venerdì 11 febbraio 2022

Christian Bobin

Christian Bobin (1951- ) è uno scrittore, poeta e aforista francese, vincitore del premio Prix des Deux Magots nel 1993 e del premio Prix de l’Académie Française nel 2016..

Christian Bobin è considerato uno dei maggiori scrittori francesi contemporanei di ispirazione cristiana. La persona viva che ripetutamente evoca è il bambino, colui che ama, che gioca ad amare, che non deve giustificare le proprie azioni. Nessun autentico incontro può avvenire fuori dall'amore, ma nessun amore è possibile se non comincia dalla spogliazione del proprio io, dal ristabilire dentro di sé il silenzio che prelude "all'accoglienza".   
E' un autore che parla della sacralità della parola e della purezza della vita, senza la pretesa di rivelare chissà quale mistero, né proporre ricette per la felicità. 
La vita per Bobin è fonte di inesauribile contemplazione. Per contemplarla e viverla pienamente Bobin sta in silenzio, in solitudine, osserva più che scrivere, ascolta più che leggere. 
Ama la solitudine più di una donna, confessa. 
E guarda alla vita nelle cose essenziali, nella loro semplicità.  Non c'è leggerezza migliore di quella di osservare la vita quotidiana, senza pretese e senza porsi domande, come "stare ad osservare la pioggia che scivola sui vetri". 
Al di là della semplicità, Bobin rimette continuamente in discussione gli schemi e i modelli culturali consueti. Invita il lettore alla vera lettura e guardare alla vita così com’è “chiudi il libro e siediti all’ombra di un albero, goditi il silenzio della natura, il profumo delle rose, lascia andare la morte”. Bobin si fida solo dell’amore che, in quanto dimensione di apertura totale alla vita, rende possibile il dialogo.  Lotta contro la morte delle emozioni e dell'apatia che ritiene siano uno dei problemi più grandi della nostra civiltà.

 Le sue prime pubblicazioni risalgono alla fine degli anni ’70. Il successo, però, arriva solo nel 1991 grazie a “Une petite robe de fête”. Ma ancora più clamore suscita un libro pubblicato l’anno dopo, si tratta di “Le Très-Bas”, dedicato a Francesco d’Assisi e vincitore di alcuni premi letterari. E' stato tradotto in italiano con il tittolo  “Francesco e l’infinitamente piccolo”.  Ecco alcune citazioni di Christian Bobin:
  •  L'amore, la solitudine sono come i due occhi d'un unico volto: non diviso, né divisibile
  • Amare significa aver cura della solitudine dell'altro, senza mai pretendere di colmarla né conoscerla.
  • Chi è senza denaro mancanza di tutto. chi è senza lettura manca della mancanza.
  • Con la fine dell'amore, appaiono i re magi: la malinconia, il silenzio e la gioia.
  • I grandi libri, i libracci, i giornali, va bene tutto a chi ama leggere, è tutto cibo per l'affamato. Da un lato chi non legge mai. Dall'altro chi non fa altro che leggere. Esistono proprio delle frontiere tra le persone.
  • L'amore è distacco, oblio di sé. Non possiamo arrivarci con le nostre forze, perché tutte le nostre forze sono costantemente impiegate nell'ammassare il mondo alla superficie del nostro "io".
  • Siamo fatti soltanto di coloro che amiamo e di nient'altro.
  • Dobbiamo nascere due volte per vivere un po', anche solo un po'.
  • L'uso migliore di questa vita è di non farne nulla.
  • C'è una stella in cielo per ciascuno di noi, abbastanza lontana perché i nostri errori non possano mai offuscarla.
  • Il giorno in cui acconsentiamo a un po' di bontà è un giorno che la morte non potrà più strappare dal calendario.
  • Un evento nella vita è una casa con tre porte separate: morire, amare, nascere. Non si può entrare se non varcando le tre porte simultaneamente. È impossibile, ma questo avviene.
  • I momenti più luminosi della mia vita sono quelli in cui mi accontento di vedere il mondo apparire. Questi momenti sono fatti di solitudine e silenzio. Sono sdraiato su un letto, seduto a una scrivania o cammino per strada. Non penso più a ieri e domani non esiste. Non ho più legami con nessuno e nessuno mi è estraneo. Questa esperienza è semplice. Non c'è da volerla. Basta accoglierla quando arriva. 
  • Quello che è bello è il cercare il senso della vita, non il riuscire a scoprirlo, perchè se lo trovate può essere pericoloso.       
  • La vita quotidiana rappresenta la bellezza, la parte più bella dell'esistenza, è dell'oro puro,  è la nostra compagna più fedele, è quello che porteremo con noi fino alla morte. Bisogna depurarla dalle glorie e dai dogmi.
  • La lettura è una finestra che apriamo nel quotidiano, che illumina il quotidiano, altrimenti non c'è niente.
 vedi:  https://www.youtube.com/watch?v=gSegkQo0cao 

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