuale poco minore di essere meno ansioso. “Abbiamo visto che i partecipanti non solo si sentivano meglio, ma mostravano anche una maggiore disponibilità verso gli altri, un dato che mostra come sia possibile trovare elementi positivi anche nelle circostanze più difficili “.  I ricercatori hanno verificato che le ricerche on line su “mindfulness e Covid”, tramite motori di ricerca, sono aumentate del 52% durante il lockdown.

E in effetti, le esperienze di meditazione on line si sono moltiplicate, in tutto il mondo e anche in Italia. “Durante il primo lockdown abbiamo cominciato a fare ogni mattina Mindfulness on line per noi di MindfulSicilia (www.mindfulsicilia.it), per offrirci un momento di serenità e di consapevolezza tra colleghe, spiega Laura Bongiorno, psicologa psicoterapeuta e istruttrice Mindfulness, “poi l’abbiamo aperto ai nostri contatti, il gruppo è cresciuto, sono nate delle amicizie”. Grazie alla mindfulness, “o più semplicemente alla scelta di trascorrere un momento con quello che c‘era, di accogliere le nostre emozioni”, prosegue la psicologa. “La mindfulness ci permette di trovare comodità nel disagio, e rende più facile gestire i momenti di crisi”. La meditazione on line permette di annullare le distanze e lo schermo non impedisce di creare connessioni profonde.  Ovviamente è diverso rispetto a un incontro in presenza, ma non meno ricco. E la meditazione on line è un’opportunità per chi ha problemi di movimento, o semplicemente vive in un piccolo centro. Meditare da casa può essere impegnativo, ma offre anche l’opportunità di costruire un piccolo spazio per sé.

In questo periodo per ricominciare a respirare dopo il Covid, è stato sperimentata anche la Forestaterapia o medicina forestale, che non è una branca medica, ma un tipo di medicina complementare che arriva dal Giappone, chiamata Shinrin-yoku, che letteralmente significa “bagno nel bosco”. Non è una passeggiata in un bosco, non è un trekking, ma un metodo codificato e scientifico e che ha già accumulato delle evidenze, tanto che in Scozia viene utilizzato in alcune persone con depressione, diminuendo il ricorso agli psicofarmaci.

La mindfulness rilassa mente e corpo. E fa progredire nelle relazioni con le persone e con i nostri animali. Meditare fa bene anche al nostro cane, gli animali sono spugne emotive, che assorbono le nostre sensazioni.  Vedi link

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