venerdì 24 novembre 2023

La felicità per swami Sivananda

Il segreto dell’amore è fare quotidianamente qualche piccola azione per fare felice la persona che ami: un’azione servizievole o un piccolo regalo, una parola di apprezzamento o un affettuoso, inaspettato, sorriso.” – Swami Shivananda     

Swami Shivananda (o Sivananda 1887-1963), il cui nome completo era Swami Shivananda Saraswati  è stato un medico, filosofo e grande yogi.  Nato il 8 settembre 1887 a Pattamadai, nel Tamil Nadu, in India, Shivananda era originariamente conosciuto come Kuppuswami. 

Da giovane, si laureò in medicina e si dedicò alla pratica della professione medica  per dieci anni nella  Malesia britannica.  Lo studio della filosofia e delle religioni lo portarono ad abbandonare il suo lavoro di medico e per questo nel 1923 tornò in India in un lungo viaggio attraverso Varanasi e Nashik, fino a giungere a Rishikesh dove incontrò il suo maestro Swami Vishwananda ( oppure Visvananda) Saraswati che lo iniziò alla meditazione. 

Trascorse molti anni a Varanasi, uno dei luoghi sacri dell’India, dedicandosi alla meditazione, allo studio e all’insegnamento degli insegnamenti spirituali del Vedanta. Swami Shivananda fu noto per la sua semplicità, umiltà e compassione. Era amato dai suoi discepoli e da coloro che cercavano la sua guida spirituale.
Swami Shivananda si impegnò attivamente nel servizio sociale e fu un sostenitore dell’assistenza sanitaria e dell’educazione per tutti. Promosse l’apertura di ospedali, cliniche, scuole e collegi  e creò nel 1932 una sua scuola a Rishikesh dove affluirono numerosi studenti.  Successivamente nel 1936 fondò la "Società della vita divina" (Divine Life Society) e nel 1948 fondò la "Accademia di Yoga Vedanta" (Yoga-Vedanta Forest Academy).

 Scrisse quasi 300 libri su varie tematiche spirituali nelle quali enfatizzò sempre l'importanza della pratica rispettto alla teoria: "Un grammo di pratica vale piu’ di una tonnellata di teoria"   Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Calcutta e morì il 20 febbraio 1963.

La fig.ra di Swami Shivananda è considerata una delle figure spirituali più importanti dell’India moderna. La sua vita e i suoi insegnamenti riflettono gli ideali di compassione, servizio disinteressato e ricerca della verità spirituale.   

La vita di Sivananda fu molto disciplinata, e allo stesso modo insegnava anche lo yoga, in maniera disciplinata e severa.  I  dodici  esercizi principali spesso vengono praticati in una sequenza scambiando piegamenti in avanti e all'indietro. La parte animica-spirituale, ('interiore', 'psichica', 'emotiva')  nella pratica si deve intuire attraverso la loro composizione. Lo scambio tra apertura e chiusura indica un ritmo, similmente al ritmo di giorno e notte (apertura con attività e chiusura, rigenerazione) o della respirazione (inspirazione ed espirazione). Per Swami Sivananda era importante inserire nello yoga tutti gli aspetti della vita: una delle sue intenzioni era quella di sviluppare il ritmo attraverso la pratica yoga e poi riconoscerlo, crearlo e viverlo nella vita quotidiana. 

Il libro “Bliss Divine – il libro della beatitudine divina” è il capolavoro di Sivananda. In questo libro spiegò come la vita è divina nella sua origine, nel suo contenuto e nel suo significato. In ognuno di noi c'è una scintilla divina. La beatitudine è realmente la nostra natura essenziale. Gli ostacoli alla beatitudine e alla natura divina sono nella mente. L'ignoranza è essere schiavi della mente. Pertanto, niente può condurre alla beatitudine se non la conquista della mente. Se si conduce una vita divina alla ricerca della propria innata divinità, allora sarà possibile raggiungere la beatitudine. "Il diamante prezioso è dentro di voi, ma voi correte invano dietro ai pezzi di vetro. Analogamente, l'oceano della beatitudine è dentro di voi, la fontana della gioia è dentro di voi, eppure correte avanti e indietro alla loro ricerca. Il sole dei soli splende sempre dentro di voi, ma i ovstri occhi ciechi non riescono a vederlo. Il suono eterno trilla dentro di voi, ma le vostre orecchie sorde non riescono a sentirlo."

 --- Sivananda parla di un linguaggio spirituale universale che non può essere catalogato in nessuna religione specifica, per lui la vera religione è la religione del cuore e dell'amore che è per sua natura rivolta a tutti. Egli auspico sempre l'unità delle religioni intorno all'ideale di vita "alzare il caduto, guidare il cieco, dividere con gli altri ciò che si ha, portare sollievo all'afflitto, rallegrare il sofferente, amare il prossimo" ulteriormente riassunto nel motto "servi, ama, dona, purifica, medita, realizza". Nel 1953 Sivananda indisse un "Parlamento Mondiale delle religioni". 

Oggi il suo insegnamento ispira migliaia di persone in tutto il mondo, che appartengono a tutte le nazionalità, a tutte le religioni e a tutte le fedi.  Vishnudevananda Saraswati è stato un suo discepolo ed è stato il fondatore dei centri e degli ashram internazionali Sivananda Yoga Vedanta.

Fonti:

  • pp 43-44 dal libro Il cerchio della farfalla.
  • https://www.yogapedia.it/index.php?title=Swami_Sivananda
  • https://premasai.it/it/sivananda-sarasvati
  • https://belurmath.org/past-presidents/swami-shivananda/
  • https://www.sivananda.eu/it/lo-yoga-sivananda/i-maestri/swami-vishnudevananda.html

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