sabato 27 maggio 2023

Incontro con Yogaswarupananada all'Accademia Yoga 1969

Swami Yogaswarupananda è il Presidente della “Divine Life Society” di Rishikesh (India) ed uno dei monaci più anziani di questa istituzione yoga caritatevole, fondata nel 1936 dal grande maestro Swami Sivananda Saraswati. Nell’ashram di Rishikesh c'è un ospedale (i servizi offerti sono completamente gratuiti), una casa editrice (la Vedanta Forest Academy), scuole per i meno abbienti e nelle vicinanze un lebbrosario.

Swami é un profondo conoscitore dei testi sacri e di tutti gli aspetti dello Yoga, sia degli aspetti filosofici che di  quelli pratici (hatha yoga, pranayama, meditazione, ecc.). Dopo aver trascorso i suoi primi 45 anni dedicati alla ricerca spirituale, senza mai spostarsi dall’India, ha iniziato a viaggiare per divulgare i principi e la disciplina yoga  nella società moderna che ha fatto del materialismo un fondamentale pilastro su cui sorreggersi, spesso a scapito di principi universali come la pace interiore, principio alla base di una convivenza sociale sana.

Sri Swami Yogaswarupananda insegna yoga presso l’Accademia Reale del Nepal, tiene corsi sulla Bhagavad Gita presso la Yoga Vedanta Forest Academy di Rishikesh, e autore del testo “Guida pratica allo Yoga”.
Il 12 maggio, il giorno del compleanno di Giorgio Furlan (il fondatore dell'Accademia morto il 6 novembre 2021) Swami è intervenuto all'Accademia Yoga ed ha sottolineato come attraverso l'applicazione dei principi universali dello yoga, si possa riequilibrare la propria vita nella società contemporanea.  “Lo Yoga è una scienza sacra e la sua pratica è essenzialmente un processo spirituale, anche se basato sul corpo fisico, sul respiro e sul controllo della mente. Lo scopo di questa scienza è di aiutare l’umanità a raggiungere la pace e la gioia."   Occorre servire Dio attraverso lo yoga. 

La Baghvad Gita è un libro necessario per il successo nella vita e la realizzazione spirituale. E' composto da 18 capitoli. Nel 3 capitolo verso 42 "Si dice che i sensi trascendano gli oggetti sensibili, che la facoltà mentale trascenda i sensi, che la facoltà intellettuale trascenda la facoltà mentale. Ma colui che è al di là della facoltà intellettuale, è esso". Il corpo ha sei aspetti: nasce, muore, cresce, diminuisce, vive esperienze buone e cattive, Ma noi non siamo solo il corpo, quando dormo non c'è corpo, non c'è mente.   La mente è la coscienza. Oltre il corpo ci sono i sensi, oltre i sensi la mente, oltre la mente l'intelletto, oltre l'intelletto la consapevolezza (la coscienza).  Solo gli esseri umani possiedono l'intelletto che permette di avere la possibilità di discriminare.   La mente è chiamata manas quando si collega ai sensi, con la discriminazione la chiamiamo buddhi; il terzo stato è l'ego (ahamkara), in questo stato si dice: io sono il corpo, io sono un indiano, io sono un padre, ecc,  il quarto stato è chitta, il magazzino della memoria, che acquisisce dati. Nel sonno non abbiamo percezione del passato e del futuro.    
Andare oltre i limiti della materia è definito Yoga. Lo yoga è la strada per superare tutte le sofferenze fisiche, dei sensi, mentali, intellettuali. La meditazione è la strada per andare oltre corpo, sensi, mente, intelletto.  Niente passato, niente futuro, solo presente. 

Attraverso il mantra ripetiamo suoni positivi.  Pronunciando i mantra e concentrandosi sull'ombelico, piano, piano si arriverà a livelli profondi di coscienza.
 Il mantra Om Namah Shivaya significa “Mi inchino con profondo rispetto; salute a te, Shiva!”
(Namah in sanscrito significa abbandonarsi, arrendersi; Shivaya fa riferimento a Shiva, il Dio della dissoluzione, più che della distruzione, è il simbolo della fine e del corrispondente nuovo inizio).
 Altro significato: "io saluto l'assoluta luce della coscienza". 
Il mantra dedicato a Shiva è composto da sei sillabe (le più importanti secondo il pensiero filosofico indiano): Om, Na, Mah, Si, Va, Ja.  ** Vediamo nel dettaglio i loro significati.
- Om è la sillaba sacra, il suono originale da cui tutto ebbe inizio.
- Na appresenta la Terra, le radici (che corrispondono alle nostre gambe che supportano il corpo)
- Mah rappresenta l’elemento Acqua, corrispondente allo stomaco e, quindi al mondo manifesto.
- Si è il Fuoco, che troviamo nel nostro corpo nella zona delle spalle, corrisponde anche a Shiva Nataraja, il signore della danza.
- Va è l’elemento Aria, che trova corrispondenza nella zona della bocca.
- Ja, o Ya (come troviamo scritto nell’inno a Rudra dello Yajurveda) è lo Spazio, rappresentato nel corpo fisico come gli occhi, ovvero il simbolo dell’anima individuale.

Altri mantra sono:   OM Namo Narayanaya      e     Ram Ram Ram.
Om Namo Narayanaya è un antico mantra vedico. E' cantato con l'intenzione di inviare effetti positivi a tutte le persone del mondo. Può essere usato come un canto per la pace, la salute e la felicità per tutti. I “sadhu”, ovvero coloro che nel subcontinente indiano si dedicano alla pratica della vita ascetica, usano per esempio salutarsi con la frase “om namo narayanaya”, vale a dire: “Gloria a Dio che si manifesta in te”.
Il  mantra Ram Ram Ram prende il suo nome dalla divinità Rama, che rappresenta colui che riporta ordine nel mondo… ma non solo. Rama infatti è anche la divinità che porta l'armonia, il bene, la lealtà, la verità e l'equilibrio.  Significato del mantra Ram è: Ram è la verità totale, come la terra e l'universo è.  Ram è "la Luce dentro di me, la Luce del mio cuore".       Tutti i sacri misteri vengono dal mantra Ram:  Ram Ram Ram ( Dio Dio Dio ).
Aum  è composto da 3 lettere, i tre aspetti della mente: veglia, sonno, sonno profondo.
 
Lo yoga è comune a tutte le religioni ed è la rimozione della sofferenza. Lo yoga è ciò che rimuove le limitazioni. Noi siamo quella consapevolezza pervadente, per questo ripetere il suono di Dio permette di andare oltre le limitazioni. 
Ci sono tante definizioni dello yoga, ma tutti i vari tipi di yoga dovrebbero portare alla meditazione, ossia portare la mente verso l'interno, in meditazione siamo in piena consapevolezza. Il terzo occhio è la mente, la consapevolezza. "Io sono quello" è il messaggio e il contenuto filosofico del Vedanta.
 
Sivananda ha scritto 565 libri sullo yoga (sono stati scoperti molti testi inediti dopo varie ricerche che sono terminate nel 2010).  Sotto ci sono i maestri che sono stati ospiti all'Accademia Yoga 1969

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