La festività del Vesak, la festa del risveglio e della luce è una delle ricorrenze più importante per la comunità buddhista mondiale nel corso della quale si ricorda nascita, illuminazione e morte del Buddha. La celebrazione, corrispondente al Natale buddhista, offre la preziosa opportunità di riflettere su come gli insegnamenti del buddhismo possano aiutare la comunità internazionale a fronteggiare le sfide del presente.
L'ultima festività è stata dedicata alla pace in Ucraina e si è tenuta dal 28 al 29 maggio a Torino. in questa occasione la comunità buddhista italiana, attonita davanti al dolore innocente provocato da questo atroce conflitto, ha lanciato un appello di pace che sarà firmato dai centri presenti sul territorio italiano. “Di fronte al reale pericolo di una escalation nucleare preghiamo e chiediamo con forza che si fermi subito il conflitto" – ha dichiarato Filippo Scianna, presidente dell’Unione Buddhista Italiana. “Troppi sono i rischi che corre il mondo intero. Con le altre confessioni religiose ribadiamo la richiesta che le armi tacciano e che predomini il dialogo e la pace. Le religioni sono veicoli e strumento di pace e mai possono giustificare violenze e guerra verso gli inermi.”
In questa occasione l'Unione Buddhista Italiana (UBI) ha ribadito il convincimento dell'insensatezza dell'uso delle armi nella risoluzione dei conflitti. Il conflitto in Ucraina rappresenta il simbolo dell’insensatezza di qualunque guerra in qualunque luogo del mondo. Un pensiero, quest’ultimo, che risponde ai più intimi valori buddhisti..
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