sabato 23 settembre 2023

The Why Cafè - John P. Strelecky

Se qualcuno oggi ti chiedesse se sei soddisfatto della tua vita, cosa risponderesti? A volte nella vita quello che sembrava un fastidioso imprevisto può rivelarsi una scorciatoia verso la felicità. È ciò che accade a John, il protagonista di questo libro, un uomo che va sempre di fretta ma che un giorno, per colpa del traffico, è costretto a rallentare e imboccare un cammino secondario, reale e metaforico, ignaro che quello che sta per incontrare - un misterioso caffè in mezzo al nulla - lo cambierà per sempre. Sì, perché il caffè alla fine del mondo esiste ed è dentro di noi, è il luogo dove tutte le nostre domande trovano risposta, dove i nostri desideri appaiono nitidi e raggiungibili, e dove finalmente troveremo il coraggio di cambiare. Un libro, per non scordarci mai che affrontare noi stessi è l'unica via verso la felicità.   

Le tre domande che si trovano nel libro sono :  Perchè siete qui? Avete paura della morte? Siete pienamente soddisfatti?   Porsi la prima domanda aprirà una specie di porta, lo spirito  della persona o la sua anima vorrà cercare la risposta.

La domanda crea lo slancio necessario per trovare la risposta. Appena una persona conosce il perchè è qui, perchè vive, quale è la sua ragione di esistere, vorrà realizzare questa ragione di essere (RDE). Ci sono delle persone che non si sono mai poste la domanda nella vita. E' la persona che decide se prendere in considerazione la domanda o meno, è una scelta puramente personale.  

Perchè sei qui? Perchè le persone esistono. E' una domanda difficile a cui rispondere e le persone si interrogano in momenti diversi della loro vita per trovare la loro ragione di essere (RDE). Alcune  la risolvono quando sono giovani, altre quando sono vecchi, e alcune non rispondono mai alla domanda.  Ma poi cosa fanno dopo che si sono posti la domanda o dopo che hanno trovato la risposta?  Se per esempio, il mio scopo è aiutare le persone, l'obiettivo si può raggiungere diventando medico, volontario della Croce Rossa, costruendo rifugi nelle regioni defavorevoli, diventare contabile e aiutare le persone a calcolare le loro imposte, ecc..  Molto spesso, invece,  si prende una via nella vita seguendo i consigli della famiglia, la pressione culturale, l'opinione della gente.

Una volta veramente trovata la nostra ragione di essere (RDE), occorre apprendere quello che ci permetterà di realizzarla. Spesso siamo noi stessi che ci imponiamo delle limitazioni, piuttosto che dei veri limiti esterni ce lo impediscono.  Bisogna aggiustare le nostre scelte all'ambiente, come fanno le tartarughe che aggiustano i loro movimenti seguendo la corrente dell'acqua.  Spesso le persone che ignorano la loro ragione di essere passano il loro tempo a fare tante cose, una dopo l'altra. In questo modo le energie si disperdono e quando l'occassione di fare veramente quello che vogliomo si presenta, è possibile che non abbiano più abbastanza energie. Nella vita quotidiana, molte attività, cose, e persone si presentano davanti alle persone cercando di catturare la loro attenzione, distogliendole dalla loro vera ragione di essere.

E' simpatica la storia dell'uomo d'affari che per scappare dalla pressione del quotidiano va in vacanza in una piccola isola tropicale, dove incontra un pescatore, costui durante la giornata va a pescare il necessario per la famiglia, e quando il pescato è eccessivo, rimette i pesci in acqua. L'uomo di affari gli disse "ma perchè non peschi tutta la giornata e non vendi il pesce eccessivo?".  Per quale motivo gli risponde il pescatore, L'uomo d'affari risponde "Per avere del denaro con cui poi puoi fare quello che vuoi",  Il pescatore sorrise all'uomo d'affari. L'uomo d'affari insiste: "una volta guadagnato il denaro ti ritirerai e farai quello che vuoi", Il pescatore risponde: "mi metterei a pescare", "passerei mia serata con mia moglie sulla spiaggia ad ammirare il tramonto"  (che era quello che stava facendo attualemente), serrò la mano all'uomo d'affari e gli sorrise di nuovo.

Molte persone lavorano per andare in pensione e poi poter, infine, fare quello che vorrebbero. Si mettono a guadagnare del denaro e entrano in una specie di routine.  Ma perchè queste persone passano tanto tempo a prepararsi per il giorno in cui potranno fare quello che vorranno al posto di fare semplicemente adesso quello che vogliono?

