Grégoire Delacourt (1960, - ) è uno tra i più grandi pubblicitari francesi, autore di famosissime campagne, si è messo a scrivere romanzia 50 anni. Uno slogan dei gilet gialli riportato nel libro: On veut juste une vie juste. Vogliamo soltanto una vita giusta.
Il suo ultimo libro Un jour viendra couleur d'orange è una meraviglia. È un bel romanzo suddiviso in capitoli colorati e un vero invito alla tolleranza. La storia di questo romanzo molto impegnato si svolge tra l'inizio del movimento dei Gilet Gialli e l'incendio di Notre Dame. I temi di attualità si intrecciano con un profondo umanesimo, e l'autore mescola la rabbia dei gilet gialli con i problemi di razzismo. Questo libro parla della vita e dell'amore, ma soprattutto della fuga come mezzo di sopravvivenza o rifugio in un mondo troppo violento per chi è ai margini.
La trama è la seguente: Djamila, un'adolescente nordafricana vessata dai fratelli è innamorata di Geoffrey (che soffre di disturbi autistici) il figlio di Pierre, che lavora all'Auchan locale ed è stato un Gilet gialli fin dall'inizio. Louise, la moglie di Pierre, è un'infermiera in un'unità di cure palliative che ama fortemente il suo figlio diverso. E poi c'è un'altra storia d'amore terribile e bellissima. E poi c'è la natura che ha avuto un ruolo molto importante in questo romanzo.
Djamila fugge dai suoi fratelli, Geoffrey cerca di superare l'autismo rifugiandosi in se stesso e nel rapporto con Djamila. Pierre, molto arrabbiato per la sua condizione sociale e per la disabilità del figlio, fugge dalla sua realtà facendosi coinvolgere nella lotta dei gilet gialli. Louise fugge accompagnando le persone in stato terminale alla morte.
Nel libro scopriamo che la fuga non è sempre vigliaccheria, ma spesso, la prova di una sofferenza immensa che si fa fatica ad affrontare e soprattutto il segno di un incredibile desiderio di vita, di sopravvivenza. A volte ci vuole coraggio per riuscire a fuggire, a lottare contro se stessi per non affondare e uscire dalla situazione in cui ci si trova.
Questo testo è un bellissimo valzer di parole e le frasi sono delle vere poesie; Presenta varie storie che formano un insieme armonioso.
Intervista a Delacourt https://www.youtube.com/watch?v=iFi3OxnY8oA
Un jour viendra couleur d'orange è un verso di Aragon, preso dal poema "Un giorno, un giorno" in cui denuncia l'avanzata del fascismo in Spagna e l'assassinio di Lorca nel 1937. Nonostante tutto, crede ancora che uomini e donne andranno verso un domani gioiosi e albe color arancio. Credere che il meglio è davanti a noi. La coppia formata da Geoffroy e Djamila si amano, l'amore è un'enorme speranza in un monde che non è fatto per le persone come loro, per le persone diverse. L'amore e la collera sono delel formidabili speranze. Il vero amore è amare senza aspettarsi niente in cambio. Geoffrey e Djamila incarnano un mondo possibile, incarnano dei sogni d'infanzia che come adulti dobbiamo imparare a gestire. Saint-Exupery diceva che ogni uomo ha una parte d'infanzia che ha perduto, e questo è un peccato. Bisogna ritrovare questa parte d'infanzia perchè in essa si manifestavano i nostri sogni. Essere adulti è ritrovare i sogni dell'infanzia e realizzarli.
Link: https://www.youtube.com/watch?v=X7GB1_79Wi4
Alcune frasi del libro.
- La colera non è sufficiente per cambiare il mondo, non è che rumore. Bisogna ritrovare quello che avevamo in comune, che abbiamo perduto per delle cattive ragioni.
- La differenza fa paura, dà il sentimento agli altri di essere privati di qualcosa e al posto di nutrirsene, preferiscono distruggerla. Si picchiano gli omosessuali, i neri, gli arabi, i diversi, gli autistici. Si colpisce tutto quello che rischierebbe di rivelare che non siamo poi così straordinari. La paura dell'altro è la paura di essere mediocre.
- La poesia è qualcosa che non si può spiegare, solo sentire. Soltanto supporre. E' quando non è la testa che parla, ma il cuore, la pelle, la paura, e a volte il desiderio. E' esattamente questo la poesia. La poesia è tutto quello che può cambiare il mondo in bellezza. Anche se è illogico. Ma l'illogicità è anche una forma di logica. I problemi si presentano quando gli uomini smarriscono il senso della poesia e restano sordi ai mormorii del cuore.
- Ritrovare nell'infanzia la nostra scintilla d'innocenza, le nostre capacità perdute di meravigliarsi, le sole qualità che potevano fare di noi, degli esseri umani. Ma noi abiamo lasciato prendere sopravvento la nostra parte peggiore e il sangue non si è più arrestato di colare.
- L'avvenire? E' una parola che non ha niente a che vedere con l'amore. Da quando siamo piccoli ci hanno convinti che la miglior rima con amore, era sempre. E' un'immensa stupidaggine. La vera rima d'amore, è ogni giorno.
- Non bisogna sognare. Qui, le persone sono molto individualisti, Gridano, ma non vogliono problemi, Giusto conservare i loro confort, i loro piccoli vantaggi: Non siamo più nel 1789, non siamo più un popolo. Siamo 65 milioni di popoli. Ci fù allora un lungo silenzio.
- Mi aveva interrogato sul razzismo. Gli avevo spiegato che è una dottrina insensata qui promuoveuna gerarchia di razze e che nel suo nome, delle persone si arrogavano il diritto di umiliare, colpire, uccidere anche, delle persone che stimavano inferiori a causa del colore della loro pelle, della loro religione, del loro sesso, della loro origine.
Sto bene con te e questo mi è sufficiente.
Altri romanzi di Grégoire Delacourt. L'ultimo romanzo, scritto durante il confinamento a causa del Covid, è L'enfant réparé. Un tema che tocca particolarmente Delacourt in quanto in un'intervista ha dichiarato di essere stato anche lui un bambino abusato. La cosa terribile è che ad abusare di lui sia stato il suo stesso padre.
- La donna che non invecchiava più
- Danzando sull'orlo dell'abisso
- Le quattro stagioni dell'estate
- On ne voyait que le bonheur
- La prima cosa che guardo
- La liste de mes envies. Le cose che non ho
- L'Écrivain de la famille
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