sabato 18 febbraio 2023

Sankalpa

Sankalpa è una parola sanscrita che letteralmente significa proposito, desiderio o più specificatamente intenzione, ed è la convinzione di poter realizzare ciò che la mente si propone. Kalpa significa voto o promessa, e dovrebbe essere la regola da seguire sopra qualsiasi altra. San si riferisce alla priorità, con tutto l’impegno possibile. È una pratica molto interessante. Dovete pensare come ad un'idea, che si forma nella mente e prende dimora – e forza – nel cuore.

Una delle pratiche a cui viene più accostato il Sankalpa è lo Yoga Nidra, dato che permette di andare molto in profondità nella psiche, al di là della mente. Ma un Sankalpa è una intenzione, che può essere fatta anche prima di qualsiasi sadhana o all’inizio di qualsiasi pratica yogica, prima della meditazione. Esprimere un sankalpa è avere l'intenzione di trasformare la propria vita fisicamente, mentalmente, emotivamente e spiritualmente. Quando il sankalpa è praticato su una mente calma e rilassata, piantiamo un seme  a livello profondo del nostro essere sapendo che quando sarà il momento giusto sarà realizzato.  Possiamo dire che ci sono due tipi di sankalpa:

  • Il primo è una intenzione fissata nel presente, come ‘Io sono in pace con me stesso,’ o ‘Io sono guarito.’ Questo ci permette di attuare da subito il cambiamento che desideriamo e sostenere la nostra pratica e la nostra vita.
  • Il secondo tipo di sankalpa possiamo intenderlo come il formulare una specifica intenzione o obiettivo, che vogliamo raggiungere entro un lasso di tempo stabilito. Un Sankalpa molto nobile potrebbe essere una intenzione sul cammino spirituale.  Nei veda è sottolineato come siamo noi a creare il nostro mondo tramite la mente.
Il cervello diviso in 7 aree, il numero 7 è molto ricorrente nella natura e nell’Occidente, il corpo cambia cellule ogni 7 anni, 7 sono i chakra o centri energetici, la luce del sole passa attraverso un prisma, e si decompone in 7 colori (l’iride), ecc. Nell'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, ci sono sette punti di pressione chiamati Marma, che significa 'vulnerabile', 'sensibile'.

La prima area del cervello è correlata alla funzione discriminativa, la seconda è l'area della concentrazione, qui e ora, quando attivo troppo questa area vado nel futuro, l’area n’ 3 è l’area creativa, quando è iper funzionante non si ha contatto con la realtà (come gli artisti); l’area n’ 4 rappresenta la coscienza collettiva, l'area n’ 5 rappresenta il nostro contatto con il sub inconscio. L'Illuminazione è il potenziamento di queste aree per portarsi il più vicino possibile alla vera realtà.
Nello yoga ci sono molte pratiche per armonizzare queste parti del cervello e per conciliare l’emisfero destro del cervello (femminile), più incline alla emozionalità, all'emisfero sinistro legato alla razionalità (maschile), e avere così una persona equilibrata. Il cervello è come un prisma che trasforma la coscienza. Con la meditazione e lo yoga l'essere umano si avvicina alla sua vera natura, alla vera realtà  e capirà che vive in una illusione, che niente gli appartiene, nemmeno l’aria.  
Gli esercizi di pranayama  (come anuloma viloma kriya) e la respirazione a narici alternata servono a potenziare e riequilibrare le due aree del cervello, i due emisferi. L'inspirazione è una forma di alimentazione base, l'espirazione è una forma di eliminazione, potreste farlo anche senza usare le dita, in padmasana inspirando con i palmi delle mani aperte. Trattenendo potenzio il cervello, poi espiro dall’altra parte poggiando la mano a terra. Con il pranayama e la respirazione posso indirizzare l’energia dove voglio. 
Inspirate 9, 18, 27 volte mantenete la stessa attenzione in tutte le parti, inspirate energia e positività, con l'espirazione vengono eliminati i problemi relativi alle varie aree.

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