martedì 29 agosto 2023

L'anima indistruttibile - Geoffrey Parrinder (parte 2)

"Da ciò che Non è guidami a ciò che é, Dalla tenebra guidami alla luce, Dalla mortalità guidami all'immortalità". dalla Brihad-aranyaka Upanishad.

Questo bel libro L'anima indistruttibile di Geoffrey Parrinder è un'eccellente opera divulgativa che illustra in maniera chiara le varie filosofie indiane e  la differenza tra sè, anima, atman, Brahman.

Le varie teorie di un'anima indistruttibile, dell'eterna natura e di una mente universale o Dio non implicano necessariamente la rinuncia al mondo e alla vita. Per le upanishad il mondo non è irreale, poichè proviene da Brahamn come la ragnatela da un ragno o come le scintille dal fuoco. Alcune più recenti upanishad, tuttavia sottolineano una visione pessimistica del mondo completamente infelice e malvagio, e in quel periodo molti filosofi si soffermano sul dolore e la sofferenza (ai tropici si sviluppano molte più malattie rispetto all'Occidente) che è di tre tipi: il dolore naturale e intrinseco (malattia mentale e insanità mentale), il dolore naturale e estrinseco (dovuto a cause esterne),  e il dolore soprannaturale (dovuto a influenze di dèi e demoni). Per il buddhismo la capacità di superare il desiderio e la lussuria evita gli effetti del dolore grazie a un distacco che porta alla pace. La Gita, invece, insegna forme di yoga che disprezzano l'estremo ascetismo e danno pieno gioco alla vita in un mondo adeguato al proprio ruolo nella società. Il buddhismo è la più pacifica delle religioni e si diffuse in tutta l'Asia nonostante le persecuzioni. La morale buddhista è espressa in cinque precetti (pensil o pancha shila : la compassione, l'onesta, la purezza, la sincerità, la temperanza. Un libricino chiamato il Sentiero della virtù (Dhamma-pada) che molti buddhisti conoscono a memoria, insegna come superare il male col bene, dedicandosi agli altri e rinunciando ai propri piaceri. Anche i giainisti hanno questo aspetto monastico e ascetico che li spinge ad accentuare il distacco dal mondo e dai suoi piaceri, sebbene i loro templi siano tra i più elaborati e belli dell'India e hanno tutti questa epigrafe all'ingresso "La non-violenza è la religione più alta".  Il gianismo ebbe una grande influenza su Gandhi.

La dottrina sociale indù si trova nel Codice di Manu che riporta tre o quattro aspirazioni umane intorno alle quali furono raggruppati i doveri morali e sociali.  Queste sono: la virtù (o dovere - dharma), il guadagno (artha), il piacere (kama) a cui più tardi si aggiungerà la salvezza (moksha). La virtù comprende i doveri e responsabilità  di casta e degli stadi della vita: dello studente, capofamiglia, anacoreta, e asceta. Il Kama sutra includeva oltre l'arte erotica anche come fare ginnastica, cucinare, cantare, ecc.   La Gita è uno dei manuali più importanti di giusta condotta. Krishna enuncia, prima, la dottrina dell'anima indistruttibile, poi passa parlare del dovere di classe (è dovere di un guerriero combattere).  La Gita critica severamente coloro che pensano che solo attraverso l'ascetismo si possa arrivare alla perfezione. Invita a una sottile forma di distacco e all'azione: "ciascuno è fatto per agire". nessuno è immune da una certa forma di attività, neppure un'asceta. L'azione deve essere però svincolata da ogni speranza di ricompensa. Anche Dio è costantemente all'opera nel mondo altrimenti l'universo si disintegrerebbe. L'azione dell'uomo deve essere completamente disinteressata, distaccata dai risultati, e poi deve subentrare un attaccamento positivo a Dio attraverso la devozione e l'amore (bhakti). L'uomo perfetto nella Gita è quello che non è toccato da collera, desiderio e cupidigia che sono le forze che distruggono la pace; Nel buddhismo queste forze sono simboleggiate dal gallo, serpente e maiale. Dio è lo stesso verso tutti, nessuno gli è odioso o caro, tuttavia coloro che lo amano dimorano in lui e lui in loro.   L'azione deve essere associata alla saggezza (jnana) che non è la conoscenza di cose ordinarie, collezione di fatti, ma la percezione della realtà eterna. L'azione è paragonata a un sacrificio che gli uomini offrono agli dei. Anche il peggiore dei peccatori può attraversare il mare del male con la nave della saggezza e rinascere.  La Gita offre agli uomini  tre vie alla salvezza spirituale: L'azione, la saggezza e l'amore.

 

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