In parte è l'influenza della società dei consumi, che ci propone prodotti immaginari per migliorare la vita e combattere le nostre paure.  Anzi si arriva a far credere che il non possesso di determinati prodotti comprometterebbe addirittura la nostra soddisfazione e la nostra realizzazione.  Spesso le persone svolgono un lavoro non interamente soddisfacente, che non corrisponde alle loro aspirazioni e allora per compensare acquistano sempre più cose.

La sfida è determinare che cosa veramente ci soddisfa e ci realizza, il determinarlo individualmente e non perchè qualcun altro ce lo ha detto.   All'inizio occorre prendere un po' più tempo per noi stessi;  ogni settimana, ogni giorno, e fare quello che si vuole veramente.

Spesso sono proprio queste persone,  che non si sono messe in cammino per realizzare la loro missione di vita facendo quello che vogliono fare,  che hanno paura della morte. 

Avete incontrato delle persone che erano totalmente appassionate da quello che fanno ogni giorno? Delle persone che passano il loro tempo a fare qualcosa che amano veramente?  Dalla mia esperienza non ce ne sono molte.

Vi siete mai posti queste domande? Come sarebbe la mia vita se facessi solo le attività che mi piacciono? Se impiegassi il mio tempo a fare quello che mi appassiona?

Perchè attendere di fare quello che si vuole fare  se si può farlo da adesso?  Spesso c'è l'illusione che il denaro riuscirà a soddisfare il nostro bisogno di realizzazione acquistando cose e prodotti vari. Molte delle cose che possiediamo ci permettono di evadere momentaneamente. 

Ma se facessi sempre quello che desideravo, allora avrei meno bisogno di evadere e vivrei senza dubbio con meno stress.  Se mi consacrassi alle attività che soddisferebbero la mia ragione di esistere, allora sarei probabilmente meno preoccupato dal denaro.  Spesso avvenimenti inattesi sopravvengono proprio al momento in cui ne abbiamo  bisogno.

Perchè le persone non seguono la loro ragione di esistere? Che cosa le ritiene?   Non è così facile seguire la propria strada, spesso queste persone credono di non avere il diritto di seguirla e realizzare la loro ragione di esistere.  E' una sfida arrivare a realizzare che ciascuno di noi ha il controllo sul proprio destino e sul grado di realizzazione.  Nessuno può impedirci di realizzare quello che vogliamo nella vita. Siamo noi che controlliamo il nostro destino. 

Bisogna trovare da soli la risposta del perchè si è su questa terra, e le persone lo fanno in modalità diverse. Ascoltano musica, si ritirano nella natura, altri parlano con i propri amici, altri si lasciano guidare da idee e storie lette sui libri.  Noi siamo i soli a poter trovare la nostra risposta.  E' importante allontanarsi dal rumore esteriore al fine di concentrarsi su che cosa riflettere. Le nuove esperienze e le nuove idee permettono alle persone di scoprire delle nuove risonanze in loro.

Quando si resta seduti di fronte all'incredibile bellezza e maestosità della natura, si realizza che la nostra vita non è che una porzione infinitamente piccola di qualcosa di molto più grande. Spesso in questo caso ci poniamo le seguenti domande: Quale è il senso della vita? Per quale ragione esisto? Perchè sono qui?  La vita è una storia formidabile, soltanto le persone non realizzano che ne sono gli autori e la possono scrivere come vogliono. 

Quando si arriva a valutare due scelte, una è quella di vivere una vita che realizzerà la nostra ragione di esistere e l'altra che è quella di vivere semplicemente, si potrebbe pensare che la scelta è facile.  Ma non è così.  La maggior parte delle persone mettono fine alla loro ricerca, guardano da un buco della porta e vedono chiaramente la vita che vorrebbero avere, ma per una serie di ragioni, non aprono quella porta e non avanzano mai verso quella vita desiderata.  Le persone si trovano di fronte a questo bivio in differenti momenti della loro vita, quando sono giovani, altre più tardi. La scelta comunque non può essere brusca o imposta.

Spesso di fronte agli spettacoli della natura, di fronte a ghiacciai, di fronte a montagne, di fronte agli oceani, ci rendiamo conto che dal punto di vista universale, i nostri stress, le nostre ansietà, le nostre vittorie e sconfitte contano veramente poco.  Ma è proprio davanti alla nostra apparente insignificanza che troviamo il senso della vita. 

______Riferimenti: il sito: www.whycafe.com   e    il sito www.johnstrelecky.com

John e sua moglie hanno intrapreso un viaggio con lo zaino intorno al mondo; durante nove mesi hanno percorso più di 100000 km (tre volte la circonferenza delal terra) utilizzando mezzi di trasporto più disparati, tra cui il cavallo, l'elefante, la bicicletta e il battello, ecc.

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