domenica 10 settembre 2023

I consigli di Matthieu Ricard per il raggiungimento della felicità

Se è vero che la felicità non si nasconde negli oggetti materiali o nel possesso, esistono dei passi da compiere, delle strategie che possiamo mettere in atto per vivere una vita più piena e felice?       
Matthieu Ricard, ricercatore francese diventato monaco buddista, viene scientificamente considerato l’uomo più felice del mondo, dopo che alcune analisi hanno dimostrato che il suo cervello produce un eccezionale livello di onde gamma, mai riscontrato prima. Studioso di genetica in Francia, negli anni settanta Ricard ha deciso di lasciare la propria carriera per andare alla scoperta dei segreti del buddismo, trasferendosi nell’altopiano del Tibet. Negli anni ha abbandonato progressivamente la ricerca scientifica e i dibattiti intellettuali per avvicinarsi al lato più spirituale dell’esistenza, iniziando a viaggiare in giro per il mondo alla ricerca del senso della vita e della felicità.          

https://www.ted.com/talks/matthieu_ricard_the_habits_of_happiness?language=it

La pratica quotidiana della meditazione ha certamente svolto un ruolo essenziale nel rendere Ricard l’uomo più felice al mondo – ma c’è di più. Nel corso della sua vita, ha messo a punto alcune “tecniche” che possono aiutarci a raggiungere una felicità autentica e duratura, migliorando la qualità della nostra esistenza.  Le cinque strategie per intraprendere il cammino verso il raggiungimento della felicità sono:

  •         Non ti preoccupare di ciò che non puoi risolvere;
  •         Allenati alla felicità;
  •         Trova il tuo perché;
  •         Renditi utile;
  •         Vivi di felicità riflessa.

Non ti preoccupare di ciò che non puoi risolvere.   Spesso la nostra mente è rivolta verso il futuro o il passato, verso preoccupazioni per cose che potrebbero accadere o rimorsi per cose che non sono accadute (o non sono andate come avremmo voluto). In entrambi i casi, non siamo concentrati sul presente e questo ci impedisce di essere felici davvero. Se il problema che ci affligge non ha una soluzione che dipende dalla nostra volontà di azione, evitiamo di preoccuparci, e dedichiamoci invece ad altre attività sulle quali abbiamo maggiore potere.

Allenati alla felicità.  
Secondo Ricard, la felicità è come un muscolo che va allenato con pazienza affinché diventi sempre più forte e potente. Se le nostre giornate sono fatte di profonda infelicità e disappunto nei confronti della vita, del lavoro, della nostra famiglia, proviamo ad introdurre nella nostra routine dei piccoli “esercizi” per una vita più felice.   Iniziamo a guardarci intorno con meraviglia e ad essere grati per tante piccole cose che accadono nelle nostre giornate. Qualche esempio? La parola cortese di un collega di lavoro o la telefonata di un amico che non sentivamo da tempo, il nostro film preferito visto insieme al partner. Solo se impariamo ad apprezzare questi “piccoli e trascurabili momenti di felicità”, riusciremo davvero a vivere una vita più felice e soddisfacente.

Trova il tuo perché
. I giapponesi lo chiamano ikigai, che significa “ragione della propria esistenza”. Dobbiamo trovare nelle nostre giornate uno scopo, un motivo per essere felici che muove le nostre azioni e i nostri pensieri.    Mai trascorso giornate correndo tra mille faccende senza riflettere sul loro senso e ciò che ci rende felici? Trovare lo scopo, ciò che ci fa alzare la mattina con entusiasmo, è fondamentale per vivere una vita felice.  Cosa ci fa sentire davvero bene? Quali azioni faremmo anche se siamo stanchi o demotivati? Poniamoci questi interrogativi quotidianamente, fino a scoprire il nostro scopo, a individuare la passione che guida il nostro cammino.  Potrebbe essere accudire bambini, cucinare, suonare uno strumento o praticare sport. Qualunque cosa sia, custodiamola nel cuore e usiamola come faro per illuminare i momenti bui e tristi delle nostre giornate.

Renditi utile. Trovare il proprio scopo nella vita vuol dire anche riuscire ad essere di aiuto alle altre persone. La felicità esiste solo se condivisa, sosteneva il giovane Chris McCandless, la cui storia ha ispirato il film “Into the wild” (2007).  Questo vuol dire che non possiamo essere felici davvero se ci chiudiamo nel nostro piccolo universo e non facciamo un passo verso gli altri aiutandoli e a superare le loro difficoltà e i loro problemi. In ogni cosa che facciamo, in ogni nostra attività, cerchiamo il modo di essere di aiuto anche alle altre persone. Pratichiamo volontariato, svolgiamo delle attività socialmente utili, sosteniamo un amico in un momento di difficoltà, ascoltiamo le lamentele dei nostri genitori anziani.  Con le nostre azioni diffonderemo la felicità nel mondo e, di conseguenza, ne ricaveremo una maggiore felicità per noi stessi.

Vivi di felicità riflessa. Se è vero che non possiamo essere davvero felici se qualcuno attorno a noi è triste, sta soffrendo o ha dei problemi, allo stesso modo non saremo mai felici davvero se trattiamo male gli altri o compiamo delle azioni negative nei loro confronti, li offendiamo, li deridiamo. Essere felici significa liberarsi dall’arroganza, dal narcisismo, dall’egocentrismo, da tutti quegli atteggiamenti e quei sentimenti che danneggiano il prossimo. Solo se ci liberiamo di questi stili di vita riusciremo a raggiungere la vera felicità. 

- Articolo di Sabrina Del Fico, pubblicato il 26 Agosto 2023

The Devotion of Matthieu Ricard     https://www.youtube.com/watch?v=gpGfIVEBlxU&ab_channel=festivalmedia

Matthieu Ricard, è uno dei monaci buddisti più nto in Europa, oltre che un consigliere fidato del Dalai Lama.  Matthieu Ricard nel 2009 è stato al centro di uno studio scientifico condotto su di un folto gruppo di persone dedite con costanza alla meditazione. In tale frangente Richard Davidson, esperto della University of Wisconsin, ha applicato alla testa del monaco buddista 256 sensori che hanno potuto cogliere un dato rilevante. Quando l’uomo si trovava in stato meditativo, avendo come oggetto la compassione (con il significato di empatia), il suo cervello era in grado di produrre un livello di onde gamma mai registrato prima per quanto concerne attenzione, apprendimento e memoria. È inoltre emerso come l’emisfero sinistro del suo cervello fosse molto più attivo rispetto alla parte destra dello stesso, registrando in questo modo una inconsueta propensione alla positività ed alla felicità contro una minima tendenza alla negatività. Tali risultati hanno spinto i ricercatori a dichiarare ufficialmente Matthieu Ricard come l’uomo più felice del mondo. 

Conversazione con Matthieu Ricard e Richard J. Davidson https://www.youtube.com/watch?v=TMtJQ1U1fHs&ab_channel=Mind%26LifeInstitute

Buddhism meets Neuroscience | Matthieu Ricard & Wolf Singer    https://www.youtube.com/watch?v=Nne3BJ-p7Yg&ab_channel=HowToAcademyMindset

Antoine Lutz - The Neuroscience of Compassion      https://www.youtube.com/watch?v=8fIeI6sfX6E&ab_channel=EmpathyandCompassioninSociety

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