venerdì 29 settembre 2023

E' morto il filosofo Gianni Vattimo

Gianni Vattimo (1936-2023), il filosofo del pensiero debole e del postmoderno aveva 87 anni quando è morto il 19/09/2023 a Torino. Antidogmatico, tra i più citati all’estero, ha influenzato gli studi su Nietzsche e Heidegger.

Vattimo deve la sua fama a livello internazionale per aver teorizzato e sviluppato il concetto di “pensiero debole“, una critica alla metafisica tradizionale. Professore di filosofia all’Università degli studi di Torino, è stato anche politico e membro del Parlamento europeo.

Tra i più noti filosofi italiani e tra i massimi esponenti della filosofia ermeneutica a livello mondiale, tradotto in varie lingue, studioso e originale prosecutore del pensiero di Martin Heidegger, Gianni Vattimo ha teorizzato l’abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni prospettiva filosofica, diventando così appunto il maestro del “pensiero debole” a livello internazionale. 

Il "pensiero debole" trovava il nucleo ispirativo più significativo nel cristianesimo, il cui Dio si incarna nell'uomo, si fa debole per offrire un messaggio di verità e carità. Dal cristianesimo, frutto di una fede giovanile via via sempre più ripresa e ravvivata nella matura età, trasse le domande esistenziali della sua ricerca filosofica e, se non le risposte ultime, i significati e gli interrogativi che arricchivano il suo pensare. Benché negli anni Ottanta qualsiasi riferimento diretto al cristianesimo resti pressoché assente dai suoi scritti, nel 1996, con il libretto-confessione Credere di credere, Vattimo esplicitamente fece professione di fede cristiana, indicandone nell'incarnazione di Dio, il messaggio principale.

È stato allievo di Luigi Pareyson, assieme a Umberto Eco con cui ha condiviso amicizia e interessi, laureandosi in filosofia nel 1959 all’Università di Torino. Oltre alla giovanile militanza nell’Azione Cattolica, Vattimo fu con Eco anche tra i pionieri della televisione italiana: nel 1954 insieme parteciparono e vinsero un concorso della Rai per l’assunzione di nuovi funzionari. Abbandonarono l’ente televisivo alla fine degli anni Cinquanta.

Ha insegnato negli Stati Uniti e ha tenuto seminari in diversi atenei del mondo. Era editorialista per vari quotidiani e ha ricevuto lauree honoris causa dalle Università di La Plata, Palermo, Madrid e dalla Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima.

Vattimo è stato non solo un filosofo ma anche un intellettuale militante di spicco della sinistra, dichiaratamente omosessuale e al tempo stesso rivendicando la sua fede cattolica, svolgendo attività politica in diverse formazioni politiche.   Il suo assistente e compagno Simone Caminada ha comunicato ai media la notizia del decesso.

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