venerdì 5 maggio 2023

Se non ora quando? Sull'urgenza del cammino interiore. - Intervento di Corrado Pensa

 Seminario con Corrado Pensa all'A.ME.CO - Roma   22/04/2023

Non bisogna rimandare la pratica. Le tre aree importanti per la pratica sono: l'etica, la saggezza e la meditazione.  L'insegnamento deve mettere al centro l'essere umano e il praticante deve prendere quello che fa più bene con chiarezza di intenti e cercando di cambiare il modo di essere. Lo studio del Dharma va affrontato con umiltà e pazienza.  I tre inquinanti: attaccamento, avversione e confusione impediscono di fare le giuste scelte verso il bene e rendono schiavo il praticante.  Il saggio deve cercare di vivere il momento presente, cosa non facile perchè si tende a rimandare immaginando di avere un tempo senza fine. Si tende a rimandare le cose importanti, i buoni propositi verso i 60 anni, a cui molti non arrivano. La vita è un'occasione unica per vivere nel presente, un momento è unico e irripetibile.  La pratica va fatta con continuità e in modo approfondito attraverso i ritiri; e bisogna nutrire sistematicamente l'abitudine alla meditazione. L'ostacolo alla meditazione è l'errata comprensione della consapevolezza. La consapevolezza non è mai ababstanza, è anche attenzione non giudicante, equanimità, presenza. Anche il Buddha non giudicava mai i suoi discepoli. La consapevolezza è un attimo di luce e la consapevolezza intellettuale non è consapevolezza.

"Chi non disprezza più nessuno, ha realizzato l'amore".  Solo guardando e riguardando posso comprendere ed essere consapevole.  Nel contatto con la vita e gli altri le chiavi per un rapporto sano sono pazienza e fiducia.

Nell'area dell'amore per noi stessi, manifestiamo diffidenza e freddezza continuamente o in modo intermittente.  Invece, occorre calore ed amicizia per se stessi, amore di sè, un amore maturo per se stessi da non confondere con l'egoismo, che è il sentimento opposto. Dobbiamo arrivare ad una sincera e piena accettazione di noi stessi ed esprimere un'autentica umiltà che cresce insieme alla capacità di amarsi.  Umiltà e disistima o disprezzo sono all'opposto.  Usando una gentilezza amorevole dobbiamo avere chiara la consapevolezza del nostro valore ed arrivare al più presto ad amare noi stessi di più. Non dobbiamo farci risucchiare dai pensieri negativi e invece, dobbiamo cercare di arrivare alla pace interiore. Spesso alimentiamo l'amarezza senza accorgercene, perdendo la  consapevolezza del presente, delle stagioni, delle persone positive che ci circondano.   Le porte del cambiamento si aprono proprio quando ci accettiamo così come siamo.  Accettazione significa coraggio e non cieca passività e rassegnazione. Possiamo imparare a non farci risucchiare dal vortice diei pensieri negativi e, piano piano, arrivare a sentirci a casa nella nostra aspirazione alla pace e all'armonia.  Dobbiamo avere fiducia nel bene e cercare la pace nel momento presente che, anche se definito fugace, può avere il sapore dell'eternità.  In questo  modo possiamo entrare con umiltà in un mondo più vero, dove prevale la leggerezza del vivere, riuscendo a non essere di peso a noi stessi e agli altri. L'umiltà è vera quando è profonda, ed è in questo caso è utile per se stessi e per gli altri.  Poco compresa e diffusa è l'umiltà, e le persone umili che si incontrano rimangono impresse nella memoria.  

Il Buddha ha dato un inseganmento davvero molto forte: "Fintanto che c'è attaccamento  al piacere e avversione per lo spiacevole, la liberazione è impossibile".

Mie riflessioni_____   La compassione per il male è la massima espressione della compassione, di questo tipo di compassione ne ho sentito parlare per la prima volta da Thich Nhat Hanh quando parlava dei torturatori, secondo lui era necessario cercare di capire la sofferenza che c'era in loro, per arrivare a fare quello che avevano fatto.

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