A nous la liberté è un testo del 2019 scritto da di Christophe André , Alexandre Jollien, Matthieu Ricard.
Essere
liberi: la grande sfida della vita Come progredire verso la libertà
interiore, quella che ci permette di affrontare con serenità gli alti e
bassi della vita e di liberarci dalle cause della sofferenza? Fin
dall'infanzia siamo ostacolati da paure, pregiudizi e mille
condizionamenti che ci impediscono di essere felici. Intraprendere
l'avventura della libertà interiore significa disfare una per una tutte
queste sbarre, quelle che abbiamo forgiato noi stessi e quelle che ci
sono state imposte dalla società della prestazione, del consumismo e
della competizione. Questo libro, scritto a tre voci da uno psichiatra,
un filosofo e un monaco, ci invita a intraprendere un viaggio gioioso
per liberarci dalle nostre prigioni e avvicinarci agli altri.
Essere dipendenti.
C.A. E' non poter più fare a meno di una sostanza di un rapporto, di un comportamento. La dipendenza tossica riduce considerevolmente la nostra libertà, il dipendente vive nell'attesa di ripetere l'esperienza, subisce un impoverimento della visione dell'esistenza. E' l'alienazione suprema, sa cosa dovrebbe fare, ma è impossibile farlo. Ho fatto un'esperienza con un videogioco dove ho constatato che la perdita di libertà può manifestarsi anche in persone equilibrate e felici. Lo slogan "è più forte di te!"
M.R. La volontà del dipendente è indebolità, e con esso anche la capacità di cambiamento e la parte del cervello chiamata ippocampo.
C.A. Per cambiare occorre tempo, in quanto le nostre abitudini sono impresse nei circuiti neuronali, e occorre riconfigurarli. Ai progressi spesso segue una ricaduta.Tutti i cambiamenti, anche emotivi, al 90% sono il frutto di un lavoro costante, regolare e paziente. C'è la dipendenza anche alla ruminazione e al lamentarsi e non fare sforzi per cambiare.
M.T. Eckhart Tolle lo chiama il corpo di sofferenza, quando l'ego fallisce nella sua ricerca di trionfo, si ricostituire un'identità diventando una vittima. Si cristallizza una nuova forma di esistenza e la distinzione tra me e l'altro, si dice tutti sono contro di me, si costruisce una nicchia dove può darsi una nuova identità a cui aggrapparsi.
C.A. Può succedere che una persona è arrivata al fondo, e accade un evento che produce uno stato di risveglio particolare.
M.R. Per uscire da una dipendenza, si può usare come strategia di contrapporre qualcosa di incompatibile. Per esempio mio padre alla dipendenza all'alcol contrapponeva il desiderio di scrivere. Posso desiderare in modo malato qualcosa o qualcuno senza riceverne alcun piacere.
C.A. La dipendenza affettiva è un bisogno normale di cui perdiamo il controllo. Non esiste una persona perfettamente autonoma e indipendente sul piano affettivo, e bisogna aggiungere che gli esseri umani sono animali sociali. Noi non esitiamo a condividere tutto con una sola persona, ma abbiamo diverse figure di riferimento. Dovremmo amarci e aiutarci reciprocamente, ma senza soffocare gli altri. Se abbiamo una sola figura di riferimento diventa una dipendenza. I vantaggi sono ricevere amore e sicurezza, gli svantaggi perdita della libertà e dell'abbandono.
M.R. La pienezza, non significa essere pieni di qualcosa, si tratta di un sentimento di coerenza e soddisfazione profonda che è pieno in sé stesso, di libertà interiore, di pace e unità, libero da mancanza, di attrazione e repulsione, i meditanti tendono verso questo stato. E' possibile fare esperienza di momenti di pienezza anche camminando in una foresta o seduti davanti ad un lago di montagna.
C.A. siamo dipendenti di alcol, sesso, amore, zuccheri, di cose che soddisfano i nostri bisogni. Bisogna ri-orientarci verso altri modi di soddisfare questi bisogni, esplorare nuove vie, la vita è la più efficace delle terapie, restare nella quotidianità, agire, uscire; Incontri, scoperte ti porteranno a trovare nuovi ambienti, nuove emozioni e nuove risorse e soluzioni.
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